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Paestum. “Diari di Archeologia”: nel secondo episodio l’archeologa Teresa Marini ci fa seguire il sopralluogo dell’Opificio delle Pietre Dure alla Tomba del Sequestro della Finanza nel deposito “Oltre il Museo” dell’Archeologico nazionale

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Dettaglio della Tomba del Sequestro della Finanza dei depositi del museo Archeologico nazionale di Paestum (foto pa-paeve)

Dopo aver seguito lo scavo del Tempietto dorico di Paestum con Tiziana D’Angelo, direttrice del parco archeologico di Paestum e Velia (vedi Paestum. Al via la rubrica “Diari di Archeologia”: nel primo episodio il direttore Tiziana D’Angelo con gli archeologi Manuela Ferraioli e Francesco Mele alla scoperta del tempietto dorico | archeologiavocidalpassato), nel secondo episodio della rubrica “Diari di Archeologia”, Teresa Marino, funzionario archeologo del parco archeologico di Paestum e Velia, ci porta nel vivo del sopralluogo effettuato con l’Opificio delle Pietre Dure alla Tomba del Sequestro della Finanza. L’indagine ha visto il personale tecnico-scientifico dell’Opificio approfondire lo stato di conservazione della tomba conservata nei depositi visitabili della sezione “Oltre il Museo”. Insieme a Teresa Marino hanno preso parte al sopralluogo l’archeologa Maria Emilia Masci, la chimica Monica Galeotti, e le restauratrici Paola Lorenzi e Sara Penoni.

“Ci troviamo oggi all’interno del museo Archeologico nazionale di Paestum”, spiega Teresa Marino. “Siamo nella sezione “Oltre il museo” che è dedicata ai depositi visitabili. Oggi è in corso un sopralluogo da parte del personale tecnico-scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure, istituto del ministero della Cultura che ha avviato una collaborazione con il parco archeologico di Paestum e Velia dedicato proprio a questa tomba. Si tratta di un percorso conoscitivo finalizzato a conoscere e approfondire lo stato di conservazione di questa tomba. Si tratta di un’équipe multidisciplinare che è composta da due restauratrici, una specializzata sui materiali lapidei e una sulle pitture murali e stucchi, un’archeologa e una chimica del laboratorio scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure. Questa tomba è particolarmente importante perché conserva all’interno delle scene affrescate che raffigurano l’arrivo del defunto nell’Aldilà e una serie di personaggi lungo le pareti laterali che sfilano in cortei. Vi aspettiamo al museo Archeologico nazionale di Paestum per visitare la Tomba del Sequestro della Finanza e per partecipare al percorso di visita nei depositi”.