Archivio tag | Nancy Sandars

Archeologia in lutto. È morta Nancy Sandars, l’archeologa inglese che tradusse l’Epopea di Gilgamesh il più antico poema epico del mondo. Studiò anche l’arte preistorica in Europa e i Popoli del Mare

L'archeologa Nancy Sandars è morta a 101 anni. Tradusse l'Epopea di Gilgamesh

L’archeologa Nancy Sandars è morta a 101 anni. Tradusse l’Epopea di Gilgamesh

Archeologia in lutto. Negli ultimi mesi il mondo della ricerca archeologica ha perso alcuni dei suoi protagonisti tra paleontologia, orientalistica, antropologia, egittologia, archeologia classica. Li ricordiamo qui di seguito con brevi note. Il 20 novembre 2015 l’archeologa inglese Nancy Sandars, nota a livello mondiale per i suoi studi sull’epopea di Gilgamesh, è morta all’età di 101 anni nella sua casa nello Oxfordshire. L’annuncio della scomparsa è stato dato a funerali avvenuti dal quotidiano londinese The Telegraph. Dopo gli studi in archeologia all’Università di Oxford, Sandars divenne collaboratrice dell’archeologa Kathleen Kenyon, grazie alla sorella Betty che insegnava proprio a Oxford. Con Kenyon Sandars iniziò i primi scavi, proseguiti poi con Mortimer Wheeler in Europa (Inghilterra e Normandia in siti dell’età del bronzo) e in Vicino Oriente, soprattutto in Iraq e Iran, dove contribuì a portare alla luce vestigia dei Sumeri e dei Babilonesi. Dopo la guerra, Nancy decise di riprendere gli studi di archeologia perché il suo curriculum scolastico era stato interrotto per malattia, e perciò non aveva ancora un titolo di studio. Prima studiò nell’istituto di Archeologia a San Giovanni Lodge (University of London) dove completò il corso di preistoria e protostoria dal Paleolitico all’età del Ferro sotto la direzione di Gordon Childe. Poi al St. Hugh College di Oxford, dove si laureò con Christopher Hawkes, docente di Preistoria europea. La sua tesi di laurea “Culture del Bronzo in Francia” sarebbe divenuta il suo primo libro pubblicato (Cambridge University Press, 1957).

L'Epopea di Gilgamesh nell'edizione per Penguin Classics: oltre un milione di copie solo per la versione in inglese

L’Epopea di Gilgamesh nell’edizione per Penguin Classics: oltre un milione di copie solo per la versione in inglese

Sandars nel 1947 divenne professoressa ad Oxford. Tra gli anni ’50 e ’60, oltre a partecipare a numerosi scavi in Europa, in Vicino Oriente e nei Paesi comunisti, pubblicò numerosi articoli e saggi sui Babilonesi e tradusse integralmente l’Epopea di Gilgamesh, il più antico poema epico della letteratura mondiale, scritto su tavolette di argilla (che lei stessa contribuì a decifrare nelle parti ancora equivoche o oscure) in un alfabeto cuneiforme circa 1500 anni prima di Omero (cioè 4500 anni fa). La sua edizione critica del poema antico è stato pubblicato nella serie Penguin Classics, vendendo oltre un milione di copie solo nella versione in lingua inglese. La prima edizione dell’Arte preistorica in Europa fu per Pelican Art nel 1967, dove respinse l’interpretazione religiosa dell’arte preistorica. Secondo Sandars le pitture rupestri che riproducevano soggetti umani e animali, come nella grotta d Lascaux in Francia, volevano rappresentare la natura e rende l’illusione di una cosa vista. Per lei era “frivolo” chiamare “figure di Venere” schizzi di figure femminili o leggere nelle immagini un significato simbolico.

I Popoli del Mare come sono rappresentati nel tempio funerario di Ramses III a Medinet Habu

I Popoli del Mare come sono rappresentati nel tempio funerario di Ramses III a Medinet Habu

Altra opera famosa di Sandars è “I Popoli del Mare: guerrieri del Mediterraneo antico” (1978) in cui l’archeologa inglese esaminò con particolare attenzione quell’epoca sul finire del II millennio a.C. quando nel Mediterraneo orientale venivano meno l’influenza egiziana e quella ittita, le grandi città del tardo Bronzo di Cipro e della Mesopotamia erano cadute, la civiltà micenea era in rovina, e la Grecia entrava in un periodo buio che sarebbe durato per più di 300 anni. La scarsità di testi del periodo, insieme alla frammentarietà delle evidenze archeologiche, fece ipotizzare che la spiegazione potrebbe essere stata trovata in qualche catastrofe naturale che spazzò via tutta la regione. Nancy Sandars, tuttavia, si concentrò sui cosiddetti “popoli del mare”, una confederazione di “predoni” che fecero scorrerie nelle città costiere e della regione mediterranea approssimativamente tra il 1276 e il 1178 a.C. con una ferocia senza eguali. E sulla base di dati letterari e archeologici ipotizzò che i Popoli del Mare erano originari dell’Anatolia, da cui si erano mossi per sfuggire a una diffusa carestia. Altre pubblicazioni di Nancy Sandars comprendono “Poesie del Paradiso e dell’Inferno dall’Antica Mesopotamia” (1971) e un libro di sue poesie, pubblicato nel 2001. Dal 1984 Nancy Sandars è stata eletta membro della British Academy.

 

(1 – continua)