Archivio tag | museo Nazionale di Ravenna

Archeologia in lutto. È scomparsa all’età di 81 anni l’archeologa ravennate Maria Grazia Maioli, la “pasionaria dell’archeologia”, funzionario emerito della soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna

L’archeologa ravennate Maria Grazia Maioli, scomparsa a 81 anni (foto sabap-ra)

L’ultimo saluto, venerdì 2 agosto 2025, in forma privata, all’archeologa ravennate Maria Grazia Maioli, 81 anni. “Funzionario emerito della soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna – ha scritto la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Ravenna Forlì-Cesena e Rimini. “Ha dedicato buona parte della sua vita alla passione per l’archeologia e la sua attività di tutela nel territorio romagnolo ha portato a numerosi rinvenimenti tra Ravenna, Cesena e Rimini. si è dedicata ad articoli, studi e mostre incentrati su diversi aspetti dell’archeologia classica e della relativa cultura materiale. Grande divulgatrice della vita quotidiana antica e dei suoi vari aspetti, le sue conversazioni e le sue conferenze sono ancora nei ricordi di studiosi, professionisti e appassionati di archeologia”. Nata a Ravenna nel febbraio 1944, dopo aver frequentato il liceo classico si era laureata a Bologna in archeologia.

A dare notizia della scomparsa, mercoledì 30 luglio 2025, di Maria Grazia Maioli è stato il museo nazionale di Ravenna: “Ravenna ha perso una grande pasionaria dell’archeologia, Maria Grazia Maioli. La ricordiamo come collega, funzionario responsabile d’area della soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna, e ancora come sapiente e ironica divulgatrice, appassionata e curiosa, indefessa promotrice della tutela archeologica. Innumerevoli le tracce che lascia, come persona e come studiosa: profonda conoscitrice del Patrimonio ravennate, già dagli anni ’60 pubblicò molti contributi su oggetti del Museo, manufatti archeologici e beni delle collezioni, dalle stele ai lacerti pavimentali e parietali, dai bronzetti alle erme, dalle gemme alle fibule. Il primo fu La restaurata stele di L. Superinio Severo nel Museo nazionale di Ravenna pubblicato in Felix Ravenna n. 48 (1969), sul restauro di una stele funeraria romana, vista nel ‘700 dallo Spreti in San Domenico dove era reimpiegata. Sit tibi terra levis”.

La ricorda l’archeologa Luigi Malnati, già soprintendente – tra l’altro – dell’Emilia-Romagna e direttore generale dei Musei MIC: “È scomparsa Graziella Maioli. Non ho quasi parole per esprimere il mio dispiacere. Quando sono entrato in Soprintendenza a 27 anni, lei è stata per me quasi una mamma, fino a dividere col nuovo arrivato disorientato e inesperto l’ufficio e addirittura il tavolo. Lei mi spiegò tutto della Soprintendenza e dei compiti di allora, senza nessuna gelosia e riserva passandomi la responsabilità di territori di cui si occupava. Non sta a me e non c’è n’è bisogno descrivere i suoi meriti scientifici e di funzionario instancabile. Chiunque si sia occupato di archeologia in Emilia Romagna lo sa. L’archeologia di Ravenna ok n particolare le deve tutto o quasi al di là delle istituzioni, soprintendenze, musei, università, fondazioni. Lo sanno soprattutto i colleghi più giovani cui non ha lesinato insegnamenti, i colleghi delle università, specie gli studenti, e gli archeologi professionisti, a soprattutto lo sanno gli appassionati e i volontari a cui Lei non ha mai fatto mancare aiuto e sostegno. Lei è parte dell’archeologia di questa Regione e l’unica cosa che si può aggiungere è che non ne ha visto il lento declino. Ma noi ci batteremo, Graziella, ancora per riportare la disciplina a quello che è realmente: il controllo del territorio e la tutela delle aree urbane, come ci hai insegnato”.

Valentina Manzelli, archeologa della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara: “In una settimana davvero infausta per l’archeologia, abbiamo perso anche Lei, Maria Grazia Maioli. Funzionaria archeologa con un senso dello Stato e un amore per la tutela che raramente ho riscontrato in altri, inarrivabile e inesauribile pozzo di scienza dal carattere ruvido e spigoloso, sapeva però aprirsi a slanci di affetto sincero. Bastava superare indenni il primo approccio: “Ma tu che c#@o vuoi da me?” e poi ti accudiva come una chioccia. Nonostante i decenni di lavoro svolto gomito a gomito, io specializzanda prima, dottoranda poi e infine funzionaria a mia volta, la chiamavo Graziella, ma non sono mai riuscita a non darle del Lei. Però non lo farò adesso. Mi mancheranno le nostre chiacchierate pomeridiane al centro operativo, le tue colazioni con caffè corretto doppio (cioè doppia dose di sambuca), le scarrozzate in auto da un cantiere all’altro, la tua cofana impettita che si stagliava all’orizzonte quando arrivavi in bici per un sopralluogo su un cantiere, il make-up sempre rigorosamente coordinato cromaticamente con abbigliamento e ornamenti. E tanto altro. Mi hai sostenuta, ispirata, spronata. Te ne sarò per sempre grata. Fai buon viaggio Graziella”.

Enrico Cirelli, archeologo del dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’università di Bologna: “Ho conosciuto Maria Grazia Maioli in un giorno piovoso di 25 anni fa. L’ho incontrata in un piccolo cantiere, vicino a Sant’Apollinare Nuovo. Dovevo seguire uno scavo nei paraggi e mi ha colpito molto per il suo modo schietto e rapido di esprimere i concetti. Dopo una breve presentazione, mi ha guardato sorniona e mi ha detto ‘poche balle. Sarà meglio che cominciamo a lavorare’. Lo disse in un dialetto abbastanza stretto, per me che venivo da Roma, incomprensibile, ma la gestualità e qualche spirito guida nascosto mi convinsero a non replicare. Per qualche anno ho potuto incontrarla e parlare di Ravenna, che conosceva in maniera pazzesca. È stata un’archeologa da campo, su molti aspetti brillante, curiosa e spesso anche rissosa, ma una persona buona, almeno per quello che ho potuto conoscere io. E’ un giorno triste. Per l’archeologia. Per Ravenna. Soprattutto per me. Riposa in pace Graziella e salutami Pierino che ti aspetta da qualche parte, magari vicino a un centro operativo dei campi elisi, e saprete ridere insieme ancora come tanto tempo fa”.

Ravenna. Al museo nazionale presentazione del progetto “Nuovi percorsi di accessibilità online e offline”: nuove modalità di fruizione del sito UNESCO dalla visita dei monumenti all’accesso di informazioni online

Giovedì 12 giugno 2025, alle 17, al museo nazionale di Ravenna, presentazione del progetto “Nuovi percorsi di accessibilità online e offline” che, in un’ottica di Design for All, ha sviluppato le modalità di fruizione del sito UNESCO di Ravenna sia attraverso la realizzazione di materiali per la visita dei monumenti paleocristiani, sia facilitando l’accesso a tutti i canali di informazione online. Dopo i saluti istituzionali da parte dei Musei nazionali di Ravenna, dell’amministrazione comunale di Ravenna, dell’Arcidiocesi di Ravenna – Cervia, dell’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna e della Fondazione RavennAntica sono previsti gli interventi di Patrizia Cirino (direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna), Fabio Fornasari (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza), Giovanni Cellucci (Istituto Nazionale Valutazioni Ausili e Tecnologie), e Francesca Masi (RavennAntica). Modera la giornalista Daniela Verlicchi. Ingresso libero. Il progetto, finanziato a valere sui fondi Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO”, è stato coordinato dall’UO Politiche Culturali del Comune di Ravenna con un gruppo di lavoro che coinvolge l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna-Cervia, i Musei Nazionali di Ravenna, la Fondazione RavennAntica e l’Istituto Cavazza per i ciechi di Bologna.

Ravenna. Al museo nazionale presentazione del libro “Museo Nazionale di Ravenna. Il Medagliere”, a cura di Erica Filippini, Anna Lina Morelli, Serafina Pennestrì, ventesimo numero del Notiziario del Portale Numismatico dello Stato – Medaglieri Italiani

libro-museo-nazionale-di-ravenna-il-medagliere_copertina

Copertina del libro “Museo Nazionale di Ravenna. Il Medagliere”, a cura di Erica Filippini, Anna Lina Morelli, Serafina Pennestrì

A Ravenna si presenta il volume dedicato alle raccolte numismatiche dei musei nazionali di Ravenna: “Museo Nazionale di Ravenna. Il Medagliere”, a cura di Erica Filippini, Anna Lina Morelli, Serafina Pennestrì. Si tratta del ventesimo numero del Notiziario del Portale Numismatico dello Stato – Medaglieri Italiani, parte di una collana editoriale inserita nel sistema Biblioteca Virtuale e promossa dal ministero della Cultura, direzione generale Archeologia Belle arti e Paesaggio. La monografia, edita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, rappresenta uno strumento fondamentale per la conoscenza del medagliere ravennate, fino ad ora parzialmente noto solo agli specialisti e perlopiù sconosciuto al pubblico. Appuntamento il 13 dicembre 2024, alle 17, al museo nazionale di Ravenna (via San Vitale 17. Alla presentazione interverranno il direttore dei musei nazionali di Ravenna Andrea Sardo; Serafina Pennestrì, funzionaria archeologa coordinatrice dell’unità organizzativa Beni numismatici della direzione generale Archeologia Belle arti e Paesaggio; Erica Filippini e Anna Lina Morelli, docenti di Numismatica dell’Alma Mater Studiorum università di Bologna, insieme ad alcuni degli autori dei saggi. L’incontro si concluderà con un intervento di Serena Ciliani, direttrice di sito e responsabile delle collezioni del museo nazionale di Ravenna.

portale-numismatico-dello-Stato_home-pageL’inserimento di un’ampia selezione della sua collezione numismatica nel Portale Numismatico dello Stato (www.numismaticadellostato.it), promosso dal ministero della Cultura rappresenta un importante riconoscimento per il museo nazionale di Ravenna; monete e medaglie saranno infatti visibili nelle “vetrine virtuali”, permettendo al pubblico di ammirarle, studiarle e contestualizzarle. Questo progetto collega la raccolta ravennate ad altre prestigiose collezioni italiane, come quelle di Firenze, Parma e Torino, integrandola in un sistema digitale innovativo che, da oltre quindici anni, combina rigore scientifico e valorizzazione del patrimonio numismatico.

Realizzato grazie a una collaborazione con il dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum università di Bologna, il progetto ha incluso campagne fotografiche, verifiche sul campo e catalogazioni che hanno fatto emergere aspetti inediti di un patrimonio in parte ancora inesplorato. La pubblicazione si inserisce così in un percorso di indagini che, dagli anni ottanta del secolo scorso fino a oggi, ha visto il medagliere protagonista di mostre e studi specifici, confermando il valore storico, artistico e scientifico di questa collezione legata al collezionismo illuministico e ottocentesco. La pubblicazione segue un percorso cronologico che abbraccia un arco temporale vastissimo: nato grazie ai monaci camaldolesi del cenobio di Classe, che vedevano in monete e medaglie un complemento alle loro ricerche sulle Antichità, il medagliere ha progressivamente acquisito altri nuclei attraverso acquisizioni, ritrovamenti archeologici e collezioni private, spesso perdendo la tracciabilità originaria. Vi trovano così spazio monete greche e romane, dalle emissioni repubblicane a quelle tardoimperiali, oltre a quelle ostrogote, bizantine, medievali e moderne. Particolare attenzione è dedicata alla zecca di Ravenna, che ebbe un ruolo di rilievo nella produzione monetale del passato. Accanto alle monete, il volume esplora anche il mondo delle medaglie, soffermandosi sulla preziosa collezione illuministica appartenuta all’architetto ravennate Camillo Morigia, una testimonianza del gusto eclettico e dello spirito erudito dell’epoca.

Ravenna. Il Palazzo di Teodorico aumenta le aperture: dopo il lunedì, tutto il giorno, ora anche tutti i fine settimana nella fascia preserale

ravenna_notte-d-oro_palazzo-di-teodorico_nuova-illuminazione_foto-drm-emilia-romagna

Il Palazzo di Teodorico a Ravenna con la nuova illuminazione e sterna (foto drm emilia-romagna)

A partire da sabato 20 gennaio 2024, tutti i fine settimana, il sabato e la domenica, il Palazzo di Teodorico apre al pubblico in orario preserale dalle 17.30 alle 19.30. Si aggiungono così, oltre al lunedì in cui l’apertura al pubblico è prevista dalle 8.30 alle 19.30, due nuove giornate di apertura al pubblico. Biglietto di ingresso: Intero 2 euro. Acquisto del biglietto sul sito https://ravennantica.it/acquista-o-prenota-ticket/ oppure alle biglietterie del museo nazionale, del mausoleo di Teodorico e della basilica di Sant’Apollinare in Classe. “Calato nella suggestione della nuova illuminazione inaugurata lo scorso autunno”, commenta la direttrice del sito Sandra Manara, “i visitatori lo potranno ammirare in un orario in cui alcuni dei musei cittadini sono già chiusi al pubblico e a ridosso del classico aperitivo”. Un’opportunità per vedere un altro gioiello ravennate in pieno centro storico e conoscere la sua peculiarità di unica testimonianza architettonica superstite dell’VIII secolo d.C. di Ravenna che al primo piano ospita una selezione di mosaici pavimentali appartenenti a quello che è stato il più notevole rinvenimento del primo ‘900 avvenuto nell’area circostante: l’antica area palaziale della città imperiale.

Ravenna. Al via la terza edizione della Settimana di Teodorico con “La Vasca del Re”. Cinque giorni di eventi per conoscere meglio il grande re ostrogoto. Ecco il programma

ravenna_mausoleo-re-teodorico_foto-drm-emilia-romagna

Il Mausoleo di Re Teodorico a Ravenna (foto drm-emilia-romagna)

Il 30 agosto 2023 apre a Ravenna la Settimana di Teodorico con l’evento “La Vasca del Re”. La Settimana di Teodorico giunge quest’anno alla terza edizione: cinque giorni di eventi per conoscere meglio il grande re ostrogoto, a metà strada dal 2026, anno nel quale si celebreranno i 1500 anni dalla morte del Re goto, la rassegna nata per accrescere la conoscenza del grande personaggio, si arricchisce quest’anno di momenti altamente significativi. Sandra Manara, direttore del Mausoleo e del Palazzo di Teodorico, che ha assunto in questo anno anche la direzione del Battistero degli Ariani, sottolinea: “Nelle prime stagioni abbiamo rafforzato nel pubblico la conoscenza dei “luoghi di Teodorico”, anche grazie alla collaborazione dell’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna, ormai assodata. Dopo la presentazione della nuova illuminazione del Mausoleo dello scorso anno, quest’anno vedrete in tutto il suo splendore la mirabile vasca del re goto restaurata, illuminata e … “musicata”.  Da ora in poi il Mausoleo si visiterà accompagnati dalle note musicali che si riverberano sulla possente pietra di questo monumento unico: un nuovo modo di godere dei nostri monumenti ravennati anche con la luce della musica”. E Giorgio Cozzolino, direttore regionale Musei Emilia-Romagna: “Sono molto compiaciuto” dice “di vedere ultimati progetti intrapresi con grande professionalità e spirito di servizio, raggiunti anche grazie alle sinergie con il territorio”.

ravenna_settimana-di-teodorico_logoLa Settimana ha inizio, come di consueto, nel giorno della morte di Teodorico il 30 agosto al Mausoleo di Teodorico. L’accesso è gratuito, per partecipare all’evento non è necessaria la prenotazione. Interverranno: il direttore regionale musei Emilia-Romagna, Giorgio Cozzolino; il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale; il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri; la responsabile del Laboratorio del Restauro, Ada Foschini; la direttrice del Mausoleo di Teodorico, Sandra Manara. A partire dalle 20, sono attesi i visitatori per una serata speciale al Mausoleo di Teodorico per ammirare, restaurata, la mirabile vasca romana in porfido d’Egitto. I lavori di restauro, durati circa sei mesi sotto gli occhi dei visitatori che accedevano alla cella superiore, sono stati eseguiti dal Laboratorio del Restauro di Ada Foschini sotto la direzione dell’architetto Sandra Manara, direttore del sito UNESCO. Si tratta di un restauro particolarmente innovativo, per tecnica ed estetica, che è stato interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna attraverso lo strumento dell’Art Bonus, che consente di sostenere il patrimonio culturale detraendo il 60% le donazioni elargite a partire dal gennaio dell’anno seguente (www.artbonus.gov.it). Dopo la presentazione dei primi dati avvenuta durante la Notte dei Musei il 3 maggio 2023, nel giorno della morte di Teodorico, avvenuta il 30 agosto del 526, si onora il restauro della testimonianza più iconica del re goto da secoli associato alla sua memoria assieme al Mausoleo. Per celebrare l’appuntamento il Trio d’archi David eseguirà un programma con musiche di Ermanno Wolf Ferrari, Zoltán Kodály e Jean Cras. Agli strumenti: Gloria Santarelli, Chiara Mazzocchi e Tommaso Castellano allievi della Fondazione Accademia Internazionale di Imola sotto la guida del M° A. Farulli. Al termine brindisi e buffet saranno offerti da Laboratorio del Restauro.

ravenna_settimana-di-teodorico_i-battisteri_locandinaGiovedì 31 agosto 2023, I BATTISTERI AL TEMPO DI TEODORICO: PIÙ VOCI A CONFRONTO. Dalle 17 alle 19 sarà possibile partecipare alla visita guidata, una visita particolare al Battistero degli Ariani e al Battistero Neoniano commentata da esponenti della cultura cittadina. Punto d’incontro: IAT, piazza San Francesco 7, Ravenna. Presentarsi con 15 minuti di anticipo. Evento su prenotazione: www.visitravenna.it

ravenna_settimana-di-teodorico_area-imperiale_locandinaVenerdì 1° settembre 2023, L’AREA IMPERIALE AL TEMPO DI TEODORICO: PIÙ VOCI A CONFRONTO. Sempre dalle 17 alle 19, visita guidata all’interno dell’area imperiale di Ravenna tra la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e il Palazzo di Teodorico. Gli eventi su prenotazione sono riservati a un massimo di 25 persone. Punto d’incontro: IAT, piazza San Francesco 7, Ravenna. Presentarsi con 15 minuti di anticipo. Evento su prenotazione: www.visitravenna.it.

ravenna_mausoleo-re-teodorico_interno_nuova-illuminazione_foto-mic

L’interno del Mausoleo di Teodorico con la nuova illuminazione (foto mic)

Sabato 2 settembre 2023, LE NOTE CI ACCOMPAGNANO. Dalle 20 al Mausoleo di Teodorico si inaugura il nuovo impianto di amplificazione ad alta definizione: da questa sera la musica classica accompagnerà tutti i visitatori all’interno della Tomba di Teodorico. Nella stessa serata verrà presentata la nuova Epigrafe in pietra d’Aurisina donata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis di Duino. Al termine, visita guidata per approfondire il restauro della vasca a cura del Laboratorio del Restauro Srl. Per questo evento non è richiesta prenotazione, si potrà accedere la sera stessa acquistando il biglietto d’ingresso al monumento (5 euro).

ravenna_settimana-di-teodorico_trekking-urbano_locandinaDomenica 3 settembre 2023, TREKKING URBANO DI TEODORICO. Anche questa terza edizione della Settimana teodoriciana si chiuderà con il Trekking urbano, dalle 9 alle 13: una passeggiata cittadina guidata che partirà dal Mausoleo di Teodorico e condurrà al Palazzo di Teodorico, al Battistero degli Ariani e, infine, al museo nazionale di Ravenna. La pausa colazione si terrà al Mercato Coperto. Punto di ritrovo: Palazzo di Teodorico, via Alberoni, angolo via di Roma. Durata: 4h circa. Persone (max): 25 persone. Costo evento (merenda inclusa): 18 euro. Prenotazione obbligatoria: 0544 482838 o su www.visitravenna.it

Ravenna. Con luglio torna la rassegna di visite guidate “Mosaico di notte”. Ecco il ricco programma in città e a Classe

ravenna_fondazione_sere-d-estate-in-mosaico_locandinaCon l’arrivo di luglio si entra nel vivo dell’estate e dei tanti appuntamenti che la città offre per godersi al meglio tutte le bellezze di Ravenna. Torna anche quest’estate la rassegna di visite guidate “Mosaico di Notte” arricchita di nuove proposte anche in orario diurno, in italiano e in inglese, promossa dal Comune di Ravenna, realizzata grazie alla preziosa collaborazione con l’Opera di religione della Diocesi Ravenna-Cervia, la direzione regionale Musei Emilia-Romagna – ministero della Cultura, la Fondazione RavennAntica, l’Istituzione Biblioteca Classense e l’Istituzione MAR Museo d’Arte della città di Ravenna, nell’ambito del progetto del ministero del Turismo per la valorizzazione di Ravenna Città del Mosaico. Per maggiori informazioni e prenotazioni (obbligatorie) visita il sito www.visitravenna.it. Venerdì 7 luglio 2023 sono in programma due percorsi di visita guidata: il primo prevede la visita della Basilica di San Vitale, del Mausoleo di Galla Placidia, del museo nazionale di Ravenna e della Domus dei Tappeti di Pietra. Il museo nazionale sarà aperto al pubblico della 19.30 alle 23.30 (ultimo ingresso alle 23) e la Basilica di San Vitale e Mausoleo di Galla Placidia saranno aperte al pubblico dalle 21 alle 23. La Domus dei Tappeti di pietra sarà aperta al pubblico dalle 21 alle 23 con ultimo ingresso alle 22.30. Il secondo percorso di visita che sarà attivo solo per il mese di luglio, prevede una stupenda visita in notturna alla Biblioteca Classense. Il martedì sera – 11 e 25 luglio, 8 e 22 agosto 2023 – invece il tour si articolerà tra la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e il Museo Classis – Ravenna. La Basilica sarà aperta al pubblico dalle 19.30 alle 23.30 (ultimo ingresso alle 23). L’itinerario del mercoledì prevede, infine, la visita alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, al Battistero degli Ariani e al Battistero Neoniano. Il Battistero degli Ariani sarà aperto al pubblico dalle 19.30 alle 23.30 (ultimo ingresso alle 23).

ravenna_fondazione_quelle-cose-belle_2023_locandinaNell’ambito della rinnovata iniziativa estiva Mosaico di Notte, tra le numerose novità in programma il 7 luglio 2023 prende il via la rassegna di appuntamenti “Quelle cose belle”: mosaici, melodie e memorie presso la Domus dei Tappeti di Pietra, che prevede brevi incontri divulgativi con autori e scrittori seguiti da un momento musicale. L’iniziativa è realizzata dall’Associazione Amici di RavennAntica, in collaborazione con Fondazione RavennAntica e con il Conservatorio statale Giuseppe Verdi di Ravenna. L’iniziativa si articolerà in due distinti momenti: alle 21.10, nella sala dei Cento Preti si svolgerà “Tessere di storie: racconti e aneddoti di Ravenna” a cura dell’associazione Amici di RavennAntica, ad ingresso libero. Il primo appuntamento di venerdì 7 luglio 2023 vede protagonista Mauro Mazzotti che racconta Storie di Ravenna: la caduta dell’Impero romano, da Cesare a Onorio e Teoderico. Raccontate in sonetti romagnoli e in italiano. Ingresso libero. Alle ore 21.30 Francesco Franco, clarinetto e Matteo Sanchioni, chitarra eseguiranno, all’interno della suggestiva area espositiva ipogea, immersi nei suggestivi ambienti musivi policromi, il repertorio jazz che deriva da musical e film, passando per i lungometraggi animati che hanno fatto la storia del cinema. Concerto incluso nel biglietto d’ingresso alla Domus (4 euro). Per tutte le visite guidate la prenotazione è obbligatoria sul sito www.visitravenna.it.

8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna: non solo ingresso gratuito per le donne. Ecco alcune iniziative da Cividale ad Agrigento. Qualche idea anche da enti civici o privati

ministero-cultura_8-marzo-2023_locandinaMercoledì 8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna, su proposta del ministro della Cgiornata ultura, Gennaro Sangiuliano, l’ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito. Numerose iniziative sono state organizzate per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata. Ecco qualcuna, da Nord a Sud.

cividale_archeologico_8-marzo_locandinaCIVIDALE Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 un regalo Speciale per donne Speciali: ingresso gratuito con la possibilità di usufruire di due visite guidate: alle 10.30 e alle 16.

altino_archeologico_8-marzo_locandinaALTINO Al museo Archeologico nazionale oltre all’ingresso gratuito per le donne durante tutta la giornata, sono in programma importanti novità: alle 17, sarà inaugurata la nuova sala conferenze, alla presenza della direttrice Marianna Bressan, del sindaco del Comune di Quarto d’Altino Claudio Grosso e di Cristina Gasparini, assessore alla cultura del Comune di Quarto d’Altino. Per l’occasione è prevista una conferenza di Francesca Ghedini, professoressa emerita di Archeologia classica all’università di Padova, dal titolo: “Donne di potere nella Roma Imperiale”. Seguirà un brindisi a cura del Comune di Quarto d’Altino e della Pro loco di Quarto d’Altino. L’evento, su prenotazione, è gratuito per le donne e gli abbonati, mentre è incluso nel biglietto d’ingresso per tutti gli altri. Info: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it | 0422789443.

ravenna_classis_8-marzo_locandinaRAVENNA Al Museo Classis: la fortuna è donna? In occasione della Festa della Donna, mercoledì 8 marzo 2023, ingresso ridotto per tutte le donne al Museo Classis. Inoltre, alle 16, RavennAntica propone la conversazione “… tutto l’oro ch’è sotto la luna: la fortuna è donna?”: protagoniste Letizia Lodi, direttrice del museo nazionale di Ravenna, e Francesca Masi, direttrice della Fondazione RavennAntica. Partendo dai versi di Dante Alighieri, si affronteranno alcune riflessioni sul legame che intercorre tra il fato e le figure femminili, sia analizzando le vicende di alcune celebri eroine della storia sia attraverso i reperti contenuti in museo, a partire dal volto della Tyche, la personificazione della dea Fortuna, divinità che garantiva la floridezza di una città e il suo destino, rinvenuta negli scavi dell’area di Classe e divenuta il simbolo di Ravenna. Conversazione ad ingresso libero. Prenotazione consigliata: tel. 0544 473717 (tutti i giorni 10 – 17).

roma_capitale_8-marzo_locandinaROMA CAPITALE Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della Donna, tante le iniziative della Sovrintendenza Capitolina dedicate alla valorizzazione del talento femminile nell’arte e nella cultura e alle protagoniste della vita culturale e sociale della città lungo le vie, nei musei e nei siti archeologici. Appuntamenti anche con traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. La visita al museo della Repubblica Romana mette in scena le figure femminili che svolsero un ruolo di primo piano nella difesa di Roma nel 1849. Ai Musei Capitolini sono di scena figure di donne, sante, eroine e dee, dai capolavori della Pinacoteca Capitolina. Di grande suggestione anche le vicende di alcune donne tra Medioevo ed epoca barocca, rievocate con una passeggiata ai Fori Imperiali, mentre nella Galleria d’Arte Moderna si svolge un appassionante storytelling sui corpi e i volti delle donne che emergono dalle esposizioni in corso; il Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia omaggia le artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano interbellico e al Museo Napoleonico sono di scena le numerose figure femminili che popolano l’immaginario visivo del museo stesso. Ancora, alla Centrale Montemartini le opere di arte antica raccontano di donne comuni e di principesse, imperatrici e dee, mentre l’incontro al Museo delle Mura è dedicato alla Spiritualità e devozione femminile nelle Mura Aureliane, luogo dove furono assicurati, con la diffusione del Cristianesimo, spazi devozionali, in particolare proprio per le donne. Infine, al Museo di Roma è rievocata la figura della poetessa e femminista ante litteram del Settecento, Petronilla Paolini. Nel ricco programma non mancano itinerari per le vie della città: “Come diventare donne rispettabili”, sul ruolo sociale della donna nel passato attraverso un percorso nell’area del Campo Marzio, mentre “Donne tra mito e realtà” a S. Urbano alla Caffarella si concentra su alcune figure che hanno lasciato traccia nella storia del tempio antico, poi trasformato in chiesa. Il percorso “Street art a San Lorenzo: tra Resistenza e diritti civili” pone, invece, l’attenzione sulle principali opere di Street art nello storico quartiere, raccontandone la storia e l’identità attraverso temi quali la Resistenza, l’accoglienza, la solidarietà e i diritti civili. Infine, appuntamento a piazza di Porta Capena per “Egeria e le altre ninfe” che secondo gli antichi abitavano l’area e nel rione Campo Marzio, Meretrici, partorienti, mammane e modelle, una passeggiata per ripercorrere la storia attraverso le vicende delle figure femminili tra il XVI e il XIX secolo.

roma_parco_8-marzo_locandinaROMA / PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’ingresso al Parco archeologico del Colosseo è gratuito per tutte le donne con prenotazione del biglietto gratuito senza costi aggiuntivi sul sito del concessionario CoopCulture selezionando la data di mercoledì 8 marzo e successivamente l’opzione “Biglietto gratuito per le donne”. Attenzione: il biglietto gratuito può essere utilizzato durante tutto l’orario di apertura del monumento. L’orario indicato per la prenotazione e sul biglietto è l’ultimo orario di accesso consentito per il giorno prenotato.

roma_dialoghi-in-curia_8-marzo_locandinaInoltre, mercoledì 8 marzo 2023, alle 11, la Curia Iulia ospita la presentazione del volume “Non è un Paese per madri” di Alessandra Minello (Editori Laterza). Introduce Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Alessandra Minello, università di Padova; Giulia Pedrucci, università di Verona; Stefania Solare, UNICEF Italia, Coordinatrice programma “Insieme per l’allattamento”. Modera Maria Lombardi, Il Messaggero. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti via eventbrite https://www.eventbrite.it/e/565183778897. Ingresso da Largo della Salara Vecchia, 5. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo. Il libro: in Italia nascono sempre meno bambini, aumentano le donne senza figli, chi diventa madre lo fa sempre più tardi. Perché una dimensione della vita che dovrebbe essere semplice è diventata così complicata? Per rispondere bisogna affrontare sia gli aspetti culturali sia quelli strutturali che pesano sulle spalle delle italiane. Tra i primi, il mito della maternità che esercita una pressione fortissima nel nome di un ideale di perfezione. Tra gli aspetti strutturali, mancanza di servizi per l’infanzia, congedi parentali non equamente distribuiti e incertezza lavorativa. In questo saggio – informatissimo e ricco di dati – idee e proposte per superare la crisi demografica e per immaginare una società in cui vita professionale e vita privata siano in armonia.

roma_villa-giulia_8-marzo_questione-di-stile_locandinaROMA / MUSEO DI VILLA GIULIA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia l’ingresso per le donne sarà gratuito. Inoltre, alle 11, visita guidata speciale “QUESTIONE DI STILE. Acconciature antiche al Museo ETRU” per scoprire la moda etrusca in fatto di pettinature, attraverso le opere del Museo e la performance live dell’hair stylist Paolo Fasulo. Vi siete mai chiesti come si pettinavano le donne etrusche? Quali potevano essere le loro acconciature e le tecniche per realizzarle? Un tema certamente curioso e affascinante che ci svela un aspetto delle abitudini e delle tendenze in fatto di moda, in voga al tempo degli Etruschi. Acconciature elaborate, capigliature ribelli, domate in crocchie o divise in trecce elaborate, insomma alla moda. Le acconciature antiche sono ancora oggi oggetto di grande fascino e curiosità. E noi oggi come possiamo leggerle e capirle? È davvero tutta una questione di stile? Sarà un evento corale per vivere il mondo etrusco al femminile con una visita guidata tematica a più voci, introdotta dal direttore Valentino Nizzo e condotta dall’archeologa Romina Laurito e dall’hair stylist Paolo Fasulo. Un itinerario attraverso le opere che, con le loro acconciature, hanno molto da raccontare del mondo antico e ci svelano tutta la loro modernità, in fatto di stile. Al termine della visita, l’emiciclo si animerà di una performance live di acconciature antiche a cura dell’hair stylist Paolo Fasulo e della makeup artist Rossella Zeppetella. Prenotazione richiesta all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it

roma_museo-delle-civiltà_8-marzo_locandinaROMA / MUSEO DELLE CIVILTà Il Museo delle Civiltà a Roma Eur aderisce alla proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, riservando a tutte le donne l’ingresso gratuito per l’intera giornata di apertura, dalle 8 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30). Le visite guidate e i laboratori a cura di Aditum Cultura sono a pagamento e con prenotazione. Alle 16.30, “La Venere paleolitica. Dee, donne e madri”: visita guidata e laboratorio per bambini e bambine dai 6 anni: costo 12 euro. Una visita alla scoperta delle rappresentazioni femminili più antiche, le veneri gravettiane, e delle loro forti connessioni con la natura. Partendo dalle osservazioni sui manufatti trattati durante la visita guidata saranno poi riprodotti, in laboratorio, alcuni modelli delle statuine in argilla.

roma_muciv_shyama-tara_scultura-buddista_foto-muciv

Shyama Tara (Tara “verde”), scultura in lega metallica dorata del XVII secolo, proveniente da Tibet o Nepal, parte delle Collezioni delle Arti e Culture Asiatiche (foto muciv)

Tra le tante opere che celebrano il femminile presenti nelle collezioni del museo delle Civiltà,  in occasione della Giornata Internazionale della Donna il Muciv sceglie di raccontare Il bodhisattva femminile Shyama Tara (Tara “verde”), una scultura in lega metallica dorata del XVII secolo, proveniente da Tibet o Nepal, parte delle Collezioni delle Arti e Culture Asiatiche. Considerata come dea madre nel Buddhismo indo-tibetano, il nome di questa divinità ha almeno due connotazioni che concorrono a definirne il carattere protettivo: stella, e quindi guida dei viaggiatori, e salvatriceTara è colei che salva dalle acque degli oceani fisici e dalla sofferenza ciclica, simboleggia la conoscenza e la saggezza, e ci proteggerà dal pericolo dell’ignoranza guidandoci sul sentiero del risveglio (bodhi). Tara è il potere dei buddha e l’energia femminile primordiale, la saggezza madre di tutti buddha i vittoriosi.

napoli_mann_8-marzo_locandinaNAPOLI Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, propone alle 16.30 una visita speciale “Il filo di Arianna”, gratuita di un’ora: percorso narrante che tratta storie di donne protagoniste o vittime di vicende dolorose, sanguinose o fantastiche, nelle quali i personaggi femminili sono stati sconfitti o ne sono usciti vittoriosi. Un modo per riflettere ulteriormente sulla condizione della donna, l’origine e il tramandarsi di ataviche tradizioni. Sarà affidato ai partecipanti un filo, un simbolico filo che dovrà condurre il gruppo fuori dal labirinto dei luoghi comuni, dei cliché, delle tradizioni che riguardano la donna. Si comincia con Minosse, incarnazione della violenza, dei pregiudizi della sopraffazione, nei confronti della donna, per esorcizzarlo, e stanarlo. Ogni mito, narrato prendendo spunto da un’opera, tratterà di un argomento o di una condizione nella quale ciascuna in qualche modo potrà riconoscersi, per riflettere e discutere. E allora Dirce, Medea, Andromeda, le figlie di Niobe, Europa e per finire Arianna, tutte ci raccontano la storia di se… per liberarci.

pompei_parco_laboratorio-restauro_donne_foto-parco-archeologico-pompei

Valeria Amoretti, funzionaria antropologa del Parco Archeologico di Pompei (foto parco archeologico di pompei)

POMPEI Il parco archeologico mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della “Giornata internazionale della donna”, prevede ingresso gratuito a tutte le donne e visite speciali riservate alle donne titolari della My Pompeii card e un accompagnatore, al Laboratorio di ricerche applicate del Parco, centro di ricerche e analisi del Parco, custode di reperti organici unici rinvenuti nell’area vesuviana.

taranto_archeologico_8-marzo_locandinaTARANTO Al museo Archeologico nazionale per la Giornata Internazionale della Donna, ingressi gratuiti per le donne, visite guidate e laboratori didattici per bambini dedicati all’universo femminile. Dalle 10.30 alle 12.30 i visitatori potranno partecipare a “Bellezza e forza. Storie di donne greche e romane”: visita guidata multisensoriale con approfondimenti sulla moda, la cosmesi, la cura del corpo e le donne nella Taranto greca e romana (prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail man-ta.didattica@cultura.gov.it  ACQUISTA IL BIGLIETTO). Dalle 17 alle 19 per i bambini dai 6 agli 11 anni sarà possibile partecipare a “Storie di principesse, dee e bambine”: visita tematica e al laboratorio didattico sulle fanciulle greche e romane (PRENOTA IL BIGLIETTO: BAMBINI  ACQUISTA IL BIGLIETTO: ACCOMPAGNATORE). Per maggiori informazioni e per prenotare il proprio biglietto, consultare il link: https://bit.ly/8-marzo-al-marta. “L’intento è quello di creare sempre nuove occasioni di fruizione e di rendere la realtà museale accessibile per tutti, con proposte culturali diversificate che possano coinvolgere anche chi non abbia la possibilità di dedicare le proprie risorse alla cultura”, afferma il direttore regionale Musei Puglia, nonché delegato alla direzione del MArTA, Luca Mercuri. Tra i molteplici obiettivi dell’Agenda 2030 proclamati dall’Unione Europa, di rilevante importanza risulta infatti quello dell’accessibilità, concepito anche in termini di uguaglianza dei diritti e di partecipazione a tutti i livelli della società. Sebbene la parità di genere e l’empowerment femminile abbiano consentito di ottenere significativi progressi nella scolarizzazione delle donne e nell’inserimento delle stesse in ambito lavorativo, le indagini ISTAT nazionali dimostrano che ancora oggi i dati di consumo e di fruizione culturale, in particolar modo nel sud Italia, sono inferiori alla media nazionale ed europea.

reggio-calabria_archeologico_8-marzo_locandinaREGGIO CALABRIA Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 ingresso gratuito per tutte le donne. L’iniziativa, promossa dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, viene arricchita al MArRC con due importanti appuntamenti. “Anche il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria vuole festeggiare questa giornata dedicata alle donne”, commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Il MArRC consolida la sua identità di luogo di cultura per tutta la comunità del territorio. Ed è proprio attraverso la cultura, nel senso più ampio del termine, che si vincono pregiudizi e stereotipi e si prende coscienza del valore delle persone, indipendentemente dal genere. Ringrazio lo staff del Museo e il CIS Calabria per condividere con entusiasmo l’impegno per la diffusione della conoscenza”. La mattina alle 11, le scuole in visita al Museo potranno partecipare al percorso tematico “Dee di Magna Grecia. Religione mito e figure femminili”, condotto da Daniela Costanzo, funzionario archeologa del Museo, e ideato con la collaborazione di Maria Domenica Lo Faro, archeologa e funzionario amministrativo. Sarà un percorso diffuso, con un focus su alcuni reperti esposti al livello B nella sezione dedicata ai santuari della Calabria greca. Il pomeriggio, invece, appuntamento in sala conferenze, alle 17, per l’incontro promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria dal titolo “La donna nell’antichità Classica”. Si parlerà di condizione e status sociale della donna a partire dall’epos omerico fino alla tarda età romana, nelle evidenze archeologiche, storiche e letterarie. Relatrici dell’incontro saranno la prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia classica al DiCAM dell’università di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS, e la prof.ssa Rosa Santoro, aggregato di Letteratura latina nel medesimo Dipartimento. Introdurrà i lavori, dopo i saluti istituzionali del direttore Carmelo Malacrino, Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. “Ripercorrere la storia delle donne non è semplice curiosità erudita”, afferma la prof.ssa Radici Colace. “Nonostante i radicali mutamenti oggi intervenuti, con la conquista della parità formale, rivisitare il retaggio di una plurimillenaria ideologia discriminatoria consente di individuare nelle organizzazioni sociali dell’antichità il momento nel quale la divisione dei ruoli venne teorizzata e praticata non solo come fatto culturale, ma anche come conseguenza di una differenza biologica, tradotta in una inferiorità di genere codificata dalle leggi. È nell’antichità greca e romana che nascere femmina è passato da differenza biologica ad asimmetria e subalternità culturale.  Ed è in tali società che vanno ricercate le radici di certi stereotipi ancora oggi responsabili di pregiudizi nei confronti delle donne”. Sarà un viaggio nella storia al femminile, attraverso la formazione delle donne, il matrimonio, lo stato civile, la dote, l’eredità, il divorzio, l’adulterio, nonché le categorie di genere e la codificazione dell’inferiorità, sullo sfondo delle riflessioni filosofiche, giuridiche e religiose nell’antichità classica.

agrigento_valle-dei-templi_8-marzo_locandinaAGRIGENTO Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza annuale della festa della donna aderisce all’evento “8 marzo al Museo” che prevede l’ingresso gratuito per le donne nei musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali, promuovendo inoltre un itinerario di visita tematico “Storie di donne e dee al museo Griffo” tra le vetrine del museo Archeologico regionale “Pietro Griffo”. Non tutti lo sanno o ci hanno mai fatto caso, ma tanti tra i reperti del museo “Pietro Griffo” di Agrigento raccontano delle storie tutte al femminile. Non si tratta soltanto dei preziosi vasi sui quali campeggiano bellissime figure che immortalano eroine, creature mostruose, guerriere e dee, ma anche di reperti che restituiscono uno spaccato della vita quotidiana di donne vissute anche più di 2500 anni fa: tra monili, epigrafi, “portagioie”, porta profumi e porta trucchi, ex voto di diverse fogge e materiali, pesi da telaio e tanti altri oggetti ancora, i visitatori avranno modo di riflettere sulla condizione sociale e culturale delle donne ai tempi di Akràgas ed Agrigentum condotti dagli archeologi Coopculture (azienda che gestisce i servizi aggiuntivi). Appuntamento alla biglietteria del museo Griffo alle 17.

parigi_louvre_ostrakon-con-scena-di-allattamento_da-deir-el-medina_foto-marsilio

Ostrakon con scena di allattamento, conservato al museo del Louvre di Parigi, ed esposto nella mostra “I creatori dell’Egitto eterno” (foto marsilio)

VICENZA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, tutte le donne potranno visitare la mostra “I creatori dell’Egitto eterno” con il biglietto ridotto da 11 euro. È possibile acquistare il biglietto direttamente in Basilica palladiana, il giorno stesso o online al link https://www.ticketlandia.com/m/i-creatori-dell-eterno-egitto. La mostra è aperta dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). “L’8 marzo, Giornata internazionale della donna, proponiamo l’ingresso ridotto a tutte le donne che entreranno in mostra”, dichiarano il sindaco Francesco Rucco e l’assessore alla Cultura Simona Siotto. “Un piccolo riconoscimento che vuole essere un modo per invitare le donne a visitare l’esposizione che sta ricevendo riconoscimenti a livello internazionale”. I visitatori avranno a disposizione l’audioguida gratuita. Sarà sufficiente inquadrare il qrcode con il proprio smartphone per seguire il percorso accompagnati dalla voce del curatore della mostra e direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco. Si consiglia di portare gli auricolari. L’esposizione – curata da Christian Greco, Corinna Rossi, Paolo Marini e Cédric Gobeil. – è ideata e promossa dal Comune di Vicenza e dal museo Egizio, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. La promozione e l’organizzazione sono curate da Marsilio Arte, che ne pubblica il catalogo. I partner dell’esposizione sono Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia – Vicenza, Fondazione Giuseppe Roi, AGSM AIM, Confindustria Vicenza, LD72, Beltrame Group ed Euphidra. Informazioni: https://www.mostreinbasilica.it/it/.

verona_corte-sgarzerie_criptoportico_lume-di-lucerna_foto-archeonaute

Visita a lume di lucerna del criptoportico di Corte Sgarzerie a Verona (foto archeonaute)

VERONA L’associazione Archeonaute in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, propone una visita guidata archeologica del Criptoportico di Corte Sgarzerie a lume di… lucerna. Appuntamento mercoledì 8 marzo 2023, alle 18. Durata: 1 ora circa. Costo: 5 euro. Prenotazione obbligatoria (Prenota Ora). Posti limitati.

gallerie-d-italia_logoGALLERIE D’ITALIA In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, mercoledì 8 marzo 2023, tutte le donne potranno avere una riduzione del biglietto di ingresso per visitare le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza. Inoltre, sono previste in tutte le sedi visite guidate speciali legate al tema dell’universo femminile nell’arte.

Le Gallerie d’Italia di Milano propongono alle 17.30 la visita guidata “Donne dentro e fuori la cornice”: un percorso ricco di luoghi e volti, dalle filande ottocentesche animate dal lavoro di giovani ragazze ai nobili rampolli ritratti da Angelica Kauffmann. Informazioni e prenotazioni: 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso. Sarà applicata la tariffa di ingresso ridotta per ogni donna. L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o via mail all’indirizzo milano@gallerieditalia.com.

Alle Gallerie d’Italia di Napoli è in programma alle 12.30 e alle 16 la visita guidata “La donna nell’arte”, dedicata alle figure femminili protagoniste di tante opere esposte in collezione e all’evoluzione della rappresentazione della donna nell’arte, dal XVII secolo ai primi anni del XX secolo. Informazioni e prenotazioni: 7 euro a persona, incluso il biglietto d’ingresso. L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o via mail all’indirizzo napoli@gallerieditalia.com.

Alle Gallerie d’Italia di Torino è prevista alle 19 la visita guidata “Donnarte”, focalizzata sul progetto artistico di JR “Women are Heroes” e sulla condizione sociale delle donne nei campi di rifugio. La visita si concluderà in Archivio Publifoto ripercorrendo gli scatti più significativi di grandi personalità femminili della storia sociale italiana e internazionale. (Informazioni e prenotazioni: 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso.  Ingresso ridotto per tutte le donne. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o scrivendo a torino@gallerieditalia.com.

Le Gallerie d’Italia di Vicenza propongono alle 18 la visita guidata con degustazione “Un simposio al femminile”: le forme e le raffigurazioni pittoriche delle ceramiche antiche diventano occasione di un viaggio alla scoperta degli spazi e dei tempi della donna. Un itinerario che scandisce i diversi momenti della sua vita nell’Antica Grecia: dalla moda alla cura del corpo, dai rituali della seduzione e del matrimonio alla vita nello spazio domestico. Il percorso all’interno della mostra Argilla. Storie di viaggi si concluderà con un aperitivo “in rosa”. (Informazioni e prenotazioni: 10 euro a persona, incluso biglietto d’ingresso e aperitivo. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o vicenza@gallerieditalia.com.

Ravenna. Dal 1° maggio riaprono i musei gestiti dalla Fondazione RavennAntica: il museo Classis Ravenna, la Domus dei Tappeti di Pietra, il museo Tamo Mosaico, la Cripta Rasponi e i Giardini pensili, la Basilica di Classe, il museo Nazionale, il Battistero degli Ariani e il Mausoleo di Teodorico

“Siamo pronti a ripartireeee!”. Dopo il Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna (che fino al 6 giugno 2021 ospita la mostra “Paolo Roversi. Studio Luce”; per info e prenotazioni: tel. + 39 0544 482477) aperto già dal 27 aprile 2021, da domani 1° maggio 2021 riapriranno tutti i monumenti gestiti dalla Fondazione RavennAntica: il museo Classis Ravenna, la Domus dei Tappeti di Pietra, il museo Tamo Mosaico, la Cripta Rasponi e i Giardini pensili, la Basilica di Classe, il museo Nazionale, il Battistero degli Ariani e il Mausoleo di Teodorico. Le prenotazioni si possono effettuare telefonando – a partire da domani – ai numeri: + 39 320 9539916, + 39 388 8783020, e online sul sito www.ravennantica.it. Al museo Tamo, da domani 1° maggio 2021 saranno finalmente visitabili le due mostre temporanee “L’alto passo…andar per pace” e “Dante e la Romagna” allestite nei chiostri e nel soppalco del museo Tamo. Si ricorda che gli ingressi sono prenotabili anche online cliccando sul pulsante “prenota – acquista ora” e che nelle giornate di sabato, domenica e nei festivi qualora i siti prevedano aperture in tali giornate, è obbligatoria la prenotazione con almeno 1 giorno di anticipo. Si segnala infine la possibilità di acquistare i nostri buoni regalo per donare alla famiglia e agli amici un’esperienza unica alla scoperta dello splendido patrimonio artistico di Ravenna e Classe.