Archivio tag | mostra “Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina”

Torino. Al museo Egizio doppia visita guidata, in lingua inglese, alla mostra “Sedersi allegramente davanti al dio: Le cappelle votive di Deir el-Medina” con il curatore Cédric Gobeil 

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Cédric Gobeil curatore della mostra “Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina” del ciclo “Nel laboratorio dello studioso” al museo Egizio di Torino (foto museo egizio)

Cosa c’è di più bello che ascoltare le storie degli oggetti dalla viva voce di chi fa ricerca ogni giorno? Ogni reperto può celare mille storie e gli studiosi possono rivelarcele in modo appassionante e coinvolgente. Molti dei reperti custoditi al museo Egizio di Torino provengono dal sito di Deir el-Medina, un sito importantissimo perché ci permette di comprendere come viveva una comunità della tarda età del Bronzo. Tra i diversi edifici che compongono il sito troviamo le “cappelle votive”, i reperti sotto la lente di ingrandimento della nuova mostra del ciclo “Nel Laboratorio dello Studioso”, dal titolo “Sedersi allegramente davanti al dio: Le cappelle votive di Deir el-Medina”, fino a domenica 19 marzo 2023, che indaga la religiosità e la devozione personale nel Nuovo Regno (1539-1076 a.C.). La mostra è a cura di Cédric Gobeil. Proprio Cédric Gobeil accompagnerà il pubblico in due visite speciali in lingua inglese martedì 7 febbraio 2023, alle 16.30, e giovedì 9 marzo 2023, alle 16.30. Per prenotare clicca QUI. Sebbene queste cappelle siano state relativamente ben identificate, poco si sa della loro importanza e del loro ruolo all’interno della comunità operaia di Deir el-Medina. In questa visita, Cédric Gobeil guiderà alla loro scoperta e approfondirà i temi di studio di questi spazi che aprono una nuova prospettiva sulla devozione personale nel Nuovo Regno (1539-1076 a.C.).

Torino. Per il ciclo nel “Laboratorio dello Studioso” del museo Egizio la mostra “Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina”, a cura di Cédric Gobeil che indaga la religiosità e la devozione personale nel Nuovo Regno (1539-1076 a.C.)

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Cédric Gobeil curatore della mostra “Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina” del ciclo “Nel laboratorio dello studioso” al museo Egizio di Torino (foto museo egizio)

Il 2023 al museo Egizio di Torino si apre con un focus sulle piccole cappelle votive di Deir el-Medina: è il primo appuntamento dell’anno con “Nel laboratorio dello studioso”, il ciclo di mostre che accompagna i visitatori dietro le quinte del museo Egizio, alla scoperta dell’attività scientifica condotta da curatori ed egittologi del Dipartimento Collezione e Ricerca del museo. La nuova mostra, dal titolo “Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina”, dal 13 gennaio al 19 marzo 2023, indaga la religiosità e la devozione personale nel Nuovo Regno (1539-1076 a.C.).

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Cappella votiva n. 2 a Deir el Medina negli scavi Schiaparelli di inizio Novecento (foto archivio museo egizio)

Al centro dell’esposizione alcuni reperti unici, conservati al museo Egizio: si tratta di sedili votivi con iscrizioni, datati tra il 1292-1070 a.C., giunti a Torino, in seguito agli scavi archeologici realizzati tra il 1905 e il 1909 e coordinati da Ernesto Schiaparelli, direttore del Museo a inizio Novecento. La particolarità dei sedili votivi conservati a Torino, la cui presenza è stata documentata in Egitto solo nelle cappelle di Deir el-Medina e di Marna, sono proprio le iscrizioni che hanno permesso agli studiosi di risalire ai riti praticati nelle cappelle votive, presumibilmente da famiglie o piccole corporazioni, visto che le cappelle avevano una capienza massima venti persone. Reperti analoghi sono conservati anche al Louvre di Parigi, ma questi ultimi sono privi di iscrizioni. Secondo quanto ricostruito, i devoti utilizzavano i sedili posti davanti alle divinità, per trascorrere una giornata di festa, con libagioni e birra. Sul sedile votivo non di rado era iscritto il nome del proprietario, che si garantiva un posto di riguardo in un luogo sacro in vita, e poteva continuare a essere simbolicamente associato ai rituali dopo la morte. A completare l’esposizione anche alcune stele e ostraka, che raffigurano sacrifici e riti religiosi.

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Cédric Gobeil curatore della mostra “Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina” del ciclo “Nel laboratorio dello studioso” al museo Egizio di Torino (foto museo egizio)

La mostra è stata curata da Cédric Gobeil, curatore del Museo ed egittologo specializzato in archeologia della vita quotidiana e cultura materiale del Nuovo Regno. Dopo aver conseguito il dottorato in Francia (all’université Paris IV-Sorbonne), Gobeil ha lavorato in Egitto per l’Institut français d’archéologie orientale du Caire e nel Regno Unito per l’Egypt Exploration Society.