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San Zeno (Val di Non, Tn). Al museo Retico l’incontro-laboratorio “L’arte delle situle illustrata con l’archeologia sperimentale” a cura di Stefano Buson, In occasione della mostra “RETI. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”

Situla ricostruita con la tecnica usata dagli antichi popoli della Pianura Padana e delle Alpi (foto sbc-tn)

Stefano Buson, già funzionario restauratore alla direzione regionale Musei Veneto (foto drm-veneto)

In occasione della mostra “RETI. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non” è in programma giovedì 7 agosto 2025, alle 16.30, al museo Retico di Sanzeno in Val di Non (Tn) l’incontro-laboratorio “L’arte delle situle illustrata con l’archeologia sperimentale”, a cura di Stefano Buson già funzionario restauratore alla direzione regionale Musei Veneto, adatto a tutti per scoprire da vicino l’affascinante arte delle situle. Attraverso gli attrezzi e le lamine in corso di lavorazione, sarà possibile toccare con mano alcune situle ricostruite con la tecnica usata dagli antichi popoli della Pianura Padana e delle Alpi. Partecipazione gratuita previa prenotazione tel. 0463434125 (entro le 13 del 7 agosto).

La mostra, curata da Gianluca Fondriest, Wolfgang Sölder e Veronica Barbacovi, e visitabile fino al 12 ottobre 2025, è un progetto che unisce passato e presente, storia e arte, comunità e territorio. Pensata per raccontare la cultura retica attraverso i prestigiosi reperti concessi in prestito dal Ferdinandeum di Innsbruck, celebra il patrimonio condiviso delle culture alpine centro- orientali nell’età del Ferro e il profondo legame tra i territori un tempo abitati dai Reti. Al centro dell’esposizione, la cultura Fritzens-Sanzeno (conosciuta anche come “retica”) viene presentata come espressione di un mondo alpino dinamico, aperto agli scambi e alle relazioni, lontano dall’idea di una popolazione isolata tra le montagne. Reperti archeologici provenienti dalla Val di Non, dal Trentino, dall’Alto Adige e dal Tirolo – suddivisi in sezioni tematiche dedicate alla vita quotidiana, ai culti, alla scrittura, all’economia contadina e al ruolo del banchetto e del vino – dialogano con le opere di artisti contemporanei attivi nelle stesse aree alpine, accompagnati da suoni, filmati e illustrazioni realizzate appositamente per la mostra. Il percorso espositivo si sviluppa su tre piani di Palazzo Assessorile a Cles e in una sala del Museo Retico a Sanzeno. Non mancheranno laboratori didattici per bambini e famiglie, eventi serali e visite guidate: un’occasione unica per vivere un’esperienza culturale a tuttotondo. Perché ogni reperto è un frammento vivo del nostro passato, e ogni scoperta un invito a guardare il mondo con maggiore consapevolezza.