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Napoli. Al museo Archeologico nazionale torna la “Domenica al Museo”: ingresso gratuito con tanti eventi, dall’antico al contemporaneo. Giulierini: “Tornare a fare festa nei luoghi dell’arte significa riconquistare normalità”

La mostra “Giocare a regola d’arte” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto valentina cosentino): la Domenica al Museo è un’occasione per visitarla

Domenica al Museo, si riparte: dopo l’interruzione forzata dovuta all’emergenza Covid, dal 3 aprile 2022 torna un appuntamento tanto atteso da cittadini e turisti. Biglietto gratuito dunque il 3 aprile al museo Archeologico nazionale di Napoli: star della giornata, per chi non le avesse ancora visitate, saranno le tre importanti mostre archeologiche in programma. Da non perdere “Gladiatori”, con gli splendidi reperti che, nel salone della Meridiana, raccontano un mito di tutti i tempi: per i più piccoli (e non solo), consigliata la sosta nel Braccio Nuovo, che ospita la sezione didattica e tecnologica “Gladiatorimania”. Il Dantedì è passato, ma non l’amore, che condividiamo tutti, per il Sommo Poeta: nelle sale degli affreschi, è in calendario “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN”, che presenta cinquantasei reperti, in molti casi provenienti dai depositi, per raccontare la fortuna del mito classico nella letteratura. Sempre nelle sale degli affreschi, l’esposizione “Giocare a regola d’arte” crea parallelismi fra il divertimento dei piccoli romani e dei bimbi contemporanei: cinquanta preziosi manufatti, tra cui anche antichi giocattoli, sono in dialogo con pezzi da collezioni novecentesche. E in occasione della Domenica al Museo, è prevista l’apertura delle seguenti sezioni permanenti del Mann: collezione Farnese (escluse le Gemme per ragioni di sicurezza), Mosaici (escluso Gabinetto Segreto per ragioni di sicurezza), Affreschi, collezione oggetti della vita quotidiana nelle città vesuviane, Villa dei Papiri, Sezione Preistoria e Protostoria.

La statua della Concordia dalla Casa di Eumachia in Pompei lancia un messaggio di pace dall’atrio del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto luigi spina)

“Diamo il bentornato alle domeniche gratuite nei musei statali”, commenta il direttore del museo, Paolo Giulierini, “un’iniziativa che in questi anni aveva contribuito al sempre più stretto legame tra gli istituti culturali italiani e il proprio territorio. Un legame che nel periodo dell’emergenza pandemica e, poi, nella lenta ripresa, si è confermato solido e di conforto per tutti, crediamo anche grazie al cammino fatto insieme. Tornare a fare festa nei luoghi d’arte è oggi uno splendido segnale della riconquistata normalità. Ad attendervi nell’atrio del Mann troverete la nostra Concordia con un simbolico messaggio di speranza per un’Europa che ritrovi presto la pace”.

La mostra “Sing Sing. Il corpo di Pompei” allestita nella sala della Villa dei Papiri al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto luigi spina)

Archeologia e non solo: l’arte contemporanea trova casa al Mann con diverse proposte. Due percorsi sono curati dal fotografo Luigi Spina: “Sing Sing. Il corpo di Pompei” raccoglie cinquanta scatti sui depositi, in coerenza con il progetto scientifico della direzione che prevede, in tempi brevi, di dare progressiva fruibilità ai tesori “nascosti” e custoditi nei sottotetti museali; ancora, l’esposizione “Confratelli” è un racconto fotografico del complesso museale di San Giuseppe dei Nudi, sito della rete Extramann. Ancora poche settimane, sino al 24 aprile, per visitare “Enrico Caruso. Da Napoli a New York”, omaggio targato Film Commission Regione Campania, Fondazione Campania dei Festival e Regione Campania per celebrare il tenore che unì due mondi.  Nelle sale limitrofe alla Meridiana, ancora, focus sull’attualità della storia con il percorso fotografico che Antonietta De Lillo dedica al terremoto dell’Irpinia nel 1980. Per chi ama le divagazioni tra passato e presente, consigliata la personale ” E Adone non lo sa…” che l’artista Gaetano Di Riso dedica ad un capolavoro marmoreo del MANN; innovazione tra artigianato e design, ancora, nel percorso “Munera. Spirito Gladiatorio” di Antonio Lucio Correale, che crea monili ispirati agli antichi gladiatori.  Nelle sale della stazione Neapolis, infine, gli appassionati di archeologia subacquea possono ritrovare, nell’allestimento “Aenaria”, la ricostruzione fotografica degli scavi nel porto di Ischia.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale apre l’esposizione “Munera. Spirito gladiatorio” con i monili in bronzo e pietre dure realizzati da Antonio Lucio Correale ispirati alla grande mostra “Gladiatori”

La locandina della mostra “Munera. Spirito gladiatorio” di Antonio Lucio Camerale al museo Archeologico nazionale di Napoli dal 23 marzo al 25 aprile 2022

I gladiatori diventano motivo di ispirazione. Al museo Archeologico nazionale di Napoli dove, fino al 18 aprile 2022, è aperta la grande mostra “Gladiatori”, si inaugura nella sala CXLIV, adiacente il salone della Meridiana e a un passo proprio dalla mostra Gladiatori, la proposta artistica “Munera. Spirito gladiatorio” con i monili in bronzo e pietre dure realizzati da Antonio Lucio Correale: la mostra si può visitare dal 23 marzo al 25 aprile 2022. “La creazione di monili ispirati a quel mondo mira”, spiega l’artista, “a riportare ed equiparare ai giorni nostri gli eroi del passato. Indossare un simbolo, un elemento che soddisfi la voglia di appartenenza o contrapposizione o semplicemente lasciarsi affascinare dal passato, riscoprendo le bellezze e le memorie di un tempo. Il museo resta un bacino infinito di spunti per rivivere e accrescere i segni del tempo nella nostra quotidianità. La presente proposta rappresenta uno spunto per la creazione di un format da ripetere nel tempo, coinvolgendo una rete di artisti e artigiani in grado di interpretare il nostro tempo lasciandosi ispirare e reinterpretando le opere del passato”.

Un anello a forma di elmo gladiatorio dell’artista Antonio Lucio Correale in mostra al Mann (foto mann)

In mostra una serie di monili realizzati in bronzo e pietre naturali. Ciascuna opera è stata modellata in cera e ottenuta per fusione tramite il procedimento “a cera persa”. L’intera collezione è costituita da 19 pezzi, di cui 3 pendenti, 1 collana, un bracciale e un paio di orecchini ispirati alle cuspidi, 7 anelli ispirati agli elmi, un bracciale, un anello e un paio di orecchini ispirati ai corni, un pendente ispirato al galerus, un anello sigillo con pietra e guerriero intagliato a mano, un anello ispirato all’arena di Pompei.

Napoli. Il museo Archeologico nazionale ha presentato l’Annual Report 2020 “Mann, le sfide della ripartenza”: dal 2020 anno della tecnologia, al 2021 con il rilancio di presenze al Museo. Presentate le nuove mostre per Natale 2021: dal fotoreportage sul terremoto a Dante, dal giocattolo antico a Enrico Caruso

Il direttore Paolo Giulierini (al centro) con la squadra del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

“Mentre fuori infuriava la tempesta, una fioca luce permeava il palazzo e si faceva a mano a mano più intensa: era la speranza che, dopo la grande tenebra, saremmo tornati a splendere più di prima”: con questa metafora, il direttore del Mann, Paolo Giulierini, ha introdotto l’Annual Report 2020 del museo Archeologico nazionale di Napoli. Un volume che, con le sue oltre trecento pagine di analisi, dati e progetti per il 2020, chiude il cerchio nella rendicontazione dei risultati come dovere di trasparenza verso il pubblico. Al di là dei numeri, lo studio riflette ancor di più le storie di quanti, dietro le quinte, hanno vissuto l’emergenza della pandemia. Come nel calendario agricolo delle generazioni passate, il tempo in cui ci ritirava nelle case, durante la cattiva stagione, esprimeva le emozioni altalenanti per l’attesa dei frutti, dopo la semina. Così, durante la pandemia, il lavoro del Mann non si è interrotto, fra malinconia e tenacia. Percependo con maggior forza lo spirito di squadra e ritenendo, allo stesso modo, che il team fosse ancora più vivo grazie al contatto (virtuale) con il pubblico. 

Al museo Archeologico nazionale di Napoli presnetato l’Annual Report 2020 “Mann, le sfide della ripartenza” (foto mann)
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Il direttore Paolo Giulierini e il prof. Ludovico Solima col team che ha curato l’Annual Report 2020 del Mann (foto mann)

Ideato e curato dal prof. Ludovico Solima (università della Campania “Luigi Vanvitelli”) in coordinamento con lo staff del Mann, edito da Electa, il Report 2020 “Mann, le sfide della ripartenza” appare come un’ineludibile tessera di congiunzione con il cammino di ripresa che ha iniziato a svelarsi dall’inizio dell’estate 2021. Secondo Solima, “il fatto che, anche per un anno così difficile, il Museo abbia raccolto e deciso di condividere le informazioni sulle attività svolte nel 2020 testimonia la volontà di proseguire nel percorso di trasparenza amministrativa avviato sin dal primo anno della gestione del direttore Giulierini. Il Mann, dunque, si conferma essere un museo aperto e sincero”. Un raffronto fra i dati evidenzia questo passaggio di rinascita: nel periodo giugno-ottobre 2021, senza misure restrittive dovute al lockdown, sono stati 135mila gli ingressi al museo Archeologico nazionale di Napoli. Negli stessi mesi del 2020, quando il Mann era aperto al pubblico, le presenze furono poco più di 53mila. Così, le file dinanzi al Museo nell’estate appena trascorsa hanno riflesso, oltre i dati, la voglia di riappropriarsi della vita culturale come dimensione del quotidiano.

Code di visitatori nel mese di agosto 2021 in attesa di entrare al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Il 2020 è stato l’anno in cui la tecnologia ha avuto un ruolo da protagonista, per il museo Archeologico nazionale e non solo. In particolare, dalle rilevazioni del Politecnico di Milano, il Mann è risultato il Museo più attivo su Facebook, con riferimento ai mesi di marzo e settembre. Il pubblico virtuale del sito web ha quasi doppiato gli ingressi in loco (129mila presenze al Museo, 236mila visite al portale istituzionale), mentre fan e follower sui canali social, da Facebook a Instagram, includendo i recensori di Google e TripAdvisor, hanno superato quota 150mila. In termini di digitalizzazione del racconto culturale, da non trascurare anche il rilancio del canale YouTube, con 72mila visualizzazioni dei prodotti audiovisivi del Mann.

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La locandina della mostra “Gli Etruschi e il Mann” al Mann (12 giugno 2020 – 31 maggio 2021)

Nonostante le lunghe e pesanti fasi di chiusura, il Museo ha promosso alcuni importanti eventi espositivi: in febbraio, infatti, è stato completato il riallestimento della sezione permanente dedicata a Preistoria e Protostoria, mentre in giugno è stato inaugurato il percorso temporaneo sugli Etruschi (vedi Aperta al museo Archeologico nazionale di Napoli la mostra “Gli Etruschi al Mann”: un inedito focus sulla realtà di una Campania etrusca con 600 reperti (di cui 200 visibili per la prima volta). I tesori “scoperti” nei depositi del Mann costituiranno una nuova sezione permanente del museo napoletano | archeologiavocidalpassato). A gennaio, prima della pandemia, era stata programmata la mostra interattiva su “Lascaux 3.0”, purtroppo non fruibile alle scolaresche per l’emergenza Coronavirus (vedi Al museo Archeologico nazionale di Napoli apre la mostra “Lascaux 3.0”: per la prima volta in Italia la copia della grotta di Lascaux, la “Cappella Sistina” dell’arte paleolitica, scoperta nella valle della Vézère (Dordogna) nel 1940 | archeologiavocidalpassato).

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La locandina della mostra “Lascaux 3.0” al Mann dal 31 gennaio al 31 maggio 2020

”Ripercorrere questo anno difficile, che ha segnato però una forte accelerazione sul fronte della digitalizzazione dei beni culturali”, aggiunge il direttore del Museo, Paolo Giulierini, “ci fa riflettere anche sul 2021 che sta per terminare, anno dei Gladiatori, della forza, di una rinascita che si concretizza anche nella variegata offerta messa in campo dal Mann per le festività, tra archeologia, letteratura, fotografia, design e arte presepiale.  Il prossimo dicembre compie tre anni OpenMann, la card che ha generato una solida community cittadina, e non solo, attorno al Museo, e ci si dà appuntamento per esposizioni, incontri, festival, concerti, attività per i più piccoli, finalmente tornati in presenza. Non mancheranno le iniziative per promuovere il nostro abbonamento annuale in tutte le sue declinazioni e anche tra i turisti, un modo per promettersi un nuovo viaggio a Napoli nel 2022!”.

La mostra “Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli prorogata al 18 aprile 2022

Per il periodo natalizio, il Mann offre a cittadini e turisti una variegata offerta culturale. Si parte, naturalmente, dalla mostra “Gladiatori” che, dal 6 gennaio è stata prorogata al 18 aprile 2022, presenta 160 reperti nel Salone della Meridiana per raccontare un mito di tutti i tempi; nel Braccio Nuovo del Museo, aperta la Sezione didattica e tecnologica “Gladiatorimania” (vedi Napoli. Ci siamo: al museo Archeologico nazionale vernice (on line) dell’attesa mostra “Gladiatori”, che sarà l’evento del 2021. Sarà visitabile alla riapertura del Mann. Centosessanta reperti raccontano l’affascinante mondo dei protagonisti delle arene con focus sugli anfiteatri campani. In più la sezione “Gladiatorimania” | archeologiavocidalpassato). Come da consolidata tradizione natalizia, inoltre, dal 1° dicembre 2021, accanto a un albero di design, è prevista l’installazione in Atrio del Presepe Continuum, firmato dall’Associazione Presepistica Napoletana. Filo conduttore del racconto del 2021 è l’Unità d’Italia, con rappresentazioni dei Borbone, dei Savoia e di Garibaldi, così come ricostruzioni del Museo a quell’epoca. Da fine anno, promosso anche il calendario della Scuola Italiana di Comix per il Mann: dopo l’ambiente e le fatiche di Ercole, nel 2022 la fantasia dei disegnatori si concentrerà sul concetto di integrazione.

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Locandina della mostra “Cleto Munari. Jewelry Design” al museo Archeologico nazionale di Napoli dal 22 settembre 2022 al 9 gennaio 2022

Confermati, sino alla conclusione delle festività natalizie, gli altri eventi programmati al Museo: nelle sale della Farnesina, l’esposizione “Omero, Iliade. Le opere del Mann nelle pagine di Alessandro Baricco” (vedi Napoli. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Omero, Iliade. Le opere del MANN tra le pagine di Alessandro Baricco” che intreccia la rappresentazione iconografica di quindici reperti (databili tra VI e IV sec. a.C.) alla riscrittura del celebre autore torinese | archeologiavocidalpassato) e, accanto al plastico di Pompei, il percorso sul design del gioiello di Cleto Munari (vedi Napoli. Al museo Archeologico nazionale la mostra sul designer vicentino Cleto Munari: 140 gioielli per tracciare un viaggio artistico che “contamina” celebri espressioni dell’arte contemporanea partendo dall’amore per l’antico | archeologiavocidalpassato). Per chi ama le suggestioni della fotografia d’autore, da non perdere “Naples. Sense of place” che Alex Trusty dedica a originali visioni della città e del litorale flegreo (vedi Napoli. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Naples. Sense of place” del fotografo Alex Trusty, un percorso suggestivo in 52 scatti in BN nella sala del Toro Farnese, che punta a cogliere le atmosfere uniche di Napoli | archeologiavocidalpassato). Ma sono tante anche le novità espositive proposte dal Mann. Vediamole.

Irpinia 1980: il sisma in presa diretta nelle foto di Antonietta De Lillo (archivio marechiarofilm)

“19.34 – Fotografie di Antonietta De Lillo. La storia in presa diretta” (22 novembre 2021- 3 maggio 2022): il percorso espositivo si sviluppa in quattro sale (accanto al Salone della Meridiana) e presenta oltre cento scatti inediti, tratti dall’archivio della regista napoletana, allora giovane fotoreporter. Dalle prime immagini in ‘presa diretta’, scattate poche ore dopo il terremoto del 23 novembre, al dramma delle popolazioni dell’Irpinia, si combinano scene di distruzione ma anche segnali di speranza e testimonianze di solidarietà; accompagnano le fotografie, in bianco e nero, le parole e le voci dei giornalisti che raccontarono quelle ore tragiche. L’esposizione di un calco di Pompei sottolinea il legame del catastrofico evento con la storia antica di una terra abituata da sempre a tremare. Ancora, un video ripercorre gli effetti che ebbe il sisma sulle collezioni del Mann, sottolineando anche le opportunità che nacquero per i giovani studiosi in quegli anni. Il percorso espositivo si chiude con l’illustrazione delle recenti ricerche sull’antisismica, condotte con l’università Federico II per garantire la sicurezza delle opere: anche in questo ambito, il Mann è al centro di una rete internazionale con il Getty Museum in California e gli istituti culturali del Giappone. Realizzata in collaborazione con Marechiaro film, patrocinata dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, la mostra si rivolge in particolare ai giovani e alle scuole. Progettata nel 2020 per celebrare il quarantennale dal terremoto, a causa della chiusura dei musei per il lockdown, ‘19.34’ è stata presentata con un’anteprima on line il 23 novembre 2020 (vedi 23 novembre: nel quarantennale del terremoto dell’Irpinia del 1980, il museo Archeologico nazionale di Napoli propone un’anteprima digitale della mostra “19.34/ Quarant’anni dopo/ La storia in presa diretta. Fotografie di Antonietta De Lillo” (rinviata al 2021 per il Covid) e un mini-documentario sul Museo nel 1980 | archeologiavocidalpassato). L’esposizione, che rientra nel percorso “Il MANN e la memoria”, è stata promossa nell’ambito del Piano Operativo Complementare- POC 2014-2020 della Regione Campania.

Una marionetta esposta nella mostra sul giocattolo antico “Giocare a regola d’arte” al Mann (foto giorgio albano)

“Giocare a regola d’arte” (2 dicembre 2021- 2 maggio 2022): a cura di Paolo Giulierini ed Ermanno Tedeschi, l’allestimento, visitabile nelle sale degli affreschi, raccoglie circa cento reperti, di cui cinquanta, in gran parte inediti e provenienti dai depositi, che appartengono alle collezioni del museo Archeologico nazionale di Napoli. Sei le sezioni del percorso: 1. Infanzia; 2. Fanciullezza; 3. Il gioco semplice; 4. I giochi che fanno crescere; 5. I giocattoli; 6. I giochi che fanno diventare grandi. Il percorso include un focus sulla rappresentazione del mondo infantile nell’arte ellenistica e romana, seguendo poi un itinerario tra gli oggetti che accompagnano le diverse fasi di vita dei più piccoli. Si parte dai poppatoi per giungere, progressivamente, ai giochi di emulazione e all’intrattenimento “didattico” per i bambini dell’antichità. Da non perdere, in allestimento, alcuni straordinari manufatti, tra cui spiccano le marionette ellenistiche in terracotta (III sec. a.C.) e le raffigurazioni, negli affreschi romani, dei giochi del nascondino e del chiodo. Un interessante approfondimento è dedicato alle simmetrie tra il gioco analogico, espresso dai reperti, e le moderne tecnologie digitali: il passare dei millenni non ha fatto sfumare le caratteristiche tipiche del divertimento e dell’educazione. 

La locandina della mostra “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia nelle collezioni del MANN” dal 6 dicembre 2021 al 2 maggio 2022

“Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia nelle collezioni del Mann” (6 dicembre- 2 maggio 2022): progettata nell’ambito delle celebrazioni per Dante700, l’esposizione presenta, nelle sale degli affreschi, 56 reperti, in alcuni casi inediti, per raccontare storie e personaggi della Commedia, creando così un suggestivo legame con la rappresentazione iconografica antica. Due le sezioni della mostra, che è curata da Valentina Cosentino: 1. i miti dell’Inferno, con focus su Achille, Teseo, Ercole, Enea, Ulisse; 2. i mostri, gli dei, le figure storiche e gli scrittori, incontrati da Dante nel suo viaggio ultraterreno. L’esposizione, realizzata con il contributo della Regione Campania, si avvale della consulenza scientifica del dipartimento di Studi umanistici dell’università di Napoli Federico II. Gennaro Ferrante, responsabile scientifico dell’lluminated Dante Project, e le collaboratrici Fara Autiero e Serena Picarelli, hanno analizzato e scelto le miniature dai manoscritti medievali della Commedia da inserire nell’allestimento del Mann. A latere della mostra, promosso il ciclo “Divina Archeologia Podcast”, realizzato da Archeostorie e NW.Factory.media con il contributo di Scabec (vedi Napoli. Al via gli eventi di avvicinamento alla mostra “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia nelle collezioni del MANN”, dal 6 dicembre al museo Archeologico nazionale: ogni venerdì voce ai personaggi danteschi con Divina Archeologia Podcast; incontro di Archeologia con Gennaro Ferrante, e lo spettacolo “Divin’a mmente”, la Commedia in napoletano | archeologiavocidalpassato).

La locandina della mostra “Enrico Caruso. Da Napoli a New York” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

“Enrico Caruso. Da Napoli a New York” (dicembre 2021- aprile 2022): nel Braccio Nuovo del Museo, si celebra, cento anni dopo la morte del tenore, l’estro di Enrico Caruso. La mostra, prodotta da Regione Campania, è organizzata dalla Fondazione Film Commission Regione Campania e da Fondazione Campania dei Festival. Il percorso, che raccoglie fotografie, video e registrazioni audio delle produzioni discografiche di Caruso, nasce anche dalla collaborazione con la Discoteca di Stato. L’esposizione, curata da Giuliana Muscio con Simona Frasca per la parte musicale, inaugura un itinerario di ricerca che lega il Mann alla tradizione melodica locale che, per la sua straordinarietà, ha assunto una dimensione ormai internazionale. Enrico Caruso diviene, così, non solo il simbolo della napoletanità, ma anche il messaggero di contenuti culturali che travalicano i confini italiani: il tenore è stato, infatti, una star ante litteram, capace di cogliere il valore positivo della propria indiscutibile attitudine mediatica.

Napoli. Al via la XXVI edizione di “Incontri di archeologia”: 19 giovedì al Mann tra ottobre ’21 e maggio ‘22. Molti approfondimenti e curiosità sui gladiatori, focus su Dante e le collezioni museali. Per i più piccoli, la terza domenica del mese è MANNforkids

A far la parte del leone della XXVI stagione di “Incontri di Archeologia”, storica rassegna che dà un marchio inconfondibile ai giovedì pomeriggio della programmazione culturale del Mann, non poteva non essere la grande mostra “Gladiatori”, protagonista assoluta in questi mesi al museo Archeologico nazionale di Napoli. E lo sarà con suggestioni e approcci più diversi per seguire i principali sentieri di ricerca del Mann. Appuntamento per 19 giovedì, tra ottobre 2021 e maggio 2022, alle 16, nell’Auditorium del Mann: speciale Gladiatori, focus su Dante e sui progetti scientifici più innovativi, racconti delle attività di restauro ed approfondimenti sui nuovi linguaggi della comunicazione. Il ciclo di conferenze, a cura di Lucia Emilio (Responsabile Servizi Educativi del Museo) e del suo staff, si propone, come ogni anno, di coniugare divulgazione ed approfondimento, con un taglio accattivante destinato ad un pubblico composto non soltanto da specialisti. Si parte giovedì 14 ottobre 2021 con “Spartaco. La grande rivolta” di Paolo Giulierini e Giovanni Brizzi.

Il direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, presenta la mostra “Gladiatori” (foto mann)

“Gli incontri di archeologia sono, da quasi un trentennio, il cuore della programmazione del Mann, frutto dell’instancabile lavoro dei nostri Servizi Educativi”, spiega il direttore del Museo, Paolo Giulierini. “Non si tratta, come sanno bene i tanti affezionati frequentatori, di un semplice cartellone di appuntamenti per addetti ai lavori, ma di un autentico percorso ‘a tappe’ attraverso la vita intensa e affascinante all’interno del nostro museo, un racconto di assoluto spessore scientifico, ma che vuole essere sempre curioso e  intrigante, per allargare il nostro pubblico e coinvolgere sempre più giovani ed appassionati. Nel 2021/2022 si parlerà molto di gladiatori e arricchiremo  ancora con tanti contenuti la grande mostra prorogata fino ad aprile, ma non solo. Racconteremo i nostri studi, i restauri, i nuovi allestimenti, gli scavi in città, lo faremo insieme ai nostri archeologi e a prestigiosi docenti ed esperti. Perché gli Incontri di archeologia del Mann rappresentano oggi anche una significativa  rete tra istituzioni culturali.  Vi aspettiamo in tanti e in sicurezza nel nostro splendido Auditorium”.

La cruenta rissa tra pompeiani e nocerini del 59 d.C. all’anfiteatro è ricordato da un affresco pompeiano oggi al Mann (foto mann)

Si partirà giovedì 14 ottobre 2021, alle 16, all’insegna dunque della mostra Gladiatori: Paolo Giulierini e Giovanni Brizzi racconteranno la grande rivolta di Spartaco che, dall’antica Capua, guidò la sommossa di chi era considerato eroe nelle arene pur essendo schiavo nella vita reale. La settimana successiva (21 ottobre), sarà Valeria Sampaolo, curatrice del progetto scientifico dell’esposizione, a concentrarsi su un particolare aspetto della fortuna dei giochi gladiatori: la “traduzione” pittorica dei combattimenti antichi. Ancora a novembre, due incontri da non perdere per soffermarsi sulle ricerche che hanno dato origine all’allestimento: giovedì 4, Stefano De Caro si occuperà degli Anfiteatri della Campania antica, mentre il 18 novembre Gennaro Rispoli illustrerà le caratteristiche del corner che, in sezione Gladiatorimania, descrive come la scienza medica, in età antica e contemporanea, abbia curato le “ferite sul campo”. Sempre a novembre 2021, da non perdere lo Speciale Dante (giovedì 11) con la conferenza di Gennaro Ferrante sulla ricezione del mito classico nel Medioevo: all’incontro, seguirà una visita guidata alla mostra “Divina Archeologia”, a cura del responsabile scientifico dell’allestimento, Valentina Cosentino.

Un fotogramma del film “Spartacus” (1960) di Stanley Kubrick con Kirk Douglas

A dicembre 2021 (giovedì 2), Ida Gennarelli parlerà delle vera e propria macchina scenica degli spettacoli dei gladiatori, mentre la settimana successiva (giovedì 9), Valerio Caprara farà una suggestiva incursione nel genere peplum, tra fiction e ricerca. Ultimo incontro del 2021 con Giovanni Greco, nell’ormai consolidato appuntamento in rete con l’Accademia d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”, nell’ambito dell’Icra project: giovedì 16, in un evento-perfomance, ecco il racconto delle “Baccanti nel XX secolo”.

Diomede, scultura marmorea proveniente da Cuma e conservata al Mann (foto Luigi Spina)

Il 2022 si aprirà con la conferenza di Carlo Rescigno su Cuma nelle raccolte del Mann, con una proiezione verso la nuova sezione che sarà aperta al Museo e sarà dedicata a un territorio ricchissimo dell’area flegrea (13 gennaio); per la Giornata della Memoria, giovedì 27, incontro a cura di Fabio Beltrame su giovani e donne nelle Quattro Giornate di Napoli. A febbraio, focus sull’allestimento di “Gladiatori” partendo dai depositi del Mann: ne parlerà Laura Forte​ (giovedì 3), coordinatrice dell’esposizione; il 24, Fabio Pagano e Paolo Iorio tracceranno la storia dell’Anfiteatro di Pozzuoli, in un’analisi che includerà narrazioni su gladiatori e santi. Per gli appassionati di curiosità storico-artistiche, da non perdere l’incontro con Luca Di Franco e Silvio La Paglia, che descriveranno una speciale collezione di vasi nella Napoli settecentesca (giovedì 10 febbraio).

MANN in colours: La Venere in bikini e, a destra, l’ingrandimento mostra le tracce di pigmenti verdi (foto mann)

Marzo 2022, mese al femminile: giovedì 10, Rossana Valenti parlerà dei legami tra le donne ed il Mediterraneo, mentre il 24 Cristiana Barandoni presenterà i risultati scientifici più aggiornati delle ricerche sulla cromia nei marmi antichi. Due gli appuntamenti previsti ad aprile: giovedì 7, con Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli, Alessandro Gioia ed Angela Luppino, un inno al Museo, collezione di collezioni; il 28, con Jacopo Grossi Mazzorin, sarà analizzato l’impiego negli animali nelle venationes durante gli spettacoli gladiatori. La rassegna si concluderà in maggio con l’esposizione sui dati inediti dagli scavi ottocenteschi in via Santa Teresa, a cura di Valentina Cosentino (giovedì 5) ed il racconto del “dietro le quinte” delle grandi mostre, con Mariateresa Operetto (19 maggio).

Anche per la programmazione 2021/2022, ogni terza domenica del mese, sarà in calendario l’appuntamento “Mann for kids”, dedicato a bambini e ragazzi tra i 6 ed i 12 anni: i Servizi Educativi proporranno laboratori didattici in collezione, safari fotografici ed itinerari, con un approccio attento a disegno, fumetto e cinema. Per alcune proposte, prevista la collaborazione con la Scuola Italiana di Comix ed uno speciale sugli animali condotto in rete con lo Zoo di Napoli. La partecipazione a tutti gli Incontri sarà gratuita e prevedrà la prenotazione obbligatoria, telefonando ai Servizi Educativi del MANN (lunedì/venerdì: ore 9-15; tel: 0814422329). Per i laboratori didattici, sarà libero l’ingresso per un solo adulto accompagnatore. Le iniziative si svolgeranno secondo la vigente normativa anti-Covid e l’accesso sarà consentito al pubblico munito di Green Pass. 

Napoli. Al museo Archeologico nazionale per le Giornate Europee del Patrimonio incontri e visite guidate. Seminari sulla misura del tempo a Pompei e su api e miele nel mondo antico. Sabato sera, concerto. Tornano anche gli itinerari “Dietro le quinte” alla scoperta dei laboratori di restauro

Il museo Archeologico nazionale di Napoli partecipa alle GEP 2021 con incontri, visite guidate ed un concerto serale. Le Giornate Europee del Patrimonio- GEP 2021 sono all’insegna della condivisione: con lo slogan “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”, sabato 25 e domenica 26 settembre 2021 torneranno le attese programmazioni a tema degli istituti nazionali. Prevista, naturalmente, l’apertura straordinaria del sabato sera (dalle 20 alle 23, ultima emissione di ticket alle 22), con biglietto al costo simbolico di 1 euro. Per partecipare agli eventi, le prenotazioni saranno obbligatorie e si effettueranno da mercoledì 22 a venerdì 24 settembre, telefonando ai Servizi Educativi (tel.: 081.4422329, ore: 9,30-15). Sarà anche possibile riservare in loco, previa disponibilità, sabato pomeriggio e domenica presso il Punto informazioni. 

La grande meridiana nell’omonimo salone del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Si partirà il 25 settembre 2021, alle 19.30 (sala conferenze) con il seminario “Agricoltura e misura del tempo a Pompei: le collezioni del Mann”, a cura di Alessandra Pagliano e Gaetano Di Pasquale, entrambi docenti all’Ateneo Federiciano. L’evento, collegato alla Notte Europea della Ricerca, avrà un taglio teorico e pratico al tempo stesso: alla lezione degli esperti, che si concentreranno sulle tecniche di determinazione delle ore nella giornata ed alle attività produttive correlate, seguirà un itinerario ad hoc nelle sale del Museo; focus scientifico anche sulla alimentazione dei romani, con alcune anticipazioni del catalogo digitale dei reperti di archeobotanica del Mann.

Il trio Le Ardesia in concerto al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Alle 21, nel Giardino delle Fontane, concerto del trio “Le Ardesia”: Stefania Tarantino (voce, tastiera, fisarmonica), Claudia Scuro (chitarra e voce), Giovanna Grieco (violino) presenteranno al pubblico un repertorio ricco di suggestioni letterarie, per creare un trait d’union fra la musica leggera e le pagine di grandi scrittrici di tutti i tempi.

Visite nei laboratori di restauro del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Ancora didattica e divulgazione per domenica 26 settembre 2021: in due turni, alle 10.30 e alle 12, tornerà la rassegna “Dietro le quinte”, con apertura straordinaria dei laboratori di restauro del Mann. Alle 11, in sala conferenze, Michele Di Gerio terrà il seminario “L’allevamento delle api e la produzione del miele nel mondo antico”; l’incontro sarà accompagnato da letture e racconti per immagini a cura di Miriam Capobianco.

“Arianna” secondo Moebius (foto mann)

Un itinerario da non perdere per il pomeriggio: dalle 16.30, i curatori di COMICON accompagneranno il pubblico a scoprire la mostra “Moebius. Alla ricerca del tempo”, che è stata prorogata sino al 24 ottobre 2021. Per le Giornate Europee del Patrimonio, ci si potrà dedicare naturalmente alla visita di tutte le mostre del Mann: da “Gladiatori”, con l’allestimento nel Salone della Meridiana e la sezione Gladiatorimania nel Braccio Nuovo, ad “Omero, Iliade. Le opere del MANN tra le pagine di Alessandro Baricco”. Nella sala del Plastico di Pompei, gli appassionati di design potranno ammirare le creazioni di oreficeria firmate da Cleto Munari. Il racconto di #GEP2021 sarà seguito sui social del Mann con gli hashtag della manifestazione.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale agosto 2021 si chiude con 32mila visitatori. Giulierini: “L’estate della rinascita continua”. A settembre, aperture serali al giovedì e la promozione congiunta con International Swimming League

Code di visitatori nel mese di agosto 2021 in attesa di entrare al museo Archeologico nazionale di Napoli

Agosto 2021 al museo Archeologico nazionale di Napoli segna 32mila visitatori. “Si chiude un mese di agosto ricco di segnali positivi per la ripresa del turismo a Napoli, in Campania, come in tutte le città d’arte italiane”, interviene il direttore Paolo Giulierini sul dato ingressi nel periodo clou dell’estate partenopea. “Il Mann ha fatto la sua parte pianificando nei mesi scorsi un’offerta estiva di mostre importanti, dai Gladiatori a Moebius, che da sole potevano valere un viaggio. E siamo stati premiati con 32mila presenze, numeri significativi che nei giorni di Ferragosto si sono avvicinati alla stagione pre-Covid e che, rispetto al 2020, ci regalano una forte carica di ottimismo. Ci attende un settembre ricchissimo di iniziative dentro e fuori il Museo, la prosecuzione delle aperture serali del giovedì. L’estate della rinascita continua”.

La copertina della pubblicazione per ragazzi “Gladiatori” (Franco Cosimo Panini Editore) sulla mostra al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)
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Sin da inizio agosto, sono stati allestiti dei gazebo per riparare dal caldo in attesa di entrare al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Il trend numerico in crescita (+75% rispetto all’agosto 2020, che si concluse con poco più di 18mila visitatori) riflette la ripartenza reale e simbolica del Mann: durante questo mese, il Museo ha presentato al pubblico non solo le grandi mostre, ma anche i tesori delle collezioni permanenti, tra cui, proprio grazie alle procedure di accesso con Green Pass, è tornato fruibile il Gabinetto Segreto (si visita tutti i giorni, eccetto martedì, dalle 9 alle 14). Ad ingresso del Museo, sin da inizio agosto, sono stati allestiti dei gazebo per riparare i visitatori dal caldo. Vita e partecipazione nelle sale del Mann, ma non solo: già pronta la ristampa del volume per ragazzi “Gladiatori”, pubblicato lo scorso marzo da Franco Cosimo Panini su idea e progetto dei Servizi Educativi dell’Archeologico; le illustrazioni del libro sono a cura di Mario Testa per la Scuola Italiana di Comix. 

Il mese di settembre al museo Archeologico nazionale di Napoli è nel segno di Dioniso (foto mann)
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Il famoso Vaso Blu da Pompei conservato al Mann (foto Mann)

Non si ferma, naturalmente, la programmazione culturale nel segno delle aperture serali del giovedì: il 2 settembre 2021, dalle 20 alle 23, sarà possibile visitare collezioni permanenti ed esposizioni del Mann al costo simbolico di 2 euro. Durante la serata, possibile degustare l’aperitivo dionisiaco presso il MannCaffè: a chi sceglierà questo gustoso aperibox con specialità del territorio (prezzo: 5 euro), verrà dato in omaggio un bicchiere di “Vino Blu”, un Taurasi DOCG Riserva offerto dal Museo ed ispirato al celebre Vaso ​Blu dell’Archeologico (la produzione è delle Cantine Di Meo).  Dalle 20.30, inoltre, partirà la visita guidata “Lo cunto di Dioniso”, a cura di Coopculture (prenotazione obbligatoria, telefonando, dalle ore10 alle 13.30, ai Servizi Educativi del MANN: 0814422329. L’itinerario avrà il prezzo di 7 euro; l’offerta del percorso e dell’Aperibox costerà 10 euro). Tra arte e sport: dal 1° al 30 settembre, al via anche la promozione congiunta con la manifestazione International Swimming League-ISL. I visitatori del Museo e gli abbonati OpenMANN potranno acquistare online i tagliandi della gare a prezzi promo, mentre gli spettatori della Piscina Scandone accederanno al Museo con ticket ridotto di 7.5 euro. Sui social del Mann e di ISL, inoltre, saranno condivise le grafiche di abbinamento tra le squadre ed i reperti del Museo a tema marino. 

Napoli. Al museo Archeologico nazionale riapre, dopo 16 mesi, il Gabinetto Segreto, per piccoli gruppi col Green Pass. Giulierini: “Un dono simbolico a cittadini e turisti”. A Ferragosto museo aperto con le grandi mostre e le collezioni permanenti

Gabinetto Segreto del museo Archeologico nazionale di Napoli: Satiro e Menade dalla Casa di Cecilio Giocondo a Pompei (foto mann)

Sarà la novità per tutti gli ospiti del Ferragosto partenopeo al Mann: riapre il Gabinetto Segreto del museo Archeologico nazionale di Napoli. Dall’11 agosto 2021, le sale dedicate ai reperti con soggetto erotico saranno nuovamente fruibili: in gruppi di otto persone presenti in collezione, sarà possibile ammirare nuovamente le sale che ospitano i 250 reperti a soggetto erotico ritrovati durante gli scavi nelle città vesuviane. “Un dono simbolico a cittadini e turisti presenti in città a Ferragosto”: così il direttore del Mann, Paolo Giulierini, commenta la riapertura del Gabinetto Segreto, non più fruibile da febbraio 2020, sin dai primi momenti, dunque, della pandemia di Coronavirus. La raccolta, che sarà visibile tutti i giorni (eccetto martedì, riposo settimanale) dalle 9 alle 14, è “restituita” oggi al pubblico grazie all’applicazione delle nuove disposizioni sul Green Pass, in modo che possa essere garantito un percorso da vivere in tutta sicurezza. 

Gabinetto Segreto del museo Archeologico nazionale di Napoli: Pan e Ermafrodito dalla Casa dei Dioscuri di Pompei (foto mann)
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La locandina della mostra “Gladiatori” fino al 6 gennaio 2022 al museo Archeologico nazionale di Napoli

Il museo Archeologico nazionale di Napoli si potrà visitare anche domenica 15 agosto 2021 con i consueti orari (9-19.30): dopo aver ammirato i centosessanta reperti presentati nel Salone della Meridiana con la grande mostra “Gladiatori”, è da non perdere, nella sezione Preistoria e Protostoria, il percorso dedicato a Jean Giraud, celebre nel mondo del fumetto e dell’arte con lo pseudonimo di Moebius. In tema vacanziero, nell’esposizione “Moebius. Alla ricerca del tempo”, presente un focus sulle città italiane: Napoli, Venezia e Milano sono rappresentate grazie alla fantasia e ai colori del Maestro francese, che invita quasi il pubblico a condividere un  viaggio sulle ali dei nuovi linguaggi della comunicazione. L’evento, promosso in rete con COMICON, è stato realizzato nell’ambito del progetto universitario Obvia-Out of boundaries viral art dissemination. 

L’ingresso alla sezione Piana campana al Mann (foto livia pacera / electa / mann)

Superando le sale della Sezione Preistoria e Protostoria, ancora un itinerario alla scoperta delle radici antichissime della regione campana con il nuovo allestimento “La Piana Campana, terra senza confini”: qui ottocento reperti, in parte inediti, abbracciano un arco temporale che va dall’Età del Bronzo al III sec. a.C. 

La sezione “Gladiatorimania” è allestita nel Braccio Nuovo del Mann (foto mann)

Per i più piccoli, nel Braccio Nuovo del Museo, obbligatoria la sosta negli spazi di “Gladiatorimania”, con un passaggio suggestivo, nella saletta Ambassador, per scoprire l’ installazione “Gladiatori di carta” di Sara Lovari e Mauro Maurizio Palumbo. Gli appassionati di arte contemporanea, infine, possono ritrovare, nella collezione Farnese, le creazioni di “P. P. P. Possibile Politica Pubblica” di Sasha Vinci, mentre nelle sale 94 e 95 è in programma, sino al 30 settembre, “Leib corpo vivente” di Danilo Ambrosino. 

Pozzuoli. All’Anfiteatro Flavio al via la rassegna di incontri “Anfiteatri Contemporanei. Dialoghi dentro e intorno al monumento”: il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano dialoga con i responsabili di musei e parchi archeologici

Nell’ambito del nuovo percorso espositivo “Proiezioni”, inaugurato all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli il 20 maggio scorso e visitabile fino al 26 settembre prossimo, parte la rassegna di incontri “Anfiteatri Contemporanei. Dialoghi dentro e intorno al monumento”. Il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano dialogherà con i direttori e le direttrici di musei e parchi archeologici che tutelano alcune delle arene romane più belle e importanti al mondo. “Proiezioni” è un percorso espositivo e multimediale organizzato in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Napoli, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori”. L’esibizione propone un racconto dei luoghi fondato sulla fusione delle suggestioni e delle informazioni veicolate da media diversi e complementari: forme scolpite del marmo, riproduzioni digitali, evocazioni sonore. (vedi Pozzuoli. All’Anfiteatro flavio il parco archeologico dei Campi Flegrei ha aperto il nuovo percorso espositivo “Proiezioni”, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli: tra le arcate tornano le sculture originarie, nei sotterranei i gladiatori diventano suggestioni sonore e visive | archeologiavocidalpassato). Questo il calendario degli eventi: 15 luglio 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; 22 luglio 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Federica Rinaldi, archeologa del parco archeologico del Colosseo; 29 luglio 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli; 9 settembre 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Marta Ragozzino, direttrice regionale Musei Campania e Ida Gennarelli, direttrice del museo Archeologico dell’antica Capua, del Mitreo e dell’anfiteatro Campano. Gli incontri si terranno alle 18 nei sotterranei dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli a cui, tenendo conto dell’emergenza epidemiologica in corso, si accederà con ingresso contingentato. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Nella Notte europea dei Musei al museo Archeologico nazionale di Napoli si visita la mostra “Gladiatori” con la sezione “Gladiatorimania”. Focus sulla Collezione Magna Grecia, con visite contingentate. Nel Giardino delle Fontane, spettacolo “Leggendo leggende napoletane”

La Sala della Meridiana al museo Archeologico nazionale di Napoli ospita la mostra “Gladiatori” (foto valentina cosentino)

Arte per una serata da trascorrere in serenità e sicurezza. Sabato 3 luglio 2021 torna l’atteso appuntamento con la diciassettesima edizione della Notte europea dei Musei: il museo Archeologico nazionale di Napoli apre le sue porte dalle 19.30, con ticket simbolico al costo di 1 euro, salvo le gratuità di legge; l’ultima emissione di biglietto è prevista alle 22. Sarà possibile visitare la splendida mostra “Gladiatori”, che presenta nel Salone della Meridiana centosessanta reperti dedicati a storia, fortuna e mito degli antichi combattenti delle arene; aperta, nel Braccio Nuovo del Museo, anche la Sezione “Gladiatorimania” ​che, tra didattica e divulgazione, è dedicata ai più piccoli ed alle loro famiglie. Sabato 3 luglio, il Mann condividerà sui propri social scatti della serata, utilizzando gli hashtag della manifestazione #museitaliani, #NotteDeiMusei, #NuitDesMusées. 

Il cratere di Altamura, uno dei capolavori della collezione Magna Grecia del Mann (foto Graziano Tavan)

In occasione della Notte Europea dei Musei, focus sulla Collezione Magna Grecia, uno dei più suggestivi allestimenti del Mann: gruppi di venti persone ogni trenta minuti cammineranno, rigorosamente con copriscarpe (al prezzo aggiuntivo di 1.5 euro), sui pavimenti musivi della Collezione Magna Grecia; il personale del Mann e alcuni esponenti della Comunità Ellenica di Napoli e Campania risponderanno alle curiosità del pubblico presente nelle sale.

Al Mann, Francesca Muoio e Luca Trezza in “Leggendo leggende napoletane” (foto mann)

Nel Giardino delle Fontane, a partire dalle 20.30, in programma lo spettacolo teatrale “Leggendo leggende napoletane”: Francesca Muoio e Luca Trezza daranno voce e corpo a testi di Giovan Battista Basile, Matilde Serao, Anna Maria Ortese, Annibale Ruccello, Enzo Moscato e tanti altri. I due attori, diplomati presso l’Accademia d’Arte drammatica Silvio D’Amico, tracceranno un percorso allegorico alla scoperta della cultura napoletana, tra passione e speranza, contraddizione ed ansia di riscatto: uno straccio sarà il simbolo della performance, per sottolineare la volontà degli interpreti di viaggiare tra le pagine della letteratura e del teatro, facendone “pezzo pezzo” e cogliendone la semplicità tipica della natura partenopea. Per partecipare allo spettacolo, obbligatoria la prenotazione, scrivendo a man-na.ufficiostampa@beniculturali.it

Il Colosseo e il Mann “uniti” da un portale: da oggi la tecnologia SLIDEDOOR collega in tempo reale i due Istituti di Roma e Napoli. Al via un nuovo itinerario culturale tra reale e virtuale

Il direttore del Mann. Paolo Giulierini, saluta da Napoli gli amici del parco archeologico del Colosseo attraverso il portale Slidedoor (foto mann)

“Uniti si vince”, sventola Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli. E Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo applaude. Nuove connessioni per i Musei del futuro. Grazie al portale SLIDEDOOR, da oggi, 11 giugno 2021, il Mann e il PArCo sono più vicini e uniti oltre che da legami culturali, anche da prospettive virtuali. SLIDEDOOR è uno strumento di sofisticata tecnologia, ideato dall’ingegno tutto napoletano dalla Factory Slide World: il progetto consiste nella realizzazione di portali a grandezza naturale, attraverso cui è possibile guardare ed essere guardati, vivendo l’esperienza di avere di fronte a sé persone e luoghi in realtà molto distanti. La tecnologia 4k live cam-streaming è così al servizio di una raffinata filosofia progettuale: dal lato opposto del portale c’è un’altra persona che osserva e, al tempo stesso, è osservata; ognuno dei due protagonisti è inserito nel proprio contesto di riferimento, ma le due realtà si fondono ed emergono le comuni radici storico-culturali. La realizzazione di SLIDEDOOR rientra nel progetto più ampio di ricerca per la creazione di un dizionario meta-museale dei gesti.

Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo, da Roma saluta Paolo Giulierini a Napoli attraverso il portale Slidedoor (foto PArCo)

Lo sguardo, tra reale e virtuale, completa una condivisione di intenti, che diviene anche promozione congiunta: in uno splendido itinerario culturale tra Roma e Napoli, il pubblico della mostra potrà visitare con ticket ridotto entrambi gli Istituti. La promozione sarà valida anche per i titolari di membership del Parco archeologico del Colosseo, la cui messa in vendita è imminente, e per i possessori di abbonamento OpenMann.

Lo staff del museo Archeologico nazionale di Napoli mostra alcuni cartelli agli amici dall’altra parte del portale Slidedoor a Roma (foto mann)

Il trait d’union tecnologico e simbolico fra il Mann e il Colosseo, infatti, sottolinea proprio il legame tra la storia e la programmazione culturale dei due istituti: al museo Archeologico nazionale di Napoli SLIDEDOOR è nell’Atrio, di fronte al grande rilievo che, proveniente dalla Necropoli Marittima di Pompei, accoglie i visitatori con un suggestivo invito a visitare la mostra “Gladiatori”; al Colosseo, il portale è collocato al di sotto della cosiddetta Porta Triumphalis, da dove entrava la pompa gladiatoria prima dell’inizio dei giochi, inquadrando così il punto di vista dell’arena e della cavea dell’anfiteatro. Il legame inter-istituzionale si rafforza ancora di più: dopo la felice collaborazione per la realizzazione della mostra “Pompei 79 d.C. Una storia romana” che, a cura dell’indimenticabile Mario Torelli, propone in allestimento significativi prestiti del Mann, oggi è la volta di “Gladiatori”; qui sono esposti alcuni importanti reperti provenienti dall’Anfiteatro Flavio, luogo per antonomasia dei combattimenti e degli spettacoli gladiatorii.

Napoli e Roma, il museo Archeologico nazionale di Napoli e il parco archeologico del Colosseo uniti attraverso il portale Slidedoor (foto mann)

“Dalla Campania di Spartacus, terra di Gladiatori, dove il mito ha le sue radici, all’Anfiteatro cuore dell’Impero, il Colosseo, immagine dell’Italia nel mondo”, commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini: “non poteva esserci occasione migliore della grande mostra che il museo Archeologico di Napoli dedica a questi eroi dell’antichità, uomini che hanno sofferto, amato e vissuto, per aprire il nostro portale ‘virtuale’ con il parco del Colosseo che è anche il  simbolo di una collaborazione forte e concreta tra i due siti, sia dal punto di vista scientifico che della valorizzazione. Ringrazio il parco archeologico del Colosseo e la sua direttrice Alfonsina Russo per essere con noi in questa entusiasmante ripartenza, nel segno dell’arte e della bellezza: solo uniti vinceremo”.

Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo, davanti al portale Slidedoor in collegamento col Mann (foto PArCo)

“Sono orgogliosa di questa novità che consente al Colosseo di unire la propria storia a quella del Mann, scrigno delle più importanti collezioni di antichità e custode di moltissimi reperti dal fortissimo legame con gli spettacoli gladiatorii”, gli fa eco Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. “E sono anche orgogliosa di aver favorito anche una connessione fisica oltre che virtuale, con l’istituzione di un biglietto ridotto per favorire la visita dei nostri Istituti”.