Rio nell’Elba (Isola d’Elba). Al museo Archeologico del Distretto minerario la mostra “Gladiatori” in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Napoli
I Gladiatori “invadono” l’isola d’Elba. All’interno del museo Archeologico del Distretto minerario di Rio nell’Elba, dal 22 luglio al 1° novembre 2023, è allestita la mostra “Gladiatori”, curata da Marco Firmati direttore del museo, in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Napoli. “Lo scorso anno”, ricorda il direttore Firmati, “il museo Archeologico del Distretto minerario ha riaperto con una significativa mostra dedicata agli Etruschi (Il ferro e l’oro, Rotte mediterranee tra Etruria e Oriente) esponendo preziosi materiali orientalizzanti ottenuti in prestito dal museo Archeologico nazionale di Firenze. Confermando l’appuntamento stagionale il Comune presenta ora una nuova esposizione archeologica di rilievo, questa volta dedicata a illustrare uno dei temi di maggiore attrazione nella vita pubblica del popolo romano, che anche oggi – alimentato da una filmografia di successo – continua a catalizzare vivo interesse del pubblico: l’arte gladiatoria”. E continua: “Sulla scia della mostra di respiro internazionale Gladiatori, realizzata tra il marzo 2021 e l’aprile 2022 dal Mann, si attinge alla cospicua quantità di materiali archeologici relativi all’attività gladiatoria – splendidamente conservati nello stesso museo – per mettere a fuoco alcuni aspetti della vita dei gladiatori. Nel mondo romano essi godettero di fama straordinaria e divennero – insieme agli altri giochi circensi – efficace strumento di consenso politico e di sostegno al potere imperiale. Grazie alla generosa collaborazione del museo Archeologico nazionale di Napoli e al coordinamento del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, lo sguardo del museo di Rio si rivolge nell’estate 2023 al mondo romano, anch’esso trattato nel percorso espositivo permanente. Attraverso la mostra Gladiatori – conclude Firmati – si mette a fuoco un fenomeno sociale e politico di grande rilievo nella storia del mondo antico, per durata, diffusione e coinvolgimento popolare”.

Rilievo con scene di spettacoli gladiatori dalla necropoli Marittima di Pompei, conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)
Questa nuova esposizione archeologica è dedicata a illustrare uno dei temi di maggiore attrazione nella vita pubblica del popolo romano: l’arte gladiatoria, un fenomeno sociale e politico di grande rilievo nella storia del mondo antico, per durata, diffusione e coinvolgimento popolare. I materiali archeologici relativi all’attività gladiatoria in mostra al museo Archeologico del Distretto minerario di Rio nell’Elba, offrono un’analisi approfondita di alcuni aspetti della vita dei gladiatori che nel mondo romano godettero di fama straordinaria e divennero, efficace strumento di consenso politico e di sostegno al potere imperiale.

Elmo di mirmillone dalla caserma dei gladiatori di
La prima testimonianza di giochi gladiatori documentati a Roma nel 264 a.C. discende con molta probabilità dagli originari combattimenti tradizionalmente inscenati in cerimonie funebri di altre regioni (Etruria e Campania), quali i sacrifici umani per placare lo spirito del defunto. Con una rapida e inarrestabile ascesa, rallentata solo temporaneamente da ragioni di sicurezza pubblica conseguenti alla rivolta del gladiatore Spartaco (73-71 a.C.), i giochi gladiatori trovano nel Colosseo un imponente e duraturo edificio dedicato, che fu inaugurato dall’imperatore Tito nell’80 d.C. con una grandiosa serie di spettacoli durata ben 100 giorni. La cura degli spettacoli divenne efficace e costoso strumento per magistrati e imperatori al fine di coltivare e accrescere la propria fortuna politica. Nel 107 d.C. l’imperatore Traiano, per celebrare la vittoria sui Daci giunse a far combattere addirittura 10000 gladiatori. I pregevoli reperti archeologici relativi all’arte gladiatoria sono un efficace e piacevole mezzo per presentare al pubblico un fenomeno sociale e politico tipicamente romano, che dall’età repubblicana ha segnato in maniera crescente e sempre più evidente la vita e la storia dell’impero di Roma. Tutti noi ricordiamo, con le parole di Giovenale, che “Il popolo romano […] due cose sole desidera: pane e giochi”.
Giovedì sera al museo Archeologico nazionale di Napoli al prezzo di 2 euro: musica, teatro ed itinerari guidati per scoprire mostre e collezioni del Museo. Aperto anche il MANNcaffè con proposte culinarie del territorio


Un frame del videogame “Gladiatori” (foto Mann)
Giovedì al Mann: dall’8 luglio al 16 settembre 2021, a partire dalle 20, sarà possibile visitare il museo Archeologico nazionale di Napoli con biglietto simbolico al costo di 2 euro, salvo le gratuità previste dalla legge. Cultura al chiaro di luna per una programmazione che andrà avanti per tutta l’estate: fulcro dei percorsi di visita, naturalmente, la grande mostra “Gladiatori”, con centosessanta reperti esposti nel Salone della Meridiana e tante curiosità da scoprire nella sezione didattica “Gladiatorimania”. Non mancherà un cartellone di eventi ad hoc per le aperture serali: inaugurazione giovedì prossimo (8 luglio 2021, alle 19), nel Giardino delle Fontane, con il Coro della Pietrasanta diretto da Rosario Peluso. Per partecipare al concerto, intitolato “La memoria si fa canto” (musiche di Mendelssohn, Brahms, Rossini), obbligatoria la prenotazione scrivendo a coropietrasanta@gmail.com. Dalle 20, nel Salone della Meridiana, i creativi di Annales Ars Campus illustreranno al pubblico come si può giocare con il videogame “Gladiatores” (anche in questo caso, necessario riservare via mail: info.annalesars@gmail.com).

Per il 15 luglio 2021, torna a richiesta lo spettacolo “Leggendo leggede napoletane” di Francesca Muoio e Luca Trezza: nel Giardino delle Fontane (alle 20), i due attori racconteranno la cultura parneopea partendo dalle pagine della letteratura e del teatro; la perfomance sarà un viaggio tra le pagine di Giovan Battista Basile, Annibale Ruccello, Enzo Moscato e tanti altri (obbligatorio riservare il posto con una mail a formicheteatro@libero). L’apertura serale sarà anche occasione per mostrare al pubblico in Atrio, dalle 19.30, la poltrona per l’allattamento donata al Mann da Soroptimist Italia. Alla scoperta della mostra “Moebius. Alla ricerca del tempo”: giovedì 22 luglio 2021, dalle 20.30 a cura di Comicon, itinerario dedicato alla personale di Jean Giraud. Sempre alle 20.30, torna la rassegna “Dietro le quinte” con apertura straordinaria dei laboratori di restauro (in replica il 29 luglio).

Per l’ultimo giovedì di luglio, sempre alle 20.30, “Racconti dalle collezioni”: l’itinerario, a cura del personale del Museo, sarà riservato a famiglie con bambini per narrare, tra archeologia ed emozioni, le più importanti sezioni del Mann. Le visite guidate (Moebius, laboratori di restauro e racconti dalle collezioni) andranno prenotate in loco presso il Punto Info del Museo, a partire dalle 20 del giovedì in cui è in calendario l’evento. Il MANNcaffè sarà naturalmente aperto per la programmazione serale, proponendo al pubblico piatti tipici della tradizione culinaria campana.
Napoli. Ci siamo: al museo Archeologico nazionale vernice (on line) dell’attesa mostra “Gladiatori”, che sarà l’evento del 2021. Sarà visitabile alla riapertura del Mann. Centosessanta reperti raccontano l’affascinante mondo dei protagonisti delle arene con focus sugli anfiteatri campani. In più la sezione “Gladiatorimania”


Il 31 marzo 2021 presentazione on line della mostra “Gladiatori” al Mann
Sarà come essere in un anfiteatro a tifare per i propri beniamini giù nell’arena: i gladiatori. Lo spazio dei ludi gladiatorii non è il Colosseo ma il Salone della Meridiana del museo Archeologico nazionale di Napoli dove, dal 31 marzo 2021 al 6 gennaio 2022, è allestita l’attesa e pluriannunciata mostra “Gladiatori”. Doveva essere l’evento dell’anno 2020. Presentata alla grande in occasione di Tourisma 2020, la vernice di “Gladiatori” era prevista per l’8 aprile 2020 (vedi “Preistorici, Etruschi e Romani…il Mann si fa in tre”: a TourismA il direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli presenta le novità del 2020: l’apertura della sezione Preistoria e Protostoria, e l’inaugurazione delle mostre su Etruschi e Gladiatori | archeologiavocidalpassato). Ma la pandemia ha stravolto tutto. E così “Gladiatori” sarà la mostra del 2021 (vedi Cosa porta il 2021. Fissata per l’8 marzo (11 mesi dopo le previsioni) la vernice della mostra-evento “I Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli: anteprima sui social del Mann dei principali reperti esposti nelle sei sezioni | archeologiavocidalpassato). Inizialmente programmata per l’8 marzo 2021, col perdurare delle misure anti-covid, e le Regioni in fascia rossa, quindi con spostamenti limitati e musei chiusi, la vernice è stata fissata definitivamente per mercoledì 31 marzo 2021. On line, ovviamente. Con un impegno e una certezza: “Gladiatori” sarà visibile dalla riapertura del Mann (si spera il prima possibile). In attesa, nuove incursioni sulla mostra saranno offerte sui canali social del museo Archeologico nazionale di Napoli.


“Gladiatorimania” è l’originale sezione aggiunta al Mann per la mostra “Gladiatori” (foto mann)
La mostra “Gladiatori” è stata promossa con il sostegno della Regione Campania e avrà approfondimenti ad hoc nell’Ecosistema Digitale per la Cultura della Regione Campania (https://cultura.regione.campania.it ) ; partner dell’esposizione è Intesa Sanpaolo. Il progetto scientifico dell’allestimento è a cura di Valeria Sampaolo (già conservatore al museo Archeologico nazionale di Napoli), mentre il coordinamento è di Laura Forte (responsabile Ufficio Mostre al Mann e Archivio Fotografico del Mann). “Gladiatori” è frutto di un’intensa rete scientifica interistituzionale: la prima tappa dell’allestimento è stata presentata all’Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig di Basilea in Svizzera, ed è nata dalla volontà di narrare la fortuna degli antichi spettacoli in tutte le aree dell’Impero Romano; al museo Archeologico nazionale di Napoli l’esposizione si arricchisce del focus sugli Anfiteatri Campani e, ancora, del taglio interattivo di “Gladiatorimania”.

In questi giorni i preparativi al Mann proseguono a ritmo serrato. Tutto deve essere pronto per il 31 marzo, anche se per ora reziari, secutores, mirmilloni e traci rimarranno in un’arena silenziosa, senza il sostegno del pubblico. Cuore dell’allestimento sono centosessanta reperti che, nel Salone della Meridiana, risultano suggestivi tasselli di un affascinante viaggio di ricerca in sei sezioni: 1) Dal funerale degli eroi al duello per i defunti; 2) Le armi dei Gladiatori; 3) Dalla caccia mitica alle venationes; 4) Vita da Gladiatori; 5) Gli Anfiteatri della Campania; 6) I Gladiatori “da per tutto”.

Parte integrante dell’itinerario è la “settima sezione” tecnologica che, intitolata significativamente “Gladiatorimania” e concentrata nel Braccio Nuovo del Museo, costituisce un vero e proprio strumento didattico e divulgativo per rendere accessibili a tutti, adulti e ragazzi, i diversi temi della mostra.

Tra le partnership prestigiose di “Gladiatori” non poteva mancare, naturalmente, il parco archeologico del Colosseo, che è unito al Mann da un protocollo d’intesa per valorizzare la comune programmazione culturale. “Gladiatori”, inoltre, conclude un percorso di ricerca che ha previsto la collaborazione con il parco archeologico di Pompei per la realizzazione di itinerari espositivi sui legami tra l’antica città vesuviana e gli Egizi, i Greci, gli Etruschi e Roma.


La copertina del catalogo Electa della mostra “Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli
L’esposizione “Gladiatori” è accompagnata da un catalogo edito da Electa. Il volume illustra le “macchine da guerra dell’antichità”, il cui mito perdura attraverso i secoli, attraverso gli oggetti, anche di uso quotidiano, che ne documentano la straordinaria popolarità. I saggi restituiscono la vita dei gladiatori, descrivendo, a esempio, le tecniche di combattimento, lo svolgimento degli spettacoli, che comprendevano diverse forme di caccia con tutte le specie di animali; ma anche le zone di provenienza, le abitudini alimentari e sociali, riflettendo così il lato umano dei lottatori. Nel volume sono inclusi sia aggiornamenti e novità sugli anfiteatri della Campania e sui rinvenimenti pompeiani, sia approfondimenti sulla diffusione di argomenti gladiatorii nella vita quotidiana dell’antichità. Il catalogo si conclude con la presentazione, per la prima volta in Italia dopo il recente restauro, del grande pavimento a mosaico da Augusta Raurica, nei pressi di Basilea, che dimostra come nessun angolo dell’impero fosse esente dal tifo per i gladiatori.
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