Firenze. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri al museo” l’archeologa Anna Consonni, curatrice della sezione egizia del MAF, presenta “Passammo alla pretesa tomba d’Osiamandias, che non è altro che un Ramesseion…” sui recenti scavi negli annessi economici nord del Ramesseum a Tebe

Giovedì 7 aprile 2022, alle 17, al museo Archeologico nazionale di Firenze per la nona edizione della rassegna “Incontri al museo” l’archeologa Anna Consonni, curatrice della sezione egizia del MAF, presenta “Passammo alla pretesa tomba d’Osiamandias, che non è altro che un Ramesseion…” una conferenza sui recenti scavi negli annessi economici nord del Ramesseum a Tebe. Dal 2017 un gruppo di ricerca italiano è associato agli scavi condotti dalla Missione franco-egiziana sull’area del Ramesseum, diretta dal dott. Christian Leblanc nell’ambito della Missione Archeologica Francese di Tebe Ovest (MAFTO), in partnership con il Centro di Studi e Documentazione sull’Antico Egitto (CEDAE, Egyptian Ministry of Antiquities) e l’Associazione per la salvaguardia del Ramesseum (ASR). Agli archeologi italiani è stata affidata in particolare la ripresa degli scavi negli “annessi nord”, una serie di strutture in mattoni crudi, che coprono un’area di circa 12.000 m2 ed erano parte del complesso economico-amministrativo del Tempio. La destinazione originaria di questi ambienti, indagati nei secoli passati in modo non esaustivo, non è in molti casi ancora chiara. Allo stesso modo necessita di essere meglio definita la dinamica complessa di riutilizzo che l’area ha subito a partire dal Terzo Periodo Intermedio. Le nuove ricerche, condotte con l’ausilio di moderne metodologie e un approccio multidisciplinare, hanno già consentito di raccogliere nuove interessanti informazioni. L’incontro vuole essere l’occasione per presentare le novità emerse dalle più recenti campagne di scavo su un sito che ha molti legami con la collezione egizia del museo Archeologico nazionale di Firenze.

L’archeologa Anna Consonni, curatrice del museo Egizio di Firenze
Anna Consonni si è laureata in Egittologia all’università di Milano e specializzata nella stessa università in Preistoria e Protostoria, e ha conseguito il dottorato in Egittologia all’università di Pisa con una tesi sulle ceramiche provenienti dai contesti funerari presenti sull’area del Tempio di Milioni di Anni di Amenhotep II a Luxor (Egitto). Ha partecipato a numerosi scavi preistorici e protostorici in Italia, sia da libero professionista che in collaborazione con Università e Istituti di Ricerca. Ha inoltre collaborato con diverse missioni archeologiche in Egitto: la missione archeologica italiana sull’area del Tempio di Milioni di Anni di Amenhotep II a Luxor, la missione dell’Università di Pisa presso le tombe TT14-MIDAN05 a Dra’ Abu el-Naga, la Missione franco-egiziana sull’area del Tempio di Milioni di Anni di Ramesse II-Ramesseum. Dal 2018 al 2020 è stata Funzionario archeologo al museo Archeologico nazionale di Taranto dove è stata curatore delle sezioni dedicate alla Preistoria-Protostoria e alla cultura indigena, e responsabile dell’Area Operativa “Educazione e Ricerca, Servizi al Pubblico” e dei Servizi Educativi. Da gennaio 2021 è in servizio al museo Archeologico nazionale di Firenze, come curatore della Sezione “Museo Egizio”. Le principali aree di interesse della sua ricerca sono la cultura materiale, con particolare riguardo alla ceramica, i corredi funerari, l’evoluzione del paesaggio funerario e la metodologia della ricerca. Ha collaborato all’organizzazione e alla redazione di testi per mostre di argomento egittologico in Italia e in Egitto. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e partecipazioni a convegni.
Torino. Conferenza egittologica on line con Paolo Marini su “I modellini di sarcofago del Museo Egizio: usanze funerarie tra Medio e Nuovo Regno”

All’inizio Medio Regno (1980-1700 a.C.) si attestano i primi “ushabti”, spesso disposti all’interno di modellini di sarcofago, riproducenti nel dettaglio quelli realmente utilizzati per accogliere e proteggere le spoglie del defunto. Martedì 16 marzo 2021, alle 18, il museo Egizio di Torino presenta la conferenza egittologica online “I modellini di sarcofago del Museo Egizio: usanze funerarie tra Medio e Nuovo Regno”, tenuta dal curatore Paolo Marini. La conferenza si terrà in italiano e verrà introdotta da Enrico Ferraris, curatore del Museo. L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del museo Egizio. L’utilizzo dei modellini di sarcofago, protrattosi almeno fino all’Epoca Tarda (722-332 a.C.), non si deve alla necessità di proteggere o conservare le statuette funerarie, ma è strettamente connesso al ginepraio di credenze funerarie che orbita intorno agli “ushabti”. Il museo Egizio conserva un importante corpus, quasi completamente inedito, di modellini di sarcofago, attualmente in studio da parte del dipartimento “Collezione e Ricerca”. In questa conferenza saranno presentati i primi risultati del loro studio. Inoltre, saranno illustrati i rapporti tra questa singolare tipologia di oggetti e il restante corredo funerario.

L’egittologo Paolo Marini (foto museo Egizio)
Paolo Marini è curatore al museo Egizio dal 2017 dove, oltre a svolgere la generale attività curatoriale, coordina le mostre itineranti. Ha curato la mostra “House of Eternity”, esposta in Cina e in Brasile ed “Egypt of Glory”, attualmente in Finlandia ed Estonia. Di recente ha pubblicato un libro divulgativo: “Divinità dell’antico Egitto”. All’attività museale affianca quella archeologica svolta in Egitto. Dal 2010 è membro della missione archeologica dell’università di Pisa (MIDAN) a Dra abu el-Naga, Luxor; dal 2017 della Missione Archeologica Francese a Tebe-Ovest (MAFTO) al Ramesseo, Luxor; dal 2019 della Missione dell’Istituto Francese di Archeologia Orientale (IFAO) a Deir el-Medina, Luxor. Ha conseguito il dottorato in Storia e Orientalistica all’università di Pisa, nel 2016. I suoi interessi riguardano l’archeologia e l’arte egizia, le usanze funerarie, la cultura materiale e la religione.
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