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Pompei. All’auditorium l’archeologo Domenico Esposito presenta il libro “Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei” (Centro di Cultura e Storia Amalfitana) degli archeologi Mario Notomista e Domenico Camardo, incontro promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” 

pompei_auditorium_amici-di-pompei_libro-Carta-del-potenziale-archeologico-del-territorio-comunale-di-Pompei_presentazione_locandina“Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei” è il titolo del libro degli archeologi Mario Notomista e Domenico Camardo con un contributo geoarcheologico di Aldo Cinque che viene presentato dall’archeologo Domenico Esposito, ricercatore alla Freie Universität Berlin, nell’incontro promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” ETS, giovedì 14 marzo 2024, alle 17, nell’auditorium del parco archeologico di Pompei, con la partecipazione di Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; Teresa Elena Cinquantaquattro, dirigente del Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Campania; Mariano Nuzzo, soprintendente della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli; Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei; Antonio Varone, presidente dell’associazione internazionale Amici di Pompei; Giuseppe Gargano, Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Il testo, corredato dalle foto di Francesco Varone, è edito dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana in collaborazione con il parco archeologico di Pompei, il Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Campania, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, il Comune di Pompei.

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Copertina del libro “Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei” (Centro di Cultura e Storia Amalfitana) degli archeologi Mario Notomista e Domenico Camardo

Questo libro nasce dalla redazione della Carta del Potenziale Archeologico del territorio comunale di Pompei, che gli archeologi Domenico Camardo e Mario Notomista, della Sosandra srl, hanno realizzato nel 2020 per conto dell’Amministrazione civica nel corso dell’elaborazione del Piano Urbanistico Comunale. È nota a tutti l’importanza che l’antica Pompei riveste nel mondo, sia come fonte di conoscenza delle civiltà del passato ed in modo particolare di quella romana del I secolo d.C., sia come attrattore turistico. Meno conosciuti sono, invece, i numerosi rinvenimenti sparsi nel territorio, che testimoniano una frequentazione umana di questi luoghi a partire dall’Età Preistorica. La ragione di questa mancanza è dovuta essenzialmente al fatto che molti di questi siti pur essendo stati individuati ed esplorati, in alcuni casi anche integralmente, sono stati successivamente ricoperti e quindi oggi non sono più visibili. A ciò si aggiunga che mentre l’antica città è stata oggetto di indagini sistematiche avviate nel 1748 sotto l’egida della corona Borbonica, il territorio invece è stato esplorato solo attraverso interventi sporadici. Lo scopo di questo volume, che mappa i rinvenimenti archeologici e le aree sottoposte a vincolo presenti entro i confini comunali, è quello di costituire un valido strumento di lavoro che serva da base a tutti quei professionisti che si adopereranno per lo sviluppo urbano della città tenendo presente anche le valenze storico-archeologiche. L’auspicio che grazie all’utilizzo di questo volume, finanziato dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, tutti i soggetti coinvolti riusciranno a conciliare la salvaguardia del patrimonio archeologico con le necessità di sviluppo territoriale, trasformando quello che per molti è un “rischio archeologico” in un vero e proprio “potenziale” a servizio della crescita culturale della comunità pompeiana.

Pompei. All’auditorium l’incontro con l’archeologo Mario Notomista su “Il santuario di Venere a Ercolano e il fronte mare dell’antica città” promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei”    

pompei_auditorium_amici-di-pompei_conferenza-il-tempio-di-venere_locandina“Il santuario di Venere a Ercolano e il fronte mare dell’antica città” è il tema proposto nel primo appuntamento del 2024 dall’associazione Internazionale Amici di Pompei ETS. Appuntamento venerdì 19 gennaio 2024, alle 17, all’auditorium del parco archeologico di Pompei, con l’archeologo Mario Notomista.  Qual è la storia del santuario collocato sul mare di Ercolano? Quando e come è stato scavato? Che tipologia di struttura e di percorso religioso e sociale rappresentava? Come si configura il culto di Venere nel primo secolo dopo Cristo e nei periodi precedenti? Venere Euploia o Ericina? Che relazione aveva questo culto con la vita della città, con il resto dei monumenti e con i suoi abitanti?  Risponderà a queste domande l’incontro con Mario Notomista, archeologo dell’Herculaneum Conservation Project, che dal 2015 si occupa di questo santuario. “Proverò a fare il punto sulla storia archeologica di questa area – spiega Mario Notomista – costruita sul mare di Ercolano antica, legata al culto di Venere, traendo riflessioni dal confronto con altri santuari siti sul mare e con le altre forme di culto della divinità attestate nel Mediterraneo. L’obiettivo è delineare la funzione specifica di questo santuario di Ercolano, sia rispetto ad altri edifici di culto di quel periodo, sia nel contesto della vita pubblica dell’antica città. Un modo per restituire un tassello importante per comprendere la vita dei cittadini dell’epoca”.

Parco archeologico del Castello di Lettere. Si presenta “Il Castello di Lettere. La rocca il villaggio la cattedrale”, la prima guida archeologica  del sito medievale, frutto della collaborazione tra il parco archeologico di Pompei e dell’amministrazione comunale

Copertina della guida archeologica “Il Castello di Lettere. La rocca il villaggio la cattedrale” (Eidos edizioni)

Il castello medioevale di Lettere rientra tra i siti di competenza scientifica del Parco archeologico di Pompei.  Ubicato sulla collina di Lettere il Castello fu edificato dal Ducato Amalfitano nel corso del X secolo per difendere i suoi confini settentrionali ed era parte di una rete di fortificazioni che assicurava agli amalfitani il controllo dei due versanti dei monti Lattari. Venerdì 15 ottobre 2021, alle 12, il parco archeologico di Lettere presenta “Il Castello di Lettere. La rocca il villaggio la cattedrale”, la prima guida archeologica  del sito medievale, a firma di Domenico Camardo, Paola Marzullo e Mario Notomista pubblicato da Eidos. Alla presentazione interverranno il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel; il consulente archeologo del parco archeologico del Castello di Lettere, Domenico Camardo; il funzionario responsabile del parco archeologico di Pompei, Luana Toniolo. Porteranno il loro saluto Sebastiano Giordano (sindaco di Lettere); Anna Lauriello (assessore alla Cultura Comune di Lettere); Francesco Mosca (dirigente Comune di Lettere); Pasquale D’Avino (dirigente scolastico I.C. Pellico); Paola Marzullo (direttore parco archeologico del Castello di Lettere). La pubblicazione della Guida è parte integrante di un processo di valorizzazione intrapreso sin dalla costituzione del Parco Archeologico del Castello di Lettere e frutto del protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e il Parco archeologico di Pompei nell’ottobre del 2018.

La splendida posizione panoramica del Castello di Lettere a dominare il golfo di Napoli (foto parco archeologico di pompei)

Il sito è tuttora in una splendida posizione panoramica che permetteva di controllare l’area dal porto di Castellammare fino alla foce del Sarno e tutto il golfo di Napoli, ma anche la Valle del Sarno dominata dal Vesuvio e dai monti di Sarno fino a Pagani. Durante i numerosi scavi condotti presso il castello e il suo villaggio è stato rinvenuto vasellame, ossa animali, che ci consentono di ricostruire l’alimentazione degli abitanti del villaggio nel XII sec., oltre a reperti in ferro, tra cui alcune punte di lance utilizzate nel castello. I reperti sono oggi esposti in un percorso museale, che racconta la vita nel castello in età medievale. L’allestimento delle sale consistente nella ricostruzione storica del 1528, con reperti riprodotti di epoca cinquecentesca è stata realizzata dal Comune di Lettere, con la supervisione scientifica del Parco archeologico di Pompei.​​ “Il Castello di Lettere, tra i siti posti sotto la competenza scientifica del Parco,”, interviene Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, “è con il suo percorso museale esempio di come le Istituzioni siano in grado di portare avanti progetti di valorizzazione e fruizione attraverso una stretta collaborazione, nell’ambito delle rispettive competenze. La guida completa questo processo di valorizzazione, fornendo informazioni storico scientifiche e immagini che ne esaltano le caratteristiche paesaggistiche e architettoniche”.

L’allestimento museale all’interno del Castello di Lettere (foto parco archeologico di Pompei)

“La consapevolezza dell’attrattività territoriale e culturale, e della conseguente intrinseca potenzialità che il sito medievale riveste nel territorio”, dichiara Paola Marzullo, direttore del parco archeologico del Castello di Lettere, “ha innescato una significativa attenzione verso la necessità di realizzare piani strategici di sviluppo e promozione mediante interventi che favoriscano l’incremento di un turismo di qualità. Sin dall’inizio dell’istituzione del parco archeologico del Castello di Lettere, ogni iniziativa intrapresa è stata finalizzata non solo alla tutela e alla valorizzazione del sito, ma soprattutto alla divulgazione del ruolo sociale e aggregativo che esso riveste per le popolazioni locali. Ogni sforzo intrapreso in questi anni ha avuto l’obiettivo di implementare ed evidenziare tale peculiarità, ricostruendo e riscoprendo il rapporto tra il Castello ed il territorio, vero punto di riferimento, di aggregazione e di appartenenza per un’intera collettività, che supera i confini locali, e guarda con rinnovato interesse all’intera valle del Sarno sino a tutto il bacino del Mediterraneo”.

Il castello e le aree archeologiche del castello di Lettere (foto parco archeologico di Lettere)

“Sin dal 2014, con il progetto di adeguamento funzionale del sito monumentale, l’amministrazione comunale ha investito in maniera significativa e prioritaria risorse economiche ed umane nel rilancio di quello che è diventato Parco Archeologico del Castello di Lettere”, ricorda il sindaco di Lettere, Sebastiano Giordano. “Il rapporto istaurato tra il parco archeologico di Pompei e il Comune di Lettere ha favorito la nascita di un’intensa collaborazione tecnico-scientifica finalizzata all’attuazione di una politica comune di fruizione e valorizzazione del sito monumentale, ripercorrendone la vocazione storica di riferimento territoriale e urbano avuto sin dall’origine della sua edificazione. La pubblicazione della Guida del Castello di Lettere rappresenta la sintesi delle attività di promozione e valorizzazione sin qui intraprese dall’amministrazione comunale di Lettere, il più importante strumento di divulgazione delle tradizioni e degli usi e costumi del territorio”. 

“1528 assedio al castello di Lettere”: inaugurazione dell’allestimento museale in stile realizzato nel Torrione della Rocca al parco archeologico del Castello di Lettere (Na)

Una delle sale riallestite nel Torrione della Rocca del Castello di Lettere (foto parco archeologico di Pompei)

Il castello e le aree archeologiche del castello di Lettere (foto parco archeologico di Lettere)

1528, assedio al castello di Lettere: è il titolo evocativo dato all’inaugurazione delle nuove sale museali al Mastio. Appuntamento mercoledì 16 settembre 2020 alle 10 al Parco Archeologico del Castello di Lettere, alla presenza del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e di Massimo Osanna, già direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, ora direttore generale dei Musei Italiani, del sindaco del Comune di Lettere Sebastiano Giordano e del direttore del castello, Paola Marzullo. L’allestimento delle sale propone la ricostruzione storica del 1528 con reperti riprodotti di epoca cinquecentesca, realizzata dal Comune di Lettere, con la supervisione scientifica del Parco archeologico di Pompei,  a cura di Domenico Camardo e Mario Notomista. L’iniziativa rafforza il progetto ambizioso del sindaco, grazie al supporto del Parco archeologico di Pompei, di inserire il Castello di Lettere in un percorso di valorizzazione e promozione del patrimonio storico-culturale locale in ambito regionale e nazionale. Tale percorso è stato intrapreso già alla fine del 2018 con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di lettere ed il Parco Archeologico di Pompei che ha di fatto trasformato il Castello in luogo di interesse culturale e storico dell’intera Regione.