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Ravenna. Al museo Classis apre la mostra “Mosaici su carta. Da Ravenna a Parigi” che fa scoprire un capitolo affascinante dell’arte musiva: quello delle riproduzioni su carta da lucido dei grandi mosaici antichi

Venerdì 24 ottobre 2025, alle 18, il Classis Ravenna – museo della Città e del Territorio inaugura una mostra dal sapore storico e internazionale: “Mosaici su carta. Da Ravenna a Parigi” che rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2026. L’appuntamento si inserisce nel programma della IX Biennale del Mosaico Contemporaneo e invita il pubblico a scoprire un capitolo affascinante dell’arte musiva: quello delle riproduzioni su carta da lucido dei grandi mosaici antichi, strumenti fondamentali per la loro conservazione, studio e divulgazione nel mondo. Curata da Giuseppe Sassatelli, Fabrizio Corbara e Daniele Torcellini, la mostra accende i riflettori su una serie di cartoni, realizzati con precisione e maestria, che hanno avuto un ruolo chiave nella diffusione e nella conservazione della memoria visiva del mosaico bizantino, ben prima che esistessero fotografie digitali e riproduzioni ad alta definizione. La mostra è promossa da Fondazione Parco Archeologico di Classe – RavennAntica, in collaborazione con Comune di Ravenna, Biennale di Mosaico Contemporaneo, Regione Emilia-Romagna, MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Ravenna Forlì-Cesena e Rimini, Accademia di Belle Arti, liceo artistico “Nervi-Severini” Ravenna e Musée des Arts Décoratifs – Paris.

L’idea nasce da lontano, ispirata a un evento storico di grande rilievo: l’Exposition internationale d’art byzantin, che si tenne nel 1931 al Musée des arts décoratifs di Parigi. Fu un momento decisivo per l’arte bizantina, che già godeva dell’attenzione del modernismo artistico europeo, e che proprio grazie a quella mostra conobbe una nuova stagione di riscoperta e valorizzazione. All’interno dell’esposizione sarà possibile ammirare alcune riproduzioni originali inviate a Parigi per l’occasione, firmate da Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga, insieme a materiali provenienti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dal Liceo Artistico “Nervi-Severini” Ravenna. Si tratta di un vero e proprio patrimonio di conoscenza, che ha accompagnato la rinascita contemporanea dell’arte musiva, rivelandosi ancora oggi uno strumento imprescindibile per studiosi, artisti e appassionati.