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Firenze. Alla LdM Gallery la mostra fotografica “Hidden Statues: The Luxor Cache Discovery” sullo straordinario ritrovamento della cachette di Luxor nel 1989

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Mostra “Hidden Statues”: i curatori Valentina Santini, Špela Zidar e Massimiliano Franci (foto camnes)

Il 22 gennaio 1989, nel cortile della corte colonnata voluta da Amenhotep III nel tempio di Luxor, viene casualmente alla luce una grossa lastra di pietra, che si rivela poi essere la base di una statua. Perimetrata l’area, si viene a scoprire che la fossa contenente la base, in realtà, ospita 26 capolavori della statuaria egizia: un vero e proprio nascondiglio, creato in chissà quale occasione, che ora una mostra presenta attraverso le foto provenienti dall’archivio personale di Mohammad Al-Saghir – sotto la cui direzione viene fatta la scoperta. Questo ritrovamento, tra i più importanti del XX secolo, è dunque raccontato nella mostra fotografica “Hidden Statues: The Luxor Cache Discovery” (“Statue celate: la scoperta del nascondiglio di Luxor”), curata da Mostafa Al-Saghir (MoTA), Massimiliano Franci, Irene Morfini e Valentina Santini (CAMNES) e coordinata da Špela Zidar (LdM), aperta alla LdM Gallery, in via de’ Pucci 4 a Firenze dal 18 al 28 novembre 2024. L’ingresso è libero. La mostra “Hidden Statues”, realizzata in collaborazione con l’Istituto Lorenzo de’ Medici e la LdM Gallery, è pensata per tutti i tipi di pubblico e intende mettere in luce lo straordinario ritrovamento della cachette di Luxor, offrendo anche approfondimenti sulla religione e la cultura egizia nel suo insieme.

Firenze. Alla LdM Gallery apre la mostra Cracking the Code. The Decipherment of Ancient Egyptian Hieroglyphs” (“Decrittare il codice. La decifrazione dei geroglifici egizi”) dedicata alla lingua egizia e alle sue scritture

firenze_galleria-ldm_mostra-cracking-the-code_locandinaUna mostra dedicata alla lingua egizia e alle sue scritture. Mercoledì 27 settembre 2023, alle 17, alla LdM Gallery in via de’ Pucci a Firenze, inaugurazione della mostra “Cracking the Code: The Decipherment of Ancient Egyptian Hieroglyphs” a cura di Massimiliano Franci, Irene Morfini, Valentina Santini (CAMNES) con i quali dalle 18 sarà possibile visitare l’esposizione. La mostra “Cracking the Code. The Decipherment of Ancient Egyptian Hieroglyphs” (“Decrittare il codice. La decifrazione dei geroglifici egizi”) si propone di mettere in luce l’importanza della scoperta della decodificazione dei geroglifici, attraverso l’esposizione di una serie di immagini strettamente legate a questa scrittura antica, diventata ormai iconica, che è stata in uso per almeno 3600 anni. La mostra si compone di diciannove foto e di una postazione multimediale. Ogni immagine è associata a un codice QR, pensato per accrescere l’esperienza di visita grazie a foto e informazioni aggiuntive che saranno rese disponibili scansionando il codice stesso. Pannelli esplicativi saranno, poi, dedicati ad aspetti diversi della scrittura nell’antico Egitto e completeranno l’esperienza. La mostra “Cracking the Code”, realizzata in collaborazione con l’Istituto Lorenzo de’ Medici e la LdM Gallery, è pensata per tutti i tipi di pubblico e intende fornire gli strumenti necessari per una migliore comprensione della lingua egizia e della scrittura geroglifica, intrattenendo e offrendo nuovi punti di vista su un argomento tanto rilevante quanto affascinante.

4 novembre 1922 – 4 novembre 2022: nell’anniversario della scoperta- cento anni fa – della tomba di Tutankhamon, a Firenze presentazione del libro “I segreti di Tutankhamon” e la mostra “Re-discovering Tutankhamon”

firenze_camnes_tutankhamon_mostra-e-libro_locandina4 novembre 1922 – 4 novembre 2022: oggi, cento anni fa, Howard Carter scopri il primo gradino d’ingresso della Tomba di Tutankhamon. Il C A M N E S – Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies di Firenze insieme alla Lorenzo de Medici Gallery, dedica a questa ricorrenza, oggi 4 novembre 2022, un doppio evento: la giornata inizia alle 15 con la presentazione del libro “I Segreti di Tutankhamon” (Longanesi) di Valentina Santini all’ex-Chiesa di S. Jacopo, in via Faenza 43 – Firenze; e prosegue alle 17 con l’inaugurazione della mostra “ReDiscovering Tutankhamon”, dedicata al faraone bambino in occasione del centenario della scoperta della tomba. La mostra rimarrà aperta alla LdM Gallery in via de’ Pucci 4, a Firenze, fino al 18 novembre 2022. Proprio l’egittologa Valentina Santini, una dei protagonisti della giornata, ha anticipato questi due eventi con un video prodotto da Camnes, su un tema che dalla scoperta della tomba del faraone bambino ha fatto presa sull’opinione pubblica ed è entrata nell’immaginario collettivo: la maledizione di Tutankhamon.

Come è nata la leggenda della maledizione di Tutankhamon? E come si è diffusa fino ai nostri giorni? In questo video vedremo l’origine del mito e la sua trasmissione nel corso del tempo. Ne parla Valentina Santini, archeologa e dottoranda in Egittologia all’università di Birmingham, ha lavorato al museo Egizio, a Torino, dove è stata parte della redazione della Rivista dello stesso museo Egizio, ha gestito lo sviluppo del nuovo sito web e si è occupata della trasmissione al grande pubblico di contenuti scientifici egittologici (2016-2018). In precedenza aveva svolto attività di tirocinio al museo Egizio di Firenze, dedicandosi alla digitalizzazione e alla riorganizzazione dell’archivio cartaceo della collezione e fornendo supporto nel riallestimento delle sale (2012, 2015). È ora egittologa e addetta alla comunicazione presso il centro studi CAMNES (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies) di Firenze.

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La copertina del libro “I segreti di Tutankhamon. Storia di un faraone tra mito e realtà” (Longanesi) di Valentina Santini

“I Segreti di Tutankhamon” (Longanesi). A cento anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon, un saggio che svela fatti e curiosità su uno dei ritrovamenti archeologici più sensazionali di tutti i tempi. Un viaggio avvincente attraverso il passato e le sabbie della Valle dei Re per conoscere più da vicino i segreti del faraone bambino. Il 4 novembre 1922 il piccone di un operaio colpì il primo gradino di una scala davanti alla tomba già nota di Ramses VI. L’egittologo inglese Howard Carter, ormai sfinito e prossimo a interrompere gli scavi, seguì quegli scalini uno dopo l’altro con il cuore che gli martellava nel petto finché non si trovò di fronte all’accesso di una porta in pietra. Quello che scoprì entrando da quel passaggio avrebbe cambiato le sorti dell’archeologia: la prima tomba di un faraone praticamente intatta. La casa che avrebbe dovuto ospitare la vita ultraterrena di Tutankhamon era stipata di migliaia di oggetti preziosi, statue divine e umane, letti, un trono, armi e gioielli e di alcuni dei reperti più incredibili, famosi e misteriosi di tutta la Storia come i feti mummificati delle figlie del faraone, la maschera in oro e lapislazzuli che copriva il suo volto e il pugnale forgiato con ferro e nichel di origine  meteoritica: tutti gli ingredienti del mito e della Tut-mania che a partire dagli anni Venti si sarebbe diffusa in tutto il mondo. A distanza di cento anni, il fascino che Tutankhamon esercita su di noi e sulla cultura pop è ancora profondo.

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Locandina della mostra fotografica “Re-discovering Tutankhamon” alla LdM Gallery di Firenze dal 4 al 18 novembre 2022

Mostra fotografica “Re-Discovering Tutankhamon”. È curata da Valentina Santini, Massimiliano Franci e Irene Morfini, con le immagini di Paolo Bondielli. La mostra, visitabile dal 4 al 18 novembre 2022, a ingresso libero, pensata per celebrare il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, mira a far riflettere il visitatore sugli aspetti meno noti che ruotano attorno alla figura del giovane faraone. Le foto sono state scelte con lo scopo di accompagnare il pubblico ad approfondire dettagli e particolari che spesso sfuggono o sui quali non ci si sofferma abbastanza, dando l’impressione ai visitatori di essere fianco a fianco al celebre sovrano d’Egitto.