Archeologia in lutto. È morto all’età di 87 anni l’archeologo inglese Sir Colin Renfrew, Lord di Kaimsthorn, uno dei titani dell’archeologia moderna, il cui nome è strettamente legato ai suoi scavi in Grecia e alla ricerca dell’origine degli indoeuropei. Ecco il ricordo di colleghi, istituti e allievi

Il professor sir Colin Renfrew, Lord Renfrew di Kaimsthorn, uno dei titani dell’archeologia moderna (foto cambridge university)
Il primo a dare la notizia in Italia è stato Valentino Nizzo, etruscologo dell’università L’Orientale di Napoli, con poche parole: “Sembra che purtroppo sia vero, Lord Colin Renfrew ci ha lasciati da poche ore e con lui scompare uno dei più grandi e originali maestri dell’archeologia mondiale”. Nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre 2024si è infatti spento a Cambridge (GB) Sir Colin Renfrew, Lord di Kaimsthorn, un gigante dell’archeologia. Aveva 87 anni. Era nato a Stockton-on-Tees, nell’Inghilterra nord-orientale, il 25 luglio 1937. Dopo gli studi a St Albans (Hertfordshire), dal 1956 al 1958 prestò servizio presso la RAF. Terminata la leva, frequentò i corsi di Archeologia e Antropologia al St John’s College dell’università di Cambridge, dove si laureò nel 1961. Nel 1965 discusse la sua tesi di dottorato Neolithic and Bronze Age cultures of the Cyclades and their external relations (“La culture neolitiche e dell’Età del Bronzo delle Cicladi e le loro relazioni esterne”) e si sposò con Jane M. Ewbank. Dal 1965 fu ricercatore presso il dipartimento di Preistoria e Archeologia dell’università di Sheffield; tra il 1968 e il 1970 condusse scavi archeologici a Sitagroi, in Grecia. Nel 1972 ottenne la cattedra di Archeologia all’università di Southampton, dirigendo in seguito scavi sulle isole Orcadi (Gran Bretagna) e a Milo (Grecia; più tardi tornò a Sitagri, dove lavorò anche con Marija Gimbuta. Nel 1981 fu chiamato all’Università di Cambridge, dove insegnò Archeologia fino all’anno del suo ritiro dalla docenza (2001). Nel 1990 divenne direttore dell’Istituto di Ricerca archeologica “McDonald”. Dal 2004 fu presidente del Managing Council for the British School ad Atene.

Il prof. Colin Renfrew a Stonehenge (foto cambridge university)
Molte le attestazioni di stima da parte di colleghi, istituti e allievi. Tra i primi il dipartimento di Archeologia e il McDonald Institute for Archaeological Research dell’università di Cambridge che – scrivono – “piangono la morte e celebrano la straordinaria vita del professor Colin Renfrew, Lord Renfrew di Kaimsthorn, ex decimo professore di archeologia Disney, direttore fondatore di McDonald’s e maestro del Jesus College. Colin è stato, e rimarrà sempre, uno dei titani dell’archeologia moderna, un personaggio pubblico illustre, nonché un buon amico e collega di innumerevoli archeologi in tutto il mondo. Questa perdita rende il mondo dell’archeologia un posto più povero intellettualmente, oltre che in termini di pura energia e ottimismo che ha portato in tutto ciò che ha fatto. Fin dai suoi primi anni come uno dei coraggiosi nuovi archeologi degli anni ’60 – continuano -, Colin si distinse come una mente eccezionale e come uno spirito di cambiamento profondo, emozionante e rigoroso. È stato pioniere di nuovi modi di pensare teoricamente informati sulla spiegazione del cambiamento sociale e politico del passato, dentro e poi ben oltre il suo primo amore regionale duraturo per l’Egeo preistorico, sostenendo le tecniche scientifiche di datazione e provenienza come parte integrante dello sforzo archeologico. Da questa prospettiva, è stato uno dei primi ad apprezzare il significato della calibrazione dei dati del radiocarbonio per la comprensione della preistoria europea.
“Ha continuato a porre domande altrettanto fresche sul legame tra evoluzione linguistica e archeologia e, come primo direttore del McDonald Institute for Archaeological Research, ha sostenuto alcune delle prime applicazioni di archeologia, oltre a un approccio critico e investigativo al mercato illecito dell’antichità. Il suo lavoro sul campo si espanse alle Orcadi, per poi tornare alle isole più meridionali delle Cicladi, oggetto della sua ricerca di dottorato, e di notevoli scoperte sull’isola di Keros. Fino alla fine, è rimasto impegnato con l’avanguardia degli sviluppi archeologici, partecipando e apprezzando chiaramente la 36a lezione annuale McDonald il mercoledì prima di lasciarci. Come testimonierà ampiamente chi lo conosceva, Colin c’era molto, molto di più del leader mondiale e onoratissimo archeologo. Ha assunto il mantello di un compagno di lavoro alla Camera dei Lord, dove ha parlato di questioni di patrimonio e legislazione archeologica con l’eloquenza consueta e il ragionamento lapidario di un presidente della Cambridge Union. Era un appassionato e sapiente esperto e collezionista di arte moderna, grazie al quale il Jesus College sotto la sua cura rimane permanentemente graziato. Gli eventi sociali sotto la sua ospitalità sono diventati indimenticabili e spesso enormemente conviviali riunioni di menti brillanti provenienti dai campi diffusi che ha disegnato, e nelle giuste circostanze spesso culminavano in dimostrazioni delle abilità di Colin come ballerino. Ultimo, ma lontano dal minimo, era un marito molto amato per sua moglie Jane, e padre di Helena, Alban e Magnus.
“Colin si è spento serenamente nel sonno nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre 2024. Tutti noi di Cambridge – concludono – porgiamo le nostre più sentite condoglianze e il profondo rispetto alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato e conosciuto”.
Confederazione italiana archeologi: “Se ne è andato Lord Colin Renfrew, uno dei più grandi archeologi dello scorso e del presente secolo, il cui nome è strettamente legato ai suoi scavi in Grecia e alla ricerca dell’origine degli indoeuropei, da lui individuata, in contrapposizione con le teorie di Marja Gimbutas, nell’Anatolia neolitica. Sua la formulazione del concetto di neuroarcheologia, branca britannica dell’archeologia cognitiva, volta a studiare la connessione tra le strutture materiali e la capacità cognitiva umana del passato. Dal 1981 al 2004, anno del suo ritiro dalla docenza, è stato Disney Professor a Cambridge, una delle cattedre più ambite e più importanti dell’ambito archeologico mondiale e membro anziano del McDonald Institute for Archaeological Research, sempre a Cambridge, di cui fu direttore nel 1990. Sui suoi testi si sono formati migliaia di studenti di archeologia, scoprendo, oltre agli strumenti della nostra disciplina, la sua attenzione alle questioni etiche. Ci piace ricordarlo con l’emozione che provammo quando, nei primi anni del nostro impegno in CIA, fu premiato a Paestum durante la Borsa del Turismo archeologico e passò in quell’occasione anche davanti al nostro stand, chiedendo chi fossimo e cosa stessimo facendo: noi gli raccontammo la nostra allora breve esperienza e gli regalammo una maglietta, che lui, con la modestia dei grandi, accettò ringraziandoci. Il nostro cordoglio va alla sua famiglia e in particolare a sua moglie Jane, compagna di vita e di studi”.

Heinrich Hall, archeologo/viaggiatore: “È un giorno molto triste per l’archeologia in generale e soprattutto per l’archeologia Egea. Abbiamo perso un grande uomo. Piangiamo la scomparsa di Colin Renfrew (a pieno titolo il professor Andrew Colin Renfrew, lord di Kaimsthorn), uno dei personaggi più importanti della nostra disciplina negli ultimi sessant’anni circa. Renfrew è stato una voce importante nella preistoria europea e nell’Egeo. Ha influenzato enormemente l’archeologia europea con il suo libro innovativo “Before Civilisation, the Radiocarbon Revolution and Prehistoric Europe” (1973). È stato il primo approccio unificato per applicare ampiamente la calibrazione del radiocarbonio alla preistoria del continente e quindi ha definito la cronologia che ancora utilizziamo. Nell’Egeo, è stato uno dei più importanti studiosi della cultura cicladica antica, applicando nuove interpretazioni, esemplificate dal suo pivotale “L’emergenza della civiltà: le Cicladi e l’Egeo nel terzo millennio a.C., un libro ancora enormemente importante quando si fa ricerche sulla prima età del bronzo Grecia. Questo enorme contributo è stato eguagliato dai suoi scavi a Phylakopi su Milos e più recentemente sull’isolotto di Keros, un progetto che ha ancora (e continuerà ad avere) grande impatto sulla nostra comprensione dell’Egeo preistorico. Ha anche condotto importanti scavi al Neolitico Sitagroi in Macedonia (Grecia settentrionale) e a Quanterness nelle Orcadi, ha definito l’approccio influente che ha soprannominato “archeologia cognitiva”, e ha co-pubblicato un importante libro di testo (attualmente alla sua nona edizione). È stato anche per molto tempo in prima linea nello smascherare e combattere il commercio globale di reperti archeologici illeciti. Soprattutto, ha insegnato a generazioni di studenti, molti dei quali si sono rivelati importanti studiosi di per sé, prima a Sheffield e Southampton, poi a Cambridge. Il suo interesse per l’arte moderna, specialmente per la “land art”, completa i suoi successi accademici. Colin Renfrew era un individuo davvero impressionante e una persona affascinante con cui ascoltare e comunicare (ho avuto il privilegio di trascorrere un po’ di tempo con lui alla British School di Atene). Era una presenza imponente, un uomo di immensa e naturale autorità, un padrone di casa affascinante e compere, una persona di interessi e conoscenza di vasta portata (mi ha davvero sorpreso con il suo tedesco senza accento), e talvolta un saggio consigliere. Il mondo è più povero senza di lui. Colin Renfrew amava sicuramente le isole Egee e la Grecia. La sua presenza si sentirà – e mancherà – per molto tempo, e la sua eco risuonerà ancora più a lungo. RIP”.
L’Associazione Nazionale Archeologi si unisce al cordoglio nel ricordo di Colin Renfrew. “Nella giornata di domenica 24 novembre è venuto a mancare Colin Renfrew, noto archeologo britannico. Ha elaborato originali metodologie per lo più applicate allo studio della preistoria europea e ha contribuito a confutare, in tale ambito, la teoria della diffusione. Era considerato tra i maggiori esponenti della new archaeology, con una particolare predilezione per gli studi preistorici e protostorici nelle Cicladi, dove i suoi lavori restano un punto di svolta. Celebri gli scavi archeologici sull’isola di Milo, a Phylakopi (e in più tarda età a Keros), come a Sitagoi. Ai numerosi meriti accademici, si aggiunge nel 1991 la nomina come membro della Camera dei Lord, che gli valse il titolo di Lord Renfrew of Kaimsthorn. L’Associazione Nazionale Archeologi si unisce al cordoglio della famiglia e della comunità accademica, che ne piangono la scomparsa. La terra gli sia lieve”.
Lo scrittore Marcello Loprencipe: “La notizia l’avevo appresa da Valentino Nizzo, già direttore di Villa Giulia a Roma e oggi titolare della cattedra di Etruscologie e Antichità Italiche all’Orientale di Napoli. Improvvisamente sono tornato indietro negli anni, a quelli della mia gioventù spesi nel campo dell’archeologia. L’approccio innovativo di Renfrew alla disciplina ha affascinato studenti e studiosi del mondo intero. Ricordo che negli anni ‘80 facevo salti mortali presso le biblioteche delle scuole straniere a Roma per fotocopiare le sue dispense e i testi ancora non pubblicati in Italia. Lascio ad altri, agli specialisti, ai competenti della materia il giusto tributo a uno dei più grandi archeologi degli ultimi decenni. Io ho scelto tanti anni fa altre strade e per questo mi limito a un semplice ricordo. Ciao Professore!”.
L’archeologo e giornalista Tsao Cevoli: “È scomparso Colin Renfrew, colui il quale fino ad oggi ha per me incarnato il massimo esponente dell’archeologia mondiale. Ebbi anni fa l’onore di seguirne di persona ad Atene una conferenza sul traffico illecito di beni culturali, un tema che è stato tra i pionieri ad affrontare nel mondo dell’archeologia”.

L’archeologo inglese Sir Colin Renfrew, Lord di Kaimsthorn (foto cambridge university)
L’Osservatorio Internazionale Archeomafie esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’archeologo Andrew Colin Renfrew, uno dei massimi esponenti dell’archeologia a livello mondiale. Ha insegnato archeologia all’università di Cambridge, dove ha fondato e diretto il McDonald Institute for Archaeological Research. Esponente della new archaeology, ha dato un contributo straordinario all’archeologia con i suoi studi di archeologia teorica e le sue ricerche, in particolare sulla preistoria e sulle civiltà dell’Egeo. Ha promosso aspetti innovativi della ricerca archeologica ed è stato anche un coraggioso pioniere della lotta contro il mercato illecito dei beni culturali, con pubblicazioni, ricerche, mostre ed incontri, accendendo, grazie al suo spessore intellettuale universalmente riconosciuto, l’interesse ed il dibattito sui doveri etici della professione dell’archeologo”.
L’archeologo Giuliano Volpe, dell’università di Bari: “È scomparso un grandissimo archeologo: Colin Renfrew. Intere generazioni di archeologi si sono formato sul suo manuale e rifacendosi al suo approccio. Stamattina (25/11, ndr) alla SAIA ho iniziato la mia lezione di metodologia della ricerca archeologica, ricordandolo. Il minimo che potessi fare”.

L’archeologo Colin Renfrew (foto york university)
University of York: “Il dipartimento è molto triste per la notizia della morte del prof. Lord Colin Renfrew. Professore Disney di Archeologia all’università di Cambridge, fondatore del McDonald Institute for Archaeological Research, e gigante dell’archeologia preistorica, i suoi scavi, la teoria, le pubblicazioni e la difesa politica garantiscono una vasta eredità per i futuri archeologi. Dubito che ci sia uno studente di archeologia o laureato in Gran Bretagna che non abbia una copia di “Archaeology: Theorie, Methods and Practice” di Renfrew e Bahn sulla scrivania. I nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici di Colin”.
Archaeoreporter: “Si potrebbe semplicemente scrivere “è morto Renfrew” che per il mondo allargato dell’archeologia sarebbe sufficiente, basti ricordarlo come l’autore del manuale più diffuso nelle università anglosassoni, e per la verità non poco diffuso anche in Italia: “Il” Renfrew-Bahn, che poi è ora diventato, dall’ultima edizione, il “Renfrew-Bahn-DeMarrais” (la nona in lingua inglese!), con l’aggiunta di un’autrice. In realtà stiamo parlando del celeberrimo studioso che, per abbreviare sarebbe Sir Colin Renfrew, ma più precisamente il Professor Lord Colin Renfriew, visto che dal 1991 era un Pari del Regno Unito, impegnato tra l’altro con i Conservatori. Aveva 87 anni”.
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CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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