Ferragosto al parco archeologico Naxos Taormina: mostre e installazioni a Taormina, Naxos e Isola Bella. Al Teatro Antico visite fino a mezzanotte. A Palazzo Ciampoli la mostra-evento “Da Tauromenion a Tauromenium”
Dal teatro antico a Palazzo Ciampoli di Taormina, dall’area archeologica di Naxos all’Isola Bella: sono regolarmente aperti, anche a Ferragosto 2024, tutti i siti del parco archeologico Naxos Taormina con una ricca proposta di eventi voluta dalla direttrice Gabriella Tigano che integrano e rendono ancora più attrattiva la visita a Taormina, Isola Bella e Giardini Naxos.

Il teatro antico di Taormina affacciato sul mare e sull’Etna (foto falciglia)
TAORMINA. A Taormina, la settimana centrale di Ferragosto 2024, dal 12 al 16, il Teatro Antico è aperto ininterrottamente dalle 9 a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23): una straordinaria opportunità per rivivere la magia della grande cavea affacciata sul mare e sull’Etna – la seconda più grande del Mediterraneo dopo Siracusa e la più iconica per il suo paesaggio che irrompe nella scena – nella quiete serale, con temperature più gentili e sotto le stelle.

Mostra “Da Tauromenion a Tauromenium”: la Sacerdotessa di Iside osservata dagli archeologi Gabriella Tigano, Dario Barbera e Maria Grazia Vanaria (foto regione siciliana)
Sempre nel centro storico, Palazzo Ciampoli, propone la mostra archeologica e multimediale “Da Tauromenion a Tauromenium”, il viaggio nella città “invisibile”, la Taormina greca e romana con i suoi monumenti, le domus, le tombe della via sepolcrale che dalla montagna porta alla marina da scoprire col supporto di reperti e ricostruzioni 3D. Fra le chicche della mostra, la statua della “Sacerdotessa di Iside”, ritrovata a Taormina davanti alla chiesa di San Pancrazio (antico tempio dei culti egizi di Iside e Serapide) nel 1867 e dall’anno successivo trasferita al museo Salinas di Palermo. Visite ogni giorno dalle 10 alle 19.

A Giardinoi Naxos performance notturna “La notte di Ecate” con le percussioni di Antonio Testa e la voce recitante di Sara Pennacchio (foto parco naxos)
GIARDINI NAXOS. A Giardini Naxos, il Museo è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 19: ad arricchire l’esperienza di visita, nell’area archeologica, è la mostra di sculture di Stefania Pennacchio dal titolo “Ecate. La via del desiderio”, a cura di Angelo Crespi che sabato scorso ha preso parte alla presentazione del catalogo, dei video di Giuseppe La Spada e alla performance notturna “La notte di Ecate” con le percussioni di Antonio Testa e la voce recitante di Sara Pennacchio, testi di Fulvia Toscano. Una vera immersione nella cultura greca e nel culto di Ecate, divinità legata al concetto del desiderio più intimo e profondo.

Nel giardino botanico di Isola Bella (Giardini Naxos) gli alberi di “Wish Tree for Sicily” (L’albero dei desideri per la Sicilia) del progetto di arte interattiva di Yoko Ono (foto parco naxos)
ISOLA BELLA. Visite giornaliere dalle 9 alle 19 anche a Isola Bella, dove i visitatori, oltre al dedalo di percorsi fra gli alberi e le rocce e agli ambienti di Villa Bosurgi, troveranno due allestimenti. Nella ex Sala del Biliardo sono le opere di Concetta De Pasquale con “La rotta del cuore”, a cura di Andrea Guastella, ispirate all’avventura della naturalista britannica Lady Florence Trevelyan, che a Taormina trovò il suo piccolo Eden (fino al 4 novembre 2024); mentre nel parco botanico, gli alberi di “Wish Tree for Sicily” – “L’albero dei desideri per la Sicilia” – del progetto di arte interattiva di Yoko Ono, a cura di Nino Sottile Zumbo, si arricchisce ogni giorno della babele di messaggi e desideri plurilingue affidati al vento, secondo la tradizione giapponese, dalle centinaia di visitatori di passaggio.
Taormina. Dopo gli interventi di manutenzione straordinaria riapre l’Isola Bella, l’isolotto con il parco botanico, la storica villa Bosurgi e i reperti archeologici recuperati sui fondali
Riapre l’isolotto delle meraviglie. Al termine di una seconda serie di interventi di manutenzione straordinaria a cura del parco archeologico di Naxos-Taormina, riapre al pubblico dalla mattina di sabato 9 luglio 2022 Isola Bella, l’affascinante isolotto che con il verde del suo parco botanico e gli scorci sul mare della storica villa Bosurgi punteggia una delle baie più amate di Taormina e da secoli figura in acquerelli e cartoline illustrate – più di recente nelle istantanee condivise sui social network – dei viaggiatori in giro per la Sicilia.

Gabriella Tigano, direttore del parco archeologico di Naxos Taormina
Lo annuncia Gabriella Tigano, archeologa e direttrice del parco archeologico Naxos Taormina, ente proprietario e gestore del sito, che spiega come gli ultimi lavori siano stati programmati nel periodo invernale anche per poter mettere in sicurezza la torretta sul costone roccioso in una fase dell’anno in cui la coppia di gabbiani reali che vi ha fatto il nido non fosse disturbata nella fase di cova e accudimento della nidiata. “Un anno fa”, spiega Tigano, “non ci è stato possibile intervenire sulla torretta, in quanto la mamma gabbiano era particolarmente aggressiva per difendere i suoi piccoli. Quindi abbiamo dovuto limitare l’accesso dei turisti alla prima terrazza panoramica. Dopo questi ultimi interventi diretti da uno dei dirigenti del Parco, l’architetto Daniela Sparacino, lo spazio è ora restituito integralmente ai visitatori che potranno ammirare la vista sul mare di questa dimora così singolare e unica al mondo oltre al suo patrimonio di reperti archeologici che documentano il legame di Taormina e Naxos con la disciplina dell’archeologia subacquea già a partire dagli anni Cinquanta”. Fra i vari interventi anche il recupero dei servizi igienici nell’area della piscina coperta e del piano allestito a museo. Il sito di Isola Bella è visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 19. Biglietti: intero 4 euro, ridotto 2 euro. Biglietto anche online sul sito del parco.
Oltre al patrimonio arboricolo con essenze mediterranee e non autoctone impiantate da Florence Trevelyan – la lady inglese che giunta in Sicilia a fine Ottocento, legò per sempre il suo nome a Taormina – e oltre alle architetture sinuose di Villa Bosurgi, con il suo andamento così naturalmente adattato alla morfologia rocciosa dell’isolotto, Isola Bella racconta anche una storia più antica, con i reperti archeologici recuperati nei suoi fondali. Lo spiega Maria Grazia Vanaria, archeologa del Parco: “Nella teca della sala Museo con la mostra documentale sulla storia di Isola Bella, i visitatori troveranno alcuni reperti recuperati nei decenni scorsi nelle acque della baia. Come il bellissimo volto di dea (o di offerente) della protome femminile che un pescatore trovò impigliata nelle sue reti nel lontano 1967. Per non parlare dei ritrovamenti più recenti, quelli degli anni Novanta: la spada in ferro che rimanda ad esemplari islamici e bizantini (XI e XIII sec. d.C.) e le coppe d’epoca greco-coloniale (VII-VI sec. a.C.) ritrovate nel 1995”.
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