Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione del progetto “Comuni archeologici di Qualità” e della guida breve “Gran tour tra i pre Elleni, Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Ebrei e i discendenti Grecanici”
Giovedì 29 febbraio 2024, alla 17, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria presentazione della ristampa, finanziata da Archeoclub “Area integrata dello Stretto”, della brochure “Gran tour tra i pre Elleni, Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Ebrei e i discendenti Grecanici”, un affascinante itinerario che ha il suo naturale punto di partenza dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e percorre i Comuni di Bova Marina, Brancaleone, Casignana, Portigliola, Locri, Gerace, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, Monasterace, Stilo. La brochure rientra nel progetto “Comuni archeologici di Qualità”, nato nel 2013 dalla sinergia dei 10 Comuni reggini coordinati dal commissario straordinario del Comune di Locri Francesca Crea, vicepresidente di Archeoclub “Area Integrata dello Stretto”, mira a potenziare l’interesse per questi siti che costituiscono parte importante del patrimonio archeologico nazionale. Alle 17, dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC; Rosita Loreley Borruto, presidente del CIS; Rosanna Trovato, presidente Archeoclub Area integrata dello Stretto; la relazione di Francesca Crea, coordinatore Comuni archeologici di Qualità e vicepresidente Archeoclub Area integrata dello Stretto. Intervengono Clara Vaccaro, prefetto di Reggio Calabria; Giuseppina Princi, vicepresidente della Regione Calabria; Antonina Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria; Giuseppe Ranuccio, consigliere delegato al Turismo della Città metropolitana; Giuseppe Fontana, sindaco di Locri; Antonio Mulà, direttore La Diana Viaggi T.O.
Locri (Rc). Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico riapre il museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri: tre giorni di eventi. Inaugurazione a invito con diretta Facebook
“L’attesa è finita! Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico, siamo lieti di annunciare la riapertura del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri con una tre giorni di eventi”: lo fa sapere visibilmente emozionata la direttrice Elena Trunfio. “Per limitare gli assembramenti e per dare a tutti la possibilità di visitare il Museo in sicurezza, abbiamo previsto una serie di momenti diversi”. Venerdì 13 maggio 2022, alle 17, inaugurazione istituzionale (solo su invito, ma la giornata sarà trasmessa integralmente sulla pagina Facebook del museo). Introduce e coordina Elena Trunfio. Dopo il taglio del nastro con la benedizione di don Pietro Romeo, i saluti istituzionali di Salvatore Patamia, segretario regionale Mic per la Calabria; Fabrizio Sudano, soprintendente ABaP per Rc e Vv; Giuseppina Princi, vicepresidente Regione Calabria; Carmelo Versace, sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria; ten. Giacomo Geloso, comandante nucleo Tutela Carabinieri; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; Rocco Luglio, sindaco di Portigliola. Intervengono: Giancarlo del Sole, responsabile unico del procedimento; Giuseppina Vitetta, coordinatrice alla progettazione; Rossella Agostino e Maria Maddalena Sica, responsabili scientifici dell’allestimento. Conclude Filippo Demma, direttore ad interim Direzione regionale Musei della Calabria. Seguirà la visita guidata alle sale espositive. Sabato 14 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Alle 15.30, “Il Museo incontra la comunità”: la direttrice Elena Trunfio incontra le associazioni del territorio. Alle 20.30, Notte dei Musei: performance reading “Morgana e i miti dello Stretto” (preferibile la prenotazione). Domenica 15 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Ingresso senza green pass, è fortemente consigliato l’uso della mascherina. “Ricordiamo a tutti – conclude la direttrice – che il Museo sarà liberamente visitabile (senza invito, quindi) nei giorni del 14 e del 15 maggio. Non è obbligatoria la prenotazione delle visite guidate ma se ci avvisate è meglio! La prenotazione è invece necessaria per la notte dei musei: i posti per il reading sono limitati! Per prenotazioni e info, chiamateci al 3346126386”.
Il museo Archeologico nazionale di Locri documenta le produzioni degli artigiani locresi con manufatti significativi come i pinakes (quadretti votivi), le offerte alle divinità in terracotta, gli specchi bronzei e le tavolette dell’Archivio di Zeus Olimpio. Sono esposte anche produzioni ceramiche provenienti da diverse aree del mondo greco e insulare, testimonianza degli intensi scambi commerciali di Locri. Completano l’esposizione elementi architettonici recuperati dagli edifici della città. I pinakes. Agli inizi del Novecento, in località Mannella, immediatamente al di fuori della cinta muraria della città, Paolo Orsi identificò il Persephoneion, santuario dedicato alla dea Persefone, già ricordato dallo storico Livio. Da questa area provengono i pinakes, quadretti votivi in terracotta policromi offerti dai fedeli, che raffigurano scene legate al mito della dea. I pinakes venivano prodotti dagli artigiani locresi nella prima metà del V secolo a.C., con l’utilizzo di matrici (ne sono state distinte 81), e decorati con una vivace policromia. Gli archeologi ne hanno recuperati e classificati migliaia, distinguendoli in dieci gruppi a seconda della scena raffigurata.
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