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Veliateatro. All’antiquarium di Palinuro (Sa) gli ultimi due appuntamenti con “Concerto dal Vl libro dell’Eneide” con Matteo Belli e “Odissea” con Gianluigi Tosto

Dal teatro greco di Elea-Velia il Festival dedicato al pensiero antico si sposta. E dopo la tappa all’ombra della Torre angioina di Castelnuovo Cilento, approda nel suggestivo anfiteatro dell’Antiquarium di Palinuro, a picco sul mare. In scena, il “Concerto dal Vl libro dell’Eneide” con Matteo Belli e le musiche originali di Paolo Vivaldi (9 settembre, Palinuro) preceduta dalla lectio brevis “Un ramo d’oro, speranza di futuro” di Antonella Prenner (Università di Cassino). Si chiude il 15 settembre, sempre a Palinuro, con l’“Odissea” di Omero raccontata da Gianluigi Tosto e introdotta da Emanuele Stolfi (Università di Siena). 

Martedì 9 settembre 2025, alle 20.45, all’antiquarium di Palinuro (Sa), con ingresso gratuito, “Un ramo d’oro. Speranza di futuro”, Lectio brevis di Antonella Prenner (docente di Lingua e Letteratura latina, università di Cassino e del Lazio meridionale). A seguire “Concerto dal Vl libro dell’Eneide” da Publio Virgilio Marone, con Matteo Belli. Musiche originali di Paolo Vivaldi. Al pianoforte Paolo Vivaldi, al violino Teresa Ceccato, al violoncello Claudia Della Gatta. Costumi di Elena Nenè Barini. Regia di Matteo Belli. Una Compagnia di artisti girovaghi, capitanati da un ambiguo capocomico dai modi grotteschi inscena, nel perimetro di una simbolica e fatiscente “zattera della medusa”, il racconto della discesa agli Inferi di Enea, del percorso conoscitivo che lo porta, durante il progressivo disvelamento apocalittico dei misteri dell’Ade pagano, alla profonda intimità del colloquio con il ritrovato padre Anchise. Una lettura che, prediligendo un taglio narrativo di massima sobrietà, cerca di cogliere l’autonoma organicità dell’episodio in questione rispetto alla complessità dell’opera intera, in una traduzione rispettosa della lettera ed estremamente attuale per lo spettatore moderno, che mai dimentica l’incedere del verso di Virgilio, a partire dalla dinamica sonorità suggerita dall’energico incalzare dell’esametro epico. La dimensione musicale, concertistica, potentemente evocativa, diviene quindi il lungo ma sicuro filo di Arianna che restituisce vigore espressivo e compattezza strutturale alle centinaia di versi, in un continuo e variegato gioco sinfonico tra gli interpreti, ove la musica amplifica a più voci la latitudine armonica della partitura poetica, interpretata dall’attore nella dizione a memoria di un agire scenico non dimentico di un’antica e responsabile prassi fabulatoria, tuttavia assoluta. 

L’attore Gianluigi Tosto (foto veliateatro)

Lunedì 15 settembre 2025, alle 20.45, all’antiquarium di Palinuro (Sa), con ingresso gratuito, “L’enciclopedia omerica. La voce il viaggio le astuzie”, Lectio brevis di Emanuele Stolfi (ordinario di Diritto romano e Diritti dell’antichità – università di Siena). A seguire Omero “Odissea” con Gianluigi Tosto. Gli episodi e i personaggi dell’Odissea appartengono alla nostra cultura da sempre e sono delle pietre miliari nella formazione del nostro immaginario. Moderna e attuale è la figura di Ulisse, e lì dove nell’Iliade predominava l’azione brutale e istintiva, senza ripensamenti, degli eroi sul campo di battaglia, nell’Odissea prevale il pensiero, il ragionamento, il calcolo del suo protagonista che prelude comunque sempre ad un’azione efficace e ben meditata. Più intimo dunque è il tono narrativo, più rivolto verso una interiorità di Ulisse, tanto più che molti degli avvenimenti sono narrati attraverso il filtro della sua stessa memoria. E molto maggiore, rispetto all’Iliade, è il numero di strumenti utilizzati per evocare e narrare la multiformità delle situazioni e delle emozioni che costituiscono questo poema. Si va dal tamburo del mare, che non poteva certo mancare in questa storia, alla zanza africana che diventa la cetra di Demodoco, dal tamburello, che ritma la festa dei Feaci, al magico suono dei chimes che raccontano l’atmosfera dell’isola di Circe, dai campanacci di ferro e di bronzo che accolgono l’arrivo di Ulisse a Itaca ai più moderni ma non meno evocativi spring drums che lo accompagnano nel Regno dei Morti, nell’isola delle Sirene e da Eolo. La traduzione utilizzata è quella di Mario Giammarco, di grande comprensibilità, che pur essendo tra le più recenti, riesce a restituire l’atmosfera di un passato arcaico e la magia di un mondo che miscela la realtà dei fatti con l’oniricità della dimensione interiore di chi li vive. 

 

Velia (Sa). Sull’acropoli del parco archeologico in scena “Iliade” e “Medea e Clitennestra”: due spettacoli della rassegna VeliaTeatro organizzata da Cilento Arte

La XXVIII edizione della rassegna sull’espressione tragica e comica del Teatro Antico organizzata da Cilento Arte ETS torna sull’antica Acropoli di Elea-Velia con due eventi particolarmente rappresentativi dello spirito che anima il festival fin dalle sue origini, attento alla filologia ma aperto alle rivisitazioni proposte dai contemporanei. Sabato 2 agosto 2025, alle 21, sarà in scena “Iliade” di Omero nella appassionante interpretazione di Gianluigi Tosto: una performance capace di rievocare la musicalità e la forza degli antichi aedi, dando corpo, ritmo e voce ai versi omerici, nella storica traduzione di Vincenzo Monti. Mercoledì 20 agosto 2025, sarà la volta di “Medea e Clitennestra”, tratto da testi di Dario Fo, Franca Rame e Marguerite Yourcenar, e proposto da Angela Malfitano: due figure che la mitologia greca ha fissato nel tempo, alimentando la storia e le varie epoche di sempre nuove interpretazioni, analogie e confronti, rilette da grandi autori del ’900. L’iniziativa è promossa dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali e finanziata su Fondi di Coesione Italia 21–27, nell’ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio Unesco e Itinerari Culturali della Campania 2025. BIGLIETTERIA: acropoli di Elea-Velia. Biglietto posto unico 15 euro, acquistabile alla biglietteria del parco archeologico di elea-velia (capienza massima posti nr. 120)  o su Vivaticket.com. I biglietti saranno venduti fino ad esaurimento posti. Trasporto gratuito del pubblico a/r in navetta ed in partenza dal piazzale antistante il parcheggio del parco archeologico Elea-Velia dalle 19.30, ultima corsa partenza ore 20,45.

Gianluigi Tosto protaginista di “Omero. Iliade” al parco archeologico di Velia (foto veliateatro)

Sabato 2 agosto 2025, ore 21: OMERO. ILIADE con GIANLUIGI TOSTO. Nell’Iliade i sentimenti non conoscono mezze misure e da tale integrità scaturisce la struttura netta, decisa, a tinte forti, della narrazione. L’ira di Achille, la superbia e l’arroganza di Agamennone, la celebrazione della potenza dell’esercito greco nel celebre catalogo delle navi, la cruenza delle battaglie, lo slancio giovanile di Patroclo, l’eroismo di Ettore, il dolore di Priamo: tutto assume dimensioni epiche e un sapore ancestrale, quasi primitivo, ogni situazione esprime un sentimento nella sua totalità. La voce dell’attore incarna di volta in volta il punto di vista più oggettivo del narratore o i punti di vista più emotivamente sentiti di alcuni dei personaggi coinvolti nella vicenda. Sullo sfondo delle battaglie raccontate da Omero, necessariamente ridotte nella loro ampia articolazione, si è voluto porre in primo piano soprattutto questi grandi sentimenti dei personaggi umani, le loro virtù e le loro debolezze, le loro passioni e le loro sofferenze che, ancora oggi, dopo migliaia d’anni toccano con le loro corde gli animi di tutti noi. Quanto agli strumenti, il suono di guerra del djembé accompagna la lite fra Achille e Agamennone o l’esibizione di forza dei Greci nel catalogo delle navi; delle mazze di ferro ritmano le cruente battaglie fra i due eserciti; il gong annuncia l’intervento sempre decisivo degli dèi; i campanellini indiani fanno emergere dal mare Teti, la madre di Achille, e la innalzano in cielo al cospetto di Giove; la ciotola tibetana evoca il sogno di Agamennone o celebra le esequie funebri di Ettore. La traduzione utilizzata è, di base, quella di Vincenzo Monti che, rispolverata dalla patina scolastica, si è rivelata la più evocativa e la più adatta a lasciare emergere l’andamento lirico e musicale dell’opera, senza nulla togliere alla concretezza e allo spessore emotivo dei sentimenti espressi. Ma Tosto ha voluto alternare, per variare il linguaggio e i ritmi, anche altre traduzioni, quale quella del Romagnoli, o altre più moderne come quelle di Calzecchi Onesti e di Giammarco.

Angela Malfitano protagonista di “Medea e Clitennestra” al parco archeologico di Velia (foto veliateatro)

Mercoledì 20 agosto 2025, ore 21: MEDEA E CLITENNESTRA da Dario Fo, Franca Rame e Marguerite Yourcenar. Uno spettacolo di Angela Malfitano. Medea è un monologo che la stessa Franca Rame ha allestito per Angela Malfitano. La composizione si rifà alla commedia dell’arte e alla tradizione dei “maggi” umbro-toscani. La lingua è quella che Dario Fo ha lasciato alla storia del teatro: un gramelot umbro-laziale e rinascimentale con il quale Medea vive la sua presa di coscienza. Si confronta con le donne di Corinto e rivendica giustizia per sé, straniera e ripudiata dal marito Giasone come madre e moglie. Clitennestra, la mitica regina di Micene, moglie di Agamennone si presenta davanti a un’immaginaria corte di giudizio dopo aver ucciso il marito e l’amante di lui Cassandra. La rilettura di Marguerite Yourcenar della vicenda ci restituisce una donna forte e innamorata con tutte le sue ragioni e i suoi dolori. Una scrittura lucida per un’anima che scava in se stessa e in chi la sta a guardare, audace e schietta, senza sconti. “Ho cercato di restituire una figura di stupore doloroso e di innocenza. Di ironia e candore macchiate da tinte grottesche”, spiega la stessa Malfitano. “La regina Clitennestra si trasforma da barbona di strada ad eroina tragica. La guitta che recita stancamente la sua parte trasforma le sue iniziali leggerezze in parole pesanti. Racconta del tempo dell’abbandono prima, dell’amore per Egisto poi, e infine del ritorno dalla guerra di Troia di un eroe stanco, di un dio caduto: Agamennone”.