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Verona. Al Miniscalchi-Erizzo visita guidata al museo e alla mostra “Capolavori su carta. Disegni della Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo tra Rinascimento e Barocco”, selezione di disegni antichi della collezione del museo

Venerdì 25 aprile 2025, alle 11, la visita guidata al museo Miniscalchi-Erizzo in via San Mammaso a Verona arricchita con il percorso dedicato alla mostra “Capolavori su carta. Disegni della Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo tra Rinascimento e Barocco”. Accompagnati da uno dei curatori, i visitatori potranno ammirare una selezione di disegni antichi della collezione del museo Miniscalchi-Erizzo, eseguiti da celebri artisti italiani come Giovanni Maria Falconetto, Battista del Moro, Paolo Farinati, Alessandro Maganza, Palma il Giovane, Jacopo Bassano e Alessandro Turchi, noto come l’Orbetto. In mostra sono esposte sculture, dipinti e documenti, includendo per la prima volta 30 dei 168 disegni della Collezione Miniscalchi-Erizzo, raccolti tra il 1630 e il 1680 dall’erudito veronese Ludovico Moscardo. Questa raccolta è stata una delle prime e più significative nel suo genere nel Nord Italia. Durata 1 ora e mezza. Costo (Biglietto + visita guidata) 15 euro intero, 10 euro ridotto (Verona Card, Coin Card, tessera CTG ed ESU), gGratuito fino a 11 anni. Prenotazione richiesta edu@museominiscalchi.it tel. 045 8032484.

La mostra rappresenta il coronamento di un più articolato progetto che ha beneficiato di un prestigioso finanziamento internazionale concesso dalla Getty Foundation di Los Angeles (California), che la Fondazione e i curatori si sono aggiudicati concorrendo per il bando “The Paper Project: Prints and Drawings Curatorship in the 21st Century”. A partire dal 2021 il progetto portato avanti dalla Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo ha dunque previsto una nuova campagna di catalogazione e di restauro di molti dei disegni, oltre alla realizzazione di un database online (https://disegni.museominiscalchi.it/it) e di un catalogo ragionato (pubblicato da Silvana Editoriale, Milano) acquistabile a partire dal 5 aprile. Sebbene diversi disegni siano rimasti in museo, parte della collezione fu dispersa a partire dal primo decennio del XX secolo quando alcuni fogli furono venduti al mercante e collezionista fiorentino Luigi Grassi, passando in seguito presso alcuni grandi collezionisti del Novecento, come Frits Lugt e Janos Scholz, per approdare infine in vari importanti musei e istituzioni tra Europa e Stati Uniti.