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Il Museo Egizio di Torino chiude il 2015 dei record (800mila visitatori) aprendo un museo parallelo nei magazzini (Gallerie della Cultura Materiale) e allestendo il Coffee Shop. E da marzo prima grande mostra temporanea

Il Museo Egizio ha aperto al pubblico i magazzini creando le Gallerie della Cultura Materiale

Il Museo Egizio ha aperto al pubblico i magazzini creando le Gallerie della Cultura Materiale

Sotto l’albero il museo Egizio di Torino si ritrova… un altro museo. Teorie di ushabti, scarabei, vasi canopi, modellini in legno, amuleti, sandali, poggiatesta: alla vigilia di Natale l’Egizio ha inaugurato le “Gallerie della Cultura Materiale”, un nuovo percorso, parallelo all’allestimento permanente, alla scoperta dei magazzini visitabili del museo, che ha chiuso così alla grande un anno eccezionale. Infatti già a sei mesi dall’apertura del nuovo allestimento l’Egizio di Torino – alla fine di novembre – aveva raggiunto la soglia dei 700mila visitatori, che hanno girato la boa del 2015 intorno agli 800mila. “L’afflusso di pubblico”, sottolinea la presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Evelina Christillin, “non ha registrato alcuna inflessione per l’effetto paura dopo i fatti di Parigi”, fatti che comunque hanno portato anche a Torino ad accrescere le misure di sicurezza. Così dal 1° dicembre a vigilare sui visitatori è stata posta all’ingresso la guardia armata, autorizzata a effettuare controlli a campione.

Le vetrine allestite nei magazzini con migliaia di oggetti dell'Antico Egitto

Le vetrine allestite nei magazzini con migliaia di oggetti dell’Antico Egitto

Nel suo primo Natale il nuovo allestimento del museo Egizio, inaugurato il 1° aprile 2015, ha dunque festeggiato con l’anteprima delle “Gallerie della Cultura Materiale”, veri e propri magazzini visitabili allestiti lungo tutto il percorso museale. Si tratta di una serie di armadi che espongono un’ampia rassegna di manufatti, provenienti dalla straordinaria collezione del museo Egizio, ordinati per tipologie in base al materiale con cui sono realizzati, alla loro forma, alla loro funzione e a ciò che rappresentano. “In una società come la nostra, sempre più immersa in una cultura digitale insistere sulla cultura materiale significa tracciare un filo che collega il nostro mondo con quello dell’antichità, in particolare egizia: gli oggetti di cui l’uomo si è sempre circondato sono espressione della sua cultura materiale, studiata dagli archeologi per comprendere le società del passato”.

Le Gallerie della Cultura Materiale permettono un viaggio parallelo all'interno del museo Egizio di Torino

Le Gallerie della Cultura Materiale permettono un viaggio parallelo all’interno del museo Egizio di Torino

Le Gallerie della Cultura Materiale rappresentano per il pubblico un affascinante viaggio tra gli oggetti prodotti dall’ingegno dell’uomo nell’antico Egitto oltre a un’occasione per accedere anche ai magazzini che diventano finalmente visitabili mostrando una selezione di circa 10mila oggetti sui 40mila custoditi dal museo Egizio. Le Gallerie sono un work in progress e saranno continuamente arricchite offrendo contenuti ed esperienze tattili che consentiranno al visitatore di acquisire maggiori informazioni sui reperti in mostra. Attualmente il percorso si compone di 38 armadi collocati lungo il percorso museale, nei primi mesi del 2016 saranno inaugurate tre nuove sale, sempre dedicate alla cultura materiale. “Con l’inaugurazione di un nuovo percorso a soli otto mesi dalla riapertura”, sottolineano alla fondazione, “’Egizio intende mantenere la promessa di essere un Museo vivo, capace di rinnovarsi per offrire al suo pubblico sempre nuove possibilità di visita”.

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La nuova caffetteria del museo Egizio di Torino (Foto Daniele Solavaggione)

La nuova caffetteria del museo Egizio di Torino (Foto Daniele Solavaggione)

proprio in questa direzione va l’apertura del Coffee Shop del museo Egizio: 350mq su due piani, comprensivi di un magnifico terrazzo di inverno in cui concedersi una pausa durante la visita delle collezioni. Il Coffee Shop è accessibile sia dall’interno del museo (ingresso dalla sala 6, dedicata a Deir el Medina – 1° piano) sia da via Accademia delle Scienze, senza obbligo di acquistare il biglietto, attraversando il cortile e salendo al 2° piano della manica su via Eleonora Duse. La caffetteria osserva l’orario del Museo, 8.30 – 18.30 (prolungato fino alle 19.30 nei periodi festivi di massima affluenza). “Con il nostro museo stiamo dando una grande spinta all’internazionalizzazione di Torino”, conclude Christillin, che dopo l’apertura dei magazzini visitabili (“due soppalchi ricchi di materiale straordinario”), annuncia per marzo la prima mostra temporanea nel rinnovato percorso museale, dedicata a “Pompei e l’Egitto”. A proposito di mostre, la Christillin ricorda che il bando per la scelta dei gestori della nuova caffetteria “è stato un bando pilota”. L’azienda aggiudicataria infatti, la Serenissima Spa, sarà anche sponsor delle mostre itineranti organizzate dall’Egizio, per le quali mette a disposizione 132mila euro l’anno.