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“Italy to the Hermitage”: l’Italia ricambia a San Pietroburgo e alla Russia la solidarietà dimostrata nel lockdown, con tre speciali visite on line in russo, realizzate da Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Nazionale dell’Umbria, e MANN di Napoli, e postate sui siti dei tre musei e rilanciate in Russia dall’Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo

L’imponenza del Palazzo d’Inverno del museo Ermitage di San Pietroburgo (foto Graziano Tavan)

Venezia per il Nord, Perugia per il Centro, Napoli per il Sud, ricambiano a San Pietroburgo e alla Russia la solidarietà dimostrata all’Italia durante l’emergenza coronavirus. Così dopo “L’Ermitage all’Italia” arriva “Italy to the Hermitage”. Un simbolico ponte culturale tra l’Italia e la Russia: alle suggestive visite web promosse dal ciclo “L’Ermitage all’Italia”, con cui il prestigioso istituto russo ha omaggiato la nostra nazione durante il periodo di lockdown, da mercoledì 3 giugno 2020 (alle 17.30, ora italiana) saranno in rete, su Youtube e Facebook, i cortometraggi intitolati “L’Italia all’Ermitage”. Il progetto, che nel titolo richiama quello scelto dall’Istituzione russa per l’omaggio all’Italia (“L’Ermitage all’Italia”), è promosso da Ermitage Italia, è stato realizzato in collaborazione con Villaggio Globale International, e ha coinvolto tre istituzioni fortemente rappresentativi del Nord, del Centro e del Sud Italia: la Fondazione Muve-Musei Civici di Venezia diretta da Gabriella Belli, città dalle fortissime relazioni storiche con San Pietroburgo e sede di Ermitage Italia, “filiale” italiana dell’Ermitage; la Galleria nazionale dell’Umbria diretta da Marco Pierini, in collaborazione con la Fondazione CariPerugia Arte, e il MANN-museo Archeologico nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini, che ha stretto da alcuni anni un importante rapporto di collaborazione con il museo di San Pietroburgo e che ha coinvolto per questa iniziativa anche l’università L’Orientale di Napoli.

Ciascuno dei musei della rete ha predisposto un tour virtuale in russo (postati rispettivamente il 3, l’8 e il 15 giugno 2020 sui canali YouTube di ciascun museo), alla scoperta della bellezza del proprio patrimonio culturale: filo conduttore di tutti i video, non soltanto l’omaggio alla Russia e all’Ermitage di San Pietroburgo, ma anche l’idea che la cultura unisce, al di là delle distanze fisiche e dei confini geografici. E se la solidarietà, a causa dell’emergenza coronavirus, corre sul web, saranno i direttori dei tre musei, Paolo Giulierini (Mann), Gabriella Belli (musei civici di Venezia) e Marco Pierini (Galleria nazionale dell’Umbria), ad inaugurare il video del proprio museo con un messaggio di speranza: l’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo e l’Ermitage “riposteranno” i corti sui propri canali Youtube in Russia. L’iniziativa “Italy to the Hermitage” vede, infatti, la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo e ha l’appoggio dell’Ambasciata italiana in Russia e del Mibact.

Il museo Archeologico nazionale di Napoli è ospitato in un palazzo borbonico che è stato sede dell’Università fino al 1777 e dal 1816 sede del Real Museo Borbonico

Si parte mercoledì 3 giugno 2020 (alle 17.30 ora italiana) con il Mann di Napoli che condurrà tra le sale del museo alla scoperta delle sue prestigiose collezioni – dalle sezioni Egizia e della Magna Grecia di recente riapertura, alla famosissima Collezione Farnese, fino ai reperti delle città vesuviane di Pompei ed Ercolano – soffermandosi su tanti pezzi iconici di questo “tempio” dell’arte antica, come il famoso Vaso blu, il Mosaico di Alessandro Magno, la Tazza Farnese, i Corridori o i reperti del Gabinetto Segreto. Voci narranti saranno alcuni studenti dell’università L’Orientale di Napoli (Corso di Laurea in Lingue e Culture comparate), che hanno curato per l’occasione non solo la traduzione e la lettura dei testi in russo ma anche un particolare lessico archeologico italo-russo da sviluppare in futuro.

Il team del corso di laurea in Lingue e culture comparate dell’università degli Studi di Napoli “L’Orientale” che ha curato le traduzioni in russo (mosaico Mann)

I direttori Paolo Giulierini (Mann) e Michail Piotrovsky (Ermitage) a San Petroburgo

I direttori Paolo Giulierini (Mann) e Michail Piotrovsky (Ermitage) a Napoli

“I legami che intrecciano la storia di San Pietroburgo e Napoli sono almeno pari a quelli che uniscono l’Ermitage e il museo Archeologico nazionale”, commenta il direttore Paolo Giulierini: “Oggi omaggiamo l’istituto di San Pietroburgo e ringraziamo per i tanti momenti di bellezza, che l’Ermitage ha regalato al popolo italiano con splendidi filmati andati in rete nell’ultimo mese. E, con questo nostro cortometraggio, cementiamo il ricordo delle esposizioni realizzate in collaborazione con San Pietroburgo: penso alla meravigliosa mostra su Canova qui a Napoli ed al percorso -Pompei, Dei, eroi, uomini- in Russia”. Peculiarità del filmato dedicato al Mann e realizzato da ArsInvicta, non sarà soltanto la possibilità di percorrere, grazie alle immagini, le sale dell’Archeologico, spaziando dalla Collezione Farnese ai Mosaici, dal Tempio di Iside alla Villa dei Papiri, dalla Collezione Magna Grecia alla sezione Preistoria e Protostoria, per citare soltanto alcune delle tappe dell’itinerario video. Significativo, infatti, che il filmato del Mann nasca anche da un importante rete territoriale e intergenerazionale: le traduzioni, il doppiaggio del messaggio del direttore e le traduzioni dei testi sono a cura della prof. Michela Venditti e di quattro allievi del corso di laurea in Lingue e culture comparate dell’università di Napoli “L’Orientale”. Un segnale di cooperazione che, come sottolinea ancora Paolo Giulierini, “conferma il necessario apporto delle Accademie alla vita dei Musei, donando rigore scientifico e giovani energie a progetti di rilievo internazionale”. Appassionato ed attento il lavoro di Francesca Alifuoco, Esmira Asadova, Tommaso Di Maria ed Anna Kondrya che, insieme alla coordinatrice del corso, hanno dato voce, letteralmente, al racconto del Mann; l’entusiasmo e lo spirito di squadra non si fermano qui e guardano al futuro: “con questa esperienza, il nostro gruppo si è talmente coeso che abbiamo deciso di lavorare ancora insieme per creare un glossario inedito russo-italiano di termini archeologici. E, per questo, il dialogo con il Mann continuerà”, commenta la prof. Venditti.

La Sala Maggiore di Palazzo dei Priori, sede della Galleria nazionale dell’Umbria a Perugia

L’8 giugno 2020, sempre alle 17.30 ora italiana, l’omaggio arriva da Perugia dallo storico Palazzo dei Priori, dove è ospitata la Galleria nazionale dell’Umbria, la quale dedica all’Ermitage e alla Russia una visita esclusiva agli highlights della raccolta, con alcuni dei massimi artisti dell’Italia centrale tra il XIV e il XVII secolo: da Arnolfo di Cambio a Gentile da Fabriano, da Duccio di Buoninsegna a Beato Angelico e Piero della Francesca, fino ai capolavori del Perugino con la celeberrima Adorazione dei Magi (1475 circa), a Pinturicchio e al barocco romano di Pietro da Cortona. Nell’occasione anche la Fondazione CariPerugia Arte aprirà le porte di Palazzo Baldeschi al Corso consentendo di scoprire il magnifico edificio e parte delle prestigiose raccolte.

Palazzo Ducale a Venezia, parte dei musei civici

Tocca infine alla Serenissima, con la Fondazione Musei Civici di Venezia (15 giugno 2020) concludere l’iniziativa e omaggiare in particolare San Pietroburgo e il suo Museo, ricordando la vicinanza della città lagunare alla storia e alla cultura russe. Il legame, in questo caso, sarà nel nome di un grandissimo esponente dell’arte universale e del Rinascimento veneziano, Tiziano, che muore in laguna nel 1576 per un’altra pandemia di quel tempo: la peste. A Palazzo Ducale grazie al comodato pluriennale di un importante collezionista belga, sarà possibile ammirare anche il Doppio Ritratto di Tiziano: un’opera piana di fascino legata anche alla Russia, raffigurante forse l’amante e la figlia del pittore riemerse, solo in epoca moderna, sotto l’effige di un più consono “Tobiolo e l’Angelo”. Un dipinto che il grande Maestro conservò presso la sua abitazione fino alla morte ma che a metà del XIX secolo – ormai camuffato da opera sacra – giunse, attraverso la Collezione Barbarigo, a San Pietroburgo, per alcuni anni nelle straordinarie raccolte dello zar Nicola I.

“I Musei e questo futuro. Tempi di cambiamento”: convegno internazionale a Venezia con i direttori di grandi musei del mondo sui nuovi scenari europei

La locandina del convegno a Venezia sul futuro dei musei

In che modo si modificheranno i saperi, le conoscenze e dunque i luoghi tradizionalmente depositari della storia e della cultura, come i Musei? In che modo i Musei internazionali devono affrontare e stanno affrontando il tema del cambiamento della società e le nuove dinamiche che interessano lo scenario europeo? La risposta o le risposte tenterà di darle un importante convegno internazionale “I Musei e questo futuro. Tempi di cambiamento” dedicato alla sfide che i grandi musei sono chiamati ad affrontare di fronte ai cambiamenti che stanno interessando la società e l’Europa, sfide in un futuro che è già alle porte. Il convegno, sabato 12 ottobre 2019, dalle 11 alle 16, nel Salone dello Scrutino di Palazzo Ducale a Venezia, è promosso dal Comune di Venezia, la Fondazione Musei Civici di Venezia, il Museo Statale Ermitage ed Ermitage Italia in collaborazione con Villaggio Globale International.

I direttori Paolo Giulierini (Mann) e Michail Piotrovsky (Ermitage)

Il tema del convegno organizzato nell’occasione è di stringente attualità. Le cronache quotidiane, le innovazioni tecnologiche e le tendenze dei costumi, le stesse scelte della politica internazionale sottendono infatti problematiche di enorme rilevanza e mostrano i segni contraddittori del domani e del futuro. Che è già presente. Tutto ciò rende importante la riflessione sulle conseguenze dei cambiamenti in atto. Alla riflessione prenderanno parte – dopo i saluti di Mariacristina Gribaudi presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia e l’intervento introduttivo del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – il direttore generale del museo statale Ermitage di San Pietroburgo Mikhail Piotrovsky, Gabriella Belli direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, Paolo Giulierini direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, Fatma Nait-Yghil direttrice del museo Bardo di Tunisi, Simone Verde direttore del complesso monumentale della Pilotta di Parma ed Hermann Parzinger presidente della Fondazione del Patrimonio Culturale Prussiano di Berlino.

Visitatori in coda attendono di entrare al museo Archeologico nazionale di Napoli

Testimoni del passato e del presente e nel contempo protagonisti di una relazione forte con la gente, lente privilegiata per interpretare il mondo di oggi e di domani, i grandi Musei sono chiamati ad affrontare le crisi, le trasformazioni culturali, i nuovi linguaggi, i mutamenti di valori; devono confrontarsi con le aperture di frontiere o, viceversa, con l’innalzamento di nuovi muri e nuove emarginazioni; con dialoghi o con cesure internazionali. Proprio per questo i Musei oggi, pur preservando le loro missioni primarie di conservazione, tutela e valorizzazione, hanno trasformato le loro pratiche e le loro proposte culturali per essere più vicini alle comunità di riferimento, e domani? Gli interventi dei relatori aiuteranno a comprendere il nuovo ruolo al quale si preparano le istituzioni culturali europee.

Il convegno internazionale vede affiancati ancora una volta la città di Venezia e il prestigioso museo di San Pietroburgo che, sempre il 12 ottobre, prima del convegno, rinnoveranno ufficialmente il Protocollo d’Intesa che ha sancito la presenza nella città lagunare di “Ermitage Italia”. La filiale italiana del museo russo, con sede alle Procuratie Vecchie in piazza San Marco, è nata sotto l’egida dei rispettivi governi nell’ambito degli accordi bilaterali tra Italia e Russia ed destinata allo studio e alla ricerca sui rapporti artistici, storici e culturali tra i due Paesi.