Ravenna. Al museo Classis “Una notte al museo… da eroi!” dedicata al mito di Ulisse, tra indovinelli, enigmi e prove di coraggio
“Una notte al museo… da eroi!”: sabato 20 settembre 2025, al museo Classis Ravenna torna l’avventura più attesa dell’anno: una magica notte al museo dedicata al mito di Ulisse, tra indovinelli, enigmi e prove di coraggio. Un’esperienza unica pensata per bambini e ragazzi dagli 8 agli 11 anni, curiosi, coraggiosi e pronti a vivere un’indagine notturna davvero straordinaria. Serviranno solo un sacco a pelo, un tappetino, una torcia e… il pigiama. Dopo una notte tra le meraviglie del museo, i giovani esploratori si sveglieranno con una gustosa colazione, pronti ad accogliere mamma e papà e raccontare ogni dettaglio dell’avventura vissuta. I posti sono limitati. L’attività è condotta e sorvegliata dalle educatrici museali di RavennAntica.
Ravenna. All’Antico porto di Classe i venerdì di luglio, agosto e settembre “Ti PORTO a colazione”, visita guidata alla scoperta dell’antico scalo portuale della città abbinata ad una gustosa colazione
Dopo il felice esordio dello scorso anno, da venerdì 4 luglio 2025, e per tutti i venerdì mattina fino al 12 settembre (con l’esclusione del 15 agosto), fondazione RavennAntica ripropone l’iniziativa “Ti PORTO a colazione”, visita guidata alla scoperta dell’antico scalo portuale della città abbinata ad una gustosa colazione. Durante la visita si approfondirà come si presentava l’area in origine, quali erano le merci che arrivavano via nave a Ravenna e chi erano le persone che le accompagnavano. Al termine la guida consegnerà a ciascun partecipante un coupon colazione, comprensivo di un caffè o cappuccino + una brioche a scelta e accompagnerà il gruppo presso la pasticceria convenzionata, il “Bar pasticceria Michele Stella”, in via Romea Sud, a pochi passi dal sito archeologico. Inizio visita: ore 9. Durata: 50 minuti. Date previste: 4, 11, 18 e 25 luglio; 1, 8, 22 e 29 agosto; 5 e 12 settembre 2025. Tariffa: euro 8 a persona (comprende l’ingresso all’Antico Porto, la visita guidata e il coupon colazione). Prenotazione obbligatoria: cell. 320 9539916. Dopo colazione, chi fosse interessato a completare la visita del parco archeologico di Classe, che oltre all’Antico Porto comprende anche il Classis Ravenna – Museo della città e del territorio, spazio prezioso per conoscere vicende, protagonisti e reperti archeologici che fanno di Ravenna un luogo emblematico per la stessa storia europea e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale per la sua eccezionalità artistica, ha la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo per tutti e tre i siti.
Ravenna. Al museo nazionale presentazione del progetto “Nuovi percorsi di accessibilità online e offline”: nuove modalità di fruizione del sito UNESCO dalla visita dei monumenti all’accesso di informazioni online
Giovedì 12 giugno 2025, alle 17, al museo nazionale di Ravenna, presentazione del progetto “Nuovi percorsi di accessibilità online e offline” che, in un’ottica di Design for All, ha sviluppato le modalità di fruizione del sito UNESCO di Ravenna sia attraverso la realizzazione di materiali per la visita dei monumenti paleocristiani, sia facilitando l’accesso a tutti i canali di informazione online. Dopo i saluti istituzionali da parte dei Musei nazionali di Ravenna, dell’amministrazione comunale di Ravenna, dell’Arcidiocesi di Ravenna – Cervia, dell’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna e della Fondazione RavennAntica sono previsti gli interventi di Patrizia Cirino (direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna), Fabio Fornasari (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza), Giovanni Cellucci (Istituto Nazionale Valutazioni Ausili e Tecnologie), e Francesca Masi (RavennAntica). Modera la giornalista Daniela Verlicchi. Ingresso libero. Il progetto, finanziato a valere sui fondi Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO”, è stato coordinato dall’UO Politiche Culturali del Comune di Ravenna con un gruppo di lavoro che coinvolge l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna-Cervia, i Musei Nazionali di Ravenna, la Fondazione RavennAntica e l’Istituto Cavazza per i ciechi di Bologna.
Ravenna. “Chiamata alle Arti” al museo Classis che per quattro giorni diventa “Fabbrica di Arti”: 130 giovani in concerti, incontri, installazioni, mostre e laboratori
È una vera e propria “Chiamata alle Arti” quella che ha lanciato il museo Classis di Ravenna che per quattro giorni si trasforma in “Fabbrica delle Arti”. Sono stati “chiamati” e hanno risposto: sono oltre 130 i giovani e giovanissimi che hanno aderito alla Chiamata alle arti, l’inedito progetto di Ravenna Festival, fortemente voluto da Cristina Mazzavillani Muti che, attraverso un vero e proprio bando, ha chiamato a raccolta i giovani artisti dai 25 anni in giù, con l’intenzione di offrire loro lo spazio e il tempo per esprimersi, privilegiando la libertà e la spontaneità. Dal 17 al 20 giugno 2024 il Museo Classis diventa “fabbrica della arti” con concerti, incontri, installazioni, mostre e laboratori, aperta ai più diversi linguaggi: dalla fotografia al video, dalla poesia al rap e alla trap, dalle arti visive tradizionali a quelle più innovative, dal mosaico fino alla composizione musicale… Per quattro intense giornate, si raccoglieranno e saranno esposte o eseguite opere inedite e il processo artistico sarà riattivato in una ricca serie di appuntamenti: un’officina creativa sempre aperta al pubblico.

Al museo Classis i Tableaux vivants proposti da Teatro 35 (foto ravennantica)
PROGRAMMA LUNEDÌ 17 GIUGNO 2024. Dalle 10, sala conferenze, mostra fotografica di Chiamata alle Arti con installazione di musica elettronica a cura di Davide Bardi; dalle 10, atrio nuovo, mostra di arti visive di Chiamata alle Arti; ore 11 e 17, sala conferenze, Teatri 35, Tableaux vivants “Epipelagico” e “Nami No Hon”, musica di Valerio Sannicandro (prima esecuzione assoluta), live electronics a cura di Davide Bardi; atrio centrale partenza visite guidate (durata 30 min.): 18.30, Valeria Lacchini “Flotta e marinai. Visita alla sezione sulla navigazione”; 20.15, Francesca Masi “Simboli che attraversano mari e tempi. Visita alla sezione delle lucerne”; 21, Ballatoio grande, filarmonica Arturo Toscanini, Tito Ceccherini direttore, Alfonso Alberti pianoforte, Michele Marco Rossi violoncello, musiche di Heinrich Ignaz Franz Biber, Thomas Larcher, Ivan Fedele, Johann Sebastian Bach, ingresso libero su prenotazione, in collaborazione con Museo Classis Ravenna e RavennAntica con il patrocinio di Nuovo Imaie.

Al museo Classis Michele Marco Rossi al violoncello (foto ravennantica)
PROGRAMMA MARTEDÌ 18 GIUGNO 2024. Dalle 10, sala conferenze, mostra fotografica di Chiamata alle Arti con installazione di musica elettronica a cura di Davide Bardi; dalle 10, atrio nuovo, mostra di arti visive di Chiamata alle Arti; 10.30, 17.30 e 19.30, sala conferenze, proiezione video di Chiamata alle Arti; 12 (prima parte) e 15 (seconda parte), ballatoio grande, Corde e martelletti – cento piccoli pezzi per crescere al pianoforte di Alessandro Solbiati, eseguiti da giovani pianisti dei Conservatori di Milano e Bergamo; atrio centrale partenza visite guidate (durata 30 min.): 18.30, Valeria Lacchini “Lusso e potere tra basiliche e domus. Visita alle nuove sezioni”; 20.15, Francesca Masi “La fortuna è donna. La Tyke di Classe”; 21, Sala conferenze, Michele Marco Rossi violoncello, Davide Bardi live electronics, musiche di Ivan Fedele, Filippo Perocco e Bernhard Gander, ingresso libero su prenotazione; 22.30, pagoda area esterna, Kamaanda,
Anna La Forgia, Mattia Lombardi, Daniel Rosolen, Kara Diop, musiche di Marc-Antoine Charpentier, Thomas Arne, Scott Joplin, Duke Ellington, Henry Mancini, Roger Wolf, in collaborazione con Museo Classis Ravenna e RavennAntica con il patrocinio di Nuovo Imaie.

Al museo Classis il poeta Valerio Magrelli (foto ravennantica)
PROGRAMMA MERCOLEDÌ 19 GIUGNO 2024. Dalle 10, sala conferenze, mostra fotografica di Chiamata alle Arti con installazione di musica elettronica a cura di Davide Bardi; dalle 10, atrio nuovo, mostra di arti visive di Chiamata alle Arti; dalle 10 alle 20, Atrio nuovo e Pregare a Ravenna, esibizione di poeti, rapper e trapper di Chiamata alle Arti; 17.30, atrio nuovo, concerto degli allievi dei corsi ad indirizzo Pop/Rock e Tecniche di improvvisazione del Conservatorio G. Verdi di Ravenna; atrio centrale partenza visite guidate (durata 30 min.): 18.30, Valeria Lacchini “Flotta e marinai. Visita alla sezione sulla navigazione”; 20.15, Francesca Masi “La via della speranza. Visita al mosaico del Buon Pastore”; 19, ballatoio grande, concerto dell’Ensemble di musica contemporanea 20.21 del Conservatorio G. Verdi di Ravenna; 21, ballatoio grande
Valerio Magrelli poeta, poeti, rapper, trapper di Chiamata alle Arti, e Ensemble di musica contemporanea 20.21 del Conservatorio G. Verdi di Ravenna, ingresso libero su prenotazione; 22.30, Pagoda area esterna, Sidstopia voce, alla consolle dj Zywah, in collaborazione con Museo Classis Ravenna e RavennAntica con il patrocinio di Nuovo Imaie.

Al museo Classis Marco Angius, direttore dell’orchestra giovanile “Luigi Cherubini” (foto ravennantica)
PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2024. Dalle 10, sala conferenze, mostra fotografica di Chiamata alle Arti con installazione di musica elettronica a cura di Davide Bardi; dalle 10, atrio nuovo, mostra di arti visive di Chiamata alle Arti; dalle 10 alle 20, Atrio nuovo e Pregare a Ravenna, Invocazione: esibizione di pittori, mosaicisti, musicisti e performer di Chiamata alle Arti; atrio centrale partenza visite guidate (durata 30 min.): 18.30, Valeria Lacchini “Lusso e potere tra basiliche e domus. Visita alle nuove sezioni”; 20.15, Francesca Masi “Invocare giustizia e misericordia. Visita al mosaico di Achille”; 21, ballatoio grande, orchestra giovanile Luigi Cherubini, Marco Angius direttore, Michele Marco Rossi violoncello, Samuele Telari fisarmonica, musiche di Sofia Gubajdulina, Franz Joseph Haydn, ingresso libero su prenotazione; 22.30, pagoda area esterna, concerto lounge, musica elettronica Filippo Ianiero, regia Davide Bardi, in collaborazione con Museo Classis Ravenna e RavennAntica, con il patrocinio di Nuovo Imaie.
Ravenna. Alla Domus dei Tappeti di Pietra va in scena il “De rerum natura”, digressioni letterarie e musicali sull’opera di Lucrezio: potente sperimentazione di poesia classica e musica dal vivo nell’ambito di Ravenna Festival
Il De Rerum Natura alla Domus dei Tappeti di Pietra a Ravenna. Dal 31 maggio al 9 luglio 2024, alle 17, La Corelli e RavennAntica propongono digressioni letterarie e musicali sull’opera di Lucrezio. Dopo la felice sperimentazione intrapresa lo scorso anno con le MicroDanze di Aterballetto (vedi Ravenna. Al via “MicroDanze”: alla Domus dei Tappeti di Pietra nelle giornate della Trilogia arriva il progetto di Aterballetto che rinnova l’intreccio fra patrimonio storico-archeologico e spettacolo dal vivo | archeologiavocidalpassato), il sito archeologico della Domus dei Tappeti di Pietra, nell’ambito del Ravenna Festival 2024, diventa il palcoscenico di una potente sperimentazione di poesia classica e musica dal vivo. Date spettacoli e orario: 31 maggio; 4, 6, 11, 13, 18, 20, 25, 27 giugno; 2, 4, 9 luglio 2024, alle 17. Durata: 40 minuti. Info e prevendite spettacoli: biglietteria Teatro Alighieri 0544 249244 – ravennafestival.org. Biglietti: 6 euro. Tappeti di pietra e tappeti sonori mettono in scena il De rerum natura, preziosa riflessione che scende al cuore di ciascuno. Il progetto, a cura de La Corelli e di Fondazione RavennAntica, vede l’introduzione e la selezione musicale di Jacopo Rivani e la voce narrante di Camilla Berardi. Un viaggio in più tappe attraverso i segreti della natura e quelli della nostra esistenza: è quello che Lucrezio conduce nel suo De rerum natura, dosando sapientemente filosofia e scienza antica e, nello sfidare credenze religiose e superstizioni, spiegando come l’universo sia plasmato da leggi naturali e non da interventi divini. Insomma, un invito a guardare il mondo con occhi nuovi e mente aperta che qui si rinnova attraverso la voce di Camilla Berardi posta in dialogo con gli antichi mosaici, collocati negli ambienti originali di una domus tardo antica e la musica, con i suoni scelti volta per volta a evocare la profonda riflessione sulla natura delle cose: in ogni appuntamento verrà indagata l’essenza timbrica di uno strumento, fino all’ultimo che darà spazio alla summa di tutti i timbri generati dall’orchestra intrecciata all’ultimo elogio di Epicuro. Come una “Beatrice” lucreziana, l’attrice accoglierà il pubblico nella chiesa di Santa Eufemia, all’ingresso della Domus, contestualizzando ciascun appuntamento, che è sempre diverso; poi “traghetterà” i partecipanti all’interno del sito, in cui uno o più musicisti suoneranno brani artisticamente legati al contesto letterario. Una sorta di Nekuia, rito con cui nell’antica Grecia si evocavano gli spiriti dei defunti, vissuta insieme per potersi addentrare tra mosaici e musica. Un’esperienza del sublime che attraverso la poesia e l’esecuzione musicale si radica alle antiche pietre e ad universi di senso che prendono nuova vita. L’ultimo appuntamento prevede il percorso all’inverso, con partenza dalla Domus e conclusione in chiesa, alla presenza dell’orchestra d’archi La Corelli diretta da Jacopo Rivani. Un modo innovativo di fare, e vivere, la cultura, attraverso l’utilizzo multisensoriale del corpo e multidisciplinare dell’arte.
Ravenna. Riapre l’Antico Porto di Classe con un ricco programma di visite guidate

La magia del parco archeologico dell’Antico Porto di Classe (Ravenna) al calar del sole (foto ravennantica)
Con l’arrivo della bella stagione riapre l’Antico Porto di Classe. Da mercoledì 1° maggio 2024 sarà possibile tornare a visitare uno degli scali portuali commerciali più importanti del mondo romano e bizantino. Con la riapertura dell’Antico Porto si completa il percorso di visita del parco archeologico di Classe che comprende, oltre all’area archeologica portuale, anche la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e il Museo Classis Ravenna, luogo all’interno del quale sono conservati numerosi reperti ritrovati durante le campagne di scavo dell’Antico Porto. Il sito sarà aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 15. Per tutto il mese di maggio, inoltre, sarà possibile partecipare alle visite guidate a libera aggregazione che si svolgeranno tutti i sabato mattina (4, 11, 18 e 25), alle 10.30. Per orari, informazioni e prenotazioni: tel. 3209539916, prenotazioni@ravennantica.org www.ravennantica.it.

Il logo del museo Classis Ravenna
Per completare la visita del parco archeologico di Classe sarà possibile visitare la Basilica di Sant’Apollinare in Classe dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30, domenica e 1° maggio dalle 13.30 alle 19.30. Ultimo ingresso 30 minuti prima. Il Museo Classis invece, sarà aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 10 alle 17.
Ravenna. Al Museo Classis al via la rassegna “La meraviglia abita qui: le conversazioni di Classis”, organizzata dalla Fondazione RavennAntica. Conferenze con scrittori, studiosi ed artisti del panorama ravennate
Al Museo Classis Ravenna torna per il secondo anno la rassegna “La meraviglia abita qui: le conversazioni di Classis”, organizzata dalla Fondazione RavennAntica. Le conferenze, in programma da sabato 2 marzo a sabato 11 maggio 2024, alle 11, con ingresso libero, vedono protagonisti scrittori, studiosi ed artisti del panorama ravennate, ma non solo, che affrontano da diverse prospettive il tema del patrimonio come luogo del buon vivere attraverso la narrazione di momenti artistici, storici e sociali che in qualche modo ci sono sempre contemporanei. Questa rassegna primaverile è caratterizzata da una grande varietà di tematiche e proprio la pluralità di queste scelte è stata perfettamente descritta dalla nuova veste grafica, realizzata appositamente dall’artista ravennate Caterina Suprani. Ad aprire la rassegna sabato 2 marzo 2024, è l’autore Claudio Widmann: psicologo e psicoterapeuta, ci illustrerà lo stretto legame tra i colori e la vita emotiva, con la presentazione del libro “Il simbolismo dei colori”. La realtà è colorata e, per giungere a questa banale affermazione, è stato necessario compiere un complesso percorso conoscitivo e un lungo cammino evolutivo. Con le loro innumerevoli sfumature i colori costituiscono la più efficace rappresentazione della variegata coloritura emotiva. Ecco il programma della rassegna:
Sabato 9 marzo: “La certificazione di genere: un processo di inclusione, miglioramento e opportunità”, una riflessione sul percorso di certificazione di genere secondo diversi punti di vista, in linea con le recenti normative internazionali, insieme a Ouidad Bakkali, Lidia Marongiu, Federica Moschini, Marianna Panebarco, Cecilia Pedroni, Linda Serra e Nicola Simoni. Un dialogo a più voci unite dall’urgenza e dalla centralità del riconoscimento a tutti i livelli delle pari opportunità di genere. Sabato 16 marzo, Maria Giuseppina Muzzarelli, illustre medievista ed Elisa Tosi Brandi, storica della moda, presentano una storia secolare di scambi commerciali, di abili artigiani, di significati simbolici, religiosi e sociali con il recente volume Tutte le perle del mondo (edito da Il Mulino). Il meraviglioso racconto di oggetti piccoli e luminosi quanto il loro destino. Sabato 23 marzo: “Classis Ravenna. La comunicazione museale tra racconto e immagini” con Fabrizio Corbara, conservatore del Museo Classis, e Giorgio Albertini, illustratore, sceneggiatore e scrittore che dialogano sul ruolo del disegno quale strumento di narrazione della storia ed elemento indispensabile per la divulgazione scientifica. Sabato 30 marzo: Paola Novara, autrice di importanti lavori di ricerca e divulgazione, impiegata presso il Museo Nazionale di Ravenna, presenta il suo ultimo libro Le cento chiese di Ravenna insieme all’editore Marzio Casalini della casa editrice Il Ponte Vecchio.
Sabato 6 aprile: “Il patrimonio industriale e lo sviluppo turistico: dal recupero museale alla cultura d’impresa” con Jacopo Ibello, fondatore dell’Associazione Save Industrial Heritage, membro del direttivo dell’AIPAI, autore della prima Guida al turismo industriale d’Italia e Laura Gramantieri, guida turistica e co-fondatrice e presidente dell’associazione OrienteOccidente. Esplorano ed approfondiscono lo stretto legame tra l’archeologia industriale – fabbriche dismesse, musealizzate o riconvertite a nuove funzioni – e l’attrazione turistica di questi luoghi. Sabato 13 aprile: conversazione con Ilaria Cerioli, archeologa, insegnante e scrittrice e Luana Vacchi, docente di lettere alle scuole superiori e poeta, come ama definirsi, entrambe appartenenti al mondo dell’attivismo e femminismo, che insieme presentano Laudomia Bonanni: con un piede nella storia. Quando la letteratura fotografa la vita. Sabato 20 aprile: con l’artista, illustratore e sapiente guida ravennate Nicola Montalbini “Ravenna laguna di fiumi fantasma”, che racconta la sua personale visione della città attraverso le proprie opere. Sabato 27 aprile “Raccontare i giorni del fango” con Giovanni Gardini, vice-direttore del museo diocesano di Faenza “G. Battaglia” e docente, che presenta Cristiano Cavina, scrittore faentino che dell’alluvione ha voluto testimoniare la gravità e il ricordo nel suo nuovo libro Tropico del fango.
Sabato 4 maggio è la volta di Conservare e costruire il tempo: il Gruppo Mosaicisti di Ravenna. Marco Santi direttore artistico del gruppo e Anna Caterino, sua collaboratrice, raccontano la storia della loro impresa e dei loro progetti più importanti. Sabato 11 maggio, durante l’ultimo appuntamento della rassegna, Sonia Muzzarelli, curatrice dell’omonima mostra svoltasi a Palazzo Rasponi dalle Teste, presenta il volume “La cura attraverso l’arte”, entrando nel profondo legame tra le istituzioni sanitarie, in particolare l’Azienda USL della Romagna, con il patrimonio storico, artistico e archivistico.
Ravenna. Il Palazzo di Teodorico aumenta le aperture: dopo il lunedì, tutto il giorno, ora anche tutti i fine settimana nella fascia preserale

Il Palazzo di Teodorico a Ravenna con la nuova illuminazione e sterna (foto drm emilia-romagna)
A partire da sabato 20 gennaio 2024, tutti i fine settimana, il sabato e la domenica, il Palazzo di Teodorico apre al pubblico in orario preserale dalle 17.30 alle 19.30. Si aggiungono così, oltre al lunedì in cui l’apertura al pubblico è prevista dalle 8.30 alle 19.30, due nuove giornate di apertura al pubblico. Biglietto di ingresso: Intero 2 euro. Acquisto del biglietto sul sito https://ravennantica.it/acquista-o-prenota-ticket/ oppure alle biglietterie del museo nazionale, del mausoleo di Teodorico e della basilica di Sant’Apollinare in Classe. “Calato nella suggestione della nuova illuminazione inaugurata lo scorso autunno”, commenta la direttrice del sito Sandra Manara, “i visitatori lo potranno ammirare in un orario in cui alcuni dei musei cittadini sono già chiusi al pubblico e a ridosso del classico aperitivo”. Un’opportunità per vedere un altro gioiello ravennate in pieno centro storico e conoscere la sua peculiarità di unica testimonianza architettonica superstite dell’VIII secolo d.C. di Ravenna che al primo piano ospita una selezione di mosaici pavimentali appartenenti a quello che è stato il più notevole rinvenimento del primo ‘900 avvenuto nell’area circostante: l’antica area palaziale della città imperiale.





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