Torino. Il museo Egizio fa il bilancio del 2024, anno del bicentenario: più di un milione di visitatori, nuove aperture e riallestimenti culminati con la nuova Galleria dei Re e della Cappella rupestre di Ellesiya. E il 2025 porterà la Piazza Egizia
Per il museo Egizio di Torino è tempo di bilanci: il 2024 è stato l’anno del bicentenario, che ha segnato una tappa fondamentale nel rinnovamento del museo Egizio: “Abbiamo inaugurato nuove gallerie e riallestito spazi che arricchiscono l’esperienza di visita, sempre all’insegna della ricerca, dello studio del passato per capire il presente e progettare il futuro. E Il 2025 si preannuncia altrettanto ambizioso: i festeggiamenti per il bicentenario proseguiranno, culminando con l’inaugurazione della Piazza Egizia, che segnerà la conclusione di una serie di trasformazioni architettoniche e curatoriali senza precedenti”, scrivono Evelina Christillin e Christian Greco, rispettivamente presidente e direttore dell’Egizio, nel ringraziare il milione e più di visitatori del 2024 formulando i migliori auguri di un felice anno nuovo con “l’obiettivo di rendere l’istituzione che abbiamo l’onore di dirigere un luogo sempre più aperto, permeabile e accessibile. Un’agorà contemporanea, uno spazio vivo a disposizione di tutti”.

Il direttore Christian Greco, il presidente Sergio Mattarella e il ministro Alessandro Giuli nella Galleria dei Re del museo Egizio di Torino (foto museo egizio)
Nel 2024 sono stati 1.036.689 i visitatori, compresi i partecipanti agli eventi istituzionali, a fronte dei 1.061.157 ingressi nel 2023. Un risultato non scontato, vista la chiusura al pubblico del Museo di un mese, a cavallo tra giugno e luglio 2024, per poter avviare i cantieri e altri lavori di riallestimento della Galleria dei Re e del Tempio di Ellesiya (vedi Torino. Il museo Egizio chiude un mese per i lavori della copertura della piazza che diventerà il nuovo centro nevralgico del museo | archeologiavocidalpassato). Cantieri che hanno obbligato il museo a riorganizzare i percorsi di visita, a partire dallo scorso aprile (vedi Torino. Al museo Egizio, nell’anno del bicentenario, avviato il riallestimento della Galleria dei Re: fino a ottobre le statue di dei e faraoni sono spostate nell’atrio e sotto le arcate del museo Egizio e dell’Accademia delle Scienze. L’esposizione “Verso la nuova Galleria dei Re” ricorda il loro arrivo, 200 anni fa, con la collezione Drovetti | archeologiavocidalpassato). Il mese che ha registrato un maggiore afflusso di pubblico è stato marzo 2024 (con 117.678 visitatori, +19,3% rispetto all’analogo mese del 2023). L’incremento maggiore di visitatori, rispetto all’analogo mese dell’anno scorso, lo ha registrato novembre con 105.112 (+ 24% rispetto a novembre 2023), complice anche la celebrazione del bicentenario del Museo, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del ministro della Cultura, Alessandro Giuli (vedi Torino. Al museo Egizio il presidente Mattarella col ministro Giuli apre i festeggiamenti per il bicentenario: consegnato alla città e all’Italia il tempio di Ellesiya e riaperta la Galleria dei Re che stupisce e convince anche i più prevenuti | archeologiavocidalpassato). Solo in occasione del Festival 200, una notte bianca e due giorni di eventi ed happening gratuiti in Museo a cavallo tra il 20 e il 22 novembre 2024, hanno fatto ingresso in Museo 23.004 persone (vedi Torino. Al museo Egizio per la tre giorni “speciale compleanno del bicentenario” ben 23mila visitatori: il grazie dello staff | archeologiavocidalpassato). Ottime performance di incremento di visitatori anche per febbraio con 95.532 (+10,3%). Sono 484.394 i follower totali dei social del museo Egizio (con una crescita del 10.9% rispetto al 2023). La reach totale dei post è aumentata del 128% rispetto all’anno precedente, arrivando a 28.082.943 di utenti unici che hanno visto i contenuti pubblicati sui profili ufficiali del museo. Tra le varie piattaforme, è ancora Facebook quella che garantisce la maggiore reach.

Il nuovo allestimento della Galleria dei Re nel museo Egizio di Torino (foto graziano tavan)
Il più antico museo Egizio al mondo nell’anno del suo bicentenario ha voluto puntare i riflettori sulla natura contemporanea dei musei archeologici, luoghi di scambio culturale e di ricerca, entità vive, in continua evoluzione e in dialogo con la società. È proseguito in questo solco il percorso di rinnovamento, sotto il profilo architettonico e sotto il profilo scientifico e di riallestimento delle collezioni, iniziato con l’inaugurazione della Galleria della Scrittura nel dicembre 2023 (vedi Torino. Al museo Egizio da oggi apre la Galleria della Scrittura, percorso permanente di mille metri quadrati che ospitano 248 reperti, un viaggio in 10 sezioni all’origine delle scritture dell’antico Egitto, a ritroso nel tempo di 4000 anni. L’intervento del direttore Greco per “archeologiavocidalpassato” | archeologiavocidalpassato), e proseguito quest’anno con il riallestimento della Sala Deir-El Medina, la creazione della Sala dei Tessuti, il lancio dei Giardini Egizi sul Roof Garden, la creazione della sala dedicata al corredo della Regina Nefertari, a 120 anni dalla scoperta della sua tomba, e non ultimo l’allestimento permanente di un’ala del museo dal titolo “Materia – Forma del tempo” (vedi Torino. Il presidente Mattarella presenzierà alle celebrazioni del bicentenario del museo Egizio. Il direttore Greco annuncia interventi ed eventi: dalla sala Nefertari (9 agosto) alla Galleria “Materia. Forma del Tempo”, dalla consegna all’Italia del Tempio di Ellesiya (20 novembre) alla nuova Galleria dei Re, dalla piazza Egizia all’Egitto immersivo (2025) | archeologiavocidalpassato). La sintesi plastica del nuovo corso del museo Egizio, che intende coniugare la progettazione architettonica alla ricerca archeologica, è costituita proprio dalla nuova Galleria dei Re (vedi Torino. Il direttore del museo Egizio Christian Greco ci introduce alla nuova Galleria dei Re: ecco l’allestimento “dall’oscurità alla luce” | archeologiavocidalpassato) e dalla Cappella Rupestre di Ellesiya, il cui nuovo ingresso da via Duse, nel retro del Museo, ha rimodellato il palazzo seicentesco dell’ex Collegio dei Nobili e l’esperienza di visita della Cappella.

I pannelli tattili installati al museo Egizio di Torino (foto museo egizio)
Il Museo Egizio e il Pnrr. Il Museo ha poi realizzato a settembre 2024 un progetto di accessibilità, con un investimento di 499.767 euro nell’ambito del PNRR. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro interdipartimentale del museo Egizio, in stretta collaborazione con diverse realtà del territorio torinese, coinvolgendo attivamente stakeholder e associazioni di persone con disabilità visive e uditive (UICI di Piemonte e Torino, Istituto dei Sordi) e Fondazione Paideia, in riferimento a persone con bisogni comunicativi complessi. Questo progetto ha reso il museo Egizio più accogliente, dotato di nuovi strumenti e anche di una rinnovata attenzione per tutte le forme di disabilità. “Ogni nostro futuro allestimento terrà conto di queste, sfaccettate, esigenze”, assicura Greco (vedi Torino. Al museo Egizio l’incontro “Il museo risponde: bisogni, ascolto, strumenti” dedicato al racconto e alla condivisione del progetto di accessibilità del museo Egizio, finanziato dal PNRR. Prenotazione obbligatoria. Ecco il programma | archeologiavocidalpassato).
Il Museo fuori dal Museo. L’Egizio ha inoltre consolidato il suo ruolo proattivo nel tessere rapporti con altri enti culturali e produrre eventi di alto profilo, che hanno coinvolto fotografi, artisti, musicisti e scrittori del calibro di Orhan Pamuk, in collaborazione con il Salone del Libro, Gallerie d’Italia Torino e Sistema Musica del Comune di Torino, con cui per la prima volta ha dato vita ad un festival trimestrale di musica classica e jazz dal titolo “Incanto Egizio” (vedi Torino. Nell’anno del bicentenario del museo Egizio, al via “Incanto Egizio: un viaggio in 13 appuntamenti per riscoprire il fascino millenario dell’Egitto e la sua influenza sulla musica classica e contemporanea | archeologiavocidalpassato).

Christian Greco, Evelina Christillin e Michele Coppola alla presentazione del progetto “Paesaggi/Landscapes” alle Gallerie d’Italia di Torino (foto graziano tavan)
La fotografia e la video arte hanno incontrato l’archeologia e l’antico Egitto nell’ambito di “Paesaggi/Landscapes” una installazione immersiva accompagnata da un ciclo di incontri che si sono svolti in Gallerie d’Italia Torino a cavallo tra giugno e settembre 2024, frutto di un accordo triennale tra la Fondazione Museo delle Antichità Egizie e Intesa Sanpaolo, su iniziative di sviluppo e diffusione della cultura e dell’arte (vedi Torino. Alle Gallerie d’Italia la video-installazione immersiva “Paesaggi/Landscapes”, progetto culturale ideato dal museo Egizio – in partnership con Intesa Sanpaolo – in cui la fotografia e la video-arte incontrano l’archeologia e l’antico Egitto: anticipazione di ciò che i visitatori del museo Egizio potranno sperimentare con “Egitto immersivo” nel 2025 | archeologiavocidalpassato).

La locandina della mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo” a Forte dei Marmi (Lu) dal 1° agosto 2024 al 2 febbraio 2025, prorogata al 2 aprile 2025
Dal 1° agosto 2024 inoltre è visitabile a Forte dei Marmi (Lucca) la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, che, fino al 2 aprile 2025, propone un viaggio nel tempo, dall’Epoca Predinastica (3900 – 3300 a.C.) all’età greco-romana (332 a.C. – 395 d.C.), attraverso vasi, stele, maschere, amuleti e papiri, reperti di grande valore provenienti dai depositi del Museo (vedi Forte dei Marmi (Lu). Aperta al Fortino, alla presenza del ministro degli Esteri Tajani, la mostra “Gli Egizi e il dono del Nilo”: 24 preziosi reperti (molti inediti) dal museo Egizio di Torino propongono un viaggio nel tempo, dall’epoca Predinastica all’età greco-romana attraverso vasi, stele, maschere, amuleti e papiri | archeologiavocidalpassato).
I direttori dei grandi musei internazionali sono stati ancora protagonisti del ciclo di conferenze “What is a Museum?” e sono tornati a Torino a metà dicembre, in occasione del Simposio internazionale “Memory is our future”, che ha visto confrontarsi a una settantina di archeologi, egittologi, studiosi internazionali e di esperti di digital humanities (Torino. Al museo Egizio, in presenza e on line, il convegno internazionale “Memory is our future”: per tre giorni oltre 70 studiosi di fama mondiale si riuniscono per discutere del presente e del futuro della disciplina archeologica e dei musei | archeologiavocidalpassato).
Infine è approdato in libreria “La memoria è il nostro futuro. 200 anni di Museo Egizio” (Franco Cosimo Panini), una pubblicazione scientifica corale, curata dal direttore del Museo, Christian Greco, con interventi di curatori dell’Egizio e di altre istituzioni internazionali, ricercatori, storici ed egittologi. Un libro disponibile anche in inglese, che potrà essere acquistato al bookshop del Museo, ad un prezzo speciale il 6 gennaio 2025.
Torino. Nell’anno del bicentenario del museo Egizio, al via “Incanto Egizio: un viaggio in 13 appuntamenti per riscoprire il fascino millenario dell’Egitto e la sua influenza sulla musica classica e contemporanea

Rosanna Purchia, assessore alla Cultura della Città di Torino e presidente dell’associazione Sistema Musica, ed Evelina Christillin, presidente del museo Egizio, alla presentazione del festival “Incanto egizio” (foto museo egizio)
Festival “Incanto Egizio”: 13 appuntamenti, dal 12 ottobre al 19 dicembre 2024, un viaggio attraverso i secoli e le culture, per riscoprire il fascino millenario dell’Egitto e la sua influenza sulla musica classica e contemporanea. “Incanto Egizio” è la rassegna concertistica con cui le più importanti istituzioni musicali di Torino omaggeranno il bicentenario della fondazione del museo Egizio, portando su numerosi palcoscenici della città alcune tra le migliori orchestre, ensemble cameristici, cori e solisti e un mosaico di musiche che spazia dai grandi compositori della musica antica e classica alla tradizione popolare del Novecento, dall’opera al jazz, fino alle composizioni commissionate per l’occasione. “Incanto Egizio” è un progetto di Sistema Musica, associazione fondata dalla Città di Torino che riunisce i principali enti territoriali della musica classica a Torino, in collaborazione con il museo Egizio e con il sostegno di Iren. “Le direzioni artistiche degli enti di Sistema Musica si sono superate nel proporre suggestioni in grado di mettere al centro il Museo e la grande musica, insieme alla danza, alla recitazione e all’arte tutta”, dichiara Rosanna Purchia, assessore alla Cultura della Città di Torino e presidente dell’associazione Sistema Musica. “I 13 appuntamenti che proponiamo al pubblico celebrano l’Egizio con grande originalità e con una sorprendente varietà di stili e discipline”. Le fa eco la presidente del museo Egizio Evelina Christillin: “In occasione delle celebrazioni per il Bicentenario ci apprestiamo a vivere una nuova stagione, in cui festeggiare i 200 anni non significa soltanto offrire un esercizio di memoria, ma anche programmare il futuro con un occhio attento al contesto da cui provengono gli oggetti che custodiamo, studiamo e raccontiamo al pubblico, con l’intenzione di incrociare la ricerca archeologica e la storia dell’antico Egitto con le arti e le diverse realtà culturali della città. Il Festival Incanto Egizio si muove proprio in questa direzione”.
La programmazione inizia sabato 12 ottobre 2024 con la proposta concertistica di Lingotto Musica (All’ombra delle piramidi, ore 20.30) e proseguirà martedì 22 ottobre con uno speciale concerto proposto da De Sono, arricchito da performance di danza e light design (Iside e le Sfingi, ore 20.30), lunedì 28 ottobre con una conferenza-concerto del CFM Centro di Formazione Musicale della Città (Il flauto, strumento di dèi, pastori e musici, ore 17), martedì 29 ottobre con un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino, che si esibirà anche in una nuova composizione in prima assoluta del maestro Ahmed El Saedi (Il sole incendia Brahms, ore 21). Lunedì 4 novembre, Polincontri presenterà un reading-concerto che prevede anche la prima esecuzione assoluta di una nuova opera del compositore Alessandro Cuozzo (Another Aida’s History, ore 18), giovedì 14 novembre tornerà l’alta divulgazione musicale con la seconda proposta del CFM (Il liuto dal Medio Oriente all’Europa, ore 18.30) e sabato 16 novembre la Academia Montis Regalis proporrà un ricco programma a tema (Antiche Regine, ore 21). Chiuderà il mese l’Accademia Maghini, venerdì 29 novembre, con la prima esecuzione moderna di un oratorio di Antonio Caldara (Gioseffo interpreta i sogni, ore 21). Unione Musicale e EstOvest Festival uniranno le forze martedì 3 dicembre per un concerto che prevede anche l’esecuzione di un brano commissionato per l’occasione al compositore Francesco Antonioni (Beethoven e l’Egitto, ore 20). Le collaborazioni proseguono con il Teatro Regio e il Conservatorio di Torino, che mercoledì 4 dicembre proporranno un originale concerto (Sinfonie d’Oriente, ore 20). Venerdì 13 dicembre l’Accademia Corale Stefano Tempia presenta Passi Ensemble con Sabrina Oggero Viale che accompagnerà i visitatori in un’esplorazione originale degli spazi del museo Egizio con una performance di musiche appositamente studiate per l’occasione (Passi nel Museo Egizio, ore 16). L’ultimo concerto in programma sarà domenica 15 dicembre, con una seconda proposta della Tempia (Thamos, Re d’Egitto, ore 21). A chiudere la rassegna, giovedì 19 dicembre, sarà invece l’incontro-conferenza proposto dal Teatro Regio (Aida inedita, ore 18).
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