Ercolano. Al parco archeologico per “Ercolano dei popoli” il percorso “Ercolano Miti e Misteri”. E l’apertura della Casa della Gemma prorogata di dieci giorni. Sirano: “Qui il confine tra sacro, profano, mito e ignoto, si dissolve”


Il triclinio della Casa della Gemma a Ercolano dopo il restauro (foto paerco)
Torna domenica 23 febbraio 2025, alle 11, l’appuntamento al parco archeologico di Ercolano con “Ercolano dei popoli” la serie di incontri organizzati per iniziativa e in collaborazione con Coopculture, questo mese dedicato a “Ercolano Miti e Misteri”. Ammesso un gruppo di massimo 25 partecipanti, la partecipazione è gratuita al costo regolare del biglietto di ingresso al Parco. Prenotazione al link https://www.coopculture.it/it/prodotti/ercolano-dei-popoli-miti-e-misteri/ o in biglietteria fino ad esaurimento posti. Il parco archeologico di Ercolano annuncia inoltre che, in seguito all’alto gradimento e alla richiesta ricevuta per la visita della Casa della Gemma, l’apertura della domus viene prolungata per altri 10 giorni, occasione ulteriore per esplorare uno dei tesori del Parco di Ercolano, celebre per i suoi mosaici e gli affreschi ben conservati.

“Contesa fra Ercole e il fiume Acheloo per la mano di Deianira” nella sede del Collegio degli Augustales di Ercolano (foto Paerco)
L’appuntamento del 23 febbraio è dedicato alle pluralità culturali, storiche e antropologiche nel mondo antico. Fondata da Ercole, secondo la tradizione, nella compagine culturale cittadina si sono innestate precocemente, come in altri siti della Campania, religioni provenienti dall’Oriente. Durante il percorso si andrà alla scoperta di luoghi e manufatti che rimandano a questi culti. Tracce esili ma dal punto di vista simbolico, molto potenti: come i riferimenti ad Attis, il cui culto era legato ai misteri della rinascita e della purificazione, e alcuni reperti che rimandano all’ambiente isiaco. Attraverso affreschi, rilievi e sculture si potranno comprendere aspetti della vita spirituale e dell’insieme delle pratiche religiose e magiche degli abitanti dell’antica città. Oltre ai culti ufficiali tra cui il culto imperiale e quello per Ercole, la presenza delle tradizionali divinità del pantheon romano quali Minerva, Mercurio, Nettuno, Venere, Dioniso e Vulcano esprime la vivacità del sentimento religioso di questa comunità, arricchito anche da divinità “minori” quali, Semo Sancus, i Lares, il culto dei Penati.

Francesco Sirano direttore del parco archeologico di Ercolano (foto Paerco)
“Ercolano è un luogo dove culti ufficiali e culti misterici hanno trovato terreno fecondo”, dichiara il direttore Francesco Sirano. “Visitare Ercolano in questa prospettiva significa entrare in un mondo dove il confine tra sacro, profano, mito e ignoto, si dissolve. Nel Parco archeologico, si può ancora percepire concretamente l’eco di una civiltà che venerava gli dèi e cercava risposte ai grandi misteri dell’esistenza anche al di fuori della religione, come dimostra la scuola di filologia epicurea impiantata nella Villa dei papiri”.
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