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Paludi (Cs). Al via l’11ma edizione di “Risonanze Brettie” che per due giorni coinvolge il parco archeologico di Castiglione di Paludi, il museo civico, il Centro Culturale Polifunzionale, le vie e le piazze del centro storico. Ecco il programma

Torna a Paludi (Cs) “Risonanze Brettie”, giunta alla sua undicesima edizione: due giorni, da venerdì 24 a sabato 25 ottobre 2025, con un ricco programma tra il parco archeologico di Castiglione di Paludi, il museo civico, il Centro Culturale Polifunzionale, le vie e le piazze del centro storico, ispirato alle tradizioni più autentiche del territorio associate a esposizioni d’arte, fotografiche, performance musicali, artistiche, degustazioni di cibi ispirati alla cucina antica, concerti, esibizioni di danza, il tutto ispirato al più autentico spirito di appartenenza che forse è l’anima più autentica di questa bella esperienza culturale. “Risonanze Brettie” avrà il sapore della rievocazione storica dei Brettii, il popolo che si insediò nell’antico abitato di Castiglione di Paludi molti secoli fa, quando la Sibaritide era terra di Magna Grecia.

Si comincia venerdì 24 ottobre 2025, alle 10, al parco archeologico Castiglione di Paludi con la Giocopasseggiata archeologica, percorso scientifico, con animazioni e divertimento, a cura di Donatella Novellis, direttrice scientifica del Parco; e Letture tra le mura, laboratorio animato di storie e racconti per piccoli e grandi esploratori a cura della Biblioteca dei bambini e dei ragazzi Carmine De Luca.

Si continua sabato 25 ottobre 2025. Alle 17, al parco archeologico Castiglione di Paludi, Passeggiata tra le antiche vestigia brettie: il club Trekking Corigliano-Rossano, guidato da Lorenzo Cara e dall’archeologo Luigi Arcovio, condurranno tra le magiche atmosfere naturali e archeologiche di Castiglione di Paludi; Rievocazione storica a cura della compagnia teatrale “i Sciollati”: i figuranti porteranno in scena  episodi tramandati dagli autori antichi, con particolare attenzione agli aspetti della vita quotidiana e della cultura materiale, agli episodi bellici con le comunità magnogreche; Risonanze pastorali: intermezzi musicali a cura della scuola di musica “Musicarte” del prof. Pierpaolo Mingrone. Alle 20.30, in centro storico, esposizioni, mostre artigianali e fotografiche. Tradizione, arte e creatività si incontrano! Un viaggio tra immagini, materiali e colori che raccontano storie di persone, territori e passioni autentiche. Gente e tradizioni nei luoghi del Bretti: mostra fotografica a cura dell’associazione Luce; Incontroluce: volti, luoghi e tradizioni di Paludi: esposizione fotografica dei partecipanti al concorso: Un racconto visivo tra passato e presente; Alla scoperta di pietre colorate, acchiappasogni e quadri artigianali: creazioni uniche, realizzate con amore e passione, portatrici di energia positiva e solidarietà a cura dell’Associazione VESCA; esposizione di oggetti in legno progettati, costruiti e restaurati con maestria dalla Falegnameria Artigianale Effeci; Le creazioni di Janis Basile: ghirlande, lavori all’uncinetto e oggetti in gesso ceramico: piccoli capolavori fatti a mano.

L’Arte del Cibo. I segreti e la storia di sapori e tradizioni perse nel tempo. Un percorso di gusto tra antiche ricette, prodotti locali e saperi tramandati: un’esperienza autentica per riscoprire l’identità gastronomica del territorio. Degustazioni di Ranu rattatu, una pietanza tradizionale dal sapore antico a cura di Associazione Les Crochets Paluriselle; Scoratelli, pasta fritta ricoperta di zucchero a cura di Pro Loco Paludi; le Chichille (caldarroste paludesi), un sapore d’autunno che scalda il cuore, a cura di Circolo San Francesco di Paludi; la Focaccia Brettia, ricetta originale del dolciere Massimiliano Tagliaferro, realizzata in collaborazione con le aziende Straface, Fonsi e la Comunità Slow Food; Vino tra le mura, degustazione di vini Tenuta Corno Valano di Pietro Panettiere.

Esibizioni Artistiche nel Centro Storico. Musica, magia e spettacolo tra le vie di Paludi. Il centro storico si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove clown, giocolieri, trampolieri e artisti di strada incanteranno grandi e piccoli con la loro creatività e fantasia. Gli spettacoli itineranti si fonderanno con le performance musicali dal vivo, creando un’atmosfera unica, fatta di ritmo, colori ed emozioni.

Performance musicali. Un viaggio sonoro tra generi, culture e radici popolari: Delirium Quartet – Quartetto di clarinetti dalle sonorità eleganti e coinvolgenti; Father & Son – I classici della tradizione napoletana interpretati con mandolino e pianoforte; Med Organ Trio – Jazz mediterraneo con Leo Caligiuri (Hammond), Roy Panebianco (chitarra) e Maurizio Mirabelli (batteria); Inacustico – Un viaggio tra il rock e pop italiano e internazionale riarrangiati in chiave acustica, voce e chitarra, da Gianluca Chiarello; Maestro P. Maggi alla fisarmonica – Dal tango di Astor Piazzolla al jazz, passando per le sonorità balcaniche; Fantasie Popolari – Ritmi travolgenti con organetto, tamburello e danze popolari del Sud; Canzoni alla Spina Acoustic Trio – Con A. Spina, D. Ramundo e N. Novellis; NY jazz duo – Davide Paternostro -sax e Mimmo De Paola – contrabbasso. Atmosfere metropolitane e coinvolgenti dove ritmo e lirismo sfociano in un corpo sonoro pastoso, sofisticato ed elegante, l’esecuzione di standards e songs saranno reinterpretate di istinto e in maniera estemporanea alla ricerca dell’emozione unica e pura che solo il jazz può donare.

Donatella Novellis, direttrice del Parco archeologico e del Museo civico di Paludi (foto da profilo FB)

“Siamo profondamente felici di tornare a promuovere e realizzare questa nuova edizione di Risonanze Brettie”, interviene Domenico Baldino, sindaco di Paludi. “Un evento culturale divenuto storicizzato per la comunità di Paludi, di cui non possiamo più fare a meno, che ha preso avvio nella mia prima consiliatura a Sindaco di Paludi, ben dieci anni fa. Accoglieremo con la consueta ospitalità quanti vorranno partecipare alle numerose attività organizzate, che valorizzano le tradizioni, la bellezza, l’identità del paese di Paludi”. E l’architetto Corrado Fonsi, ideatore e direttore artistico: “Da paludese ho sempre sentito forte il legame con questo pezzo importante di storia, dal quale non possiamo staccarci e che va conosciuto sempre più. Sin dalla prima edizione, l’obiettivo di Risonanze Brettie è stata la valorizzazione di un luogo che racconta il passato di questa terra facendolo diventare palcoscenico di performance culturali e artistiche. Anche quest’anno, grazie a efficaci collaborazioni istituzionali e scientifiche e al contributo erogato dal ministero della Cultura, Fondo nazionale per la rievocazione storica, ottenuto grazie all’impegno di Tina Guglielmello e dei funzionari del Comune di Paludi, è stato possibile ampliare l’offerta culturale, disegnando un programma diversificato, che coinvolge insieme abitato antico e centro storico attuale, estendendone la durata. Sarà una due giorni che interesserà il Parco archeologico di Castiglione, il Museo Civico e il centro storico di Paludi attraverso attività diversificate, con un programma declinato sulla valorizzazione e il racconto delle peculiarità culturali, archeologiche, artistiche, musicali, gastronomiche del territorio. L’edizione 2025 vuole, inoltre, proporre attività che siano inclusive e aperte a tutti, non dimenticando la parte più giovane della comunità”. Chiude Donatella Novellis, direttrice del Parco archeologico e del Museo civico di Paludi: “L’undicesima edizione di Risonanze Brettie, evento al quale il territorio è particolarmente legato, continua a vedere la proficua ed efficace collaborazione tra Direzione artistica dell’evento, nella persona dell’Arch. Corrado Fonsi che ringrazio moltissimo, e della Direzione scientifica del Parco archeologico di Castiglione e Museo civico. L’azione culturale è da sempre legata alla promozione della conoscenza dell’abitato fortificato di Castiglione, alla valorizzazione dei suoi spazi. Anche quest’anno il Parco di Castiglione ospiterà nelle due giornate di venerdì e sabato azioni legate al suo valore archeologico, storico, naturalistico, paesaggistico. Si comincerà venerdì mattina con una GiocoPasseggiata archeologica nel Parco, che sarò onorata di animare per le comunità scolastiche del territorio. Oltre a una specifica animazione dedicata ai visitatori più piccoli, quest’anno avremo la collaborazione preziosa della Fondazione “Carmine De Luca”, che realizzerà “Letture tra le mura”, Laboratorio animato di storie e racconti per piccoli e grandi esploratori a cura della Biblioteca dei bambini e dei ragazzi Carmine De Luca, realtà culturale di profondo valore. Sabato pomeriggio tornerà il Club Trekking Corigliano-Rossano, guidato da Lorenzo Cara e da Luigi Arcovio, per una passeggiata alla scoperta delle atmosfere naturali e archeologiche di Castiglione; con loro la rievocazione curata dalla compagnia teatrale “i Sciollati” e le Risonanze pastorali della scuola “Musicarte” del Prof. PierPaolo Mingrone. A tutti loro – e a quanti saranno coinvolti nelle manifestazioni in centro storico – la più autentica gratitudine per quanto messo in atto ai fini della valorizzazione e promozione di Castiglione e della bella comunità di Paludi”.

Paludi (Cs). Per le GEP 2025, “Passeggiata nell’abitato antico” tra il parco archeologico di Castiglione e il museo civico

Domenica 28 settembre 2025, alle 10.30, il parco archeologico di Castiglione di Paludi e museo civico di Paludi (Cs), per le GEP 2025, “Passeggiata nell’abitato antico”. Si camminerà attraverso il patrimonio più antico che la comunità di Paludi ospita, quello custodito al parco archeologico di Castiglione di Paludi e al museo civico, lungo un percorso di conoscenza attento alla storia, all’archeologia, alla cultura, alle civiltà passate, alle tradizioni. Così il sindaco di Paludi Domenico Baldino: “Accoglieremo con la nostra consueta ospitalità quanti vorranno trascorrere momenti piacevoli nel parco archeologico di Castiglione, per celebrare il patrimonio che custodiamo, migliorarne la conoscenza, diventarne sempre più consapevoli custodi. Siamo fieri di portare avanti e sostenere azioni che puntano alla valorizzazione di luoghi, quali il parco di Castiglione ed il museo civico, che devono sempre più essere sentiti come patrimonio collettivo”. Così Donatella Novellis, direttrice scientifica del parco archeologico di Castiglione e del museo civico di Paludi: “Anche quest’anno il patrimonio culturale straordinario che la comunità di Paludi custodisce partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio, dedicate a un tema particolarmente vicino all’archeologia del sito di Castiglione, ovvero le architetture e l’arte del costruire. L’abitato fortificato ellenistico (IV-III sec. a.C.) che il sito conserva rappresenta una testimonianza splendida di architettura antica, che attesta in modo eloquente la perfezione consapevole e la cura del costruire nel mondo antico”. L’evento vedrà la presenza consueta dell’amministrazione comunale e la partecipazione attiva della Pro Loco Paludi, nelle persone del Presidente Giuseppe Blefari insieme ad associate e associati. Alla passeggiata nel parco archeologico di Castiglione, con partenza alle 10.30 di domenica 28 dal suo ingresso, seguirà la visita al museo civico, con particolare attenzione alla mostra permanente sulla civiltà contadina. In caso di condizioni meteo avverse, ci si ritroverà alle 10.30 direttamente al museo civico, al Centro Culturale Polifunzionale.

Castrovillari (Cs). Alla casa circondariale inaugurata la mostra archeologica “Copycat. Speranze replicabili” che chiude il progetto del parco di Sibari con i detenuti e gli studenti. Filippo Demma: “L’obiettivo è mostrare che la cultura va oltre ogni tipo di barriera, mentale ma anche fisica”

castrovillari_casa-circondariale_mostra-archeologica-Copycat_locandinaCon l’inaugurazione alla casa circondariale di Castrovillari (Cs), giovedì 30 maggio 2024, della mostra archeologica “Copycat. Speranze replicabili” a cura di Filippo Demma, Camilla Brivio, Donatella Novellis, si chiude l’omonimo progetto ideato, prodotto e realizzato dalla direzione del parco archeologico di Sibari, e che ha coinvolto detenuti della casa circondariale di Castrovillari, studenti dell’Ipsia – Istituto professionale superiore secondario “Erodoto di Thurii” di Cassano All’Ionio – professori della stessa scuola, archeologi e assistenti all’accoglienza, fruizione e vigilanza, due direttori carcerari, un funzionario e una preside, diversi reperti originali datati tra il VI e il III secolo a.C., tre “formatori” della onlus “Maestri di Strada”, quattro seminari per un totale di sedici ore di formazione preliminare rivolta a docenti e operatori museali, un autista ed un pulmino messo a disposizione dal comune di Cassano all’Ionio per collegare anche fisicamente carcere e museo. Alla presentazione della mostra, che resterà aperta fino al 20 giugno 2024, sono intervenuti Gerardo Guerriero Liberato, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria della Calabria; i sindaci di Castrovillari e Cassano All’Ionio, Domenico Lo Polito e Giovanni Papasso; Giuseppe Carrà, direttore casa circondariale “Rosetta Sisca”; Anna Liporace, dirigente scolastica IISS “Erodoto di Thurii” di Cassano All’Ionio; Nicola Laieta e Alice Ruffa, Maestri di Strada ONLUS; Valentina Draetta, sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Castrovillari (Cs); Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione Regione Calabria. Il racconto dell’esperienza è stato affidato agli studenti e ai docenti dell’IPSIA “Erodoto di Thurii” e agli ospiti della casa circondariale “Rosetta Sisca”. A concludere i lavori, moderati da Luigi Bloise, capo Area Trattamentale della “Rosetta Sisca”, Filippo Demma, direttore Parchi archeologici di Crotone e Sibari, direttore direzione regionale Musei Calabria.

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Filippo Demma. direttore regionale Musei Calabria, e direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)

“Dopo la prima parte formativa”, spiega Filippo Demma, “il progetto passa alla sua seconda e ultima fase. Accanto ai reperti, infatti, esponiamo quelle stampe 3D realizzate da studentesse, studenti, docenti dell’Ipsia “Erodoto di Thurii” insieme ad alcuni degli ospiti della casa circondariale durante i laboratori che si sono tenuti nel museo Archeologico nazionale della Sibaritide. Oggetti che, seguendo il principio della circolarità, saranno poi utilizzati in altri laboratori con persone cieche e ipovedenti che non potrebbero toccare i delicatissimi originali ma attraverso le copie potranno almeno percepire la forma degli oggetti antichi. L’obiettivo è mostrare che la cultura va oltre ogni tipo di barriera, mentale ma anche fisica”.

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L’ingresso della casa circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari (Cs) (foto min-giu)

I reperti esposti in vetrina vengono da alcuni siti archeologici della Sibaritide: una kylix, coppa in ceramica usata durante il banchetto per contenere il vino, ritrovata in una tomba ad Amendolara (Cs) e ha un’età di circa 2500 anni (VI sec. a.C.); un peso da telaio in terracotta che serviva a tendere i fili durante la tessitura ritrovato a Castiglione di Paludi e risale al IV-III sec. a.C.; una lucerna, lampada in terracotta decorata con una volpe che salta verso un grappolo d’uva proveniente dalla città romana di Copia, fondata nella Piana di Sibari dopo le greche Sibari e Thurii databile a circa 1900 anni fa (I-II sec. d.C.). Altri reperti, invece, provengono dall’antico santuario ritrovato sul Timpone Motta, nel comune di Francavilla Marittima (Cs). Sono in terracotta: una pisside, un contenitore in cui le donne custodivano prodotti di bellezza, gioielli, oggetti cari, una lekythos, boccetta per oli profumati, una brocchetta per acqua (hydria): oggetti che hanno un’età di circa 2600 anni (databili al VII-VI sec. a.C.).

Paludi (Cs). Al museo civico apre la mostra “Scavare Radici. Il racconto della scoperta di Castiglione di Paludi” con reperti inediti dal parco archeologico di Sibari, primo risultato dell’accordo siglato per la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della Sibaritide e del Pollino

paludi_museo-civico_mostra-scavare-radici_locandina“Solo pochi mesi fa – ricorda Filippo Demma, direttore del parco archeologico di Sibari – abbiamo sottoscritto un accordo per la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della Sibaritide e del Pollino con quattordici comuni della Sibaritide, un’Arcidiocesi ed una Diocesi, un Museo d’impresa, tre Musei privati, un Parco Nazionale ed un Ente gestore di due Riserve ambientali, che porterà alla nascita della Rete dei Musei della Sibaritide. Già dopo pochi mesi, raccogliamo un frutto importante di quell’accordo: l’apertura della mostra nel museo civico di Paludi, con reperti che escono dai magazzini del nostro museo, diventano patrimonio fruibile da tutti e tornano – ripetutamente e a rotazione – nel luogo in cui cono stati rinvenuti poco meno di cent’anni fa. Si concretizza la volontà di fare sistema, di valorizzare la bellezza che ci circonda, attraverso un impegno di comunità”. Apre infatti mercoledì 10 aprile 2024, alle 18, il Centro Culturale Polifunzionale di Paludi (Cs), dove resterà aperta fino al 10 febbraio 2025, la mostra archeologica “Scavare Radici. Il racconto della scoperta di Castiglione di Paludi” a cura dell’archeologa Donatella Novellis, che del parco archeologico di Castiglione e del museo civico di Paludi è direttrice scientifica, e Serena Guidone, funzionaria archeologa al parco archeologico di Pompei, con la partecipazione del museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”. Dopo i saluti di Stefano Graziano, sindaco di Paludi, e di Bruno Pizzuto, assessore ai Beni archeologici e paesaggistici, interverranno il direttore Filippo Demma, la soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza Paola Aurino, le curatrici della mostra. Al termine dell’inaugurazione si festeggerà con una degustazione di fritti e tipicità a cura della Pro Loco Paludi e dell’Azienda Fonsi.

La mostra “Scavare radici” è un viaggio a ritroso nel tempo, dalle prime segnalazioni del rilevante sito archeologico ai primi del ‘900 sino alla sua messa in luce, tra il 1950 ed il 1956, che porta al tempo lontano della Magna Grecia e prima ancora. A guidare questo percorso di conoscenza e consapevolezza sono documenti d’archivio e reperti mai esposti prima: una selezione di vasi, oggetti in bronzo, statuine, elementi architettonici dall’abitato fortificato ellenistico (IV-III secolo a.C.) e alcuni reperti dalle necropoli: quella più antica enotria (IX-VIII sec. a.C.) e quella contemporanea all’abitato.

“È un traguardo che tagliamo con grande, incontenibile gioia”, sottolinea il sindaco Graziano, “frutto della volontà convinta dell’Amministrazione Comunale di valorizzare il patrimonio culturale di cui abbiamo il privilegio di essere custodi, ampliandone la conoscenza, attraverso le strategie migliori. Un traguardo che diventa punto di partenza, per le prospettive che apre l’arrivo a Paludi – per la prima volta – dei reperti di Castiglione: occasione di formazione e crescita culturale, di conoscenza e fierezza della nostra identità. Un fare, costruire e promuovere cultura necessario, reso possibile dalla rivoluzione culturale contagiosa e coinvolgente promossa nella Sibaritide da Filippo Demma, direttore del parco archeologico di Sibari, al quale siamo grati per aver reso possibile la realizzazione della mostra”.