Archivio tag | direzione regionale Musei della Basilicata

Bari. Successo di pubblico: nuova proroga della mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’archeologia racconta” al Castello Svevo, oltre seicento reperti dall’VIII secolo a.C. fino all’epoca dell’imperatore Augusto

bari_castello-svevo_mostra-antichi-popoli-di-puglia_reperti-apuli_foto-drm-puglia

Reperti apuli esposti nella mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’Archeologia racconta” al Castello Svevo di Bari (foto drm-puglia)

bari_castello-svevo_mostra-antichi-popoli-di-puglia_videoinstallazione_foto-drm-puglia

Videoinstallazione alla mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’Archeologia racconta” al Castello Svevo di Bari (foto drm-puglia)

Prima fino al 31 marzo, poi al 14 maggio, ora fino al 23 luglio 2023. Non si ferma il successo della mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’archeologia racconta”, a cura del direttore generale musei, Massimo Osanna e del direttore regionale musei Puglia, Luca Mercuri, al Castello Svevo. La nuova proroga in risposta al grande interesse del pubblico, con 55mila visitatori all’attivo in cinque mesi. Nell’esposizione sono presenti oltre seicento reperti, molti dei quali normalmente non esposti al pubblico e distribuiti lungo una linea temporale che va dall’VIII secolo a.C. fino all’epoca dell’imperatore Augusto. Tra le opere provenienti dai musei della direzione regionale, da musei civici, da depositi, soprintendenze e dalla direzione regionale Musei Basilicata, vi sono anche i 36 reperti del museo Archeologico nazionale di Taranto – MArTA, provenienti prevalentemente dall’area dell’acropoli di Saturo, dallo scavo tarantino di via Leonida e dalle tombe di Canosa. L’archeologia in Puglia racconta una lunga vicenda di incontri e scontri fra popoli e civiltà, dal processo di integrazione ed assimilazione della cultura degli Iapigi, abitanti della regione dal IX secolo a.C., e dei Greci diretti a fondare la colonia di Taranto, alla formazione delle tre culture locali, quella dei Messapi a sud, dei Peucezi al centro e dei Dauni a nord, fino alla radicale trasformazione del paesaggio e della società con l’arrivo dei Romani.

bari_castello-svevo_mostra-antichi-popoli-di-puglia_allestimento_foto-drm-puglia

Allestimento della mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’Archeologia racconta” al Castello Svevo di Bari (foto drm-puglia)

“La consapevolezza che su questo territorio insista un così ricco patrimonio archeologico è il punto di partenza da cui nasce l’ambizioso progetto espositivo di Antichi Popoli di Puglia, che riunisce in un solo percorso i contesti e le opere più significative dell’archeologia pugliese”, disse il direttore generale Musei Massimo Osanna durante l’inaugurazione della mostra. “L’allestimento diventa altresì occasione per evidenziare, anche con la presenza di opere usualmente non esposte, la pluralità di culture avvicendatesi nel territorio, attraverso una narrazione che ne valorizza i caratteri peculiari”. E il direttore regionale musei Puglia Luca Mercuri: “Il ricco e variegato patrimonio archeologico della Puglia ha suggerito le linee tematiche della mostra, che ha trovato terreno fertile in tutti i Musei, le Soprintendenze e le altre istituzioni locali coinvolte in questa operazione ambiziosa. L’esposizione nasce come opportunità per valorizzare le collezioni dei luoghi della cultura del territorio ed è stata allestita nel Castello Svevo di Bari, cuore pulsante della città e monumento tra i più noti e visitati dell’intera Regione, con numeri in straordinaria crescita”.

Firenze. A tourismA 2023 stand del Mic con focus su Altino, Metaponto, Sepino, Scolacium, e Ostia antica. Poi visite immersive, tavola rotonda sui bronzi dei musei delle Marche e filmato Rai sulla Regina viarum

firenze_tourisma-2023_stand-mic_foto-graziano-tavan

Lo stand del ministero della Cultura a tourismA 2023 (foto graziano tavan)

Il ministero della Cultura a “TourismA”, il Salone dell’archeologia e del turismo culturale al Palazzo dei Congressi, a Firenze, dal 24 al 26 marzo 2023. Il MiC, con il coordinamento del Servizio VI del Segretariato generale, è presente con uno spazio espositivo incentrato sulle iniziative di promozione del patrimonio archeologico, sulle strategie di valorizzazione e sulla conoscenza del mondo antico. Nello stand istituzionale vengono raccontati 5 luoghi della cultura, individuati in collaborazione con la Direzione generale Musei: il museo nazionale e area archeologica di Altino (Direzione regionale Musei Veneto); il parco archeologico Area urbana di Metaponto e Tempio delle Tavole Palatine (Direzione regionale Musei Basilicata); il parco archeologico di Sepino, in Molise; il museo e parco archeologico nazionale di Scolacium (Direzione regionale Musei Calabria) e, infine, il parco archeologico di Ostia antica che viene mostrato dall’alto grazie alle riprese effettuate con un drone. Quest’ultimo è stato premiato con il Marchio del patrimonio europeo dalla Commissione europea, nel 2019.

film_appia-regina-viarum_rai-cultura

Frame del film di RaiCultura “Regina Viarum. La via Appia nella storia”

Nelle tre giornate del Salone ci sono anche momenti di alto confronto scientifico che danno poi ampio risalto alle iniziative del MiC, i cui progetti saranno oggetto di dibattito tra i maggiori esperti del settore. Tra queste, in particolare, si segnala (sabato 25, dalle 12 alle 17 nello stand del MiC) una visita immersiva, con visori oculus, del ‘Tempio del Belvedere’ e degli affreschi delle ‘Tombe Golini’ (museo Archeologico nazionale di Orvieto). Prevista poi una tavola rotonda, a cura dell’Istituto Centrale per il Restauro, dal titolo “Sulle vie dei bronzi. Sculture in bronzo e bronzo dorato dai Musei delle Marche” e la presentazione di “Regina Viarum. La via Appia nella storia”, realizzato da Rai Cultura in convenzione con MiC-Ufficio UNESCO e presentato in occasione dell’iter di candidatura della Via Appia Antica nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (link Regina Viarum. Via Appia nella storia – RaiPlay). “Il turismo culturale rappresenta un segmento importante  dell’intero settore in Italia”, interviene il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Per questo motivo il Ministero ha deciso di partecipare con convinzione a TourismA, portando una accurata selezione dei tesori meno conosciuti ma non per questo meno preziosi del nostro patrimonio archeologico”.