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Firenze. Al museo Archeologico nazionale e al museo di Antropologia e Etnologia prorogata la mostra “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima”

firenze_archeologico_mostra-170mila-anni-fa-a-poggetti-vecchi_prorogata_locandinaProroga straordinaria della mostra “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima”. Nelle due sedi, al museo Archeologico nazionale di Firenze e al museo di Antropologia e Etnologia dell’università di Firenze, fino a domenica 2 marzo 2025 sarà possibile visitare la mostra che celebra i “primi Toscani” e i 70 anni dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, inizialmente prevista fino al 12 gennaio 2025. L’esposizione, curata da Biancamaria Aranguren, Silvia Florindi, Daniele F. Maras, Daniela Puzio e Anna Revedin è dedicata al sito preistorico di Poggetti Vecchi (Gr), che costituisce un laboratorio eccezionale per lo studio dei cambiamenti ambientali e per l’adattamento delle comunità umane in periodi di crisi climatica (vedi Firenze. Al museo Archeologico nazionale apre la sezione “Una tecnologia sostenibile” della mostra “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima” | archeologiavocidalpassato). Quasi due mesi in più per poter ammirare da vicino gli straordinari e unici reperti lignei di Poggetti Vecchi, che ci offrono l’emozione di un contatto diretto con i nostri antenati e il loro stile di vita sostenibile. Fra i reperti eccezionali restituiti dal sito si ricordano i resti ossei riferibili a un’intera famiglia di elefanti antichi e soprattutto gli straordinari “bastoni di scavo” di legno appartenuti a un gruppo di Neanderthal, miracolosamente conservati per oltre 170.000 anni, grazie a condizioni ambientali stabili e in assenza di ossigeno, ed esposti per la prima volta al museo Archeologico nazionale di Firenze in anteprima mondiale. La mostra è organizzata da IIPP – Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria per il suo 70° anniversario, in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo dell’università di Firenze e con il museo Archeologico nazionale di Firenze, in accordo con la direzione regionale Musei nazionali Toscana, e con il con il contributo di Regione Toscana e di Fondazione CR Firenze.

Firenze. Al museo Archeologico nazionale apre la sezione “Una tecnologia sostenibile” della mostra “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima”

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Locandina della mostra “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima” al museo Archeologico nazionale di Firenze dal 24 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025

Mostra-evento per celebrare i “primi Toscani” e i 70 anni dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria a Firenze. Da giovedì 24 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 il museo Archeologico nazionale di Firenze ospita la sezione “Una tecnologia sostenibile” della mostra “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima”, compresa nel costo del biglietto d’ingresso al museo. L’inaugurazione alle 18 al museo di Antropologia e Etnologia, che ospita l’altra sezione della mostra dal titolo “Ambiente e risorse”. La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, che celebra così il suo 70° anniversario, in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo, università di Firenze e con il museo Archeologico nazionale di Firenze, in accordo con la direzione regionale Musei nazionali Toscana, e con il contributo di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze.

firenze_archeologico_mostra-tecnologia-sostenibile_170000-anni-fa-a-poggetti-vecchi_disegno_foto-mafL’esposizione, curata da Bianca Maria Aranguren, Silvia Florindi, Daniele Federico Maras, Daniela Puzio e Anna Revedin, è dedicata al sito preistorico di Poggetti Vecchi (Gr), che costituisce un laboratorio eccezionale per lo studio dei cambiamenti ambientali e per l’adattamento delle comunità umane in periodi di crisi climatica. Fra i reperti eccezionali restituiti dal sito si ricordano i resti ossei riferibili a un’intera famiglia di elefanti antichi e soprattutto un gruppo di straordinari reperti di legno appartenuti a un gruppo di Neanderthal, miracolosamente conservati per oltre 170.000 anni, grazie a condizioni ambientali stabili e in assenza di ossigeno, ed esposti per la prima volta al MAF in anteprima mondiale.