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Parco sommerso di Baia. Completata la prima fase del restauro del mosaico delle Onde nel nuovo complesso termale, individuato nei mesi scorsi, nell’area del Portus Julius

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Veduta generale del mosaico delle Onde nel complesso termale di Porto Julius del parco sommerso di Baia (foto pafleg)

È noto come il mosaico delle Onde, (ri)scoperto” alla fine del 2022: è un mosaico con cornice ad onde, in tessere nere e rosa su fondo bianco, che decorava una stanza nel Portus Julius nel parco sommerso di Baia. Fu rinvenuto per la prima volta quasi 40 anni fa, diventando anche una delle icone del Parco, riprodotta in guide e brochures. Poi le variazioni del fondale, con la scomparsa della posidonia e l’aumento dei livelli di sabbia, ne hanno fatto pian piano perdere le tracce, diventando un tesoro scomparso per tutti coloro che frequentano e lavorano nel Parco (vedi Baia. Al parco sommerso (ri)scoperto un mosaico del Portus Julius con una sequenza di ambienti: sono le prime costruzioni di Agrippa? Il 2023 darà una risposta | archeologiavocidalpassato). Ora il parco archeologico dei Campi Flegrei, cui fa capo il parco sommerso di Baia, annuncia che si è conclusa la prima fase dei restauri. E i risultati sono notevoli.

I preparativi erano iniziati qualche settimana fa, alla fine di maggio 2023, in vista del restauro del mosaico delle Onde nel nuovo complesso termale, individuato nei mesi scorsi, nell’area del Portus Julius del parco sommerso di Baia. Gli abili e attenti movimenti dei

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Fasi di restauro del mosaico delle Onde al Portus Julius nel complesso termale del parco sommerso di Baia (foto pafleg)

restauratori della CSR Restauro Beni culturali, come mostra il video in presa diretta, scoprono a poco a poco il mosaico dalla sabbia protettiva. Il restauro agli occhi degli esperti non si presentava facile: “Molte sono le lacune oltre che le incrostazioni che si sono formate sulle tessere, ma siamo certi che a brevissimo potremmo offrire anche questo gioiello ai visitatori del Parco sommerso”.

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Dettaglio del mosaico delle Onde nel complesso termale del Portus Julius del parco sommerso di Baia (foto pafleg)

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Fasi di restauro del mosaico delle Onde al Portus Julius nel complesso termale del parco sommerso di Baia (foto pafleg)

Ora si è conclusa la prima parte del restauro sul mosaico delle Onde del Portus Julius nel parco sommerso di Baia. Gli operatori della CSR Restauro Beni Culturali sono intervenuti integrando le lacune, anche con malte colorate per replicare la cromia delle tessere originali, e per rimuovere le incrostazioni che occupavano una porzione del mosaico. Un lavoro lungo e delicato visibile ai numerosissimi visitatori che in questi giorni si immergono nel Parco e che nei prossimi giorni sarà al centro delle riprese in un documentario per il canale tedesco Arté.

Parco archeologico dei Campi Flegrei. Iniziato il restauro subacqueo del mosaico “dei pesci”: a lavori ultimati, sarà una attrazione in più del parco sommerso di Baia

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Una fase del restauro subacqueo del mosaico “dei pesci” nel parco sommerso di baia (foto pa-fleg)

È iniziato il restauro del mosaico “dei pesci” nelle acque del golfo di Baia (Na). Una volta terminato, sarà un’altra attrazione per il pubblico del già interessante parco sommerso di Baia. Sono gli stessi archeologi del parco archeologico dei Campi Flegrei, di cui Baia fa parte, a darne notizia. “Restaurare un mosaico”, spiegano, “significa ripercorrere il lavoro di un antico artigiano, o meglio, di un artista di 2000 anni fa. Noi nel Parco sommerso di Baia abbiamo l’onore e l’onere di farlo immersi in un mare cristallino, soprattutto durante questo periodo dell’anno”.

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La porzione meglio conservata del mosaico “dei pesci” a Baia, con in primo piano un tonno e forse un’aguglia (foto Naumacos Underwater Archaeology and Technology)

“In questi giorni”, annunciano, “è infatti iniziato il cantiere presso il mosaico “dei pesci”, tra la Villa con ingresso a Protiro e le antiche sponde del Lacus Baianus. “Un pavimento di oltre 50 metri quadri, in parte rovinato dall’azione del mare, che si accanisce in primis verso le tessere nere, con cui sono stati resi gli animali marini della composizione”.

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Riccardo Mancinelli di CSR Restauro Beni Culturali all’opera tra la murena e il riccio rappresentati nel mosaico “dei pesci” a Baia (foto Naumacos Underwater Archaeology and Technology)

“Aguglie, murene, tonni e ricci e che oggi “nuotano” tra vivacissimi cefali, saraghi e orate, curati dalle esperte mani di Riccardo Mancinelli e dei suoi collaboratori dell’azienda CSR Restauro Beni Culturali. Appena terminati i lavori, apriremo al pubblico questo nuovo settore di visita per condividere sempre al massimo i contesti unici al mondo che Baia sommersa offre”.

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L’archeologa subacquea Barbara Barbaro del Servizio di Archeologia subacquea della SABAP dell’Etruria meridionale impegnata a Baia (foto pa-fleg)

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I Servizio di Archeologia subacquea della SABAP dell’Etruria meridionale a Baia (foto pa-fleg)

Una esperienza unica poter vedere all’opera i restauratori subacquei sui mosaici di Baia nel parco archeologico dei campi Flegrei”, confessa Barbara Barbaro, archeologa subacquea del Servizio di Archeologia subacquea della SABAP dell’Etruria meridionale. “Un ringraziamento per l’accoglienza al direttore Fabio Pagano, a Enrico Paolino da Nola Gallocchio, e Nuccia Filomena che ci ha sapientemente guidato tra le meraviglie sommerse dell’antica città”.