Oggi riapre a Reggio Calabria il museo archeologico della Magna Grecia: la casa dei Bronzi di Riace
L’attesa è finita. Inizia l’emozione. Oggi, sabato 21 dicembre, alle 16.30, riapre a Reggio Calabria la casa dei Bronzi di Riace, Palazzo Piacentini, sede del museo archeologico nazionale della Magna Grecia. A più di 40 anni dalla loro scoperta sui fondali del mare prospiciente Riace; a 33 dalla loro prima esposizione a Firenze – dopo il primo lungo delicato restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure -; a 4 dal loro trasferimento a Palazzo Campanella sede del Consiglio regionale della Calabria dove, come chiusi in un acquario, sotto gli occhi degli occasionali visitatori sono stati distesi e sottoposti a un nuovo ancora più delicato restauro conservativo; a meno di due settimane dal loro ritorno a casa a Palazzo Piacentini, da oggi sarà possibile ammirare di nuovo in posizione eretta le due statue bronzee simbolo dell’arte greca (o magno-greca) del V sec. a.C. in tutto il loro splendore.
L’accelerata imposta dal ministro per i Beni culturali Massimo Bray all’operazione “ritorno a casa” dei Bronzi di Riace ha avuto successo. E oggi pomeriggio il ministro Bray con la soprintendente Simonetta Bonomi e il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, sarà in prima fila all’inaugurazione del Museo della Magna Grecia nel palazzo progettato da Marcello Piacentini nella seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso e “ripensato” come un grande museo moderno dall’architetto Paolo Desideri, con un costo complessivo di 32 milioni. “I Bronzi di Riace, dopo quattro anni di restauro, tornano al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Si tratta del ritorno all’esposizione di un patrimonio culturale della Calabria ma anche dell’intera umanità”, ha dichiarato visibilmente soddisfatto il ministro Bray.
Dopo la delicata operazione per riportare i due guerrieri nel museo, cui ha assistito il ministro Bray, i tecnici hanno lavorato per rimettere in piedi i due bronzi. È toccato prima alla statua del “vecchio”, denominato con la lettera B, e poi, sabato scorso, a quella del “giovane”, la statua A. “I due bronzi – spiegano i tecnici – sono stati issati su speciali piedistalli a più strati, con una prima parte ancorata al pavimento sulla quale poggiano 4 sfere di marmo sopra le quali è stato fissato il basamento con il guerriero. È stato poi aggiunto un sistema di contrappesi per bilanciare la statua. Si tratta di una struttura sperimentale fortemente italiana anche nella scelta del materiale, che è marmo di Carrara.
“Il visitatore del nuovo Museo di Reggio Calabria”, spiegano l’architetto Paolo Desideri dello studio ABDR che si è avvalso della collaborazione dell’artista calabrese Alfredo Pirri, “avrà la sensazione di entrare in una piazza per assistere ad uno spettacolo teatrale con gli attori principali. Uno spazio consegnato alla città per la fruizione continua, soprattutto se andrà in porto la realizzazione dell’accesso diretto da Piazza De Nava.
Creando una specie di partitura musicale/letteraria, soggetta alle variazioni della luce del giorno a motivo della sua struttura tridimensionale, Pirri ha creato un nuovo proscenio che lascia intravedere le ombre dei tre protagonisti (Bronzi e Testa del Filosofo) collocati nel piano principale del Museo, il mito della Magna Grecia”. Paolo Desideri ha illustrato le scelte operate e i successivi interventi tecnici su quello che a breve diventerà un nuovo punto di riferimento per la città: “Benché la struttura fosse stata realizzata interamente in cemento armato, era necessario adeguarla alle nuove norme antisismiche e dotarla di una moderna impiantistica. Per evitare un forte impatto visivo si è scelto di rafforzare l’edificio con un nucleo centrale posto nell’ex corte esterna come elemento stabilizzatore dell’intera struttura e spina dorsale dei nuovi impianti. Questo nucleo centrale risolve i problemi strutturali e consente di avere un nuovo spazio che servirà da ingresso per portare i visitatori nel rinnovato percorso museale. I reperti saranno parte di un preciso contesto storico e di percorso che dalla preistoria si conclude nella sala dei Bronzi; squarci di quotidianità remota e non semplici oggetti in bella mostra. In cima al Museo è stato creato un ulteriore piano destinato a caffetteria con un piano calpestabile trasparente dell’ex cortile esterno costruito con una struttura geodetica (Tensegrity)”.
L’apertura al pubblico riguarderà inizialmente un piano del monumentale museo nazionale della Magna Grecia. Ma si sta già lavorando al riallestimento totale della struttura, che sarà pronta entro aprile 2014. Ci sarà poi la ristrutturazione della piazza antistante, piazza De Nava, con i lavori già finanziati con fondi europei (10 milioni da spendere entro il 2015). La riapertura del Museo è, a tutti gli effetti, una delle notizie più attese nel mondo culturale e, a Reggio Calabria, è stata accolta con grande commozione. “La Calabria può mettere in mostra la sua vera natura: quella culturale. È l’inizio della rinascita”, ha proclamato il governatore Scopelliti, che già sogna le masse di turisti riversarsi a Reggio Calabria come avvenne nel lontano 1980 a Firenze, alla prima esposizione dei Bronzi, mostra che aprì in un certo senso la strada alle grandi mostre archeologiche di forte richiamo per il grande pubblico. Ma proprio quel pubblico che mostrò di amare i due guerrieri, sembrò negli anni aver perso la strada per venirli ad ammirare nella loro casa a Reggio Calabria. Ora quella casa è diventata più accogliente ed è pronta a ricevere gli appassionati da tutto il mondo.
I Bronzi di Riace sono tornati a casa: dopo 4 anni, di nuovo nel museo della Magna Grecia di Reggio Calabria
“I Bronzi di Riace sono tornati alla loro casa”. Dopo quattro anni. La conferma di un evento tanto atteso quanto annunciato è arrivato di primo mattino con un tweet direttamente dal ministro per i Beni culturali e il Turismo, Massimo Bray, commentando lo spostamento dei Bronzi di Riace (“In tutta sicurezza”, sottolinea Bray che ha seguito passo passo l’intera operazione di trasferimento), avvenuto nella notte, da Palazzo Campanella sede del Consiglio Regionale della Calabria al Museo nazionale archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria, la cui apertura è prossima dopo che la struttura è stata sottoposta a lavori di ammodernamento. Le due statue avevano lasciato il museo reggino il 22 dicembre del 2009 per essere sottoposte a restauro conservativo in una sala appositamente predisposta del Consiglio regionale della Calabria, restauro che si è concluso nei mesi scorsi. Il trasferimento dei Bronzi al Consiglio regionale, si era reso necessario per consentire i lavori di ristrutturazione del Museo nazionale.
Per il trasferimento dei guerrieri di Riace nel Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria sono state utilizzate due gigantesche casse rosse, munite di appoggi ammortizzati, realizzate appositamente con gli appoggi ammortizzanti per ridurre al massimo qualsiasi tipo di vibrazione durante il tragitto in camion fino al Museo. Ogni statua, infatti, una volta entrata nella cassa, è stata ulteriormente bloccata, a distanze regolari, da pannelli verticali che seguivano le linee del corpo, così da impedire qualsiasi sollecitazione verticale e orizzontale. Accanto all’attenzione usata per il breve spostamento dei Bronzi c’è stato anche il grande dispiegamento di forze assicurato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno presidiato tutto il perimetro del Consiglio regionale della Calabria. Poi, a passo d’uomo, hanno scortato il tir con a bordo le casse contenenti i due Bronzi, che è giunto al Museo di Reggio Calabria.
Alberto Angela con una troupe della Rai ha registrato uno speciale sul ritorno dei guerrieri a Palazzo Piacentini, seguendo ogni fase delle operazioni di imballaggio, messa in sicurezza e trasporto delle statue fino al loro arrivo al museo.

Il ministro Massimo Bray saluta il soprintendente Simonetta Bonomi durante il trasferimento dei Bronzi di Riace
“Stiamo mantenendo una promessa restituendo a tutti i cittadini, non solo di Reggio e della Calabria ma del mondo, uno dei grandi tesori su cui credo davvero che bisognerà investire intelligenze e risorse per far ripartire il Mezzogiorno d’Italia”, commenta soddisfatto il ministro. “I Bronzi sono un patrimonio realmente inestimabile e bisogna trattarli con cura, come se fossero veramente due nostri amici, sono due grandi testimoni a cui vogliamo bene e che ci sapranno guidare nel compito che abbiamo di fronte, continuare la tutela del nostro patrimonio storico-artistico”. E aggiunge: “Avevo detto che avremmo mantenuto l’impegno di riportarli al Museo nel primo semestre del 2014, ma avevo la speranza che grazie all’aiuto del personale del ministero e di tutte le istituzioni, gli enti locali, il Comune di Reggio Calabria e la Regione Calabria, si sarebbe potuto fare di più. E così è stato”.

La sala dei Bronzi di Riace al museo della Magna Grecia di Reggio Calabria nell’allestimento prima dei restauri
I Bronzi, finalmente tornati al Museo, non saranno comunque esposti immediatamente al pubblico. Si dovrà attendere, infatti, il completamento della speciale sala che li ospiterà. Quando? “Credo che si chiuda un’avventura e che si chiuda abbastanza bene. Il ministro Bray ha dato disposizioni di essere molto rapidi. Ci rivedremo presto ma la data la annuncerà lo stesso ministro”, tranquillizza il soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, circa la ripresa dell’esposizione dei Bronzi nel Museo di Reggio Calabria. “La deve dire lui – continua – anche perché gli devo riconoscere il merito di aver preso a cuore la cosa e di aver dato un impulso per accelerare i tempi di ritorno delle due preziose statue. Poi c’è da pensare ai lavori di allestimento di tutto il museo. Ci auguriamo che presto si sblocchino e presto si possa
cominciare a lavorare in modo da aprire definitivamente il Museo nazionale di Reggio Calabria prima dell’avvio della prossima stagione turistica”. Oltre ai Bronzi, rientreranno al Museo nazionale altre opere, il Kouros, statua marmorea di epoca magno-greca raffigurante un giovinetto, e due maschere di bronzo, la Testa del filosofo e la Testa di Basilea.
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