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Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la conferenza “Nuovi approfondimenti sull’ecologia creativa di terrecotte in Italia Centrale: Antefixa project a Villa Giulia” di John Hopkins, Maria Pia Riccardi e Maya Musa, appuntamento speciale del ciclo “Chi (Ri)cerca Trova. I professionisti si raccontano al Museo”

“Nuovi approfondimenti sull’ecologia creativa di terrecotte: Antefixa project a Villa Giulia”: appuntamento speciale a cura dei Servizi Educativi del Museo con il ciclo “Chi (RI)cerca trova. I professionisti si raccontano al Museo”, in cui si presentano la ricerca scientifica e i progetti di studio che coinvolgono il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Venerdì 3 ottobre 2025, alle 16, John Hopkins (New York University), Maria Pia Riccardi e Maya Musa (università di Pavia) presenteranno l’Antefixa Project a cui ha preso parte anche il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti. Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it

Negli ultimi trentacinque anni, la ricerca sulla scultura architettonica in terracotta si è sempre più concentrata su contatti e scambi tra artigiani, che sembrano aver lavorato oltre confini politici, linguistici e sociali. Sculture replicate e strettamente emulate sono spesso state trovate sui tetti dei templi nel Lazio, in Etruria, Umbria, e negli spazi Falisci e Campani. Gli studiosi riconoscono ora che la mobilità era fondamentale per questo scambio, ma una domanda è rimasta: cosa si muoveva? Gli artigiani si spostavano con le loro conoscenze, con matrici, con materiali già pronti? O le matrici venivano spedite in giro per essere applicate in siti diversi da maestranze diverse? Come venivano scambiate le ricette per realizzare terracotte e cosa succedeva con i trattamenti superficiali: engobbi e policromie? Il dibattito deriva da una mancanza di fonti storiche sulla mobilità e da una generale mancanza di chiarezza dei legami tra le officine e le committenze pubbliche.

La presentazione illustrerà il progetto The Antefixa Project, iniziato con la collaborazione essenziale del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e nato per realizzare un nuovo archivio di dati archeologici su questi scambi. In tre anni, il team del progetto ha analizzato sculture architettoniche da vari siti attualmente presenti nella collezione del Museo, nella speranza di tracciare le conoscenze e le pratiche degli artigiani della terracotta, dalle cave all’installazione, e di recuperare alcuni resti dei contributi condivisi e differenziati tra il 550 e il 300 a.C. Saranno illustrati i motivi, lo scopo e l’ambito del progetto, presentando il team e la metodologia di lavoro, e mostrando un campione rappresentativo dei risultati dall’analisi di una serie di sculture utilizzate in templi da Falerii, Segni, Satricum, e oltre.