Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia l’evento musicale “Incontri” con il coro Koob e il coro Ha-kol. Ingresso libero per la prima domenica del mese
Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, alle 12, c’è “Incontri”, evento musicale a cura del coro Koob diretto da Francesca La Via, accompagnato dal violoncello di Carlo Onori e il pianoforte di Leonardo Angelini, e del Coro Ha-kol diretto da Alberto De Sanctis, accompagnato dal pianoforte di Francesco Capogreco. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Non è necessaria la prenotazione. Posti a sedere limitati. I due cori si incontrano per raccontare storie e spiritualità diverse attraverso le loro voci, cercando di unire le proprie identità culturali in un unico linguaggio musicale. Saranno eseguite musiche delle tradizioni popolari e dei repertori classici e contemporanei.

Il coro Koob diretto da Francesca La Via a Villa Giulia (foto etru)
Il Coro Koob nasce nel 2010 a Roma nella sede della libreria indipendente Koob (contrario di book=libro in inglese). Formato da dilettanti appassionati della musica e del canto, è un coro polifonico a cappella. Il repertorio è molto vario e spazia dalla musica antica del ‘400-‘500 (Giovanni Pier Luigi da Palestrina) ad autori classici (Mozart, Mendelsshon, Schubert, Verdi, Rossini), a musica etnica africana, villancicos sudamericani e musica popolare italiana (sarda) e di tutto il mondo.

Il coro Ha-kol diretto da Alberto De Sanctis (foto ha-kol)
Il Coro Ha-Kol (“La Voce”) nasce nel 1993 su iniziativa dei cantori della Sinagoga Maggiore di Roma, insieme ad altri cultori della musica ebraica. Hanno riconosciuto la necessità di riscoprire e pubblicizzare la bellezza della musica ebraica al pubblico sia all’interno che all’esterno della propria comunità. Allo stesso tempo, hanno voluto preservare e conservare il patrimonio musicale e liturgico della Comunità di Roma, una delle più antiche di Europa e che da più di duemila anni è presente ininterrottamente nella città di Roma. Nel corso degli anni il repertorio del coro si è via via arricchito di opere di compositori vissuti dal Cinquecento ai giorni nostri, oltre a musiche di tradizione sefardita e ashkenazita.
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