Firenze. Il museo Archeologico nazionale, a pochi giorni dall’apertura al pubblico della nuova sala della Chimera, svela il progetto dell’allestimento che restituisce alla scultura etrusca la sua centralità. Noferi, curatrice del MAF, ricorda i vari allestimenti riservati alla Chimera fin dalla sua scoperta, nel 1553

La Chimera di Arezzo, scultura etrusca del IV sec. a.C., uno dei simboli del museo Archeologico nazionale di Firenze (foto maf)
Mercoledì 19 novembre 2025, alle 18, al museo Archeologico nazionale di Firenze apre al pubblico la nuova Sala della Chimera, a conclusione del progetto di allestimento che restituisce alla scultura etrusca la sua centralità e ridefinisce l’intero spazio espositivo. E per la Chimera di Arezzo si apre un nuovo capitolo. Simbolo delle collezioni medicee, esposta in una suggestiva sala interamente rinnovata, sarà ora di nuovo offerta alla pubblica fruizione, dopo un accurato intervento di conservazione insieme a tre bronzetti etruschi raccolti nel 1553 nello stesso contesto di ritrovamento (vedi Firenze. Al museo Archeologico nazionale apre la nuova sala della Chimera, simbolo del Maf, primo intervento del più ampio progetto di valorizzazione e riallestimento del museo. Il direttore Maras spiega il mito e il ritrovamento della Chimera, e la restauratrice Basilissi il suo restauro | archeologiavocidalpassato).
L’allestimento completamente ripensato restituisce alla sala la sua unitarietà architettonica e una nuova centralità visiva. Il progetto realizzato dallo studio Guicciardini&Magni, che comprende un sapiente disegno di luci firmato dallo studio Iarussi, e supervisionato dagli architetti Luca Gullì, Luciana Linzalone e Francesca Bacci, della direzione regionale Musei nazionali della Toscana, nasce dall’idea di creare un dialogo continuo tra opera, spazio e luce. Un allestimento ambizioso che fonde rigore museografico e sensibilità progettuale per un nuovo modo di incontrare la Chimera. Tutto parte da un gesto semplice e potente: collocare la Chimera al centro. Da qui si sviluppa un impianto espositivo che guida la fruizione in modo circolare immersivo: la base come fulcro geometrico, la vetrina e la panca come elementi di continuità ed equilibrio, il tendaggio come filtro scenografico che accoglie e accompagna lo sguardo, e infine il restauro dei pavimenti ottocenteschi, decorazioni e impianti, che restituisce alla sala la sua coerenza originaria.

La Chimera di Arezzo esposta al museo Archeologico nazionale di Firenze prima del restauro in corso (foto maf)
Dalle collezioni medicee alle sale del museo Archeologico nazionale di Firenze, la Chimera, fin dal suo ritrovamento, è stata protagonista di mostre ed esposizioni quale simbolo dell’arte etrusca per eccellenza. In attesa di ammirare la nuova sala che la custodirà, Claudia Noferi, curatrice della sezione etrusca del museo Archeologico nazionale di Firenze, ripercorre le tappe principali degli allestimenti di cui è stata protagonista.

Claudia Noferi, curatrice della sezione etrusca del museo Archeologico nazionale di Firenze (foto maf)
“La Chimera di Arezzo è da sempre, fin dalla sua scoperta, nel 1553, parte delle collezioni fiorentine”, spiega Noferi. “È stata nelle collezioni di Cosimo I il quale addirittura l’aveva posizionata nel suo studiolo e se ne occupava personalmente. È stata poi nella sala di Leone X, e dal 1718 è confluita nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi. Dal 1870 è stata esposta nel primo nucleo del museo Archeologico di Firenze. E successivamente, dalla fine degli anni ’70 dell’Ottocento nel Palazzo della Crocetta. Basti dire che la Chimera di Arezzo è il numero 1 dell’inventario degli oggetti del Museo. Fa parte del nucleo originario insieme ad altri due grandi bronzi sempre delle collezioni medicee: la Minerva d’Arezzo, che adesso è esposta al secondo piano, e l’Arringatore. È stata esposta per gran parte della sua storia all’interno del museo – continua Noferi -, proprio nel corridoio dei bronzi dove ci sono ancora le vetrine che fanno parte dell’antica esposizione, come fu voluta da Luigi Adriano Milani alla fine dell’Ottocento. Ed è stata anche protagonista di diverse mostre sui Medici, quindi sulle collezioni medicee e fiorentine per eccellenza, sia all’interno del museo nel 1992, per l’anniversario della morte di Lorenzo il Magnifico, per le commemorazioni, sia in altre esposizioni, in cui la Chimera è tornata a Palazzo Vecchio perché faceva parte proprio del Comune di Firenze e simbolo di Firenze. nell’ultima fase della sua vita espositiva era esposta dietro questa porta, insieme all’Arringatore, altro grande numero dei bronzi medicei delle nostre collezioni, e dietro questa porta tra poco sarà possibile vederla nella sua nuova veste e nella sua nuova esposizione. E questa sala – conclude – sarà dedicata tutta a lei”.
Firenze. Apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale in occasione della Festa della Rificolona: ecco le proposte culturali
7 settembre 2025, la “Rificolona” al Maf. Anche quest’anno in occasione della Festa della Rificolona il museo Archeologico nazionale di Firenze sarà eccezionalmente aperto dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso 18.15), con eventi per grandi e piccini. Tre le proposte culturali: “Sulle tracce di Maria Maddalena de’ Medici”, visita al “Corridore” e al “Coretto” con affaccio all’interno della Basilica della SS. Annunziata, con la curatrice Claudia Noferi, alle 15, 16.30 e 18; “Conservazione in corso. Visita al laboratorio di restauro”, dove è in corso la manutenzione della Chimera, a cura della restauratrice del museo Giulia Basilissi, alle 15.45, 17.15, 18.15; “Sia fatta la luce!” alle 17, visita guidata a cura dei Servizi Educativi, per bambini dai 5 agli 11 anni alla scoperta delle tecniche di illuminazione degli antichi attraverso gli oggetti esposti nelle sale del museo. Per tutte le attività è necessaria la prenotazione obbligatoria scrivendo a man-fi@cultura.gov.it. Ingresso gratuito.
Firenze. Al museo Archeologico nazionale per “Pomeriggi all’Archeologico” incontro con Claudia Noferi su “Un museo all’aperto per viaggiare in Etruria nel cuore di Firenze: il giardino del museo Archeologico nazionale e i suoi monumenti etruschi”, ottavo appuntamento di “Maggio 2025: mese degli Etruschi”
Al museo Archeologico nazionale di Firenze ottavo appuntamento con la rassegna “Maggio 2025: mese degli Etruschi”. Giovedì 29 maggio 2025, alle 17, Claudia Noferi, curatrice della sezione etrusca del MAF, presenta “Un museo all’aperto per viaggiare in Etruria nel cuore di Firenze: il giardino del museo Archeologico nazionale e i suoi monumenti etruschi”. Un’occasione davvero speciale per i “Pomeriggi dell’Archeologico”: sfogliando un album composto con le immagini dell’immenso patrimonio dell’Archivio Fotografico, si ripercorrerà la storia della costruzione e dell’esposizione dei monumenti etruschi, che ancora oggi rendono il giardino del Museo un’opera unica e originale, meta di visitatori e teatro di eventi da più di un secolo. L’ingresso gratuito è consentito esclusivamente su prenotazione obbligatoria scrivendo all’indirizzo man-fi@cultura.gov.it
Firenze. Per la Festa della Rificolona il museo Archeologico nazionale aperto anche la sera con laboratorio didattico e visite guidate. Il direttore Maras svela i segreti della Chimera e dell’Arringatore
In occasione della Festa della Rificolona, sabato 7 settembre 2024, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze sarà aperto eccezionalmente dalle 18 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.15, con una serata ricca di eventi per grandi e piccini. Troverete un laboratorio didattico e visite guidate per tutti i gusti. Tutte le attività sono comprese nel costo del biglietto di ingresso al museo ed è possibile farle anche tutte. Info e prenotazioni: claudia.noferi@cultura.gov.it.
“Sulle tracce di Maria Maddalena de’ Medici”, alle 18. Laboratorio didattico dedicato a tutti i bambini dai 5 agli 11 anni, a cura dei Servizi educativi del MAF. Non solo archeologia: nel laboratorio didattico della durata di 75 minuti circa, scopriremo insieme la storia di Maria Maddalena de’ Medici, un tempo vissuta nel Palazzo della Crocetta, ora sede del museo, e attraverseremo il suo passaggio segreto che la conduceva proprio sull’affaccio all’interno della Basilica della SS. Annunziata. E soprattutto costruiremo una Rificolona speciale da sfoggiare durante la processione, come gli storici contadini, e alla Festa che si terrà proprio su piazza SS. Annunziata, dove affaccia il museo. Il laboratorio è è compreso nel biglietto d’ingresso al museo e la prenotazione è obbligatoria. È opportuno che i genitori portino lo smartphone perché servirà.

Il Coretto di Maria Maddalena a Firenze (foto maf)
Visita guidata al “Corridore” di Maria Maddalena e al “Coretto”, della durata di 30 minuti circa, alle 18.30, 19.30 e 21.15, con la curatrice Claudia Noferi. Apertura straordinaria del Coretto di Maria Maddalena de’ Medici con l’affaccio sulla Basilica della SS. Annunziata. Il corridoio delle gemme porterà i partecipanti in uno degli angoli più intimi e suggestivi del Palazzo della Crocetta alla scoperta della vita di una dama seicentesca della famiglia de’ Medici. La visita è compresa nel biglietto d’ingresso al museo e la prenotazione è obbligatoria.

Daniele Federico Maras, direttore del museo Archeologico nazionale di Firenze, tra due capolavori del Maf, la Chimera e l’Arringatore (foto maf)
“Al Museo con il direttore. Parliamo di capolavori: la Chimera e l’Arringatore”, alle 18.15 e 20.45, con il direttore Daniele Federico Maras. Se qualcuno pensa di conoscere tutto sui due spettacolari grandi bronzi del MAF, si dovrà ricredere ascoltando il direttore che farà scoprire tutti gli intrighi e i segreti che si nascondono nei secoli successivi alla scoperta di questi grandi capolavori etruschi. La visita è compresa nel biglietto di ingresso al museo e non è necessaria la prenotazione.

I sarcofagi conservato al museo Egizio di Firenze (foto unifi / maf)
“I signori della vita. Alla scoperta dei sarcofagi del Museo Egizio”, alle 19 e 20.30, con la curatrice Anna Consonni. Nel programma non potevano mancare delle visite guidate alla sezione “Museo Egizio”, tanto amato. Viene proposto un viaggio alla scoperta degli straordinari sarcofagi che arricchiscono la sezione “Museo Egizio”, tra usi e costumi del rituale funerario di questo affascinante popolo. La visita è compresa nel biglietto di ingresso al museo e non è necessaria la prenotazione.

La Testa di cavallo Medici-Riccardi conservata al museo Archeologico nazionale di Firenze (foto maf)
“Il restauro dei grandi bronzi del Museo: il caso della Testa di cavallo Medici-Riccardi e della Minerva”, alle 19.30 e 20.45, con la restauratrice Giulia Basilissi. Una visita che condurrà i partecipanti nei secoli, attraverso la storia dei restauri di due grandi capolavori del MAF, per scoprire come questa sublime arte, possa ancora rivelare sorprese inaspettate. La visita è compresa nel biglietto di ingresso al museo e non è necessaria la prenotazione.










Domenica 2 febbraio 2025 chiude la mostra “Il ritorno del condottiero. Principi etruschi nella Tomba del Duce di Vetulonia”, tappa centrale della stagione espositiva 2024 del museo civico Archeologico “Isidoro Franchi” di Vetulonia, realizzata in partenariato e in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Firenze, già interlocutore principe del museo vetuloniese e custode dei principali “tesori” restituiti sin dalla fine del XIX secolo dal sito di Vetulonia. In occasione del finissage della mostra, a coronamento di uno stimolante percorso con il museo fiorentino e con la direzione scientifica di Daniele Federico Maras, domenica 2 febbraio 2025, alle 11, verrà presentata al pubblico la riedizione del catalogo (pubblicato vent’anni fa, per la mostra del 2004) che illustra il progetto scientifico e di allestimento dell’esposizione curato dal MuVet e l’avanzamento degli studi e delle ricerche. Il volume racchiude, infatti, la più recente lettura esegetica della tomba che distingue due sepolture, riconducibili a due principi condottieri, l’uno locale e l’altro immigrato da Caere (l’attuale Cerveteri), i cui resti, entrambi cremati, erano custoditi all’interno di un vaso di bronzo e nella celeberrima e sontuosa arca d’argento, perno ideale e materico del racconto archeologico e del percorso espositivo.



Anche quest’anno il museo Archeologico nazionale di Firenze partecipa all’Eredità delle Donne-OFF, con tre visite guidate del direttore, etruscologo, e delle curatrici della sezione etrusca nei giorni 22-23 novembre 2024. “Indipendenti e bellissime: le donne etrusche tra letteratura antica e iconografia”, è questo il percorso che il museo propone, rivolto a tutte le tipologie di pubblici che vogliano approfondire il ruolo effettivo della donna etrusca all’interno della società, attraverso le controverse letture degli autori antichi e le incontrovertibili testimonianze dei sarcofagi e delle decorazioni dei vasi etruschi. L’intento è quello di offrire spunti di riflessione sulla condizione della donna etrusca, attraverso l’esplorazione delle opere principali del museo e il confronto con le immagini delle donne greche del tempo. Le visite sono comprese nel costo del biglietto di ingresso al museo e non necessitano di prenotazione. Info:
Per le Giornate europee del patrimonio 2024 sabato 28 settembre 2024 apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Firenze dalle 15 alle 22; ultimo ingresso ore 21.15. Il giardino monumentale aprirà al pubblico solo su prenotazione con la visita guidata Il giardino del MAF: un viaggio tra Firenze e l’Etruria a cura di Claudia Noferi e dei Servizi Educativi, per tutti alle 15.15, e per piccoli esploratori e famiglie alle 17. Dalle 15 alle 19 si effettua regolare bigliettazione, con riduzioni e gratuità previste per i musei statali; dalle 19 in poi il biglietto sarà al costo simbolico di 1 euro. Per le prenotazioni delle visite al giardino scrivere a
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