Bologna. Al museo civico Stefania Casini (civico museo Archeologico di Bergamo) in dialogo con Chiara Pizzirani (università di Bologna) su “La donna è mobile. Storie di donne tra Etruria padana e Italia settentrionale” secondo appuntamento del ciclo “Sì, viaggiare… identità e mobilità culturale in Etruria Padana e in Italia settentrionale”
Giovedì 3 aprile 2025 secondo appuntamento del ciclo di incontri “Sì, viaggiare…”, organizzato in collaborazione con la sezione Etruria padana e Italia settentrionale dell’Istituto nazionale di Studi etruschi e Italici, nell’ambito del progetto “Sì, viaggiare… identità e mobilità culturale in Etruria Padana e in Italia settentrionale”: incontri durante i quali due studiosi si confronteranno su argomenti riconducibili al tema dell’identità nell’Italia antica, in una sorta di “botta e risposta” tra Etruschi di area padana e popolazioni delle regioni settentrionali. Appuntamento in sala conferenze del museo civico Archeologico di Bologna, alle 16.30, con Stefania Casini (civico museo Archeologico di Bergamo) e Chiara Pizzirani (università di Bologna) su “La donna è mobile. Storie di donne tra Etruria padana e Italia settentrionale”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Prossimo appuntamento: giovedì 10 aprile 2025.
Bologna. Al museo civico Archeologico Silvia Paltineri (università di Padova) in dialogo con Elisabetta Govi (università di Bologna) su “Venuti da molto lontano. Stranieri e straniere tra Etruria padana e Italia settentrionale” per il ciclo “Sì, viaggiare… identità e mobilità culturale in Etruria Padana e in Italia settentrionale”
“Sì, viaggiare… identità e mobilità culturale in Etruria Padana e in Italia settentrionale” dopo Padova approda a Bologna. Giovedì 20 marzo 2025, si parte con il ciclo di incontri “Sì, viaggiare…”, organizzato in collaborazione con la sezione Etruria padana e Italia settentrionale dell’Istituto nazionale di Studi etruschi e Italici, durante i quali due studiosi si confronteranno su argomenti riconducibili al tema dell’identità nell’Italia antica, in una sorta di “botta e risposta” tra Etruschi di area padana e popolazioni delle regioni settentrionali. Appuntamento in sala conferenze del museo civico Archeologico di Bologna, alle 16.30, con Silvia Paltineri (università di Padova) che dialoga con Elisabetta Govi (università di Bologna) su “Venuti da molto lontano. Stranieri e straniere tra Etruria padana e Italia settentrionale”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Prossimi appuntamenti: giovedì 3 e giovedì 10 aprile 2025.
Padova. Al museo Eremitani apre il ciclo di incontri “Sì, viaggiare… Identità e mobilità culturale in Etruria padana e in Italia settentrionale”: presentazione del libro “Bologna etrusca. La città invisibile” di Giuseppe Sassatelli che dialoga con Giovanna Gambacurta (università Ca’ Foscari)

Giuseppe Sassatelli, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici (foto ravennantica)

La prof.ssa Giovanna Gmbacurta (università Ca’ Foscari) (foto unive)
Al via a Padova “Sì, viaggiare… Identità e mobilità culturale in Etruria padana e in Italia settentrionale”, la rassegna organizzata da una collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici e i Musei Civici di Padova. Per ogni appuntamento il confronto tra due studiosi su argomenti riconducibili al tema dell’identità nell’Italia antica, in una sorta di “botta e risposta” tra Etruschi di area padana e popolazioni delle regioni settentrionali. Il primo incontro è mercoledì 26 febbraio 2025, alle 17, in sala Romanino del museo Eremitani a Padova, con la presentazione del libro di Giuseppe Sassatelli, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, “Bologna etrusca. La città invisibile”. Introduce Francesca Veronese, musei civici di Padova; dialoga con l’autore Giovanna Gambacurta, università Ca’ Foscari, Venezia. Ingresso libero.

Copertina del libro “Bologna etrusca. La città invisibile” di Giuseppe Sassatelli (Editore Bologna University Press)
Bologna etrusca. La città invisibile. Al contrario delle “città invisibili” di Italo Calvino che vivono solo nella fantasia di Marco Polo e nella credulità del Kublai Khan, la Bologna etrusca non si vede, ma è reale e concreta. Nel suo abitato di straordinaria estensione, nei suoi luoghi di sepoltura, specchio fedele della società e dei cittadini, nella sua economia agricola e nel controllo della fertile pianura padana, nella sua dimensione produttiva, nel suo ruolo di snodo commerciale tra il Mediterraneo e l’Europa. Per la prima e unica volta nella sua storia, con gli Etruschi, Bologna è stata una grande capitale. Il libro intende raccontare il lungo e complesso periodo storico che va dal X al IV secolo a.C., sulla base delle tracce archeologiche dell’abitato etrusco e delle necropoli recuperate dal sottosuolo della città, delle sue vie, delle sue piazze e delle sue case, tracce non più visibili, ma bene individuate dalla ricerca archeologica che dura da tanti anni. Manca comunque uno strumento conoscitivo che metta insieme tutti i dati disponibili fornendo un quadro complessivo dell’estensione della città, della sua struttura, della sua importanza territoriale e del suo ruolo economico. Questo si propone il libro “Bologna etrusca. La città invisibile”. L’esigenza di una sintesi su una lunga e importante fase della storia più antica è particolarmente sentita in ragione dei molti scavi, fatti in particole negli ultimi decenni in occasione di diversi interventi urbani, dai quali è emerso un quadro completamente nuovo della città etrusca e del suo ruolo storico. Un ricco apparato di figure e fotografie accompagna il lettore in questa narrazione. Il volume è completato dai testi delle principali fonti scritte greche e latine sulla città e da una bibliografia di approfondimento.
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