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Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale con la fondazione Armonie d’Arte tre giorni di teatro e danza contemporanea: insieme temi classici e antropologie attuali, parola e gesto coreutico, intelligenza artificiale e artisticità umana

reggio-calabria_archeologico_armonie-d-arte_concerti-settembre-2024_locandinaDopo l’importante successo registrato il 9 giugno 2024, con il concerto jazz di profilo internazionale di Weckl, Patitucci e Calderazzo, la Fondazione Armonie d’Arte e il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria propongono una tre giorni di teatro e danza contemporanea. Appuntamento il 3, 6 e 8 settembre 2024, alle 20.30, con tre spettacoli con protagonisti della scena artistica italiana e internazionale, che mettono insieme temi classici e antropologie attuali, parola e gesto coreutico, intelligenza artificiale e artisticità umana, in una Calabria che che #valeilviaggio per citare l’ormai celebre claim di Armonie d’Arte Festival. Biglietto unico 15 euro, 10 euro per gli under 18. Con i 3 appuntamenti di Armonie d’Arte a Reggio si consolida la collaborazione tra il museo Archeologico nazionale di Reggio, guidato dal direttore Fabrizio Sudano e la Fondazione Armonie d’Arte, guidata dal presidente Chiara Giordano. “Una collaborazione”, afferma il direttore Sudano, “che nasce dalla comune volontà di valorizzare il grande Patrimonio italiano oltre che calabrese, in un’ottica culturale che pone al centro una rinnovata narrazione e un diverso posizionamento del mediterraneo nel dibattito socio cultuale e socio economico globale”. “Per la prima volta una sezione di un Festival internazionale all’interno di un luogo potente come il museo Archeologico di Reggio”, dichiara il presidente Giordano, “che a pieno titolo può candidarsi ad essere un epicentro culturale a tutto tondo in grado di esprimere un patrimonio eccezionale e, nel contempo, rappresentare anche un’agorá culturale ed artistica tal che il Museo sia uno spazio dinamico dello stare per la cultura contemporanea e per un pubblico sempre più trasversale. Cercheremo di essere all’altezza della fiducia che il direttore del museo Sudano ha riposto in noi e che, d’altronde, noi tutti della comunità culturale e non solo riponiamo in lui e nella sua capacità di un rinnovato protagonismo del Museo e di Reggio Calabria al centro del panorama nazionale e internazionale. Sarà la prima volta, quindi, che il Museo vedrà la presenza di un Festival culturale internazionale con un’attività strutturata e dedicata”.

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Remi Picò, artista visivo esperto in nuove tecnologie (foto armonie d’arte)

Si parte martedì 3 settembre 2024 con “Umano C”, creazione di Remi Picò, artista visivo esperto in nuove tecnologie ed attivo in contesti statunitensi di altissimo prestigio, e coreografie di Filippo Stabile, uno dei più apprezzati coreografi italiani under 35, una metaperformance tra intelligenza artificiale e umani partecipanti, tra naufragio e rinascita. Il tentativo di situare il progresso tecnologico nell’interstizio tra eredità antropologica e creatività contemporanea, rimanda ad una poetica complessa e restituisce visioni esperenziali che si alimentano però di culturalità concettuale. Così il segno del viaggio, della memoria, della migrazione e del naufragio, ma anche della scoperta/rinascita e quindi di futuro, incarnato dai Bronzi di Riace, suggerisce e stimola interazioni tutte da sondare e da attivare. Questo studio ne è una testimonianza ed è l’avvio anche di un laboratorio permanente orientato alla ricerca e all’output di ricerca sul rapporto tra intelligenza artificiale e artisticità umana. Prima assoluta, produzione del Festival in collaborazione con Entopan, la performance è preceduta da un breve talk.

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Lo spettacolo “Dopo il diluvio” con compagnia “Muta Imago” (foto armonie d’arte)

Venerdì 6 settembre 2024 è invece la volta della compagnia “Muta Imago” con “Dopo il diluvio”. Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist. Da anni la compagnia sta portando avanti un percorso di ricerca sulla percezione del tempo e sulle possibilità che il teatro ha di formulare nuove modalità di racconto che indaghino le caratteristiche del rapporto tra tempo, memoria e identità. E così sarà anche con questo nuovo lavoro, con la regia di Claudia Sorace, drammaturgia / suono Riccardo Fazi, voci di Fazi e Sorace, canto Sara Bertolucci, musiche originali eseguite dal vivo da Lorenzo Tomio. Una cerimonia augurale, nella quale rituali passati, urgenze presente e previsioni future si incontrano. Un’orchestrazione di voci e suoni, luci e gesti che, susseguendosi in un ritmo narrativo e percettivo immersivo, dà vita ad un cortocircuito temporale. Attraverso “Dopo il diluvio” il luogo ospite diventa così sede, grazie alla visione di Muta Imago, di una rinnovata liturgia degli “Auspici”. In scena si avvicendano frammenti di conoscenza, armonie oramai estinte provenienti da antichi strumenti a fiato, e frequenze elettroniche sintetiche che evocano un passato dimenticato insieme a un futuro tanto distopico e imprevedibile quanto seducente. Il pubblico, accolto inizialmente da uno spazio in apparente rovina, scenario di un possibile evento catastrofico, attratto dal fluire della partitura composta da voci e dal passaggio di luci, si troverà all’interno di un Tempio riemerso dalle sue stesse rovine. Invitato a muoversi liberamente nello spazio, seguirà, con la propria cadenza, i sistemi evocativi, che da territori di memoria trasportano verso dimensioni desideranti. Come nel teatro antico, spazio e tempo di scena e di vita ritrovano la loro traccia comune. Anche con “Muta imago” un breve talk precederà la performance.

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“Idem – Io contengo moltitudini” con lA Compagnia Abbondanza Bertoni (foto armonie d’arte)

Infine, domenica 8 settembre 2024, a Reggio arriva la Compagnia Abbondanza Bertoni, una delle realtà più importanti italiane più volte premio Ubu, con “Idem – Io contengo moltitudini”. Idem è una delle infinite e possibili messinscene della verità tra quattro esseri umani. Prendono forma le moltitudini che li attraversano presentando iconografie di gruppo e morfologie di identità personali tramite continue migrazioni di spazi, luoghi e personalità. Idem è una danza di forme ed espressioni, atteggiamenti e attitudini che percorrono continuamente il corpo e il viso degli interpretati. Il movimento implode dentro di loro senza mai trovare una via d’uscita. Idem è così vibrazione di un corpo e più corpi: creature tarantolate che urlano il loro essere mille in uno e che trovano identità e condivisione nella compulsività della relazione. Idem è fatto di sensi con cui il pensiero si identifica, di ansie, di piaceri e di paure. Di mille nascite, piccole morti e di una sola resurrezione finale. L’intento di questo spettacolo è quello di lasciare libero spazio per una libera forma a queste voci in un flusso liquido e continuo di “identità” che germogliano, sfioriscono e si incrociano prendendo contorno e contenuto per una visionaria metafora ballata del vivere.

Reggio Calabria. È sold out al MArRC “LA CULTURA VIAGGIA SUL MARE, dalla Magna Grecia al mondo 4.0” sul ruolo del Mediterraneo nel mondo antico e contemporaneo: prima il direttore Sudano presenta la programmazione del museo, quindi concerto jazz

reggio-calabria_archeologico_la-cultura-viaggia-sul-mare_sold-out_locandinaAl museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria è sold-out “LA CULTURA VIAGGIA SUL MARE: dalla Magna Grecia al mondo 4.0”, un titolo importante ed evocativo di un ruolo fondamentale del Mediterraneo antico ma anche di quello contemporaneo, per un evento che si preannuncia denso di significati e di nuovi orizzonti, a Reggio Calabria il 9 giugno 2024 alle 19 al MArRC che ne è anche promotore, insieme alla Fondazione Armonie d’Arte titolare ed attuatore dell’omonimo Festival. Apre l’incontro col nuovo direttore del museo Fabrizio Sudano che comunicherà la sua visione programmatica in dialogo con Chiara Giordano presidente della Fondazione Armonie d’Arte e direttore artistico del Festival che, giunto quest’anno alla XXIV edizione, dedicherà una sezione speciale proprio al Museo di Reggio di Calabria. Modera Domenico Gareri. Questa collaborazione nasce dalla volontà di valorizzare il grande Patrimonio italiano oltre che calabrese, in un’ottica culturale che pone al centro una rinnovata narrazione e un diverso posizionamento del Mediterraneo nel dibattito socio culturale e socio economico globale. A seguire un concerto jazz di profilo internazionale con blasonatissimi artisti quali Dave Weckl alla batteria, John Patitucci al contrabbasso e Joy Calderazzo al piano. Il Mediterraneo è da sempre spazio materiale e immateriale di sincretismo culturale e il jazz ne può essere l’esempio più fecondo attraverso una coniugazione che appare coerente e coinvolgente per ogni target. “Sarà un piacere lanciare la nuova programmazione del MArRC”, dichiara il direttore Sudano, “in questo clima di fermento e contaminazione. Appena prima del concerto jazz, condivideremo con il pubblico presente idee, progetti, piccoli e grandi eventi che il Museo ha organizzato anche grazie proficuo dialogo con gli enti e le associazioni del territorio”. “Siamo molto emozionati, galvanizzati”, prosegue il presidente Giordano, “ed avvertiamo tutta la responsabilità di sviluppare per la prima volta una sezione di un Festival internazionale quale è ormai da anni Armonie d’Arte all’interno di un luogo potente come il museo Archeologico nazionale di Reggio; cercheremo di essere all’altezza della fiducia che il direttore del museo Sudano ha riposto in noi e che, d’altronde, noi tutti della comunità culturale e non solo riponiamo in lui e nella sua capacità di un rinnovato protagonismo del Museo e di Reggio Calabria al centro del panorama nazionale e internazionale”.