Appia Antica (Roma). Nell’anno giubilare, doppia visita guidata tematica “Giubileo al Castrum Caetani” alla scoperta di Bonifacio VIII, il Pontefice del primo Giubileo
L’anno giubilare è un’ottima occasione per riflettere sulle origini storiche di questo antico rito e la sua connessione con un luogo magico nel parco archeologico dell’Appia Antica: il Castrum Caetani, sorto sul mausoleo di Cecilia Metella, al terzo miglio della via Appia. Così il Parco propone di festeggiare il 31esimo Giubileo con una visita guidata tematica “Giubileo al Castrum Caetani” alla scoperta di Bonifacio VIII, il Pontefice che lo riportò in auge per volere del popolo. Doppio appuntamento martedì 13 maggio e sabato 17 maggio 2025, sempre alle 17. Per partecipare alla visita basterà selezionare la visita guidata “Bonifacio VIII, il Papa, il Giubileo al Castrum Caetani” e la tariffa: intero 8 euro o 6 euro / ridotto 2 euro / gratuito. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani; da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store; il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico.
Roma. Parco archeologico dell’Appia Antica: avviata la bonifica dal guano di colombi e piccioni negli ambienti del Castrum Caetani, all’interno del complesso di Cecilia Metella

Parco archeologico dell’Appia antica: bonifica dal guano di colombi e piccioni al Castrum Caetani (foto pa-appia-antica)
Sono iniziati nei giorni scorsi negli ambienti del Castrum Caetani, all’interno del complesso di Cecilia Metella, all’interno del parco archeologico dell’Appia antica, consistenti lavori rivolti a proteggere il monumento dai danni dovuti alla presenza di volatili, in specie colombi e piccioni. È prevista in tutti gli ambienti una radicale opera di bonifica dal guano, preliminare al posizionamento di dissuasori meccanici a spillo e di un impianto elettrificato lungo tutto il perimetro sommitale del palazzo costruito tra il 1302 e il 1303 dal cardinale Francesco Caetani per volere di papa Bonifacio VIII. Si tratta di sistemi del tutto innocui per i volatili e ampiamente sperimentati in altri siti monumentali, che servono a limitare la considerevole azione di degrado che l’accumulo di guano può causare sulle superfici lapidee, in particolare dei reperti archeologici esposti nel “Museo dell’Appia” all’interno del castrum.

Parco archeologico dell’Appia antica: effetto del guano sui marmi del complesso di Cecilia Metella (foto pa-appia-antica)

Parco archeologico dell’Appia antica: colombi e piccioni al Castrum Caetani (foto pa-appia-antica)
Perché questi amichevoli volatili, che nella mitologia e nei testi biblici sono veri e propri simboli della Pace, rappresentano oggi uno dei maggiori pericoli per il nostro monumento? Il danno più consistente deriva dalle loro deiezioni che provocano non solo un danno estetico dovuto alla presenza degli escrementi e delle tante piume ma realmente deteriorano le superfici dei tanti reperti lapidei esposti all’interno del palazzo Caetani, come capitelli, statue, urne cinerarie. L’azione di degrado è dovuta alla presenza nel guano di elevate quantità di acido urico che depositandosi sulle superfici penetra nei pori della pietra e innesca una “corrosione acida” reagendo con il calcare.

Parco archeologico dell’Appia antica: bonifica dal guano di colombi e piccioni al complesso di Cecilia Metella (foto pa-appia-antica)
La presenza del guano rappresenta anche un importante rischio per la salute di visitatori e operatori che lavorano nel sito perché i piccioni possono essere portatori di zecche e i loro escrementi potrebbero contenere batteri e virus potenzialmente rischiosi per l’uomo. Oltre a quelli messi in atto esistono anche altri sistemi per allontanare i volatili, che ci sono sembrati però meno adatti: reti protettive, che avrebbero un impatto fortemente antiestetico e non sarebbero risolutive per la presenza di troppi varchi, o sistemi sonori che disturberebbero la visita. Altre forme di allontanamento sono interessanti ma prevedono tempi più lunghi e costi maggiori come la falconeria, nella quale si usano falchi addestrati per spaventare i piccioni e indurli a spostare la loro colonia, o recentemente l’uso mirato di droni.

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