Pompei. Al via la terza edizione di “Raccontare i cantieri”: tra ottobre e febbraio, il giovedì, possibilità di visitare i cantieri di valorizzazione e restauro in corso

Pompei: al giovedì torna l’iniziativa “Raccontare i cantieri” (foto parco archeologico pompei)
Torna dal 19 ottobre 2023, ogni giovedì, fino al 1° febbraio 2024, “Raccontare i cantieri”, l’iniziativa organizzata dall’ufficio Tecnico del Parco e giunta alla sua terza edizione, che consente la visita ai cantieri di valorizzazione e restauro in corso nei siti del parco archeologico di Pompei. Undici cantieri, dagli scavi in corso al Tempio di Iside, la Regio IX, l’Insula dei Casti amanti, la Casa di Leda e il cigno, l’Insula Occidentalis, e lo scavo di Oplontis a via dei sepolcri; ma anche le messe in sicurezza della Casa della Fontana Piccola e i progetti di allestimento dei granai del Foro, dei depositi di Porta Nola, dell’antiquarium di Boscoreale, del museo Archeologico d’Orsi alla Reggia di Quisisana a Castellamare con il restauro della torre colombaia. Un’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri. Ma anche un’occasione di poter fruire in anteprima assoluta di dimore di eccezionale pregio e raffinatezza o di straordinaria condizione di ritrovamento.
Ogni giovedì, a partire da ottobre fino al 1° febbraio, alle 10.30, sarà possibile prenotarsi per accedere ad uno dei cantieri. Tutti i possessori della MyPompeii Card o i nuovi acquirenti potranno prenotare la visita prescelta al seguente indirizzo mail: mypompeiicard@cultura.gov.it. Le prenotazioni dovranno pervenire almeno un giorno prima rispetto alla data prescelta, ed entro le 14. Questo il calendario: 19 ottobre 2023, Granai del Foro; 9 novembre, Tempio di Iside; 16 novembre, Scavo IX Regio – Insula 10; 23 novembre, Insula dei Casti Amanti; 30 novembre, Casa della Fontana Piccola; 7 dicembre, Casa di Leda; 14 dicembre, Boscoreale – il progetto di allestimento dell’Antiquarium; 11 gennaio 2024, Insula Meridionalis; 18 gennaio, Oplontis: scavo dei Sepolcri; 25 gennaio, museo della Reggia Quisisana e Torre Colombaia; 1° febbraio, deposito di Porta Nola.
Pompei. Al via “LA CASA DEL GIORNO”, programma di aperture straordinarie di domus attualmente non fruibili. Da San Valentino, ogni giorno una Casa diversa, accompagnati dal personale del parco archeologico di Pompei


L’atrio della Casa della Fontana piccola a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Si chiama “La casa del giorno” per una “fruizione dinamica”. È il progetto ideato dal parco archeologico di Pompei per entrare nel “dietro le quinte”, per consentirne l’accesso al pubblico in una delle case del sito di Pompei che non rientrano nei percorsi regolarmente aperti ai visitatori – alcune perché sono in corso lavori di manutenzione e restauro, altre perché spazi angusti o decori delicati non permettono un’apertura permanente. Fino al 31 marzo 2022 – e poi secondo un programma periodico – ogni giorno della settimana sarà possibile visitare, in maniera straordinaria e accompagnati dal personale del Parco, una casa attualmente non fruibile. Lunedì 14 febbraio 2022, alle 11, nella Casa dell’Ara Massima, il direttore generale Gabriel Zuchtriegel presenterà l’iniziativa e le domus incluse nel programma. “Ai percorsi consueti”, spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, “aggiungiamo una serie di monumenti aperti a turnazione, un po’ come se fossimo un teatro che presenta un programma per la stagione. Ciò consentirà al pubblico di farsi anche un’idea della complessità del lavoro che si svolge quotidianamente in un grande sito archeologico, dalla manutenzione alla ricerca, e che normalmente rimane invisibile ai visitatori”.


Il giardino della Casa degli Archi a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Tra le domus che si potranno visitare, ce ne sono alcune restaurate in anni recenti nell’ambito del Grande Progetto Pompei e aperte prima della pandemia, ma anche abitazioni chiuse da molto tempo, come la Casa di Sulpicius Rufus, meglio nota come la Casa del Porcellino, o la Casa degli Archi, dove sono in corso nuovi scavi, promossi dall’università di Bologna su concessione del Parco archeologico. Il progetto si rivolge a tutti i visitatori, ma soprattutto agli appassionati che trascorrono un’intera giornata negli scavi e ai possessori della My Pompeii card, a cui si offre un’occasione per tornare nel sito. Il pubblico potrà accedere ad ambienti riservati, in questi casi, agli addetti ai lavori, e rendersi conto anche delle continue necessità di intervento che ciclicamente richiedono le strutture archeologiche.


L’iscrizione HAVE accanto al mosaico che dà il nome alla Casa dell’Orso ferito a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Il calendario di aperture straordinarie avrà inizio il 14 febbraio 2022, giorno di San Valentino proprio con la Casa dell’Ara Massima, che richiama in più modi il tema dell’amore, dall’affresco di Narciso perso nella sua immagine alla raffigurazione della dea della Luna Selene, innamorata del giovane pastore Endimione, eternamente addormentato per l’intervento di Zeus, cosicché Selene lo possa contemplare tutte le notti. Tra le case in scena, oltre alla Casa degli Archi e quella del Porcellino, la Casa della Fontana Piccola con la preziosa fontana rivestita di mosaici colorati e conchiglie e ornata da statue bronzee, la Casa dell’Adone Ferito, con il grande quadro dipinto nel giardino di Adone morente ed Afrodite, la Casa dell’Ancora con il caratteristico giardino sottoposto e la Casa dell’Orso Ferito che deve il suo nome al bel mosaico con un orso ferito posto all’ingresso, che all’iscrizione di saluto “HAVE” con cui il proprietario accoglieva i suoi ospiti.


Il giardino della Casa dell’Ancora a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Le case apriranno secondo un preciso calendario dalle 14 alle 16.20 (ultimo ingresso alle 16). Il personale di accoglienza del Parco sarà disponibile per fornire le principali informazioni ai visitatori. Per una visita completa all’area archeologica è possibile richiedere il servizio visite guidate presso la postazione agli ingressi di Porta Marina e Piazza Esedra, con le guide abilitate. Non è necessaria prenotazione, ma sarà effettuato contingentamento agli ingressi in caso di sovraffollamento. CALENDARIO CASE: lunedì, Casa dell’Ara Massima; martedì, Casa dell’Ancora; mercoledì, Casa dell’Adone Ferito; giovedì, Casa della Fontana Piccola; venerdì, Casa del Porcellino; sabato, Casa degli Archi; domenica, Casa dell’Orso ferito.
Pompei. La direzione del parco: “Nessun crollo alla Casa della Piccola Fontana né pericolo per i turisti. Solo il parziale distacco di un travetto della copertura dell’atrio”

L’atrio della Casa della Fontana Piccola a Pompei, visto dall’ingresso (foto parco archeologico Pompei)

Il pronto intervento per la messa in sicurezza della Casa della Fontana Piccola a Pompei (foto parco archeologico Pompei)

Il travetto della copertura dell’atrio della Casa della Fontana Piccola messo in sicurezza (foto parco archeologico Pompei)
Il rullo delle notizie che scorre in basso dei notiziari tv annuncia crollo in casa patrizia a Pompei, causa maltempo. Immediata la reazione della direzione del parco archeologico di Pompei: “Nessun crollo o cedimento a Pompei alla Casa della Fontana Piccola e tantomeno situazioni di pericolo e panico per i turisti o danni alle strutture archeologiche”, annuncia un breve comunicato che racconta la dinamica dei fatti: “Ieri (domenica 28 luglio 2019, ndr) presso la Casa della Fontana piccola si è verificato il parziale distacco di un travetto della copertura dell’atrio, che è stato immediatamente individuato e puntellato per la messa in sicurezza. Si è trattato di un episodio ordinario, possibile in una situazione di forte vento e avverse condizioni meteorologiche, ma dovutamente monitorato e segnalato dal personale di vigilanza all’ufficio tecnico del Parco”. Il commento dell’istituzione è amaro: “La situazione inammissibile in assoluto, è la totale distorsione delle informazioni, che non verificate e per di più amplificate, creano inutili preoccupazione e danni di immagine al sito. L’episodio, che non meritava alcuna necessità di diffusione allarmistica, è stata inopportunamente comunicata alla stampa in maniera strumentale, da non addetti, generando disinformazione”. La casa è stata chiusa al pubblico, già dal pomeriggio di domenica 28 luglio, per avviare un monitoraggio completo delle coperture da parte dei tecnici del Parco. In alternativa, per assicurare un’adeguata offerta di visita, è stata aperta al pubblico la Casa della Caccia antica.
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