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Libri sotto l’albero. È uscito il libro “Lettere d’amore dalla Via Appia” di Rita Paris (Gangemi editore), che ha integralmente trascritto il contenuto dell’intero carteggio

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Copertina del libro “Lettere d’amore dalla Via Appia” di Rita Paris (Gangemi editore)

È uscito il libro “Lettere d’amore dalla Via Appia” di Rita Paris (Gangemi editore), che ha integralmente trascritto il contenuto dell’intero carteggio, accompagnandolo con accurate ricerche d’archivio e utili inquadramenti storici. “Se potesse misurare la dolce commozione, l’incanto, la bellezza dell’istante in cui le mie mani stringono i suoi scritti, in cui il mio cuore si prepara, con indicibile ansia, ad ascoltare le sue più desiderate parole…” Le lettere sono state trovate sulla Via Appia nel corso di lavori di scavo e restauro di uno dei monumenti funerari che fiancheggiano la strada, secondo le sistemazioni realizzate durante il governo pontificio. Si tratta di una storia d’amore sublime vissuta con sentimento intenso e tormentato, tra il 1926 e il 1928, che possiamo ricostruire attraverso le lettere del personaggio maschile, perfettamente conservate. La cura del protagonista per questo scambio epistolare e soprattutto la scelta del posto a cui consegnarne la conservazione, aggiungono un interesse speciale a questi documenti poiché la Via Appia è stata percepita come luogo dell’anima a cui affidare qualcosa di molto caro con la certezza che non sarebbe stato perso per sempre. Le lettere sono state trascritte con cura e le ricerche negli archivi hanno fornito elementi concreti alla conoscenza della storia. Non si tratta di un romanzo, ma di un racconto onesto, rispettoso e doveroso nei confronti della attenzione suscitata da questa scoperta e, forse, anche del personaggio.

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L’archeologa Rita Paris (foto parco appia antica)

Rita Paris, archeologa, presidente dell’associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, è stata direttore del parco archeologico dell’Appia Antica da marzo 2017 a dicembre 2018. Ha curato scavi, restauri, nuove acquisizioni per il recupero del patrimonio culturale dell’Appia e ha aperto al pubblico monumenti e siti tra i quali la Villa dei Quintili. Ha diretto la sede del museo nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme, curando nuovi allestimenti e mostre temporanee. Curatrice di cataloghi, monografie e articoli, in particolare sulle collezioni del museo e monumenti e scoperte dell’Appia, ha partecipato a conferenze e convegni in Italia e all’estero su diversi temi e sulla tutela archeologica.

Roma. Al Collegio Romano, sede del ministero della Cultura, convegno “La Tutela dell’Antichità: il ruolo e l’attività di Felice Barnabei” promosso da Italia Nostra. Prenotazione obbligatoria. Diretta on line

roma_ministero_convegno_la-tutela-dell-antichità-il-ruolo-dell-attività-di-felice-barnabei_locandinaIl Collegio Romano rende omaggio a Felice Barnabei, cioè “a chi lo ha praticamente fondato, divenendo nel 1875 insieme a Giuseppe Fiorelli uno dei primi dipendenti di quella che sarebbe divenuta, cento anni dopo grazie a Spadolini, la sede del ministero della Cultura”, ricorda Valentino Nizzo. Non stupisce quindi che mercoledì 10 maggio 2023, nella sala Spadolini del Collegio Romano, si renda onore al “fondatore”, Felice Barnabei col convegno “La Tutela dell’Antichità: il ruolo e l’attività di Felice Barnabei”, dalle 10 alle 13. Per partecipare è obbligatorio accreditarsi inviando mail a: comunicazione@italianostra.org. Diretta online MiC_Italia – YouTube.

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Il busto di Felice Barnabei posto nel giardino del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru-mic)

Sono trascorsi 100 anni dalla scomparsa di Felice Barnabei. Non è solo il fondatore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e del museo nazionale Romano, ma un pezzo di storia del nostro Paese, testimone e protagonista della piena affermazione dell’archeologia come disciplina storica, un pioniere del concetto di valorizzazione e uno dei più strenui propugnatori e difensori dei principi giuridici che ancora oggi tutelano il patrimonio culturale in Italia e sono diventati un modello a livello internazionale.

roma_villa-giulia_barnabei-day_locandinaDopo il Barnabei Day del 29 ottobre 2022 realizzato al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e dedicato alla sua impresa più ambiziosa, quella di raccogliere in un’unica sede le antichità che venivano alla luce al di fuori delle mura della Capitale e fondare, quindi, nel 1889 a Villa Giulia il museo nazionale Etrusco, con l’incontro del 10 maggio 2023 si vuole ricordare l’impegno profuso personalmente da Barnabei affinché i Musei diventassero non solo custodi della tutela ma anche luoghi di diffusione della conoscenza scientifica del nostro patrimonio culturale nel superiore interesse collettivo.

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Palazzo Fuschi, casa di Felice Bernabei, a Castelli, ai piedi del Gran Sasso d’Italia, in Abruzzo (foto etru)

Italia Nostra, che coordina le celebrazioni in suo onore, presenta una giornata di approfondimento sulla figura del grande studioso, archeologo, direttore generale del ministero, deputato e accademico dei Lincei, con il patrocinio di ministero della Cultura, accademia dei Lincei e Roma Capitale – assessorato alla Cultura, e la partecipazione di museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, istituto centrale per l’Archeologia – ICA DG ABAP, istituto nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte – INASA, associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Archivio di Stato di Teramo, Comune di Castelli e università di Teramo.

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Oggetti d’epoca che collegano Felice Barnabei alla regina Margherita di Savoia (foto etru)

PROGRAMMA. Introduce: Antonella Caroli, presidente nazionale di Italia Nostra. Saluti: Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati. Introduzione storica sulla figura di Felice Barnabei: Filippo Delpino, Pontificia Accademia Romana di Archeologia, su “Il lungo peregrinare di Felice Barnabei: dalla natia Castelli all’approdo a Roma”; lectio magistralis: Filippo Coarelli, accademico dei Lincei, su “Felice Barnabei: il caso di Boscoreale”. Interviene: Valentino Nizzo, direttore museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, su “Felice Barnabei e Villa Giulia: l’alba della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale nazionale”. Interventi: a cura delle Istituzioni del Comitato per le celebrazioni di Felice Barnabei. In collegamento da Ferrara contributo di Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato al MiC. Conclusioni: Pietro Graziani, già direttore generale del MiC e professore di Legislazione di Tutela dei BB.CC. alla Sapienza di Roma.