Marzabotto (Bo). Al parco archeologico dell’antica Kainua al via le “Sere d’Estate” con Dario Vergassola vs Elena Sofia Ricci: intervista semiseria a una grande attrice. Possibile visita guidata nell’area archeologica e apericena
Tornano le “Sere d’Estate” al parco archeologico dell’antica Kainua a Marzabotto (Bo), un ciclo di spettacoli nella bella – e fresca cornice del Teatro di Paglia dell’antica Kainua. Primo appuntamento della stagione giovedì 13 giugno 2024, alle 21, con Dario Vergassola vs Elena Sofia Ricci. Intervista semiseria a una grande attrice. Programma della serata: alle 18.30, per chi lo desidera, lo staff del museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” offre una passeggiata tematica – gratuita – per la città etrusca di Kainua; 19.30, possibilità di apericena a cura di Al di là del fiume Cielo (costo 8 euro); 21, inizio spettacolo. Costo evento 15 euro, gratuito per i minori di 14 anni. Il biglietto comprende lo spettacolo e la visita guidata tematica al parco archeologico. Si consiglia di portare un cuscino. In caso di maltempo gli eventi previsti all’interno del parco archeologico si terranno alla Casa della Cultura e della Memoria in via Aldo Moro 2 a Marzabotto.
Gli altri appuntamenti. Mercoledì 19 giugno 2024, Arianna Porcelli Safanov in “Fiabafobia” (prenotazione a crinali@unioneappennino.bo.it, costo evento 15 euro, gratuito per i minori di 14 anni, abbonamento 38 euro); venerdì 28 giugno 2024, Serena Dandini in “La vendetta delle Muse”; domenica 30 giugno 2024, coro Farthan con visita cantata nell’area archeologica per la rassegna “A tutta voce! Voci, suoni, racconti” (costo ingresso al museo e all’area archeologica 3 euro, gratuito per residenti a Marzabotto e gratuità di legge, non è necessaria la prenotazione); giovedì 4 luglio 2024, proiezione del film “La Chimera” per la rassegna “Crinali Cinema” (costo ingresso al museo e all’area archeologica 3 euro, gratuito per residenti a Marzabotto e gratuità di legge, non è necessaria la prenotazione)
Marzabotto (Bo). Visita guidata all’area archeologica dell’antica Kainua (compresa la necropoli nord) con gli archeologi dell’università di Bologna

La necropoli Nord dell’area archeologica di Kainua (Marzabotto) aperta eccezionalmente al pubblico (foto drm-er)
Quando è stata costruita Kainua? Come facciamo a sapere che gli Etruschi la chiamavano così? E com’era vivere in questa città? A queste e altre 1000 curiosità, potrà rispondere la visita guidata all’area archeologica della città di Kainua (Marzabotto), compresa la necropoli nord non accessibile nei normali percorsi di visita, con gli archeologi del Dipartimento di Storia culture civiltà dell’università di Bologna che collabora con il museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (Bo). È gradita la prenotazione: drm-ero.prenotazioni@kainuaultura.gov.it. La visita ha il costo di 10 euro a persona + 3 euro di ingresso al Museo e all’area archeologica. Sono previste convenzioni e gratuità.
Marzabotto. Denise Tamborrino confermata alla direzione del museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e area archeologica di Kainua per il triennio 2024-’27: “Realizzerò il riallestimento dell’intero museo Etrusco”

L’architetto Denise Tamborrini confermata direttore del museo nazionale Etrusco ““Pompeo Aria” (foto drm-er)
Denise Tamborrino confermata alla direzione del museo nazionale Etrusco di Marzabotto e dei luoghi della cultura statali del territorio bolognese a partire dal 1° gennaio 2024 per il triennio 2024-2027, un mandato importante durante il quale sarà realizzato il riallestimento dell’intero museo Etrusco. “Un passo importante”, commenta il direttore regionale Giorgio Cozzolino, “per mantenere una continuità scientifica di alto profilo professionale. Grazie infatti alle competenze dell’architetta Tamborrino si sono potuti attuare molti interventi e collaborazioni al museo e l’area archeologica di Kainua e l’ex chiesa di San Mattia che hanno contribuito ad aumentare del 22%, rispetto al 2022, il flusso dei visitatori dell’anno appena concluso”. Direttrice già dal 2015 delle sedi bolognesi dell’ex chiesa di San Mattia, dell’ex chiesa di San Barbaziano e del complesso di Torre Jussi a Castel d’Aiano, Tamborrino ha anche ricoperto l’incarico di direttrice del museo nazionale Etrusco di Marzabotto dal 2020 al 2023. Nell’ultimo triennio, la sua attività di direzione ha promosso un approccio multidisciplinare innovativo nella lettura e valorizzazione del patrimonio culturale, con una serie di collaborazioni e progetti con importanti istituzioni pubbliche e private del territorio, tra cui il dipartimento Storia culture e civiltà dell’università di Bologna, la Fondazione Golinelli, il Festival Danza Urbana e l’associazione Fontanamix. “È per me un piacere e una sfida poter continuare a dirigere i siti statali nel territorio della città metropolitana di Bologna, luoghi straordinari che consentono al pubblico di fare esperienza con molteplici aspetti del patrimonio culturale dall’archeologia al paesaggio all’arte contemporanea”, interviene Denise Tamborrino. “Grazie a questa continuità, il triennio 2024-2027 vedrà la realizzazione del nuovo riallestimento dell’intero museo Etrusco, con un’attenzione particolare ai temi dell’accessibilità, il progetto di riqualificazione paesaggistica “Kainua. Manuale d’uso” che propone un approccio innovativo nella gestione delle aree archeologiche e il progetto “Under the Same Sky” ad opera di Eva Marisaldi, vincitore del Piano dell’Arte Contemporanea 2022-2023 e che vedrà una importante collaborazione con il Metropolitan Museum di New York. All’ex chiesa di San Mattia, sarà prevista, tra le varie attività, l’attivazione di una residenza d’artista a cui accedere tramite bando per la realizzazione di opere site specific che andranno a costituirne la collezione. Il 2024 vedrà, inoltre, la fine del cantiere all’ex chiesa di San Barbaziano con una presentazione pubblica alla comunità dei lavori e del progetto culturale di prossima realizzazione”.

L’architetto Denise Tamborrini (da FB)
Denise Tamborrino (1977) è architetta e storica dell’architettura. Dopo la laurea in Progettazione Architettonica all’università di Ferrara (2003), è dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e Urbanistica (2007) allo IUAV-Istituto Universitario Architettura Venezia. Nel 2021 si perfeziona in Antropologia Museale e dell’Arte all’università di Milano –Bicocca. Dal 2006 al 2012 è docente a contratto in Storia dell’Architettura alla Facoltà di Ingegneria dell’università di Bologna, sedi di Bologna e Ravenna, ed ha al suo attivo collaborazioni con la Facoltà di Architettura dell’università di Ferrara. Nel 2012 a Detroit ha presieduto, in collaborazione, una sessione tematica all’interno del 65° meeting annuale della SAH (Society of Architectural Historians) dal titolo: “Not the Jesuits: “other” Counter-Reformational architecture”. È membro di CAA-College Art Association, EAHN-European Architectural History Network, e SAH-Society of Architectural Historians. Dal 1° gennaio 2012 è funzionario architetto per il ministero della Cultura. Alla direzione regionale per i Beni culturali dell’Emilia-Romagna si è occupata di tematiche legate alla tutela e pianificazione paesaggistica e progetti speciali di valorizzazione. Dal 5 novembre 2015 è direttrice dell’ex chiesa di San Mattia a Bologna, dell’ex chiesa di San Barbaziano a Bologna e del Complesso di Torre Jussi a Castel D’Aiano, musei non autonomi non aventi qualifica dirigenziale della direzione regionale Musei Emilia-Romagna. Dal novembre 2020 è anche direttrice del museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e area archeologica di Kainua a Marzabotto. Durante l’attività di direzione, ha curato ed organizzato numerose mostre, eventi e progetti, tra cui il progetto ZERO (Weak Fist) dell’artista Patrick Tuttofuoco, che ha vinto la prima edizione del bando Italian Council, promosso dalla direzione generale Arte e Architettura Contemporanee edil progetto “ArcheoMinecraft. Costruisci una città come farebbe un etrusco”, menzione speciale al Premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività culturali 2022. Dal 2019 al 2022 è stata membro del comitato tecnico scientifico per l’Arte e l’Architettura contemporanee del ministero della Cultura in qualità di vicepresidente e membro supplente del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici.
Giornate europee dell’archeologia 2019. Al museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto tre giorni di attività e incontri per guidare adulti e bambini alla scoperta della storia e dell’archeologia di Kainua

Il museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e l’area archeologica di Marzabotto ospita le Giornate europee dell’archeologia
Appuntamento a Marzabotto il 14, 15 e 16 giugno 2019 al museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e all’area archeologica di Kainua per le Giornate europee dell’archeologia, nate in Francia nel 2010 con l’obiettivo di avvicinare il pubblico al patrimonio archeologico e ai professionisti che lavorano per tutelarlo e valorizzarlo. Quest’anno la manifestazione, giunta alla decima edizione, si terrà per la prima volta in tutta Europa. Il Polo Museale dell’Emilia Romagna organizza attività e incontri per guidare adulti e bambini alla scoperta della storia e dell’archeologia di Kainua. Ecco il programma.
Venerdì 14 giugno 2019, dalle 16 alle 18: “In cantiere! Visita agli scavi del santuario urbano”, con Elisabetta Govi e Andrea Gaucci, entrambi dell’università di Bologna. Si rinnova l’appuntamento con l’archeologia dal vivo! L’università apre le porte del proprio cantiere per illustrare le tecniche dello scavo archeologico, tra consolidate certezze e nuove tecnologie. La visita sarà preceduta da una presentazione in occasione della quale saranno presentate le recenti scoperte nel santuario urbano, tra cui una rara sepoltura di bambino.
Sabato 15 giugno 2019, dalle 16 alle 18: “Dal tornio al museo: laboratori di ceramica antica per adulti e bambini”, con Carlotta Trevisanello del museo di Marzabotto e Anna Serra dell’università di Bologna. Cavare l’argilla, farla decantare, tornire, cuocere, decorare: quanto lavoro per produrre un piccolo oggetto in terracotta! Sai distinguere un vaso per bere da uno per cucinare? Sei in grado di riconoscerne la forma a partire da un frammento? Gli archeologi ci guidano alla scoperta della ceramica antica di Kainua. I partecipanti potranno toccare con mano cocci e coccetti che tanto appassionano gli studiosi!
Domenica 16 giugno 2019, dalle 16 alle 18: “Marzabotto 1889: alle origini dell’archeologia di Kainua”, con Giuseppe Mantovani del Gruppo Archeologico Bolognese. L’epopea degli scavi ottocenteschi promossi dai Conti Aria e diretti da celebri accademici quali Giovanni Gozzadini ed Edoardo Brizio rivive in una gustosa pièce teatrale presentata dalla compagnia “Cantine Teatrali Babele”. Lo spettacolo sarà proiettato nell’aula “Sergio Sani”, seguirà un tour dell’area archeologica alla scoperta degli interventi ottocenteschi.
Primo maggio con gli Etruschi al museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto e nell’annessa area archeologica dell’antica città di Kainua

Bronzetti votivi esposti nel museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (foto Iago Corazza)
Primo maggio 2018 con gli etruschi. È la proposta culturale del museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto che sarà aperto, insieme all’area archeologica dell’antica città di Kainua, dalle 11 alle 18.30 (ingresso 3 euro). Inoltre domenica 6 maggio 2018 ingresso gratuito dalle 11 alle 18.30 grazie all’iniziativa del MiBACT #domenicalmuseo che prevede l’ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali la prima domenica di ogni mese. Due ragioni in più per visitare il vasto pianoro su cui si snodano i resti dell’abitato e le ampie strade, salire alle costruzioni sacre dell’acropoli e ridiscendere alle aree funerarie situate subito al di fuori della città dei vivi. Ciò che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione dell’impianto originale della città, scandito dalle ampie strade che si incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina. Nel museo dedicato a Pompeo Aria, organizzatore del primo nucleo della collezione, si possono ammirare le suggestive testimonianze della vita della città che prosperò dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli, le ricostruzioni di tetti e degli alzati delle case, le statuette votive in bronzo e una preziosa testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio circostante, tra cui gli splendidi corredi funerari recuperati a Sasso Marconi.





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