Direzione Generale Musei. Massimo Osanna presenta il Sistema museale nazionale, piattaforma che mette in rete i musei italiani, per conoscersi e farsi conoscere

Archeologo operativo, professore stimato, manager di successo, lo abbiamo conosciuto come direttore generale del parco archeologico di Pompei sempre attento a comunicare al grande pubblico ogni intervento e scoperta nell’area archeologica vesuviana più famosa al mondo. Da qualche mese il ministro Dario Franceschini lo ha chiamato alla Direzione Generale Musei del Mibact. Ed è in questa veste che presenta il “Sistema museale nazionale”, progetto iniziato dal suo predecessore Antonio Lampis, e che ora entra nella fase operativa.
“La Direzione Generale Musei ha lavorato negli ultimi anni per creare il Sistema museale nazionale”, spiega Osanna. “È un progetto ambizioso bellissimo che eredito da chi mi ha preceduto, Antonio Lampis, che ha lavorato con grande passione insieme a dirigenti e funzionari di questa amministrazione da Talitha Vassalli ad Annarita Orsini. E ora grazie a questo lavoro siamo in dirittura d’arrivo. La piattaforma è ormai disponibile, comincia il lavoro di accreditamento. Accreditarsi significa essere un museo degno di questo nome, che quindi può accedere non solo ai finanziamenti, a cominciare da quelli regionali oltre ovviamente quelli statali. Significa lavorare anche su una accessibilità globale, e questo è uno dei requisiti fondamentali. I musei devono essere accessibili: perché hanno un linguaggio idoneo, perché non ci sono barriere architettoniche, perché parlano a tutte le categorie anche a quelle svantaggiate. Questo sarà fatto con le Regioni che hanno lavorato moltissimo a un tavolo comune non solo per elaborare i requisiti ma anche per elaborare tutto il sistema museale nazionale. E quindi adesso la sfida dei prossimi mesi, del prossimo anno, sarà proprio quello di rendere riconoscibili i nostri musei, riconoscibili perché hanno uno standard minimo comune. Questo avviene grazie a una piattaforma che è stata varata proprio in questi giorni, una piattaforma informatica che si è realizzata grazie al sostanziale lavoro di AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), questa piattaforma diventa appunto non solo un enorme archivio informatizzato dove i musei accreditati hanno un loro spazio, ma anche un archivio che permette ai musei di entrare in rete. Questo vuol dire portare nel mondo contemporaneo i nostri musei che spesso sono stati percepiti – anche perché, diciamocelo, forse lo era – come dei luoghi polverosi contenitori di oggetti che non parlano, non sanno esprimere, comunicare emozioni e significati. È questo il lavoro che ci aspetta, ci aspetta sia come Direzione Generale Musei sia come singole Regioni che, chi in maniera autonoma perché ha già un programma di accreditamento, chi invece direttamente in connessione con il nostro sistema nazionale elaborato, collaborerà e contribuirà in maniera fattiva a rendere appunto i nostri musei all’altezza di questo nome”.
Massimo Osanna, direttore del parco archeologico di Pompei, passa alla direzione generale dei Musei: “Non abbandonerò Pompei, anzi porterò l’esperienza di Pompei in altre realtà”

Massimo Osanna, direttore generale del parco archeologico di Pompei, sarà direttore generale dei Musei (foto parco archeologico di Pompei)
Il 1° settembre 2020 il direttore del parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, assumerà l’incarico di direttore generale dei musei, come ufficialmente annunciato dal ministro Dario Franceschini, subentrando ad Antonio Lampis a chiusura del suo mandato. “Sono onorato della scelta del ministro Franceschini, della stima manifestatami e soprattutto del riconoscimento per l’attività svolta in questi anni a Pompei”, dichiara il direttore Osanna. “Un impegno grande che ha alle spalle un importante lavoro di squadra. Nei mesi a venire proseguiranno regolarmente le attività in corso, saranno portati a termine gli interventi avviati e gli eventi in programma, fino all’arrivo del nuovo direttore. Non è mia intenzione abbandonare Pompei, ma anzi continuare a seguirla da un altro punto di vista e soprattutto portare l’esperienza qui maturata anche ad altre realtà: dalla manutenzione programmata raggiunta a Pompei, al ruolo fondamentale della ricerca e delle tecniche del restauro nella tutela, al confronto con i grandi musei internazionali verso i quali rapportarsi come “sistema”, lavorando sulla valorizzazione, la comunicazione, la tecnologia e finanche sulla contaminazione tra arte contemporanea e antico. Alla Direzione dei Musei sono chiamato ad una responsabilità ancora più grande nei confronti del patrimonio culturale italiano, che cercherò di adempiere al meglio, in continuità con l’attività di Antonio Lampis, a cui auguro il meglio per il futuro”.
Come reagiresti rispetto ad un atto di razzismo, di bullismo o di censura? La risposta nella serie video “Un Lupo al Museo” ospitata al museo Archeologico nazionale di Napoli: esperimento sociale di Ugo Capolupo
Lotta al razzismo, al bullismo e alla censura: sono i temi etici al centri degli esperimenti sociali da un’idea di Ugo Capolupo, Paolo Giulierini e Ludovico Solima ospitati dal museo Archeologico nazionale di Napoli con la serie di video “Un Lupo al Museo”. I visitatori del Museo coinvolti nelle riprese hanno condiviso la finalità dell’esperimento, dando il proprio consenso alla diffusione dei video, anche per scopi didattici. Il format, realizzato in fase sperimentale nell’ambito dei progetti curati da Ludovico Solima (università della Campania “Luigi Vanvitelli”) sull’uso dei nuovi linguaggi della comunicazione digitale, è stato presentato al Mann a un gruppo di docenti e studenti universitari (dipartimento di Sociologia e dipartimento di Scienze della comunicazione) nell’ambito di un workshop, che, nello scorso gennaio, ha visto la partecipazione di Antonio Lampis (direttore generale Musei del Mibact) e Paolo Giulierini (direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli). La sigla della serie video è stata realizzata da Alessandro Rak. Alcune puntate del format sono presentate sulla pagina Facebook dell’Archeologico. Ugo Capolupo, da diversi anni, lavora su “grammatica” e divulgazione degli esperimenti sociali: ottimo il riscontro del ciclo video “Ai confini della Realtà”, realizzato con Fanpage.it e particolarmente apprezzato dagli utenti YouTube (tra i top 10 della piattaforma nel 2018).
Museo Archeologico nazionale di Napoli: alla presentazione dell’Annual Report 2018 il dg Musei del Mibac annuncia a sorpresa che il direttore Giulierini sarà confermato alla guida del Mann per il 2019-2023
L’appuntamento al museo Archeologico nazionale di Napoli erano di quelli fondamentali nell’attività di un’istituzione pubblica: la presentazione dell’Annual Report 2018, il documento che registra, in ossequio al framework di medio termine definito dal Piano strategico 2016-2019, il livello di raggiungimento degli obiettivi operativi prefissati per l’anno solare appena trascorso. Ma la notizia non è stata quella che ci si aspettava, cioè che “il 2018, per il MANN, è stato un anno in cui i numeri hanno riflesso il successo di una nuova politica di valorizzazione, basata non soltanto sulla pianificazione strategica, ma anche sull’adesione agli standard qualitativi e quantitativi stabiliti dalla rete del Sistema Museale Nazionale”. E, come scrive nella prefazione lo stesso direttore Paolo Giulierini: “Il 2018 è stato infatti un anno molto intenso, ricco di eventi e attività che hanno contribuito a consolidare l’immagine del MANN, sempre più percepito come un istituto altamente dinamico, in grado di sviluppare una politica culturale a servizio dei propri visitatori, fisici e digitali, entrambi in forte crescita”. La notizia è arrivata, a sorpresa, da uno dei partecipanti all’evento, cui erano stati invitati Patrizia Boldoni, presidente del consiglio scientifico Arti e Cultura della Regione Campania; Ludovico Solima, università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ideatore e coordinatore del Piano Strategico 2016-2019 e dei relativi report annuali; e Antonio Lampis, direttore generale Musei del Mibac. Proprio il dott. Lampis, durante la conferenza stampa, ha annunciato l’avvio del procedimento amministrativo di conferma alla guida del Mann per il direttore Paolo Giulierini nel quadriennio 2019-2023: secondo il dg Musei, infatti, “Paolo Giulierini si è dimostrato al top della perfomance sia sul piano annuale che quadriennale e ciò giustifica pienamente la sua riconferma”. E il direttore Giulierini: “Sono onorato delle parole del direttore generale e per questo ringrazio, oltre a lui, il ministro e il dott. Panebianco. Lavorare per il Mann ed essere al servizio di Napoli è un privilegio che va onorato con tutte le forze. Dobbiamo finire un lavoro e lo condurremo a termine, riportando il Mann nel suo naturale status, quello di più grande museo archeologico del mondo dell’arte classica”.
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