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Verona riscopre le sue radici classiche con un’esperienza immersiva che unisce ricerca, tecnologia e turismo culturale di ultima generazione grazie a Verona Time Machine, il Capitolium in Realtà Aumentata: un progetto dell’associazione Archeonaute in collaborazione con ARtGlass, finanziato con fondi PNRR 

Verona Time Machine: con la Realtà Aumentata Palazzo Maffei, in piazza delle Erbe a Verona, diventa il Capitolium (foto Artglass)

Sei in piazza delle Erbe di Verona, il cuore della Verona romana, il foro, Indossi gli smartglass e il passato prenderà vita davanti ai tuoi occhi. Così l’imponente Palazzo Maffei si materializzerà nel Capitolium romano. In piazza Erbe rivive la città romana in Realtà aumentata ogni lunedì mattina alle 9.30 (italiano) e 11 (inglese), ogni venerdì pomeriggio alle 16 (inglese) e 17.30 (italiano), ogni sabato mattina alle 9.30 (italiano) e 11 (inglese), grazie a Verona Time Machine, il Capitolium in Realtà Aumentata, un esclusivo tour culturale dedicato alla riscoperta della città romana attraverso l’utilizzo della Realtà Aumentata, per scoprire la Verona romana come non l’hai mai vista: templi, strade, monumenti e meraviglie perdute rivivono in 7 tappe mozzafiato nel centro storico.

Verona Time Machine: con Archeonaute per scoprire il cuore di Verona romana in Realtà Aumentata (foto archeonaute)

Il progetto, finanziato in parte con i fondi dell’Unione Europea-Programma Next Generation EU, nell’ambito della Missione 1 del PNRR, ha l’obiettivo di promuovere la valorizzazione e fruizione del patrimonio storico-archeologico cittadino mediante strumenti tecnologici avanzati. Il percorso, realizzato dall’associazione Archeonaute di Verona, in collaborazione con ARtGlass, leader internazionale nel settore della Realtà Aumentata per il turismo e la cultura, ha una durata di circa 90 minuti e si sviluppa lungo un itinerario urbano che tocca sette punti d’interesse nel centro storico, seguendo l’antica viabilità della città romana. La narrazione e i contenuti visivi sono stati messi a punto in seguito ad una stretta collaborazione scientifica con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza, che ha concesso il proprio sostegno al progetto.

Verona Time Machine: con gli smartglass alal scoperta della Verona romana in Realtà Aumentata (foto artglass)

Grazie all’impiego di smartglass (occhiali multimediali trasparenti e leggeri di ultima generazione), i visitatori possono esplorare in maniera immersiva ricostruzioni digitali di edifici, strade e monumenti in parte perduti o inglobati nel tessuto urbano contemporaneo. A condurre il tour saranno le guide abilitate, archeologhe, dell’associazione Archeonaute, che alla meraviglia delle modellazioni immersive e delle ricostruzioni 3D aggiungeranno la propria competenza nella divulgazione e il fascino insostituibile della relazione umana e della condivisione.

Il punto di partenza si trova in piazza delle Erbe, anticamente sede del foro romano, centro nevralgico della vita cittadina, mentre l’arrivo è in Corte Sgarzerie, dove si possono visitare gli scavi del Criptoportico romano. Protagonista dell’esperienza è il Capitolium, il principale tempio nel cuore cittadino della Verona romana, di cui oggi sono visibili le fondamenta nel sottosuolo: grazie alla Realtà ea rigorose e dettagliate ricostruzioni 3D realizzate dagli specialisti di No Real Interactive, su modello di Dario Gallina, è possibile osservarne la struttura originaria, molto più ampia e scenografica di quanto si possa immaginare e comprendere il valore simbolico e architettonico dell’edificio, che sorgeva nel luogo dove oggi è possibile osservare il magnifico Palazzo Maffei, che domina Piazza delle Erbe. Tra i partner e sostenitori del progetto, il Comune di Verona e il Ristorante Maffei, locale storico di Verona, da dove è possibile accedere alle fondamenta del Capitolium. Il tour, a cui è possibile prendere parte esclusivamente previa prenotazione, è disponibile in lingua italiana e inglese al costo di 20 euro a persona. Il percorso è articolato in sette tappe: le prime due in piazza delle Erbe, mentre la terza è dedicata a piazzetta Monte e consente di riscoprire l’immensa piazza antistante il tempio votato a Minerva, Giove e Giunone. Si prosegue in via Mazzanti, laddove in passato correva il decumano massimo. La tappa all’angolo del corso Sant’Anastasia conduce lungo l’antica via principale della città che sfociava all’interno del triportico del Capitolium, adibito ad archivio pubblico, nell’odierno vicolo Raggiri. Ci si appresta alla conclusione imboccando via Emilei, dove gli smartglass consentono di visualizzare l’ipotetico aspetto di alcuni degli ingressi del Criptoportico di Corte Sgarzerie, ultima tappa del percorso.

Verona Time Machine: con Archeonaute per scoprire il cuore di Verona romana in Realtà Aumentata (foto archeonaute)

“Abbiamo deciso di abbinare all’innovazione della Realtà Aumentata e di un’esperienza senza precedenti in Veneto la componente umana delle nostre guide”, spiega Annarosa Tricomi, rappresentante dell’associazione Archeonaute, che ha all’attivo numerosi tour guidati e gestisce l’animazione di alcune tra le principali aree archeologiche della Verona sotterranea, “perché crediamo fermamente che la combinazione vincente nel nuovo turismo culturale sia proprio quella tra dimensione fisica e digitale. Sarà infatti la guida, sulla base della narrazione e del momento, a quali scenari immersivi mostrare ai visitatori, inviando letteralmente sugli smartglass i contenuti, grazie a un software creato ad hoc da ARtGlass. L’ulteriore aspetto di valore è che i contenuti saranno personalizzati sulla base della lingua preferita dal visitatore e di sue specifiche necessità sensoriali, rendendo l’esperienza accessibile e inclusiva”.

Verona Time Machine: panoramica 3D del Capitolium (foto noreal interaction)

“Questo progetto ha richiesto una combinazione unica di competenze e professionalità che hanno lavorato in sinergia”, aggiunge Michela Pasqualini, project manager di ARtGlass, che ha sedi a Monza, Verona e Richmond VA, negli USA e all’attivo oltre 120 progetti in siti culturali, tra i quali il Duomo di Milano, il parco archeologico di Pompei, gli scavi di Hegra, in Arabia Saudita. “Al lavoro di ricerca degli archeologi si è aggiunto infatti quello degli esperti di ricostruzioni 3D e autori specializzate che si sono confrontati con la sfida di un tour che trasforma il centro cittadino in un museo a cielo aperto”.

Verona Time Machine: a Corte Sgarzerie, ultima tappa del percorso con Archeonaute in Realtà Aumentata (foto archeonaute)

“Ad aggiungere valore al progetto”, conclude Annarosa Tricomi, “la collaborazione nata dalla messa in rete di Verona Time Machine con altri progetti partner sostenuti dal PNRR in siti prestigiosi come il museo Archeologico nazionale di Verona, il centro storico di Torino, la Rocca di Lonato del Garda. Una collaborazione che ci permetterà di attivare iniziative di co-marketing, scambio di buone pratiche e conoscenze, per avanzare insieme verso una dimensione innovativa della cultura e della partecipazione”.

 

Verona. Più di 200 persone per festeggiare i dieci anni di gestione da parte dell’associazione Archeonaute dell’area archeologica di Corte Sgarzerie con il criptoportico capitolino. La presidente Annarosa Tricomi traccia un bilancio di questa importante esperienza di divulgazione archeologica

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Morena Tramonti, Annarosa Tricomi e Maria Rita Bertoncini di Archeonaute davanti all’ingresso dell’area archeologica di Corte Sgarzerie a Verona (foto graziano tavan)

Mancavano solo i calici con le bollicine. Ma domenica 3 marzo 2024 all’ingresso dell’area archeologica di Corte Sgarzerie la soddisfazione e l’entusiasmo erano palpabili nei sorrisi, nelle parole, negli sguardi di Annarosa Tricomi, Morena Tramonti e Maria Rita Bertoncini, anima cuore e motore dell’associazione Archeonaute – Archeologia a Verona, che ha voluto festeggiare i dieci anni di gestione dell’area ipogea, dove si conserva una parte del criptoportico del Capitolium, a un passo da piazza delle Erbe (il foro della Verona romana), nel cuore della città, aprendo le porte a tutti per una visita guidata gratuita. Era infatti l’8 febbraio 2014 quando fu possibile scendere nel sottosuolo di Verona e scoprire le tracce di uno dei monumenti più importanti della città antica che le tre archeologhe sono riuscite a far parlare, diventando con gli anni un nuovo punto di riferimento negli itinerari della Verona romana. E il successo è dato dai numeri: 40mila accessi in dieci anni, almeno 500 persone al mese. E domenica 3 marzo 2024 la risposta dell’affetto e dell’interesse che i veronesi e i turisti dimostrano per Corte Sgarzerie ha premiato l’impegno di Archenaute con più di 200 ingressi in poco più di due ore. Famiglie con i bambini, gruppi di appassionati, turisti anche stranieri, e passanti incuriositi dalle porte aperte all’area archeologica si sono avvicendati a piccoli gruppi, in un flusso continuo.

È Annarosa Tricomi, presidente di Archeonaute, a tracciare per archeolgiavocidalpassato.com un bilancio di questi primi dieci anni a Corte Sgarzerie. “Archeonaute è affezionatissima all’area archeologica di Corte Sgarzerie che rappresenta per noi il fulcro, il cuore di quello che poi è diventata la nostra attività quotidiana, la nostra missione in qualche modo la missione proprio della nostra associazione che è nata per portare l’archeologia fuori dall’ambito ristretto degli addetti ai lavori, dall’ambito degli accademici, perché noi da archeologi abbiamo un’enorme soddisfazione nel raccontare quello per cui nutriamo una passione sconfinata. Quindi Corte Sgarzerie è stato il primo punto di partenza da cui poi si sono diramate tutta una serie di attività che oggi rappresentano il nostro lavoro, il nostro pane quotidiano. È tato il motivo per cui ci siamo ancora di più aggregati, per cui abbiamo raccolto collaborazioni. Abbiamo cominciato a conoscere il pubblico, il pubblico ha cominciato a conoscere noi e abbiamo cominciato a manifestare il nostro grande entusiasmo verso la promozione, la divulgazione dei Beni culturali. Poi da qui sono nati progetti come la gestione di altre due aree sotterranee in città (villa romana di Valdonega e area archeologica di via San Cosimo, ndr), sono nate le visite a tema archeologico in città a Verona e in provincia, e i viaggi archeologici che portiamo avanti tutto l’anno. Quindi Corte Sgarzerie è un po’ la nostra casa, la nostra prima casa, il nostro luogo di aggregazione, ed è – penso – anche diventata un punto per la cittadinanza e per i turisti che arrivano di identità della città. Cioè è veramente una nuova area in cui Verona si riconosce. E quindi è tutta la nostra soddisfazione nella gestione che quest’anno compie 10 anni e quindi è un anniversario importantissimo”.