Paestum. Nelle sere di agosto e settembre sul Tempio di Nettuno c’è “Glaukos”, la video installazione dell’artista Alessandra Franco che narra le storie del mito antico

È arrivata a Paestum “Glaukos”, la video installazione dell’artista Alessandra Franco che usa come tela schermo il tempio di Nettuno generando così un unicum inscindibile tra l’evanescenza della luce e l’arte contemporanea per celebrare l’architettura, l’arte e i riti della Grecia antica. Ogni sera, nei mesi di agosto e settembre, all’imbrunire, sulle architetture doriche del tempio di Nettuno prendono vita animazioni che narrano le storie del mito antico. Un viaggio onirico e sorprendente che grazie alla tecnologia lascia scrutare le policromie proprie degli antichi edifici pubblici, presenta i protagonisti delle metope rinvenute presso il tempio di Hera a Foce Sele e mette in evidenza alcune figure come Medusa, la gorgone dalla testa ricoperta di serpenti che ha il potere di pietrificare chiunque incroci il suo sguardo. Tra le immagini si scorgono anche le famose sculture del tempio di Artemide a Corfù che occupano il timpano del tempio con il chiaro intento di allontanare gli influssi negativi: atto auspicabile oggi come nel passato.

“Glaukos” significa brillante nell’antica lingua greca e vuole richiamare alla mente la forza dirompente della luce che da sempre contrasta e allontana il buio: una forte similitudine e un vigoroso messaggio di speranza e di rinascita per il mondo intero contro le difficoltà causate della pandemia da coronavirus. Con la sua opera l’artista Alessandra Franco sfrutta a pieno le potenzialità del video-mapping, della proiezione sagomata sulla pietra del tempio ed evoca non solo i colori, ma anche le suggestioni sonore e le musiche che portano il visitatore nelle atmosferiche del passato, anche attraverso l’interpretazione contemporanea dello spazio e del monumento per rendere sempre più fecondo il dialogo tra contemporaneo e archeologia. “Glaukos” è un racconto realizzato espressamente per Paestum, un’experience visiva che coinvolge tutti i sensi e attiva un’architettura silenziosa nel quale lo spettatore può abbandonarsi al sogno. La video installazione “Glaukos” di Alessandra Franco, a cura del Parco Archeologico di Paestum e Velia, è fruibile tutti i giorni dal tramonto fino a mezzanotte nei mesi di agosto e settembre.
Paestum: 14mila visitatori nella prima domenica d’autunno a ingresso gratuito, record assoluto di sempre
Quasi 14mila visitatori in una domenica. È record assoluto per il parco archeologico di Paestum. Questo il risultato registrato alle 19 di domenica 6 ottobre 2019, la prima a ingresso gratuito dell’autunno: per l’esattezza sono stati 13865: un record assoluto nella storia di Paestum che ha superato anche gli 8.812 visitatori della prima domenica di ottobre nel 2017. I tantissimi visitatori che hanno affollato sia il museo che l’area archeologica hanno potuto visitare la mostra “Poseidonia città d’acqua. Archeologia e cambiamenti climatici” (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2019/09/30/a-paestum-la-mostra-poseidonia-citta-dacqua-archeologia-e-cambiamenti-climatici-che-racconta-i-disastri-ambientali-futuri-scavando-nel-passato-remoto-e-la-storia-del-terri/) che resterà aperta fino al 31 gennaio 2020 e che prevede anche una installazione di video mapping sul tempio di Nettuno a cura dell’artista Alessandra Franco. Inoltre negli scavi si è svolta la seconda tappa del Festival dell’Essere con la direzione artistica di Vittorio Sgarbi. Più che soddisfatto il direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel: “Ringrazio tutto il personale del Parco che è riuscito a fronteggiare e gestire un numero così elevato di visitatori”.
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