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Egitto. Il 3 aprile sarà inaugurato il nuovo museo nazionale della Civiltà egizia a Fustat, proprio nel giorno della grande parata reale col trasferimento di 22 mummie reali dal museo Egizio di piazza Tahrir. La sala delle mummie sarà visitabile dal 18. Ecco alcuni dei re e regine protagonisti del corteo

Iniziative promozionali per l’inaugurazione del museo nazionale della Civiltà egizia a Fustat (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Il 3 aprile 2021 sarà un giorno importante per il Cairo e tutto l’Egitto. Ci sarà la parata reale dei faraoni: cioè il trasferimento di 22 mummie reali dal museo Egizio di piazza Tahrir al museo nazionale della Civiltà egizia a Fustat. Ma quello sarà il giorno proprio dell’inaugurazione del nuovo museo alla periferia del Cairo. Proprio nell’ambito del piano del ministero del Turismo e delle Antichità per promuovere il museo nazionale della Civiltà Egizia a Fustat dopo la sua apertura, il prossimo 3 aprile 2021, Khaled el-Anani, ministro del Turismo e delle Antichità, ha concesso un 50% riduzione sul prezzo del biglietto per egiziani e stranieri per un periodo di due settimane, dal 4 al 17 aprile 2021, per visitare l’esposizione. Sarà inoltre consentita la visita alla Royal Mummies Hall, a partire dal 18 aprile 2021, che coincide con la Giornata del Patrimonio Mondiale. Infatti proprio nelle due settimane successive all’apertura del museo, la sala sarà allestita e le mummie saranno collocate all’interno delle loro due visualizzare le volte.

La posizione e l’assonometria del deposito reale (TT320) a Deir el Bahari (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Intanto cresce l’attesa per la processione delle mummie reali del 3 aprile 2021. Intanto il ministero del Turismo e delle Antichità dà qualche informazione in più sulle mummie reali che andranno a stare nella nuova dimora a Fustat: 10 delle 22 mummie, che saranno trasferite dal museo Egizio al museo nazionale di Civiltà egizia sono state trovate nel 1881 nel nascondiglio di Deir al-Bahari, che è stato il primo a essere scoperto in Egitto. Si tratta della tomba TT320, nota anche come “deposito reale”, situato vicino a Deir al-Bahari nel cimitero di Taiba, a ovest di Luxor.

La tomba di Amenhotep II (KV35) nella valle dei Re dove fu trovato il secondo nascondiglio di mummie reali (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Nel 1898, l’egittologo francese Victor Loret trovò un altro deposito di mummie reali nella tomba del re Amenhotep II (KV35), nella Valle dei Re a Luxor. All’interno di questo nascondiglio sono state trovate altre 10 delle 22 mummie che saranno trasferite dal museo Egizio al museo nazionale della Civiltà egizia.

La mummia del re Seqenenre Taa II fu scoperta nel deposito di Deir el Bahari (TT320) (foto ministry of Tourism and Antiquities)

La mummia di Seqenenre Taa II, stata scoperta nel deposito di Deir El-Bahari (TT320), a ovest di Luxor nel 1881, è una delle 22 mummie reali che saranno trasferite nella parata reale dal museo Egizio di Tahrir al museo nazionale della Civiltà egizia. Il re Seqenenre Taa II era il sovrano di Tebe (l’odierna Luxor). La storia ricorda Seqenenre Taa come il re che iniziò la guerra di liberazione contro gli Hyksos, una guerra che continuò con i suoi figli Kamose e Ahmose I.

La mummia della regina Ahmose Nefertari fu scoperta nel nascondiglio di Deir el Bahari (TT320) (foto ministry of Tourism and Antiquities)

La mummia della regina Ahmose Nefertari, scoperta nel nascondiglio di Deir el-Bahari (TT 320) nel 1881, è una delle 22 mummie reali che saranno trasferite dal museo Egizio di Tahrir al museo nazionale della Civiltà egizia di Fustat. Potente e influente durante la sua vita, Ahmose Nefertari mantenne il suo potere durante il regno di suo figlio, Amenhotep I; madre e figlio furono venerati come coppia divinizzata dagli egiziani, specialmente nella necropoli di Deir el-Medina.

La mummia del re Amenhotep I fu scoperta nel nascondiglio di Deir el Bahari (TT320) (foto ministry of Tourism and Antiquities)

La mummia del re Amenhotep I, scoperta nel nascondiglio di Deir el-Bahari (TT 320), a ovest di Luxor nel 1881, sarà tra 22 mummie reali trasferite in una grande parata dal museo Egizio di Tahrir al museo nazionale Egizio civiltà. Il secondo faraone della XVIII dinastia, Amenhotep I, era un bambino quando divenne re e governò con l’assistenza di sua madre, la regina Ahmose Nefertari. Amenhotep I ha condotto diverse campagne militari. Ha anche iniziato o completato molti progetti di costruzione. Ricordato come un grande sovrano, fu divinizzato dopo la sua morte insieme a sua madre.

La mummia della regina Ahmose Merit Amon fu scoperta nella tomba TT358 a Deir el Bahari (foto ministry of Tourism and Antiquities)

La mummia della regina Ahmose Merit Amon, figlia del re Ahmose e della regina Ahmose-Nefertari, scoperta nel 1930 nella tomba numero (TT 358) a Deir el-Bahari, a ovest di Luxor, è una delle mummie che verrà trasportata nella parata delle mummie reali che il mondo sta aspettando.

Egitto. La Tac alla mummia di Seqenenre-Taa II il Valoroso, studiata da Zahi Hawass e Sahar Saleem, getta nuova luce sul sovrano della XVII dinastia: “Era in prima linea con i suoi soldati, fu catturato e ucciso dagli Hyksos in un rito sacrificale. Il suo martirio accelerò la liberazione e riunificazione dell’Egitto”

La mummia di Seqenenre-Taa II è stata sottoposta a una scansione Tac (foto ministry of Tourism and Antiquities)

È passato alla storia come il Coraggioso, il Valoroso: Seqenenre-Taa II, sovrano della XVII dinastia, regnò l’Alto Egitto alla fine del Secondo periodo intermedio, quando il Basso Egitto era occupato dagli Hyksos, una dinastia regnante straniera che si impadronì del delta nel nord del Paese per circa un secolo (1650-1550 a.C.). Fu proprio lui che da Tebe iniziò la guerra contro gli Hyksos che sarebbero stati cacciati dall’Egitto solo dal secondo figlio di Seqenenre-Taa II, Ahmose I, col quale iniziava la XVIII dinastia. Il re Valoroso trovò la morte proprio in battaglia per mano degli Hyksos: i suoi imbalsamatori avevano abilmente nascosto alcune ferite alla testa, ma ora i risultati delle scansioni della TC della mummia dell’antico re egiziano hanno rivelato con più precisione le circostanze della sua morte: “Fu martirizzato per il bene di riunificare l’Egitto nel XVI secolo a.C.”. Lo hanno annunciato Zahi Hawass, il famoso archeologo ed ex ministro delle Antichità, e Sahar Saleem, professore di Radiologia alla facoltà di Medicina dell’università del Cairo, che hanno esaminato la mummia del re Seqenenre-Taa II mediante tomografia computerizzata (TAC) e hanno pubblicato la loro ricerca il 17 febbraio 2021 sulla rivista scientifica “Frontiers in Medicine”.

La mummia di Seqenenre-Taa II fu scoperta nel nascondiglio reale di Deir el-Bahari nel 1881 (foto ministry of Tourism and Antiquities)

La mummia di Seqenenre-Taa II fu scoperta nel nascondiglio reale di Deir el-Bahari nel 1881 e fu sbendata da Gaston Maspero nel 1886 che la esaminò per la prima volta e lasciò una vivida descrizione delle ferite che uccisero il faraone: “Non si sa se cadde sul campo di battaglia o se fu vittima di qualche complotto; l’aspetto della sua mummia prova che morì di morte violenta intorno ai quarant’anni d’età. Due o tre uomini, assassini oppure soldati, devono averlo accerchiato e ucciso prima che qualcuno potesse soccorrerlo. Un colpo di scure deve aver reciso parte della guancia sinistra, esposto i denti, fratturato la mascella e averlo fatto cadere a terra privo di sensi; un altro colpo deve aver gravemente lesionato il cranio, e un pugnale o giavellotto ha tagliato e aperto la fronte un poco sopra l’occhio. Il suo corpo deve essere rimasto per qualche tempo là dov’era caduto: una volta ritrovato, la decomposizione era già cominciata e la mummificazione dovette essere compiuta in fretta, meglio che si poté”. Negli anni ’60 del Novecento la mummia fu studiata ai raggi X. Questi esami hanno indicato che il re defunto aveva subito diverse gravi ferite alla testa; tuttavia, non c’erano ferite al resto del corpo. Le teorie sulla causa della morte del re differivano, poiché alcuni credevano che il re fosse stato ucciso in una battaglia, forse per mano dello stesso re Hyksos. Altri hanno indicato che Seqenenre potrebbe essere stato ucciso da una cospirazione mentre dormiva nel suo palazzo. A causa delle cattive condizioni della mummia, alcuni hanno suggerito che la mummificazione potrebbe essere avvenuta in fretta lontano dal laboratorio di mummificazione reale.

Le mani deformate della mummia di Seqenenre-Taa II (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Zahi Hawass e Sahar Saleem hanno presentato una nuova interpretazione degli eventi prima e dopo la morte del re Seqenenre-Taa II, basata sulla ricostruzione dell’immagine TC bidimensionale e tridimensionale utilizzando tecnologie informatiche avanzate. Le mani deformate indicano che Seqenenre-Taa II potrebbe essere stato catturato sul campo di battaglia: le sue mani erano state legate dietro la schiena, così da impedirgli di difendersi “dal feroce attacco alla sua faccia”. La TAC della mummia di Seqenenre-Taa II ha rivelato i dettagli delle ferite alla testa, comprese quelle che non erano state scoperte in precedenti esami ed erano state abilmente nascoste dagli imbalsamatori.

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L’egittologo Zahi Hawass già ministro delle Antichità (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Le scansioni TC hanno aiutato a studiare molte mummie reali egiziane e determinare l’età alla morte, il sesso e il modo in cui sono morte. Questo studio TC ha determinato che Seqenenre-Taa II aveva circa quarant’anni al momento della sua morte, in base alla forma delle ossa (come l’articolazione della sinfisi pubica) fornendo la stima più accurata fino ad oggi. Zahi Hawass e Sahar Saleem sono pionieri nell’uso delle scansioni TC per studiare diverse mummie reali del Nuovo Regno, inclusi re guerrieri famosi come Thutmosi III, Ramses II e Ramses III; tuttavia, Seqenenre-Taa II sembra essere l’unico tra loro ad essere stato in prima linea sul campo di battaglia.

La punta di una lancia usata dagli Hyksos conservata al museo Egizio del Cairo (foto ministry of Tourism and Antiquities)
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Un’ascia degli Hyksos conservata al museo Egizio del Cairo (foto ministry of Tourism and Antiquities)

La ricerca ha incluso anche uno studio di varie armi Hyksos conservate al museo Egizio del Cairo, tra cui un’ascia, una lancia e diversi pugnali. Saleem e Hawass hanno confermato la compatibilità di queste armi con le ferite riscontrate sulla mummia di Seqenenre-Taa II: “Il re fu ucciso da più colpi da diverse angolazioni da diversi aggressori Hyksos che hanno usato armi diverse”, spiegano i due ricercatori. “Seqenenre-Taa II fu piuttosto ucciso in un’esecuzione cerimoniale. Ciò conferma che Seqenenre era davvero in prima linea a rischiare la vita con i suoi soldati per liberare l’Egitto”.

Le profonde ferite sul cranio di Seqenenre-Taa II rivelate dalla Tac (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Inoltre, la Tac ha rivelato importanti dettagli sull’imbalsamazione del corpo di Seqenenre-Taa II. Ad esempio, gli imbalsamatori utilizzavano un metodo sofisticato per nascondere le ferite sulla testa del re sotto uno strato di materiale per imbalsamazione che funziona in modo simile alle otturazioni utilizzate nella moderna chirurgia plastica. Ciò significa che la mummificazione è stata effettivamente eseguita in un laboratorio di mummificazione reale piuttosto che in un luogo mal preparato, come precedentemente suggerito.

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La mummia di Ahmose conservata al museo di Luxor (foto ministry of Tourism and Antiquities)

Questo studio fornisce infine importanti nuovi dettagli su un punto cruciale nella lunga storia dell’Egitto. “La morte di Seqenenre-Taa II stimolò i suoi successori a continuare la lotta per unificare l’Egitto e per fondare il Nuovo Regno. In una stele nota come la Tavola di Carnavaron, rinvenuta nel Tempio di Tebe di Karnak, sono registrate le battaglie combattute da Kamose, figlio di Seqenenre-Taa II, contro gli Hyksos. Kamose cadde morto durante la guerra contro gli Hyksos, e fu Ahmose, il secondo figlio di Seqenenre-Taa II, a completare l’espulsione degli Hyksos. Li combatté, li sconfisse e li inseguì fino a Sharuhen, principale piazzaforte dei sovrani Hyksos (l’odierna Gaza in Palestina), e riunì l’Egitto”.