A Edda Bresciani, egittologa di fama mondiale e professore emerito dell’università di Pisa, il premio “Campano d’Oro” riservato ai migliori ex allievi dell’ateneo pisano
Dal Cairo a Luxor, da Alessandria d’Egitto ad Assuan, da Siwa a El-Fayyum, e dici Edda ti rispondono “la professoressa Bresciani”. Edda Bresciani è un’istituzione dell’Egittologia, non solo italiana: una vita dedicata allo studio e alla conoscenza dell’Antico Egitto, partendo dall’ateneo di Pisa e approdando sulle rive del Nilo, tanto che lei “lucchese doc” si è trovata nella vita a diventare – ha sottolineato – “anche un po’ pisana e un po’ egiziana”. Nei giorni scorsi l’università di Pisa ha conferito a Edda Bresciani, egittologa di fama mondiale e professore emerito dell’Università di Pisa, il “Campano d’Oro” 2014, il prestigioso riconoscimento che l’Associazione laureati dell’Ateneo pisano (ALAP) assegna ogni anno a illustri personalità che si sono laureate a Pisa. La cerimonia di conferimento, che si è tenuta nei saloni del Bastione Sangallo, è stata aperta dai saluti del rettore Massimo Augello. Dopo aver ricordato che la professoressa Bresciani è la seconda donna a ricevere il Premio in 43 edizioni, il professor Augello ha ripercorso le tappe più significative della biografia scientifica della premiata, dai primi anni di insegnamento nell’Ateneo pisano alla fondazione della rivista “Egitto e Vicino Oriente”, dalle missioni archeologiche in territorio egiziano alla costituzione delle collezioni egittologiche dell’Ateneo. “Erede della grande tradizione pisana nell’Egittologia – ha concluso il rettore – la professoressa Bresciani è riuscita, con progettualità e lungimiranza, ad aggiornare e sviluppare quel glorioso passato, contribuendo a fare della Scuola egittologica un vanto per l’Università di Pisa e un punto di riferimento per gli studi del settore, sia a livello italiano che internazionale”.
Il premio “Campano d’Oro” è stato istituito nel 1971 come riconoscimento in onore di ex allievi dell’Ateneo pisano che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. Fra gli illustri premiati delle scorse edizioni, vi sono l’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, cui il “Campano” fu attribuito quando era governatore della Banca d’Italia, Carlo Rubbia, Giuliano Amato, Marcello Pera, Tiziano Terzani, Remo Bodei, Antonio Cassese, Andrea Bocelli e, lo scorso anno, Vando D’Angiolo, tra i più importanti imprenditori italiani del settore lapideo.
Nella Laudatio, la professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, collega di Facoltà e amica della premiata, ha descritto il profilo di Edda Bresciani anche attraverso vicende personali, ricordando “le mail che Edda sovente mi invia di prima mattina e alle quali affida pensieri, citazioni e immagini spesso riferiti al mondo egiziano cui ha brillantemente dedicato la sua vita, la sua profonda e diramata cultura e la sua viva intelligenza”. Poco prima, la professoressa Tomasi aveva sottolineato che Edda Bresciani è stata sempre «apprezzata per la statura scientifica, ma anche amata per le doti umane e morali e per la carica di simpatia, che hanno fatto sì che divenisse maestra di svariate generazioni di studenti e amica generosa di molti colleghi. In Egitto ha costantemente rappresentato un punto di riferimento, ottenendo sempre, se pure in complicati contesti politici e culturali, l’appoggio delle autorità e la stima degli archeologi che si sono spesso aggregati alle sue missioni”. La consegna del “Campano” è stata preceduta dalla relazione del vicesindaco e presidente dell’Alap, Paolo Ghezzi, che ha segnalato nella forte determinazione un aspetto peculiare del percorso compiuto da Edda Bresciani; una caratteristica che è emersa anche in occasione della cerimonia, a cui la professoressa ha partecipato pur avendo subito un recente infortunio. Subito dopo, Paolo Ghezzi ha letto le Motivazioni del conferimento e consegnato alla premiata la medaglia d’oro che raffigura la Torre del Campano, la cui campana ha scandito l’inizio e la fine delle lezioni universitarie dal Medioevo fino ad alcuni anni fa.
La professoressa Edda Bresciani, nata a Lucca nel 1930, si è laureata in Egittologia all’Università di Pisa nel 1955, sede in cui ha insegnato come ordinario di Egittologia dal 1968. Nel corso della carriera ha ricevuto l’Ordine del “Cherubino” ed è stata nominata professore emerito dell’Ateneo pisano. Socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres di Parigi, nel 1996 è stata insignita della medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per la scienza e la cultura. Dal 1966 la professoressa Edda Bresciani ha diretto diverse campagne di scavo in Egitto in siti prestigiosi per la storia e la cultura antica, ad Assuan, Tebe, Saqqara e nel Fayyum, con scoperte di grande rilievo scientifico. Ha anche coordinato alcuni progetti di cooperazione italo-egiziana. La produzione scientifica di Edda Bresciani, tra articoli e libri, comprende varie centinaia di titoli, che riguardano i settori principali delle sue ricerche: la storia dell’antico Egitto, l’archeologia e la filologia. Per Einaudi ha pubblicato “Letteratura e poesia dell’antico Egitto” (1999 e 2007) e “La porta dei sogni” (2005). La professoressa Bresciani ha fondato nel 1978 e dirige la rivista scientifica “Egitto e Vicino Oriente”, oltre ad alcune collane editoriali egittologiche.
“Il racconto di una carriera non usuale, per una donna che negli anni Cinquanta si è laureata in Lettere”, ha chiosato la professoressa Edda Bresciani nell’introdurre il ricordo del suo percorso scientifico, preludio all’Omaggio musicale preparato dal Coro dell’Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni, che nell’occasione ha eseguito musiche di Verdi, Rossini e Orff. Al piano Chiara Mariani e come mezzosoprano solista Sarà Bacchelli.
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