1° maggio 2024: apertura dei musei e parchi archeologici a costi e orari normali. Sangiuliano: “Grazie a dipendenti e collaboratori che hanno assicurato la fruibilità della bellezza del nostro patrimonio nella Festa del Lavoro”. Il maltempo non ferma il pubblico. Colosseo, Pompei e Pantheon sempre al top

Il ministro Gennaro Sangiuliano a Palazzo Barberini a Roma con il direttore Thomas Clement Salomon (foto emanuele antonio minerva / mic)
Il Primo Maggio 2024, in occasione della Festa del Lavoro, i musei, i parchi archeologici e i luoghi della cultura statali sono stati aperti, con i consueti costi e modalità. E neppure il maltempo, abbastanza diffuso, ha fermato l’affluenza del pubblico. I primi tre siti più visitati in assoluto si confermano Colosseo (25.099), scavi di Pompei (12.466) e Pantheon (12.371). Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano da Palazzo Barberini, ha simbolicamente salutato i dipendenti e i collaboratori dei musei, “che oggi, nel giorno della Festa del Lavoro, con la loro presenza, assicurano la fruibilità della bellezza del nostro immenso patrimonio. La lunga fila all’ingresso qui e in altri luoghi, nonostante il maltempo, è un segnale inequivocabile dell’apprezzamento dei nostri tesori a livello mondiale”.

Grande affluenza di visitatori al Colosseo e al Foro romano (foto graziano tavan)
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici: Colosseo 25099; scavi di Pompei 12466; Pantheon 12371; Foro Romano e Palatino 9825; museo Archeologico nazionale di Napoli 3041; parco archeologico di Ercolano 1382; museo e area archeologica di Paestum 1183; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 934; museo nazionale Romano – Palazzo Massimo 842; Villa Adriana 768; Terme di Caracalla 647; scavi archeologici di Stabiae – Villa Arianna e Villa San Marco 641; museo nazionale Romano – Terme di Diocleziano 555; museo nazionale Romano – Palazzo Altemps 467; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 403; museo Archeologico nazionale di Taranto 387; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 385.
1° Maggio: musei e parchi archeologici statali aperti regolarmente. Differito il giorno di chiusura settimanale
Il ministero della Cultura comunica che lunedì 1° maggio 2023 i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti, con i consueti costi e modalità. Molti istituti differiranno la tradizionale chiusura del lunedì per consentire l’accesso a cittadini e turisti. Tutte le info sul sito del Ministero all’indirizzo: https://cultura.gov.it/evento/1maggio2023.
Napoli. Festa scudetto: divieto di transito e circolazione in centro storico: il museo Archeologico nazionale sarà aperto solo domenica mattina, e poi regolare da lunedì 1° a domenica 8 maggio (eccetto martedì)

La sezione Campania romana del Mann dialoga con il giardino delle Camelie (foto graziano tavan)
Festa dello scudetto del Napoli: definito il piano sicurezza. E a seguito dello slittamento alle 14 di domenica 30 aprile 2023 del divieto di circolazione, inizialmente previsto dalle 12, contenuto nell’ordinanza dirigenziale del Comune di Napoli n. 196 del 27.04.2023, che istituisce il divieto di transito e circolazione veicolare nel centro storico cittadino fino alle 4 di lunedì 1° maggio 2023, il museo Archeologico nazionale di Napoli comunica che sarà aperto dalle 9 alle 13 nella giornata di domenica 30 aprile 2023 ed osserverà il consueto giorno di riposo settimanale martedì 2 maggio 2023. La settimana successiva il Mann sarà visitabile tutti i giorni, da lunedì 1° a lunedì 8 maggio 2023, eccetto martedì. “È stato un aprile straordinario, che ha visto l’inaugurazione della Campania Romana e della mostra Picasso e l’antico”, commenta il direttore Paolo Giulierini. “Settantamila i visitatori, per un totale di 180mila dall’inizio del 2023, che segnano un incremento del 142% rispetto agli ultimi tre anni e del 58% rispetto al 2022. Con una media di circa 2500 persone al giorno stiamo raggiungendo lo straordinario successo di Canova nel 2019 e il 25 maggio 2023 ci attende la grande mostra su Alessandro Magno”.
1° maggio social al museo Archeologico nazionale di Napoli: dal mosaico fotografico “Mann at work” tra passato e presente, al Menologium rusticum Colotianum

Una squadra osserva l’obiettivo in un attimo di riposo, durante le operazioni di trasporto della statua di Ferdinando I, scolpita da Antonio Canova: foto del 1927 dall’Archivio Fotografico del Mann


Impegno, attenzione, spirito di squadra: valori caratteristici del lavoro, ieri come oggi. Il museo Archeologico nazionale di Napoli celebrerà il 1° maggio 2020 in versione social: e sceglierà di presentare, agli appassionati di Facebook ed Instagram, un interessante viaggio per immagini tra passato e presente. Risale al 1927, infatti, un suggestivo scatto dischiuso dall’Archivio Fotografico del Mann: una squadra osserva l’obiettivo in un attimo di riposo, durante le operazioni di trasporto della statua di Ferdinando I, scolpita da Antonio Canova. A questa splendida immagine d’epoca, in un mosaico che diviene una sorta di melting pot temporale, saranno abbinate tre istantanee del reportage fotografico di Paolo Soriani, che ha seguito le attività di spostamento dei reperti dal Mann all’Ermitage di San Pietroburgo, in occasione della grande mostra “Pompei. Uomini, dei, eroi”, allestita al museo russo: le immagini di Soriani hanno corredato l’Annual Report 2018 del Mann. Le composizioni fotografiche, che saranno postate venerdì 1° maggio 2020 sui canali social del MANN, sottolineeranno quanto, alle soglie del terzo millennio, l’evoluzione tecnologica debba essere accompagnata da fattori di perenne importanza: la passione, l’intelligenza e la cooperazione degli uomini. A conclusione della giornata, sempre sulle piattaforme online dell’Istituto, sarà possibile ammirare un reperto valorizzato in occasione della mostra “Mann on the moon”, organizzata al museo Archeologico nazionale di Napoli per i cinquant’anni dallo sbarco sulla luna: si tratta del Menologium rusticum Colotianum, un particolarissimo parallelepipedo del I sec. d.C. (appartenente alla Collezione Farnese), che riportava, per ogni mese, il numero dei giorni, definendo la durata delle ore di luce e della notte, le fasi lunari, l’elenco delle divinità celebrate, le feste religiose ed anche le lavorazioni agricole (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2019/07/18/mann-on-the-moon-il-museo-archeologico-di-napoli-celebra-i-cinquantanni-dallo-sbarco-sulla-luna-con-una-mostra-tra-archeologia-e-scienza/).



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