Napoli. Al museo Archeologico nazionale prorogate le mostre “Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740-1850” e “Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del Mann”

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Allestimento della mostra “Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740–1850” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Al museo Archeologico nazionale di Napoli prorogate, sino al 31 marzo 2025, le mostre “Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740-1850” (sala del Plastico di Pompei) e “Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del Mann” (sala 95).

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Allestimento della mostra “Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740–1850” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

La mostra “Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740–1850″, nella Sala del Plastico di Pompei, prevista in chiusura il 31 gennaio 2025, e poi prorogata fino al 3 marzo 2025, analizza il processo di documentazione delle scoperte archeologiche nelle città vesuviane. Questa ampia attività è cristallizzata nelle numerose pubblicazioni ufficiali commissionate da diversi regnanti di Napoli, da Carlo di Borbone a Ferdinando II, passando per Gioacchino e Carolina Murat (vedi Napoli. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740–1850”: un viaggio nella storia dell’archeologia e delle metodologie di scavo e ricerca un viaggio nella storia dell’archeologia e delle metodologie di scavo e ricerca | archeologiavocidalpassato).

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Allestimento della mostra “Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del MANN” (foto mann)

L’esposizione “Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del MANN”, nella sala 95, che doveva chiudere il 24 febbraio 2025, presenta cento tra le nuove acquisizioni del Museo. Le opere, che sono entrate a far parte del patrimonio dell’Istituto negli ultimi due anni, per acquisti o donazioni, testimoniano l’immensa fortuna che il Museo ha riscosso nel corso della sua storia (saranno 250 anni nel 2027) (vedi Napoli. Per le festività al museo Archeologico nazionale la mostra “Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del Mann” e nell’atrio il Presepe dei monaci, in prestito dalla Certosa e Museo di San Martino | archeologiavocidalpassato).

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