Londra. Webinar su Zoom del Comitato Archeologico Greco del Regno Unito su “Le tombe macedoni a Phoinikas e Aghios Athanassios a Salonicco/Grecia: due sorprendenti monumenti funerari del IV secolo a.C. e il loro contributo alla comprensione della pittura greca antica” con Maria Tsimpidou-Avlonitou, esperta di pittura funeraria macedone antica

La facciata della tomba macedone di Aghios Athanassios a Salonicco (Grecia) (foto gac-uk)
Il Comitato Archeologico Greco del Regno Unito organizza la sua 67ma conferenza intitolata “Le tombe macedoni a Phoinikas e Aghios Athanassios a Salonicco/Grecia: due sorprendenti monumenti funerari del IV secolo a.C. e il loro contributo alla comprensione della pittura greca antica” di Maria Tsimpidou-Avlonitou, esperta di pittura funeraria macedone antica. Il webinar si svolgerà martedì 28 maggio 2024, alle 1730 ora del Regno Unito, 18.30 ora italiana, tramite ZOOM. Per partecipare a questo webinar è necessario registrarsi cliccando sul seguente link: https://bit.ly/44nVRM2.
Nel 1987, una grande tomba macedone fu scoperta nella zona di Phoinikas, a est di Salonicco. La facciata del monumento è particolarmente suggestiva, poiché gli intonaci colorati mettono in risalto gli elementi architettonici della trabeazione dorica. La decorazione della facciata prevede una composizione dipinta sul frontone. Nonostante il deterioramento, sui bordi si possono distinguere due guerrieri sdraiati, mentre la scena centrale raffigura un uomo che stringe la mano a una figura seduta (il gesto della dexiosi). Altre figure maschili, alla guida di un robusto cavallo, marciano verso la scena centrale. Sebbene depredati, diversi reperti attestano che la tomba fu edificata all’inizio dell’ultimo quarto del IV sec. a.C., per un alto ufficiale dell’esercito e sua moglie. Questo monumento è l’esempio più impressionante di questo tipo nell’area di Salonicco e una delle prime tombe macedoni conosciute.
Inoltre, nel 1994, gli scavi del grande tumulo all’estremità orientale di Aghios Athanassios, una città moderna, a circa 20 km a ovest di Salonicco, hanno portato alla luce una piccola tomba macedone a una camera che era stata anch’essa saccheggiata nell’antichità. La sua facciata era ricoperta di dipinti in superbo stato di conservazione. L’unico fregio dipinto sopra l’ingresso raffigura per la prima volta su un monumento funerario in Grecia un soggetto noto soprattutto dalla pittura vascolare e dalle fonti letterarie: la scena del simposio. Il modo in cui sono rese le figure è impressionante e lo sfondo scuro accentua una ricca varietà di colori. Al centro, sei uomini, sdraiati su divani, ascoltano la musica di una kithara e di un flauto suonati dalle uniche due figure femminili della composizione. Altri due gruppi di figure si dirigono verso la scena centrale; le caratteristiche armi e l’abbigliamento militare degli uomini non lasciano dubbi che stiamo assistendo ad un simposio che si svolge in Macedonia. Altrettanto impressionanti sono le figure quasi a grandezza naturale di due giovani, raffigurati all’ingresso della tomba, a guardia eterna del proprietario della tomba, molto probabilmente un alto ufficiale dell’esercito reale macedone.
Queste tombe, datate all’ultimo quarto del IV secolo a.C., oltre agli straordinari esempi rinvenuti in altri siti della Grecia settentrionale, forniscono quindi un’importante testimonianza per lo studio della pittura monumentale antica che fino a poco tempo fa si credeva perduta per sempre.
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