Urbania (PU). A Palazzo Ducale la mostra “Urbania. L’archeologia entra in museo” dedicata ai tumuli preromani della Valle dei Principi (area archeologica la Cantinaccia) con l’esposizione di alcuni preziosi oggetti da scavo che delineano in modo preciso la figura del Principe guerriero

Al via a Palazzo Ducale la mostra “Urbania. L’archeologia entra in museo” dedicata ai tumuli preromani della Valle dei Principi (11 dicembre 2023 – 7 aprile 2024). L’inaugurazione l’11 dicembre 2023, alle 17.45, nella sala del Consiglio comunale di Urbania (PU). Lo scavo di Santa Maria del Piano, meglio conosciuto come area archeologica la Cantinaccia, entra nel percorso museale dei Musei Civici di Palazzo Ducale, con l’esposizione di alcuni preziosi oggetti da scavo che delineano in modo preciso la figura del Principe guerriero sepolto nel tumulo assieme ad ambre, uova di struzzo, finimenti equini, elementi decorativi metallici, lance e vasellame. Una sezione didattica dedicata alle scuole accompagna l’esposizione e ricostruisce le operazioni di scavo e ricerca. La mostra è realizzata dal Comune di Urbania in collaborazione con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino e con l’università di Bologna, polo di Ravenna, e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
“La nuova sezione dei musei civici ha il merito di coniugare tutela e valorizzazione e nell’ambito delle ricerche archeologiche”, afferma la soprintendente Cecilia Calorosi. “Il rinvenimento dei Tumuli di Urbania è da annoverare tra le scoperte straordinarie e inaspettate che permettono di riscrivere la storia dell’intero territorio della alta e media valle del Metauro, consentendo di rileggere in una nuova chiave il ruolo nodale del Pesarese in età preromana fra Umbri, Piceni ed Etruschi. Un importante risultato raggiunto grazie alla sinergia fra gli enti coinvolti, che ha trovato terreno fertile nella sensibilità e nella lungimiranza di cittadini privati che hanno messo a disposizione competenze, fondi e mezzi, per garantire la piena comprensione delle testimonianze di un antico splendore”.

Testa di animale in bronzo dagli scavi della Cantinaccia (foto sabap-an-pu)
Sulla base delle ricostruzioni degli archeologi, si evince che il territorio della media e alta valle del fiume Metauro ha rappresentato, in età preromana, una delle vie di transito e incontro tra diverse popolazioni dell’Italia antica. “L’esposizione mostra solo una selezione della grande mole di oggetti rinvenuti, alcuni dei quali devono ancora essere sottoposti a interventi di restauro, già programmati per il prossimo futuro, e restituisce alla comunità una pagina della propria storia finora sconosciuta e sepolta”, spiega Ilaria Rossetti della soprintendenza di Ancona e Pesaro e Urbino.
“Il sito archeologico la Cantinaccia”, prosegue il sindaco di Urbania, Marco Ciccolini, “apre una nuova pagina importante di storia dell’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino. Prima dei romani non sapevamo chi abitasse queste terre e che rapporti aveva con l’esterno. La sinergia tra le istituzioni e il privato ha già portato a dei risultati importanti; ritengo che si debba continuare con gli scavi e aprire una sezione visitabile permanente presso i musei civici di palazzo ducale”. Conclude Alice Lombardelli, direttrice dei Musei Civici di Palazzo Ducale: “L’archeologia entra in museo lo fa con una sezione aperta, dinamica ed in continua evoluzione. Saranno esposti oggetti da scavo, in fase di restauro e già restaurati. Saranno divulgati gli studi, le ricerche e le nuove metodologie”.
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Tag:Alice Lombardelli, area archeologica la Cantinaccia (Urbania), Campus di Ravenna - Università di Bologna, Cassa di Risparmio di Pesaro, Cecilia Calorosi, Comune di Urbania, Ilaria Rossetti, Marco Ciccolini, mostra “Urbania. L’archeologia entra in museo”, musei civici di Palazzo Ducale a Urbania, scavo di Santa Maria del Piano (Urbania), soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, tumuli preromani della Valle dei Principi, valle del fiume Metauro
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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