Verona. Al museo di Storia naturale conferenza di Giampaolo Rizzetto su “Il calderone di Gundestrup: un’offerta agli dei del cielo” promossa dall’associazione Naturalisti veronesi “Francesco Zorzi”

Martedì 3 ottobre 2023, alle 17.30, nella sala conferenze “Sandro Ruffo” del museo di Storia naturale di Verona, riprende il ciclo delle conferenze dell’associazione Naturalisti veronesi “Francesco Zorzi” con l’incontro dal titolo “Il calderone di Gundestrup: un’offerta agli dei del cielo”. Relatore Giampaolo Rizzetto. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili (dopo le 18 si potrà accedere dall’ingresso laterale di via Museo 2). Considerato da molti studiosi il manufatto d’argento protostorico più bello del mondo, il calderone di Gundestrup (Danimarca), datato alla fine del II secolo a.C., è stato oggetto, fin dal giorno della sua scoperta in una palude, di accese discussioni e di due scuole di pensiero contrapposte: da una parte chi l’ha ritenuto un prodotto celtico dell’Europa centro-occidentale e chi dall’altra l’ha collocato nell’antica Tracia (gli attuali territori della Serbia nord-orientale, della Bulgaria e della Romania meridionale). Oggi questa querelle sembra aver finalmente trovato una risposta: il calderone è stato manualmente fabbricato in area trace dalla tribù dei Triballi ma commissionato dai confinanti e di etnia celtica, gli Scordisci. Resta aperto però un interrogativo: come mai questo prezioso oggetto, “nato” sul medio/basso Danubio, è finito in una lontana palude-torbiera dello Jutland danese?

Il giornalista e archeologo Giampaolo Rizzetto
Giampaolo Rizzetto, giornalista professionista. Laurea in Lettere classiche (indirizzo archeologico) e specializzazione in Pre-protostoria dell’Europa e del Medio Oriente. Campagne di scavo in Italia settentrionale e centrale, Turchia e Bulgaria – in questa nazione con i musei di Alexandrovo e Haskovo sul mondo dei Traci. Indagini sul popolamento antico delle isole Cicladi (Grecia) e pubblicazioni di carattere scientifico e didattico su riviste, cataloghi di mostre e libri. Ricercatore scientifico da oltre cinquant’anni del museo di Storia naturale di Verona (Sezione di Preistoria), è collaboratore della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio – Nucleo di Verona – e del Centro Ambientale Archeologico di Legnago. Studioso della cultura celtica a nord e a sud delle Alpi, ha in corso di stampa, con alcuni colleghi, un esaustivo articolo sulla presenza dei Cenomani nel territorio veronese (III – I secolo a.C.) che sarà presentato in un volume internazionale dedicato alle modalità di integrazione tra Romani e popolazioni autoctone nell’Europa di fine I millennio a.C.
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