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Firenze. Ad Archeofilm 2025 il film “Giordania biblica. Tra presenze remote e splendori nascosti” di Alberto Castellani, presente in sala: una sorta di diario per immagini sulle orme di Abramo, Mosè, Elia, Giovanni Battista e Gesù di Nazareth

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Frame del film “Giordania biblica. Tra presenze remote e splendori nascosti” di Alberto Castellani

“Percorriamo vie poco frequentate, sentieri per lo più dimenticati. Ci guidano testimonianze che giungono da secoli trascorsi; resoconti appena abbozzati, a volte difficili da decifrare. Sono il diario di una pellegrina di nome Egeria oppure le brevi note di solitari viaggiatori che in un passato lontano hanno visitato questi luoghi. Un cammino che infine è la Bibbia stessa a indicarci”. Comincia cosi Alberto Castellani a presentare il suo film “Giordania biblica” che venerdì 7 marzo 2025 è in programma, nella sezione pomeridiana, della settima edizione del Firenze Archeofilm. E al cinema La Compagnia il regista veneziano sarà presente.

“Giordania biblica. Tra presenze remote e splendori nascosti” di Alberto Castellani (Italia 2024, 52’). Nel cuore del Medio Oriente una terra, celebrata dalle scritture, propone scenari di straordinaria suggestione. Si tratta della Giordania scrigno di tesori, di antiche città e magici deserti. Immagini spesso inedite entrano così in dialogo con testimonianze che giungono da secoli trascorsi. Tra le terre degli Ammoniti, di Edom e Perea, nelle città dei Nabatei si respira il fascino del luogo dove ha avuto origine una nuova storia: la storia della salvezza.

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Il regista veneziano Alberto Castellani con la sua inseparabile telecamera in azione nel Vicino Oriente (foto mediavenice)

“È stato un programma che mi ha portato per la terza volta in Giordania”, ricorda Castellani, “dopo le esperienze vissute con il serial Storia di Abramo, figlio di Terak ed il fortunato Sulla via di Petra alla scoperta del viaggio compiuto nel 1812 dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt, lo scopritore di Petra”. Il film, realizzato in collaborazione con il ministero per la Cultura giordana, il Jordan Tourist Board, e il Catholic Center for Studies and Media di Amman, propone una “documentazione dei molti  luoghi biblici che rappresentano in Giordania un enorme museo archeologico a cielo aperto”, come ha scritto Sélim Sayegh, già Vicario generale del Patriarcato Latino di Gerusalemme, autore di una “Guida del Pellegrino”, che ha aiutato il regista a costruire, in un contesto ambientale, fatto  di presenze archeologiche e bellezze paesaggistiche, una sorta di diario per immagini sulle orme di Abramo, Mosè, Elia, Giovanni Battista e Gesù di Nazareth.