Archivio tag | grande fornace romana a Kainua

Marzabotto (Bo). Primo bilancio della XXXVIII campagna di scavo dell’università di Bologna, diretta da Elisabetta Govi, nell’antica Kainua: “Va ripensato il ruolo di Marzabotto in età romana”

Nuove evidenze sono emerse dall’area dei templi urbani dell’area archeologica dell’antica Kainua a Marzabotto (Bo) nella campagna 2025, la XXXVIII dell’università di Bologna, diretta da Elisabetta Govi, professoressa ordinaria della Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell’ateneo bolognese. Durante la campagna di scavo 2025 a Kainua-Marzabotto, è proseguita l’indagine di una fornace romana di grandi dimensioni, rinvenuta nel piazzale del tempio di Uni, edificio tuscanico dedicato alla somma dea etrusca. La collocazione di un impianto artigianale in un’area precedentemente sacra suggerisce che il tempio fosse ormai fuori uso e che la sua funzione cultuale fosse cessata, permettendo un riutilizzo pratico dello spazio.

Questa scoperta si aggiunge ad altri indizi già noti di una frequentazione romana del sito: dalla villa rustica con fornaci nell’area nord-orientale, alla grande canaletta romana che attraversa il piazzale del tempio di Uni, fino alle monete imperiali rinvenute nei pressi del tempio di Tinia e ai numerosi segni di riuso delle strutture etrusche. Tuttavia, la fornace recentemente indagata presenta caratteristiche che la distinguono: le sue dimensioni e la sua complessità lasciano ipotizzare un’attività produttiva strutturata, che implicava l’approvvigionamento di materie prime, la presenza di maestranze specializzate, reti di trasporto e una committenza organizzata.

Questa evidenza impone un ripensamento del ruolo di Marzabotto in epoca romana. Finora si riteneva che la fase romana fosse limitata a una presenza sporadica e rurale; ora emergono indizi di una realtà più articolata, con un impianto artigianale stabile, inserito in un contesto territoriale probabilmente più attivo e connesso di quanto si fosse immaginato.

Anche l’interpretazione dell’area dei templi risulta trasformata: non più spazio abbandonato, ma ambito riutilizzato, reinserito in dinamiche economiche e insediative nuove. La fornace di Marzabotto apre quindi una prospettiva inedita sulla fase post-etrusca della città, contribuendo a scrivere un ulteriore capitolo della lunga storia di Kainua.

Anche l’interpretazione dell’area dei templi risulta trasformata: non più spazio abbandonato, ma ambito riutilizzato, reinserito in dinamiche economiche e insediative nuove. La fornace di Marzabotto apre quindi una prospettiva inedita sulla fase post-etrusca della città, contribuendo a scrivere un ulteriore capitolo della lunga storia di Kainua.