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Valmontone (Rm). Durante le indagini archeologiche preliminari a un progetto PNRR, scoperto un tratto di strada romana perfettamente conservato che prosegue verso le Catacombe di Sant’Ilario

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Il tratto di starda romana perfettamwente conservato scoperto a Valmontone (foto sapab-met-rm)

Nell’ambito delle indagini archeologiche preliminari al progetto PNRR Valmontone (RM), Catacombe di S. Ilario, “Miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale attraverso la valorizzazione del parco archeologico Catacombe di S. Ilario”, è stato messo in luce un tratto di basolato di una strada romana. Lo annuncia la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti. Lo scavo è stato eseguito sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo Gabriella Serio e coordinato sul campo dall’archeologa Maria Cristina Recco.

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Archeologia preventiva a Valmontone (Rm): scoperto un tratto di strada romana (foto sabap-met-rm)

Perfettamente conservato alla profondità di ca. 1 un metro e 70 centimetri dal piano di campagna, è stato portato alla luce un tratto di ca. 30 metri, della larghezza di 4 metri che prosegue verso le Catacombe di Sant’Ilario, antico cimitero paleocristiano alto medievale tra i più importanti nel Lazio. La strada, costituita da grandi pietre poligonali basaltiche e dalla caratteristica conformazione a “schiena d’asino”, conserva in alcuni tratti l’originaria crepidine sul limite nordorientale.

Palestrina (Rm). Durante la posa di un nuovo acquedotto in via Prenestina Nuova scoperte strutture funerarie in opera cementizia di epoca imperiale e coeve sepolture

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Scoperte strutture funerarie lungo Via Prenestina Nuova a Palestrina (Rm) (foto sabap-rm-ri)

Strutture funerarie in opera cementizia di epoca imperiale e coeve sepolture sono state portate alla luce nell’ambito dei lavori di scavo necessari alla posa di un nuovo acquedotto in via Prenestina Nuova a Palestrina (RM), sotto la direzione scientifica di Gabriella Serio, funzionario archeologo della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti. Tutte le preesistenze indagate sono da mettersi in stretta relazione alla via romana, già nota e per ampi tratti ancora visibile e percorribile lungo Via Prenestina Nuova, il cui tracciato è riproposto quasi fedelmente dalla via moderna. Pertinenti lo stesso progetto di costruzione dell’acquedotto, sempre lungo Via Prenestina Nuova, sono due ulteriori piccoli edifici funerari, una sepoltura a incinerazione e tre distinti tratti del basolato antico. “Lo scavo – spiegano in soprintendenza – ha portato all’identificazione di preesistenze archeologiche: un piccolo edificio funerario in opera cementizia costruito contro terra e dotato di paramenti interni in opera laterizia. A Est di tale edificio sono state identificate tre sepolture a inumazione cronologicamente posteriori alla struttura: una con copertura di tegole poste in piano, una seconda con copertura “alla cappuccina” e la terza entro sarcofago litico.

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Sarcofago in pietra di prima/media età imperiale in Via Prenestina Nuova a Palestrina (Rm) (foto sabap-rm-ri)

“Di assoluto rilievo – continuano – è stato il rinvenimento della sepoltura entro sarcofago di pietra dalla forma parallelepipeda. Il sarcofago è costituito da una cassa monolitica e da un coperchio a doppio spiovente di tufo. Le superfici interne ed esterne del sarcofago e del coperchio palesano chiaramente i segni di lavorazione lasciati dagli scalpellini che la realizzarono. Lo stato di conservazione dei resti ossei è da considerarsi piuttosto scarso, verosimilmente a causa dell’elevato grado di acidità del terreno circostante. Le ossa di presentano ancora in discreta connessione anatomica, probabilmente per l’uso di un sudario di cui non sono state identificate tracce. Al momento, per tali rinvenimenti – concludono -, è possibile ipotizzare una datazione alla prima/media età imperiale”.

Palestrina (Roma). Durante la realizzazione di un marciapiede lungo la Sr 155 di Fiuggi scoperto un tratto di strada basolata romana perfettamente conservata a 1 metro e mezzo di profondità

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Il tratto di strada romana basolata rinvenuta lungo la Sr 155 di Fiuggi in località Muracciola a Palestrina (Roma) durante il lavori di realizzazione di un marciapiede (foto sabap-rm-ri)

Rinvenuto un tratto di strada basolata a Palestrina (Rm). Durante la realizzazione di un marciapiede lungo la S.R. 155 di Fiuggi (via Prenestina Nuova) in località Muracciola, nell’ambito dei lavori svolti dal Dipartimento Tecnico Area 5 Lavori pubblici della Città di Palestrina, è stato messo in luce un tratto di basolato di una strada romana. Lo scavo è stato eseguito sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo Gabriella Serio della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti.

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Il tratto di strada romana basolata rinvenuta lungo la Sr 155 di Fiuggi in località Muracciola a Palestrina (Roma) durante il lavori di realizzazione di un marciapiede (foto sabap-rm-ri)

Perfettamente conservata alla profondità di – 1,50 m dall’odierno piano stradale, è stato portato alla luce un tratto di lunghezza pari a circa 50 m e una larghezza di circa 4 m che proseguiva parallelo all’attuale asse stradale lungo il versante settentrionale. Il tracciato antico è sopravvissuto ai pesanti interventi connessi alla costruzione della rete ferroviaria Roma-Fiuggi, i cui binari insistevano sulla pavimentazione stradale antica.

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Le grandi pietre poligonali basaltiche disposte a creare la conformazione “schiena d’asino” del tratto di strada romana scoperta a Palestrina (Roma) (foto sabap-rm-ri)

La strada è composta da grandi pietre poligonali basaltiche disposte regolarmente a formare la caratteristica conformazione “a schiena d’asino”; entrambi i limiti della carreggiata presentavano lunghi tratti di crepidini. In diversi punti del sedime stradale sono stati individuati i segni del continuo passaggio di carri. Un percorso pedonale proseguiva a ridosso della crepidine settentrionale. Il segmento rinvenuto rappresenta il proseguimento dei tratti attualmente visibili lungo la S.R. 155 di Fiuggi, appartenenti a un’antica arteria che collegava la città di Praeneste alla via Labicana, la cui frequentazione continuò fino alla metà del XIX secolo d.C., come rappresentato in alcune fonti cartografiche dell’epoca.