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Catania. Doppio appuntamento al Disum: Massimo Perna (unisassari) su “L’Archeologia egea in Sardegna” (in presenza e on line); quindi per “I seminari del Cearc” Massimo Cultraro presenta il libro “Federico Halbherr. Rovereto, Creta, La Libia” di Stefano Struffolino (Gangemi editore)

Venerdì 23 maggio 2025, a Catania, al Monastero dei Benedettini (aula 106), sede del DISUM – dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania, in piazza Dante Alighieri, doppio appuntamento.

Si inizia alle 10, per il ciclo di incontri su “L’Archeologia egea nelle università europee” il professore Massimo Perna dell’università di Sassari su “L’archeologia egea in Sardegna. Il Centro Internazionale per la Ricerca sulle Civiltà Egee (C.I.R.C.E) dell’università di Sassari”. L’incontro può essere seguito on line al link https://teams.live.com/meet/9387138235897…

Quindi alle 11.30, per “I seminari del Cearc (centro di archeologia cretese dell’università di Catania)” presentazione del libro “Federico Halbherr. Rovereto, Creta, La Libia” di Stefano Struffolino (Gangemi editore): Massimo Cultraro (Ispc-Cnr, Cearc) in dialogo con l’autore.

Copertina del libro “Federico Halbherr. Rovereto, Creta, la Libia” di Stefano Struffolino

Federico Halbherr. Rovereto, Creta, la Libia (Gangemi editore). Il roveretano Federico Halbherr (1857-1930) è considerato il pioniere dell’archeologia italiana all’estero. Si specializza nello studio dell’epigrafia greca indirizzato dal maestro Domenico Comparetti. Nell’estate del 1884 rinviene fra le rovine dell’antica città cretese di Gortina il muro semicircolare con la “grande iscrizione”, un lungo testo giuridico datato agli inizi del V sec. a.C. Ottenuta la prima cattedra di Epigrafia greca all’università di Roma, Halbherr porta avanti lungo tutto il corso della sua vita le esplorazioni a Creta, fondando la prima missione italiana. A lui si devono le scoperte dei primi grandi palazzi della civiltà Minoica a Festos e Haghia Triada, gli scavi nell’antro di Zeus sul monte Ida (poi pubblicati con il collega e concittadino Paolo Orsi) e in molte altre località dell’isola. Suggerì all’amico Arthur Evans di indagare il sito di Cnosso; nel 1909 fondò la Scuola Archeologica Italiana di Atene e nel 1910-1911 pose le basi per l’inizio delle esplorazioni archeologiche in Libia. Sulla base di lettere e documenti anche inediti viene qui ricostruita la vita e la carriera di Halbherr, cercando di indagare l’uomo, le sue influenze culturali, il suo rapporto con il mondo scientifico e l’importanza delle sue imprese e delle sue scoperte nel contesto dell’archeologia italiana e internazionale.

Stefano Struffolino (unipegaso)

Stefano Struffolino, insegna Storia greca all’università telematica Pegaso. Ha a lungo svolto attività di ricerca all’università di Milano dove è stato assegnista e professore a contratto. Già allievo della Scuola Archeologica Italiana di Atene per il Perfezionamento, è membro, in qualità di epigrafista, delle Missioni archeologiche in Libia e a Cipro dell’università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”.

Catania. A Palazzo Ingrassia, “L’archeologia egea nell’Università Italiana. Bilanci e prospettive di una disciplina”, in presenza e on line: il primo convegno sulla storia della archeologia egea con i docenti della disciplina delle università italiane e i direttori delle missioni archeologiche in Grecia. Ecco il programma della due giorni

catania_palazzo-ingrassia_l'archeologia-egea-nell-università-italiana_bilanci-e-prospettive-di-una-disciplina-accademica_locandinaA circa 50 anni dall’inizio dell’insegnamento di egea in Italia docenti e ricercatori si riuniscono per fare il punto sugli sviluppi e le prospettive future della disciplina. Martedì 28 e mercoledì 29 gennaio 2025, a Catania il primo convegno sulla storia della archeologia egea “L’archeologia egea nell’Università Italiana. Bilanci e prospettive di una disciplina”. Appuntamento, martedì 28 gennaio 2025, alle 16, in presenza, a Palazzo Ingrassia, Aula V. La Rosa, in via Biblioteca 4 a Catania. Si possono seguire i lavori da remoto registrandosi al link https://forms.gle/zBcsixcuTwL8eMCM8. Al convegno prenderanno parte i docenti della disciplina delle università italiane e i direttori delle missioni archeologiche in Grecia per fare il punto sullo sviluppo storico dell’Archeologia Egea in Italia, le acquisizioni scientifiche raggiunte e le prospettive per il futuro.

PROGRAMMA DEL 28 GENNAIO. Alle 16, saluti istituzionali: Marina Caterina Paino, direttrice DISUM; Mauro Tulli, università di Pisa, consigliere CUN; Simona Todaro, presidente del corso di laurea magistrale in Archeologia, direttrice CEARC; 16.45, Pietro Militello (università di Catania), “Introduzione ai lavori”. Relazioni: alle 17, Pietro Militello (università di Catania), “L’archeologia egea nella Università di Catania: da Paolo Orsi a Vincenzo La Rosa”; 17.30, Simona Todaro (università di Catania), “Archeologia egea e preistoria nell’Università di Catania: il primo ventennio del XXI secolo”; 18, Massimo Cultraro (CNR-Istituto Scienze per il Patrimonio Culturale), “L’archeologia egea in Italia. Il ruolo del CNR”; 18.30, Luca Girella (università telematica internazionale UniNettuno), “L’archeologia egea nella manualistica italiana”; 19, Ilaria Caloi (università Ca’ Foscari, Venezia), “Le Civiltà Egee tra storia e archeologia”; 20.30, cena.

PROGRAMMA DEL 29 GENNAIO. Alle 9.30, Nicola Cucuzza (università di Genova), “Una Missione senza Scuola: destini delle ricerche minoiche in Italia”; 10, Luca Bombardieri (università di Siena), “Archeologia al crocevia. La preistoria e la protostoria cipriota fra problematiche e potenzialità didattiche e di ricerca sul campo”; 10.30, Gianpaolo Graziadio, Salvatore Vitale (università di Pisa), “L’archeologia egea a Pisa nel più ampio contesto delle dinamiche scientifiche nazionali e internazionali. Epistemologia di una disciplina tra passato, presente e futuro”; 11, Maria Emanuela Alberti (università di Firenze), “Una vita in bilico: lo studio delle Civiltà Egee tra ristrettezze disciplinari e normative”; 11.30, pausa caffè; 12, Elisabetta Borgna (università di Udine), “Gli studi egei presso le università di Trieste e Udine”; 12:30, Filippo Carinci (università Ca’ Foscari, Venezia), “Gli studi egei presso l’università Ca’ Foscari di Venezia”; 13, Dario Puglisi (università di Catania), “Archeologia egea: apologia di una disciplina”; 13.30, pausa pranzo; 15, interventi programmati; 16, discussione e conclusioni.