Padova. Riaperto al pubblico, dopo il restauro, il ponte romano di San Lorenzo, databile 40-30 a.C., sepolto sotto il manto stradale nel cuore della cittĆ

Il ponte romano di San Lorenzo a Padova riaperto al pubblico dopo i restauri (foto Franco Tanel)
Ha riaperto al pubblico il ponte romano di San Lorenzo a Padova dopo un intervento di restauro conservativo. Il ponte a tre arcate, sepolto sotto il manto stradale allāincrocio tra Riviera Tito Livio, Riviera Ponti Romani e via San Francesco (con accesso da piazza Antenore e da riviera Tito Livio), ĆØ databile tra il 40 e il 30 a.C. e costituisce una delle testimonianze più significative della storia patavina. Lāintitolazione del ponte romano a San Lorenzo deriva dalla ex chiesa di San Lorenzo, ora non più esistente, che sorgeva nellāarea in cui attualmente ĆØ ubicata la cosiddetta Tomba di Antenore.

Gli scavi archeologici condotti nel 1938 per la realizzazione dellāala nuova di Palazzo Bo portarono a vista anche la parte del ponte inizialmente nascosta (foto storica del dipartimento Beni culturali dell’universitĆ di Padova – courtesy jacopo bonetto)
Nel 1773 fu pubblicato uno studio approfondito del manufatto a cura di Girolamo Polcastro, nel cui testo edito a stampa ĆØ contenuta anche la veduta allāepoca realizzata da Simone Stratico. In occasione degli scavi archeologici condotti nel 1938 per la realizzazione dellāala nuova di Palazzo Bo fu portata a vista anche la parte del ponte inizialmente nascosta, come risulta dalla foto storica in bianco e nero che documenta lāimponente struttura a tre arcate a sesto ribassato.

Per la costruzione del ponte romano di San Lorenzo a Padova fu utilizzata trachite euganea (foto Franco Tanel)
Per la costruzione fu utilizzata trachite euganea nelle ghiere delle arcate, nelle pile e come rivestimento degli archivolti e del prospetto, con lāausilio di pietra bianca di Costozza nei cunei. Lāopera fu completata in etĆ augustea con un parapetto marmoreo, di cui si conserva una lastra che riporta il nome del finanziatore, šššš¦šÆšŖš¶š“ ššµš³š¢š£š°: il frammento iscritto ĆØ oggi conservato presso il Museo di Scienze Archeologiche e dāArte al Palazzo del Liviano, esposto assieme a un modello del ponte in scala 1:20.

Passerelle per consentire l’apertura al pubblico il ponte romano di San Lorenzo a Padova (foto Franco Tanel)
Il ponte sorgeva in prossimitĆ del porto fluviale di Padova romana sul fiume Medoacus, al centro della cittĆ , ricostruito virtualmente grazie ai progetti di ricerca e ai numerosi contributi scientifici dellāUniversitĆ degli Studi di Padova. Lāintervento di restauro conservativo, a cura di Lithos s.r.l., ha interessato la pulitura del materiale lapideo, sottoposto a circoscritti fenomeni di degrado per lo più derivanti dalla percolazione di acqua dal manto stradale, che aveva comportato lo sviluppo di efflorescenze saline, di patine biologiche e di alterazioni cromatiche.
Commenti recenti